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User contributions
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Beginners' guide (Italiano)
2008-04-23T08:35:46Z
<p>Zmax: /* Il metodo Arch */</p>
<hr />
<div>[[Category:Getting and installing Arch (Italiano)]]<br />
[[Category:About Arch (Italiano)]]<br />
[[Category:Tutorials (Italiano)]]<br />
{{i18n_links_start}}<br />
{{i18n_entry|Deutsch|Beginners Guide (Deutsch)}}<br />
{{i18n_entry|English|Beginners Guide}}<br />
{{i18n_entry|Česky|Průvodce začátečníka (Česky)}}<br />
{{i18n_entry|Italiano|Beginners Guide (Italiano)}}<br />
{{i18n_entry|Lietuviškai|Pradedančiųjų gidas (Lietuviškai)}}<br />
{{i18n_links_end}}<br />
==Prefazione==<br />
===== Prime considerazioni sull'installazione di Arch=====<br />
<br />
Questo documento guiderà l'utente attraverso il processo di installazione e configurazione di Arch Linux; una distribuzione GNU/Linux semplice, snella e leggera, basata sul sistema operativo <code>UNIX</code>. E' più di una guida all'installazione: Arch Linux richiede una certa dose di conoscenze approfondite della sua configurazione e di metodologia dei sistemi <code>UNIX</code> e per questa ragione sono state incluse qua e là delle informazioni aggiuntive. <br />
Questa guida, pur essendo indirizzata ai nuovi utenti Arch, ambisce infatti a servire come solido punto di riferimento e fonte di informazioni per chiunque. Sebbene intenda illustrare come ottenere un sistema Arch Linux completamente configurato (un ambiente desktop grafico, la possibilità di guardare DVD, navigare in Internet, lavorare con le e-mail e ascoltare musica), è impossibile descrivere (o anche solo immaginare) tutte le possibilità e le opzioni possibili.<br/><br />
<br />
Così come è stata concepita, questa guida concentrerà l'attenzione su alcuni punti ritenuti particolarmente utili; per approfondire si può utilizzare il [[Main Page (Italiano)|Wiki di Arch Linux]] o i [http://bbs.archlinux.org/ forum di Arch Linux]. Una lettura interessante è [[The Arch Way (Italiano) | Il metodo Arch]], che delinea i principi fondamentali della distribuzione Arch Linux.<br />
<br />
Per chi si avvicina per la prima volta al sistema GNU/Linux si consiglia qualche lettura sul sistema GNU/Linux in generale. Il testo più completo in lingua italiana è [http://a2.pluto.it/ Appunti di informatica libera]. Una buona documentazione sui sistemi GNU/Linux è reperibile sul sito del [http://www.pluto.it/ PLUTO Project] in Italiano, e sul sito del [http://tldp.org/ The Linux Documentation Project] in lingua inglese.<br />
<br />
Questa guida è strutturata il 3 parti principali:<br />
<br />
'''[[#Part I: Install the Base System|Parte I: Installare il sistema di base]]'''<br />
<br />
'''[[#Part II: Install X and configure ALSA|Parte II: Installare X e configurare ALSA]]'''<br />
<br />
'''[[#Part III: Installing and configuring a Desktop Environment|Parte III: Installare un ambiente grafico]]'''<br />
<br />
=====DON'T PANIC!=====<br />
Per i nuovi utenti, bisogna tener conto che le procedure e metodi d'installazione di Arch Linux potrebbero essere in gran parte differenti da altre distribuzioni GNU/Linux. Un sistema Arch Linux è costruito '''dall'utente''', partendo dall'installatore ncurses e dal sistema base con nient'altro che una shell bash e strumenti di base del sistema. Diversamente da altre distribuzioni, non vi sono ambienti di default ne' configurazioni già settate ed imposte all'utente. Dalla linea di comando si aggiungeranno pacchetti dai repository Arch usando [[pacman]] attraverso la connessione ad internet e si procederà alla configurazione manuale dell'installazione, fino a che il sistema sarà adattato alle proprie esigenze. Questo permette la massima flessibilità, scelta, e controllo delle risorse occupate dal sistema. Dato che è l''''utente''' che lo costruisce, egli conoscerà perfettamente i pregi e i difetti del proprio sistema, e acquisterà familiarità con quello che c'è sotto l'involucro.<br />
<br />
Il sistema Arch Linux deve essere configurato editando files di testo. L'utente non ha a disposizione alcuna utilità grafica e non viene guidato nella progettazione e personalizzazione del proprio sistema.<br />
Arch Linux è destinato all'utente esperto di GNU/Linux o all'utente disposto ad investire del tempo per imparare i meccanismi del sistema.<br />
<br />
''Arch è uno strumento atto ad essere modellato dall'utente.''<br />
<br />
=====[[The Arch Way (Italiano) | Il metodo Arch]]=====<br />
<br />
'''''Il principio su cui Arch si basa è "mantenersi semplice" (KISS, Keep It Simple Stupid).'' '''<br />
<br />
Da notare che, in questo contesto, "semplice" ''non'' significa "facile" ne' "amichevole" ma piuttosto "senza inutili aggiunte, modifiche o complicazioni". In breve, un approccio elegante e minimalistico.<br />
<br />
''"Semplice" è definito da un punto di vista tecnico, non dell'usabilità. E' meglio essere tecnicamente eleganti, con un'alta curva di apprendimento, che facili da usare ma tecnicamente schifosi" - Aaron Griffin''<br />
<br />
''"La parte straordinaria del [mio metodo] sta nella sua semplicità...Ho sempre pensato che un metodo semplice è un metodo giusto."'' - Bruce Lee<br />
<br />
Il rasoio di Occam: ''Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem'' cioè "Non moltiplicare gli elementi più del necessario". Il termine rasoio si riferisce all'atto di grattare via le assunzioni non strettamente necessarie per spiegare un dato fenomeno.<br />
<br />
{{Box Note |'''Seguire questa guida è essenziale per installare con successo un sistema Arch Linux ben configurato, quindi ''per favore'', leggetelo attentamente.'''}}<br />
* Si può stampare questa guida come un libro di 58 pagine che servirà come utile prontuario per l'utente di Arch Linux. <br />
*''Se si desidera aggiungere qualcosa a questo wiki, si prega di includere il "Perchè" e il "Come", in modo appropriato. La migliore documentazione insegna come fare ma anche il perché!''<br />
* Il wiki di Arch è una risorsa eccellente e dovrebbe essere consultata per ogni problema '''prima di tutto'''; Sono disponibili anche IRC e i forum, nel caso in cui non fosse possibile trovare una risposta.<br />
----<br />
Benvenuto in Arch! Ora cominciamo.<br />
<br />
==Ottenere l'ultima versione ISO ==<br />
<br />
E' possibile ottenere l'ultimo rilascio ufficiale da [http://www.archlinux.org/download/ www.archlinux.org/download/].<br />
<br />
Si raccomanda di scegliere il '''core-iso''' per diverse ragioni:<br />
<br />
# richiede meno tempo per il download e usa meno banda. Questo è una buona cosa anche per i server.<br />
# la versione completa ha pacchetti in conflitto, e sebbene l'utente sappia quello che fa, l'installatore non permette di installare con conflitti in corso; <br />
# il sistema core è più facile e più rapido da aggiornare; inoltre <br />
# questa guida è impostata sulla procedura d'installazione del sistema core.<br />
<br />
Una volta installato il sistema core, è possibile accedere ai repository in internet per proseguire la configurazione secondo le proprie esigenze.<br />
<br />
==Installare il sistema core==<br />
<br />
Al pari delle indicazioni di questa guida, può essere altrettanto utile la [http://www.archlinux.org/static/docs/arch-install-guide.txt Guida ufficiale di installazione di Arch Linux]. Inoltre, è disponibile una [http://www.archlinux.org/static/docs/arch-install-guide.html copia stampabile].<br />
<br />
===Avviare il CD di Arch Linux===<br />
<br />
Inserire il CD nel lettore cdrom e avviare il pc da lì. Potrebbe essere necessario cambiare l'ordine di avvio nel bios del computer o premere un tasto (generalmente F11 o F12) durante la fase del bios.<br />
<br />
Alcune utili opzioni per l'avvio del CD di Arch Linux:<br />
* ide-legacy se si verificano problemi coi drive IDE<br />
* noapic acpi=off pci=routeirq nosmp se il sistema si blocca durante il processo di avvio<br />
* memtest86+ per individuare eventuali errori nella memoria<br />
* lowmem is useful for older machines. It requires only 96MB of system RAM vs 256MB for the normal install<br />
Scegliere "Arch Linux Installation / Rescue System". Per modificare le opzioni di avvio premere ''e'' per editare le linee corrispondenti.<br />
Il sistema si avvierà e comparirà un messaggio di benvenuto con delle spiegazioni.<br />
<br />
===Cambiare la mappatura della tastiera===<br />
Premere Invio alla schermata di benvenuto. Per configurare una tastiera non-US scrivere<br />
km<br />
nella linea di comando e scegliere la mappatura appropriata per la tastiera.<br />
<br />
''Example''(norwegian) for illustrative purposes:<br />
<br />
In console keymap screen select<br />
no-latin1<br />
In console font screen select<br />
lat0-16<br />
<br />
Per il font della consolle "default8x16.psfu.gz" va sempre bene.<br />
<br />
===Iniziare l'installazione===<br />
Immettere<br />
/arch/setup <br />
per far partire l'installazione. <br />
<br />
====Selezionare una sorgente di installazione====<br />
Verrà suggerita una fonte di installazione. Scegliere CD se si usa una ISO core, scegliere ftp se si usa l'ISO ftp.<br />
<br />
====Preparare il disco rigido====<br />
Selezionare la prima voce di menù "Prepare Hard Drive". Attenzione, "Auto-Prepare" può essere rischioso perchè cancella l'intero disco rigido.<br />
Vediamo ora come suddividere il disco rigido in partizioni manualmente. Scegliere "2. Partition Hard Drives", selezionare il disco da ripartire (/dev/sdx), e creare alcune partizioni. <br />
<br />
=====Partitions=====<br />
Una partizione è una sezione dello spazio del disco rigido che appare come un disco separato, e può essere aggiunto al filesystem di Archlinux. Le partizioni sono suddivise in partizione "Primaria", "Estesa" e "Logica". <br/><br />
Le partizioni primarie possono essere avviabili, e sono limitate a 4. Per esempio. se si usa un PC con un solo drive SATA, la prima partizione primaria sarà identificata come sda1. La seconda partizione primaria sarà identificata come sda2, e di seguito sda3, e sda4. Superate 4 partizioni, saremo costretti a usare una partizione estesa contenente partizioni logiche.<br/><br />
I dischi ATA (IDE) sono identificati come hd*<br />
<br />
Le partizioni estese di per se non sono utilizzabili, esse sono dei meri "contenitori" per le partizioni logiche. Le partizioni logiche devono essere contenute in questa partizione estesa. Quando si suddivide un disco in partizioni, si può vedere questo schema di numerazione creando 3 partizioni primarie sda1-3 più una partizione estesa sda4, e creando poi dentro la partizione estesa più partizioni logiche (sda5, sda6 e così via).<br />
<br />
Ognuno ha un'opinione diversa sul metodo migliore per suddividere il disco rigido. Quello che serve è almeno una partizione primaria contenente il [http://it.wikipedia.org/wiki/File_system Filesystem] della directory radice ( / ) e una per la swap. Altre partizioni possono essere create per /boot (che contiene principalmente il kernel) e /home (che contiene i dati dell'utente). É consigliabile avere / e /home su partizioni separate. Ciò rende possibile reinstallare Arch Linux (o anche un'altra distribuzione) preservando dati, musica, immagini e preferenze dell'ambiente desktop.<br />
<br />
In questa guida di esempio verrà creata una partizione per /, una partizione per /home e una partizione di swap.<br />
<br />
=====La partizione swap=====<br />
Una partizione swap è uno spazio nel disco rigido dove risiede la "ram virtuale". Se i processi hanno bisogno di più RAM di quella che è fisicamente disponibile, Linux non può soddisfare la richiesta e si verifica un errore. Una partizione swap viene in soccorso in questa situazione integrando la RAM fisica con una RAM virtuale. Linux usa lo spazio del disco rigido per conservare una certa quantità di dati che non è più possibile tenere nella memoria fisica (in realtà è un po' più complicato perchè Linux tenta di mettere nello spazio swap le infomazioni utilizzate meno frequentemente). Poiché un disco rigido è molto lento paragonato alla RAM fisica, questo è solo un ripiego. <br />
<br />
<br />
Interrogando due persone sulla partizione swap si riceveranno quattro risposte diverse. Se si ha a disposizione RAM in abbondanza (più di 1024 MB) sarebbe possibile non usare affatto una partizione swap. Alcuni suggeriscono di usare il doppio della quantità di RAM fisica, altri raccomandano di non usarne più di 1024 MB. Una quantità di swap fra 512 MB and 1 GB potrebbe essere una buona scelta. In questo esempio verrà creato uno spazio di swap pari a 1 GB.<br />
<br />
Per iniziare creiamo la '''partizione primaria''' che dovrà contenere il filesystem della '''directory radice'''. Scegliere New -> Primary e inserire la dimensione desiderata (a volte fra 4 e 8 GB è una buona scelta per avere un sistema Linux completo). Mettere la partizione all'inizio del disco. Selezionare la partizione appena creata e scegliere "Bootable" per rendere questa partizione avviabile. Aggiungiamo un'altra '''partizione per la directory home'''. Scegliere un'altra partizione primaria e impostare la dimensione a un valore a scelta. La dimensione dipende proprio dalla quantità di dati da memorizzare nelle directory degli utenti, per cui non si può dare nessun suggerimento. La dimensione può variare da poche centinaia di MB per alcuni documenti da ufficio a centinaia di GB e più per video e mp3. Se si vuole utilizzare tutto lo spazio del disco rigido, la dimensione è pari allo spazio rimanente meno 512 MB - 1 GB. Alla fine creiamo una terza '''partizione di swap'''. Selezionare una dimensione fra 512 MB e 1 GB e cambiare il tipo a 82 (Linux swap / Solaris).<br />
<br />
Il risultato potrebbere essere qualcosa di simile: (la dimensione potrebbere variare in base alle decisioni dell'utente):<br />
<br />
Name Flags Part Type FS Type [Label] Size (MB)<br />
-------------------------------------------------------------------------<br />
sda1 Boot Primary Linux (4096 - 8192)<br />
sda2 Primary Linux (> 100)<br />
sda3 Primary Linux swap / Solaris (512 - 1024)<br />
<br />
Scegliere Write e digitare yes. Attenzione, questa operazione può distruggere i dati sul disco se si sono cancellate delle partizioni. Scegliere Quit per abbandonare il partizionatore. <br />
Scegliere Done per abbandonare questo menù e continuare con "Definire i punti di montaggio del Filesystem"<br />
<br />
====Definire i punti di montaggio del filesystem====<br />
=====Due parole su '''filesystem''' e "file system":=====<br />
<br />
Tecnicamente, e per la precisione, un filesystem è un formato di dati per le informazioni di throughput, mentre un "file system" (notare lo spazio) è un termine di riferimento per indicare la struttura di tutti i file e directory di un dato sistema. Pertanto, quando viene chiesto se si desidera creare un "filesystem", viene chiesto se si desidera un "formato" particolare per una partizione (ext3, fat, reiserfs ecc.)... Ma quando viene chiesto un punto di mount, si sta chiedendo dove risiederà (in che cartella) una data partizione nel "file system" Arch Linux. Andiamo a cominciare.<br />
<br />
Per prima cosa bisogna rispondere alla domanda sulla partizione da usare come swap, scegliere quella appropriata (in questo esempio sda3). Verrà chiesto se si vuol creare un filesystem swap, selezionare yes. Poi bisogna decidere dove montare la directory / (root), scegliere la partizione (sda1 nell'esempio). Verrà chiesto che genere di filesystem si desidera. <br />
<br />
Di nuovo, se si chiede a due persone quale filesystem scegliere si avranno 5 risposte differenti. Ognuno ha vantaggi e svantaggi. Qui di seguito è riportata una breve panoramica sui filesystem supportati.<br />
<br />
1. '''ext2''' - è il vecchio, affidabile filesystem GNU/Linux. Veloce e molto stabile, ma senza journaling.<br />
<br />
2. '''ext3''' - essenzialmente è il sistema ext2, ma col supporto per il journaling. ''Leggermente'' più lento di ext2 e altri filesystem. Estremamente stabile e di gran lunga il più usato, supportato e sviluppato.<br />
<br />
3. '''ReiserFS''' - il journaling FS ad alte prestazioni di Hans Reiser usa un metodo molto interessante di data throughput. ReiserFSè molto veloce, specialmente quando opera con molti file piccoli. ReiserFS è piuttosto ben affermato e stabile.<br />
<br />
4. '''JFS''' - è il journaling FS di IBM. JFS è piuttosto ben affermato, veloce e stabile.<br />
<br />
5. '''XFS''' - è un veloce journaling filesystem che è più adatto per file di grandi dimensioni, maggiori 1 GB; è più lento con piccoli file. Piuttosto stabile.<br />
<br />
Una delle differenze maggiori è il [http://it.wikipedia.org/wiki/Journaling journaling] (qualcosa di simile ai log di transazione negli ambienti di database). Tutti i filesystem ad eccezione di Ext2 usano il journaling. Ext3 è completamente compatibile con Ext2, perciò si può montarlo anche con CD di ripristino molto vecchi. Una scelta sicura per la partizione radice è Ext3. Reiserfs, XFS e JFS vanno ugualmente bene dal momento che GRUB (il boot manager che installeremo dopo) può avviare anche da questi. Creare il filesystem (format the partition) selezionando yes. Ora verrà chiesto di creare qualche partizione aggiuntiva. Nell'esempio rimane solo sda2, scegliere un tipo di filesystem e montarlo sotto /home. Di nuovo creare il filesystem e scegliere Done. Tornare al menù principale.<br />
<br />
===Selezionare i pacchetti===<br />
Ora selezioniamo alcuni pacchetti da installare. Scegliere CD come sorgente e selezionare il drive cd appropriato, se ce n'è più d'uno.<br/><br />
Scegliere la cateria base (si consiglia di selezionare tutti i pacchetti base). Se si sceglie l'ISO current piuttosto che l'ISO base, è possibile selezionare più pacchetti, però vedremo più avanti come installare altro software aggiornato più facilmente piuttosto che installare e reinstallare (da quando il CD d'installazione che si sta usando è stato creato, senza dubbio saranno disponibili numerosi aggiornamenti per i pacchetti contenuti lì, e più avanti vedremo come installare software aggiuntivoaggiornato con pacman ). Se si è '''sicuri''' di non aver bisogno di alcuni pacchetti (per esempio, un tipo di filesystem che non si utilizza, o il supporto per ISDN o PPPoE), questi si possono rimuovere tranquillamente dalla selezione dei pacchetti base.<br />
<br />
Andare alla fase successiva per "Installare i pacchetti".<br />
<br />
===Installare i pacchetti===<br />
Questo è un lavoro facile perchè tutto si svolge automaticamente. Andare a prendere un caffè e attendere la fine dell'installazione (premere ''continue'' se necessario).<br />
<br />
===Configurare il sistema===<br />
Verrà chiesto se si vuole scegliere hwdetect per reperire qualche informazione per la propria configurazione. Questo è raccomandato, perciò è meglio scegliere questa opzione. <br />
Ora verrà chiesto se serve il supporto per avviare da dispositivi usb, dispositivi FireWire, dispositivi PCMCIA, condivisioni NFS, serie RAID software, volumi LVM2 e volumi cifrati. Scegliere yes se se ne ha bisogno, nel nostro esempio non serve niente di tutto questo. La prossima domanda riguarda l'editor di testo da usare, scegliere [http://en.wikipedia.org/wiki/Nano_%28text_editor%29 nano] se non si ha familiarità con [http://en.wikipedia.org/wiki/Vim_%28text_editor%29 vi/vim]. Ora comparirà un menù coi più importanti file di configurazione er il sistema. Per adesso faremo solo alcuni piccoli aggiustamenti. Per vedere le opzioni disponibili in rc.conf semplicemente premere Alt+F2 per aprire una shell, vedere il file e tornare all'installatore con Alt+F1.<br />
<br />
=====/etc/rc.conf:=====<br />
* Cambiare LOCALE se necessario (e.g. "it_IT.utf8") <br />
* Cambiare TIMEZONE se necessario (e.g. "Europe/Rome")<br />
* Cambiare KEYMAP se necessario (e.g. "it")<br />
* Cambiare MODULES se si è a conoscenza che un modulo importante non viene caricato (hwdetect dovrebbe aver rilevato i moduli più importanti)<br />
* Cambiare il proprio HOSTNAME Cambiare le impostazioni di rete:<br />
** Non modificare la linea lo <br />
** Aggiustare l'indirizzo IP, netmask e broadcast se si utilizza un ip statico <br />
** Impostare eth0="dhcp" se si ha un router che assegna un indirizzo ip dinamicamente <br />
** Se si ha un IP statico impostare l'indirizzo del gateway a quello del proprio router e rimuovere il prefisso ! dalla relativa voce in ROUTES<br />
=====DEMONI=====<br />
Non si deve cambiare la linea [[daemons]] in questo momento, però è utile spiegare cosa sono i demoni, perchè ne avremo bisogno più avanti in questa guida.<br/><br />
Un demone è un programma che viene eseguito in background, rimane in attesa di eventi e fornisce servizi. Un buon esempio è un webserver che attende una richiesta per trasmettere una pagina o un server SSH in attesa che qualcuno cerchi di autenticarsi. Mentre queste sono applicazioni<br />
complete, ci sono demoni il cui lavoro non è quello visibile. Un demone che scrive messaggi in un file log (e.g. syslog, metalog), un demone che abbassa la frequenza della cpu se il sistema non ha niente da fare o un demone che fornisce un login grafico (e.g. gdm, kdm).<br/><br />
Tutti questi programmi possono essere aggiunti alla linea daemons e verranno eseguiti all'avvio del sistema. Demoni utili saranno presentati nel corso di questa guida.<br />
<br />
Utilizzare Ctrl+X per abbandonare l'editor.<br />
<br />
=====/etc/hosts:=====<br />
Aggiungere l'''hostname'' desiderato (quello che hai definito prima in rc.conf) come nel seguente esempio:<br />
127.0.0.1 localhost.localdomain localhost ''miohostname''<br />
Questo formato, '''incluso i nomi dei 'localhost'''', è richiesto per la compatibilità del programma.<br />
For most users, simply adding the ''hostname'' to the end of the default line will work, comunque alcuni utenti raccomandano di usare la seguente sintassi:<br />
127.0.0.1 ''yourhostname''.domain.org localhost.localdomain localhost ''yourhostname''<br />
<br />
Se si usa un IP statico, aggiungere una nuova linea <static-ip> hostname.domainname hostname, p. es.<br />
192.168.1.100 miohostname.domain.org miohostname<br />
<br />
=====/etc/fstab, mkinitcpio.conf e modprobe.conf=====<br />
Non è necessario modificare /etc/fstab, mkinitcpio.conf e modprobe.conf a questo punto ([[fstab]] gestisce i filesystem, mkinitcpio configura la ramdisk (e.g. avviare da RAID, volumi cifrati) e modprobe può essere usato per definire alcune opzioni di configurazione particolari per i moduli).<br />
<br />
=====/etc/resolv.conf (per IP statico)=====<br />
Se si usa un ip statico impostare il server dns in /etc/[[resolv.conf]] (nameserver <ip-address>)<br />
You may have as many as you wish.<br />
<br />
Se si utilizza un router, sarebbe meglio specificare i server DNS nel router stesso, e semplicemente puntare a essi dal file resolv.conf, usando l'indirizzo IP del router (che è anche il proprio gateway da /etc/rc.conf), e.g.:<br />
nameserver 192.168.1.1<br />
Alternativamente, aggiungere i server preferiti uno ad uno, e.g.:<br />
nameserver 4.2.2.1<br />
nameserver 4.2.2.2<br />
<br />
=====/etc/locale.gen =====<br />
<br />
Scegliere i ''locale'' che servono (rimuovere il prefisso # dalla linea desiderata), e.g.:<br />
en_US ISO-8859-1<br />
en_US.UTF-8 <br />
('''Il proprio ''locale'' deve coincidere con quello specificato nel file /etc/rc.conf di cui sopra.''')<br />
<br />
=====root password===== <br />
Per finire impostare una password per l'utente ''root'' e assicurarsi di ricordarla in futuro.<br/><br />
Tornare al menù principale e proseguire con l'intallazione di un kernel.<br />
<br />
===Installare il Kernel===<br />
Qui non ci sono molte scelte, scegliere v2.6 e continuare. Si potrebbe cambiare il kernel in un secondo momento. Verrà creata un'immagine di fallback; per andare sul sicuro mantenere mkinitcpio così com'è. Continuare con "installare un bootloader".<br />
<br />
===Installare un bootloader===<br />
Poichè non abbiamo alcun sistema operativo secondario nel nostro esempio, ci serve un bootmanager. Si consiglia [http://www.gnu.org/software/grub/ GNU GRUB]. In alternativa si può optare per [http://lilo.go.dyndns.org/ LILO]. La configurazione di GRUB proposta (/boot/grub/menu.lst) dovrebbe essere sufficiente. La sola cosa che si potrebbe modificare è la risoluzione della consolle. Aggiungere un vga=<numero> alla prima linea del kernel. Una tavola di corrispondenza tra le risoluzioni e i numeri vga compare nel file menu.lst.<br />
title Arch Linux (Main)<br />
root (hd0,0)<br />
kernel /boot/vmlinuz26 root=/dev/sda1 ro vga=773<br />
initrd /boot/kernel26.img<br />
L'argomento "vga=773" assegna un framebuffer 1024x768 con color depth 256.<br />
<br />
Uscire dall'installazione e digitare reboot.<br />
<br />
Se tutto va bene, il nuovo sistema ArchLinux verrà caricato e al termine comparirà una riga di login (è possibile cambiare l'ordine di avvio nel BIOS per avviare dal disco rigido).<br />
<br />
Congratulations, and welcome to your shiny, new Arch Linux core system<br />
<br />
==Configurare il sistema core ==<br />
Il nuovo sistema core Arch Linux è ora un funzionale sistema operativo GNU/Linux pronto per essere personalizzato. From here, you may build this elegant set of tools into whatever you wish or require for your purposes!<br />
Let's begin. <!--da tradurre--><br />
-----<br />
Autenticarsi (''login'') con l'account ''root''. Vedremo come configurare pacman e aggiornare il sistema come utente root, aggiungeremo poi un utente normale.<br />
<br />
===Configurare pacman===<br />
=====Cos'è pacman ?=====<br />
[[Pacman]] è il gestore di pacchetti di Arch Linux. Pacman è scritto in C ed è veloce, semplice, ed estremamente potente. Gestisce l'intero sistema dei pacchetti e permette l'installazione, la disinstallazione, il ripristino di versioni precedenti dei pacchetti (attraverso la cache), il trattamento dei pacchetti autocompilati, la risoluzione automatica delle dipendenze, ricerche da remoto e in locale, e molto altro. <br />
Pacman scarica ed installa i pacchetti dei programmi da repository remoti.<br />
<br />
Pacman è la più importante tra le applicazioni di Arch Linux per la costruzione del sistema più adatto alle proprie esigenze.<br />
<br />
=====Modifica di /etc/pacman.conf=====<br />
Pacman cercherà di leggere pacman.conf ogni volta che è invocato. Questo file di configurazione è diviso in sezioni corrispondenti ai repository. Ogni sezione definisce un repository <!--di pacchetti--> che pacman può utilizzare quando cerca dei pacchetti. Un comportamento diverso ha la sezione opzioni, che definisce le opzioni globali.<br />
nano -w /etc/pacman.conf<br />
Esempio:<br />
[core]<br />
# Add your preferred servers here, they will be used first<br />
#Server = http://mirrors.easynews.com/linux/archlinux/current/os/i686<br />
Include = /etc/pacman.d/core<br />
[extra]<br />
# Add your preferred servers here, they will be used first<br />
#Server = http://mirrors.easynews.com/linux/archlinux/extra/os/i686<br />
Include = /etc/pacman.d/extra<br />
#[unstable]<br />
# Add your preferred servers here, they will be used first<br />
#Server = http://mirrors.easynews.com/linux/archlinux/unstable/os/i686<br />
#Include = /etc/pacman.d/unstable<br />
[community]<br />
# Add your preferred servers here, they will be used first<br />
#Server = http://mirrors.easynews.com/linux/archlinux/community/os/i686<br />
Include = /etc/pacman.d/community<br />
Assicurarsi che il repository [community] sia abilitato (rimuovere # dall'inizio delle righe "Include = /etc/pacman.d/community" e "[community]"). Il repository della comunità Arch offre molte utili applicazioni.<br />
<br />
La linea "Server =", se decommentata, costringerà il server specificato ad essere il primo luogo di ricerca dei pacchetti. Ulteriori server per la ricerca sono nei file presenti in /etc/pacman.d/<br />
<br />
Se non è stato fatto durante l'installazione, modificare i file in /etc/pacman.d/ (core, extra, community) spostando in alto le righe relative ai mirrors che si trovano più vicini a te (se usi nano, Alt+A inizia la selezione di un'area, il cursore in basso marca le linee, Ctrl+K taglia l'area selezionata e Ctrl+U incolla). Mirror più veloci migliorano notevolmente le performance di Pacman e l'esperienza globale di Arch Linux. Si potrebbe voler tornare a modificare questi file di configurazione sperimentando vari mirrors.<br />
<br />
Dopo aver configurato la rete (vedere sotto), è possibile utilizzare lo script "rankmirrors", fornito con il pacchetto pacman più recente, che ordinerà automaticamente i mirrors in base alla loro velocità. Per esempio, per ordinare i mirrors nel repository "core", si esegua come root:<br />
rankmirrors /etc/pacman.d/core<br />
<br />
===Configurare la rete (se necessario)===<br />
<br />
Se tutto è andato bene si dovrebbe avere una rete funzionante. Provare con ping www.google.it per verificarlo.<br />
ping -c 3 www.google.com<br />
<br />
Se viene stabilita una connessione di rete, continuare con "Aggiornare, sincronizzare e Upgrade il sistema con pacman".<br />
<br />
Se, dopo aver eseguito ping www.google.com, viene segnalato un errore "unknown host", la rete non è configurata. Provare a ricontrollare se sono corretti i settaggi nei seguenti files:<br />
<br />
'''/etc/rc.conf''' # Controllare soprattutto la riga HOSTNAME= e la sezione NETWORKING<br />
<br />
'''/etc/hosts''' # Double-check your format. (See above.)<br />
<br />
'''/etc/resolv.conf''' # If you are using a static IP. If you are using DHCP, this file will be dynamically created and destroyed by default, but can be changed to your preference. (See [[Network]].)<br />
<br />
Istruzioni avanzate per configurare la rete si trovano nell'articolo [[Network]].<br />
<br />
====Rete locale via cavo====<br />
Controllare con<br />
ifconfig<br />
ci dovrebbe essere una voce per eth0. É possibile definire un nuovo ip statico con<br />
ifconfig eth0 <ip address> netmask <netmask> up <br />
e il gateway di default con<br />
route add default gw <ip address of the gateway><br />
Controllare se /etc/resolv.conf contiene il server dns e aggiungerlo se manca. <br />
Controllare di nuovo la rete con ping www.google.it. Se tutto ora funziona, adattare /etc/rc.conf come descritto nella sezione 2.6 (IP statico). Se si ha un server/router dhcp nella rete provare<br />
dhcpcd eth0<br />
Se questo funziona, adattare /etc/rc.conf come descritto nella sezione 2.6 (ip dinamico).<br />
<br />
====Rete locale Wireless====<br />
Guida di configurazione dettagliata [[Wireless Setup]]<br />
<br />
====Modem analogico====<br />
Per poter usare un modem Hayes-compatibile, esterno, analogico, bisogna aver installato almeno il pacchetto ppp. Modificare il file /etc/ppp/options per adattarlo alle proprie esigenze e seguendo la pagina man di pppd (''man pppd''). Bisogna definire uno script di chat per fornire username e password all'ISP una volta stabilita la connessione iniziale. Le pagine man di pppd e chat forniscono esempi che dovrebbero essere sufficienti per stabilire una connessione funzionante se si ha abbastanza esperienza o perseveranza. Con udev, le porte seriali in genere sono /dev/tts/0 and /dev/tts/1.<br />
Leggere il suggerimento [[Dialup without a dialer HOWTO]]<br />
<br />
Invece di combattere con lo spartano pppd, si può scegliere di installare wvdial o uno strumento simile che semplifichi considerevolmente il processo di configurazione. Nel caso si usi un cosidetto WinModem, che è sostanzialmente una scheda plugin PCI che funziona come un modem analogico interno, ci si può soffermare sull'ampia documentazione nella pagina principale di [http://www.linmodems.org/ LinModem].<br />
<br />
====ISDN====<br />
<br />
La configurazione dell'ISDN è fatta in tre fasi:<br />
# Installare e configurare l'hardware<br />
# Installare e configurare le utilità ISDN<br />
# Aggiungere le impostazioni per il proprio ISP <br />
<br />
Gli attuali kernel standard di Arch includono i moduli ISDN necessari, intendendo con ciò che non è necessario ricompilare il kernel a meno che non si debba usare un hardware ISDN alquanto insolito. Dopo aver installato fisicamente la scheda ISDN sulla macchina oppure collegato il box ISDN alla porta USB, si cercherà di caricare i moduli con modprobe. Quasi tutte le schede ISDN PCI passive sono gestite dal modulo isax che richiede due parametri; type and protocol. Il protocollo dev'essere impostato a '1' se il proprio paese usa lo sandard TR6, '2' se usa EuroISDN (EDSS1), '3' se si è agganciati ad una cosidetta leased-line senza canale Delta, and '4' per US NI1.<br />
<br />
I dettagli di tutte queste impostazioni e su come definirle sono inclusi nella documentazione del kernel, più specificatamente nella subdirectory isdn, oppure sono disponibili online. Il parametro type dipende dalla scheda; Una lista di tutti i possibili tipi si trova nel file README.HiSax della documentazione del kernel. Sceglere la propria scheda e caricare il modulo con le opzioni appropriate in questo modo:<br />
<br />
modprobe hisax type=18 protocol=2<br />
<br />
Questo carica il modulo hisax per ELSA Quickstep 1000PCI, che in Germania è usato col protocollo EDSS1. Si può trovare un utile rapporto di debug nel file /var/log/everything.log nel quale si vede come la scheda viene preparata per il funzionamento. Notare che probabilmente sarà necessario caricare alcuni moduli usb prima di poter utilizzare un adattatore USB ISDN esterno.<br />
<br />
Verificato che la scheda funziona con determinate impostazioni, aggiungere le opzioni del modulo a /etc/modprobe.conf:<br />
<br />
alias ippp0 hisax<br />
options hisax type=18 protocol=2<br />
<br />
Alternativamente, si può aggiungere qui solo la linea delle opzioni, e aggiungere hisax all'array MODULES in rc.conf. Questa è veramente una scelata personale, ma questo esempio ha il vantaggio che il modulo non verrà caricato finché non ce ne sarà veramente bisogno.<br />
<br />
Fatto questo, si dovrebbe avere un hardware funzionante e supportato. Ora servono i programmi di utilità essenziali per poterlo usare effettivamente!<br />
<br />
Installare il pacchetto isdn4k-utils e leggere la pagina man di isdnctrl per iniziare. Proseguendo nella pagina man si troveranno spiegazioni su come creare un file di configurazione che può essere analizzato da isdnctrl, così come alcuni utili esempi di configurazione. Notare che se si usa US NI1 bisogna aggiungere il proprio SPID all'impostazione dell'MSN separato da due punti.<br />
<br />
Dopo aver configurato la scheda ISDN con l'utilità isdnctrl, si dovrebbe essere in grado di collegarsi al numero di telefono specificato nel parametro PHONE_OUT, senza però riuscire nell'autenticazione con nome utente e password. Per far questo è necessario aggiungere nome utente e password a /etc/ppp/pap-secrets o /etc/ppp/chap-secrets, a seconda del protocollo usato dal proprio ISP per l'autenticazione, come se si dovesse configurare una normale connessione analogica PPP. Nel dubbio inserire i dati in entrambi i file.<br />
<br />
Se tutto è configurato correttamente, si dovrebbe essere in grado di stabilire una connessione dial-up con<br />
isdnctrl dial ippp0<br />
come utente root. Se ci sono problemi controllare i file di log!<br />
<br />
====DSL (PPPoE)====<br />
<br />
Queste istruzioni valgono solo se dovrà essere il proprio PC a controllare la connessione all'ISP. Non c'è bisogno di fare nient'altro che definire un corretto gateway di default se si usa un router separato di qualche tipo per svolgere le funzioni secondarie.<br />
<br />
Prima di usare la connessione alla linea DSL, bisogna installare fisicamente la scheda di rete che sarà connessa al modem DSL nel computer. Dopo aver aggiunto la scheda di rete appena intallata a modprobe.conf o all'array MODULES, si dovrà installare il pacchetto rp-pppoe ed eseguire lo script pppoe-setup per configurare la connessione. Una volta inseriti tutti i dati richiesti, ci si può connettere e disconnettere con<br />
<br />
/etc/rc.d/adsl start<br />
<br />
e<br />
<br />
/etc/rc.d/adsl stop<br />
<br />
rispettivamente. La configurazione è generalmente piuttosto facile e lineare, però si possono leggere le pagine man per avere suggerimenti. Per connettersi automaticamente all'avvio aggiungere adsl all'array DAEMONS.<br />
<br />
==Aggiornare il sistema con [[pacman]]== <!--Update, Sync and Upgrade the system ...--><br />
Ora aggiorneremo il sistema con [[pacman]]-<br />
<br />
Aggiornare e sincronizzare il database dei pacchetti con:<br />
pacman -Syu<br />
pacman acquisirà le informazioni più recenti sui pacchetti disponibili e effettuerà tutti gli aggiornamenti. (You may be prompted to upgrade pacman itself at this point. If so, say yes, and then reissue the pacman -Syu command when finished.)<br />
<br />
=====''Se avviene un importante aggiornamento del kernel.''=====<br />
<br />
Se il kernel viene sottoposto ad un importante aggiornamento, alcuni moduli come nvidia (sarà installato dopo nella guida) saranno inutilizzabili. Dovranno essere disinstallati e reinstallati sul nuovo kernel. Dopo l'installazione sarà necessario un riavvio.<br />
<br />
=====La bellezza di una distribuzione rolling release=====<br />
Tenere presente che Arch è una distribuzione '''rolling release'''. Questo significa che non c'è necessità di eseguire la reinstallazione del sistema per aggiornarlo ad una versione più recente. Dare periodicamente il comando '''pacman -Syu''' mantiene aggiornato il sistema alla versione corrente.<br />
<br />
=====Familiarizzare con pacman=====<br />
Pacman è il miglior amico dell'utente Arch. E' fortemente raccomandato di studiarne i comandi e poi provarli. Provare:<br />
man pacman<br />
Andare in fondo a questo articolo per una panoramica sui comandi di [[pacman]].<br />
<br />
===Aggiungere un utente e impostare i gruppi===<br />
Non si dovrebbe fare il lavoro quotidiano con l'account di root perchè è troppo potente per usarlo solo per scrivere una lettera o ascoltare musica. Aggiungere invece un account utente con:<br />
adduser<br />
Mentre la maggior parte delle opzioni di default possono essere usate tranquillamente, si dovrebbe aggiungere ai propri gruppi supplementari almeno audio e wheel. <br />
Audio permette all'utente di utilizzare la scheda audio mentre wheel permette di passare all'account root con su. Altri gruppi da aggiungere (separati da una virgola) sono:<br />
<br />
*storage - per gestire i dispositivi di archiviazione<br />
<br />
*video - per gestire il video ed usare l'accelerazione 3d<br />
<br />
*optical - per gestire i drive ottici<br />
<br />
*floppy - per accedere al floppy se necessario<br />
<br />
*lp - per gestire i processi di stampa <br />
<br />
<br />
Si può inoltre aggiungere optical ai gruppi se si vuole abilitare la registrazione di CD / DVD da parte dell'account utente.<br />
<br />
Vedi [http://wiki.archlinux.org/index.php/Groups Groups] per sapere di quali gruppi bisogna essere membri.<br />
Si può aggiungere il proprio utente ai gruppi desiderati in questo modo (come root):<br />
usermod -aG audio,video,floppy,lp,optical,network,storage,wheel USERNAME<br />
<br />
==Installare e configurare l'Hardware==<br />
===Configurare la scheda audio con alsamixer===<br />
L'Advanced Linux Sound Architecture (conosciuto con l'acronimo ALSA) è un componente del kernel di Linux che intende rimpiazzare l'originale Open Sound System (OSS) nel fornire i drivers per la scheda audio. Besides the sound device drivers, ALSA also bundles a user space library for application developers who want to use driver features with a higher level API than direct interaction with the kernel drivers. Il pacchetto alsa-utils contiene alsamixer, che permette di configurare la periferica audio dalla console. (Si può anche avviare da terminale in ambiente grafico).<br />
<br />
Installare il pacchetto alsa-utils:<br />
pacman -S alsa-utils<br />
<br />
poi configurare la scheda audio con<br />
alsaconf<br />
<br />
e usare alsamixer per regolare i volumi.<br />
alsamixer<br />
<br />
La scheda audio dovrebbe essere già funzionante ma non si sentirà alcun suono perché i volumi sono muti di default.<br />
Attivare il volume almeno del Master e del canale PCM muovendosi con le frecce di direzione sinistra/destra e premendo '''M'''. Incrementare o diminuire il livello dei volumi con le frecce di direzione sopra/sotto. (70-90 dovrebbe essere un livello ottimale). Uscire da alsamixer premendo ESC. <br />
<br />
Per non perdere al riavvio i settaggi appena effettuati dare i comando<br />
alsactl store<br />
<br />
e aggiungere alsa alla sezione DAEMONS in /etc/rc.conf.<br />
nano /etc/rc.conf<br />
<br />
DAEMONS=(syslog-ng network crond '''alsa''')<br />
<br />
Se non è stato già fatto, aggiungere il proprio utente al gruppo audio con<br />
gpasswd -a USERNAME audio<br />
<br />
===Configurare la regolazione della frequenza della CPU===<br />
I processori moderni possono diminuire la frequenza e il voltaggio per ridurre il riscaldamento e il il consumo di energia. In primo luogo una riduzione porterà ad avere un sistema più silenzioso, quindi anche un sistema desktop ne avrà vantaggi. Installare cpufrequtils con<br />
pacman -S cpufrequtils<br />
e aggiungere cpufreq ai demoni in /etc/rc.conf. Editare il file di configurazione /etc/conf.d/cpufreq e cambiare <br />
governor="conservative"<br />
che incrementa dinamicamente la frequenza della cpu quando è necessario (che è una scelta sicura anche sui sistemi desktop). Modificare min_freq e max_freq per adattarle alle specifiche della cpu del sistema. If you don't know the frequencies, run ''cpufreq-info'' after loading one of the frequency scaling modules. Add the frequency scaling modules to your /etc/rc.conf modules line. Most modern notebooks and desktops can simply use the ''acpi-cpufreq'' driver, however other options include the ''p4-clockmod, powernow-k6, powernow-k7, powernow-k8, and speedstep-centrino'' drivers. Caricare il modulo con<br />
modprobe <modulname> <br />
e far partire cpufreq con<br />
/etc/rc.d/cpufreq start<br />
Per maggiori e più dettagliate informazione vedere [[Cpufrequtils]]<br />
<br />
===Alcune precisazioni per i portatili===<br />
Il supporto per ACPI è necesssario per usare alcune funzioni speciali sul notebook (e.g. ''sleep'', ''sleep'' quando il coperchio è chiuso, tasti speciali...). Installare acpid <br />
pacman -S acpid<br />
aggiungerlo ai demoni in /etc/rc.conf (acpid). Avviarlo con<br />
/etc/rc.d/acpid start<br />
<br />
Informazioni più specifiche riguardo ad Arch Linux sui diversi computer portatili si trovano in [[:Category:Laptops (English)]]<br />
<br />
==Installare e configurare X ==<br />
The X Window System (commonly X11, or just simply X) is a networking and display protocol which provides windowing on bitmap displays. It provides the standard toolkit and protocol to build graphical user interfaces (GUIs) on Unix-like operating systems.<br />
<br />
X provides the basic framework, or primitives, for building GUI environments: drawing and moving windows on the screen and interacting with a mouse and/or keyboard. X does not mandate the user interface individual client programs handle this. <br />
-----<br />
Installare i pacchetti base di Xorg usando pacman. E' il primo passo per costruire un ambiente grafico (GUI, Graphical User Interface).<br />
<br />
Da root, dare il comando:<br />
pacman -S xorg<br />
(Il vecchio gruppo di pacchetti xorg era stato rimosso ma ora è stato ripristinato. per un po' bisognava installare con "pacman -S xorg-server xorg-xkb-utils xorg-xauth xorg-server-utils xorg-xinit xf86-video-vesa xf86-input-mouse xf86-input-keyboard").<br />
Ora abbiamo i pacchetti base che servono per far partire il server X. Ora bisogna aggiungere il driver per la scheda grafica (e.g. xf86-video-<nome>). Per avere una lista completa dei driver video '''open-source''' digitare:<br />
pacman -Ss xf86-video | less<br />
Se non si conosce la scheda grafica in uso eseguire<br />
lspci | grep VGA<br />
Si riporta una lista dei driver '''open source''', e dei corrispondenti chipset video.<br />
*'''xf86-video-apm''' Alliance ProMotion video driver<br />
*'''xf86-video-ark''' ark video driver<br />
*'''xf86-video-ati''' ati video driver<br />
*'''xf86-video-chips''' Chips and Tehcnologies video driver<br />
*'''xf86-video-cirrus''' Cirrus Logic video driver<br />
*'''xf86-video-dummy''' dummy video driver<br />
*'''xf86-video-fbdev''' framebuffer video driver<br />
*'''xf86-video-glint''' GLINT/Permedia video driver<br />
*'''xf86-video-i128''' Number 0 i128 video driver<br />
*'''xf86-video-i740''' Intel i740 video driver<br />
*'''xf86-video-i810''' Intel i810/i830/i9xx video drivers<br />
*'''xf86-video-imstt''' Integrated Micro Solutions Twin Turbo vidoe driver<br />
*'''xf86-video-mga''' mga video driver (Matrox Graphics Adapter)<br />
*'''xf86-video-neomagic''' neomagic video driver<br />
*'''xf86-video-nv''' nvidia nv video driver<br />
*'''xf86-video-rendition''' Rendition video driver<br />
*'''xf86-video-s3''' S3 video driver<br />
*'''xf86-video-s3virge''' S3 Virge video driver<br />
*'''xf86-video-savage''' savage video driver<br />
*'''xf86-video-siliconmotion''' siliconmotion video driver<br />
*'''xf86-video-sis''' SiS video driver<br />
*'''xf86-video-sisusb''' SiS USB video driver<br />
*'''xf86-video-tdfx''' tdfx video driver<br />
*'''xf86-video-trident''' Trident video driver<br />
*'''xf86-video-tseng''' tseng video driver<br />
*'''xf86-video-unichrome''' Unichrome video drivers<br />
*'''xf86-video-v4l''' v4l video driver<br />
*'''xf86-video-vesa''' vesa video driver<br />
*'''xf86-video-vga''' VGA 16 color video driver<br />
*'''xf86-video-via''' via video driver<br />
*'''xf86-video-vmware ''' vmware video driver<br />
*'''xf86-video-voodoo ''' voodoo video driver<br />
<br />
* Notare che il driver '''vesa''' è il più generico, e dovrebbe essere compatibile con quasi tutti i moderni chipset video. Se non si riesce a trovare un driver adatto per il proprio chipset video, vesa '''dovrebbe''' funzionare.<br />
<br />
*Se si ha una scheda video nVIDIA o ATI, si può voler installare il driver proprietario nVIDIA or ATI. '''Installare i drivers video proprietari come spiegato più avanti''' in "Usare i driver proprietari della scheda grafica (Nvidia, Ati)"<br />
<br />
Installare il driver video appropriato per la propria scheda video, ad esempio:<br />
pacman -S xf86-video-i810<br />
(per installare il driver del chipset intel 810.)<br />
<br />
==Creare /etc/X11/xorg.conf==<br />
=====What is /etc/X11/xorg.conf?=====<br />
/etc/X11/xorg.conf is the '''main configuration file''' for your '''X''' Window System, the foundation of your '''G'''raphical '''U'''ser '''I'''nterface. It is a plain text file ordered into sections and subsections. Important sections are ''Files, InputDevice, Monitor, Modes, Screen, Device, and ServerLayout''. Sections can appear in any order and there may be more than one section of each kind, for example, if you have more than one monitor, say a video projector and an on board LCD of a notebook. <br />
------<br />
Per default non c'è un file di configurazione di Xorg, e con l'ultimo Xorg non serve, se l'autoidentificazione ''funziona adeguatamente'' e non si devono attivare caratterisctiche tipo aiglx e simili. Tuttavia molti avranno ancora la necessità di generare un file di configurazione.<br />
<br />
*Per fare un file di configurazione usando Xorg eseguire<br />
Xorg -configure<br />
Che crea il file /root/xorg.conf. Spostare il file di configurazione generato nella posizione appropriata, e.g.,<br />
mv /root/xorg.conf.new /etc/X11/xorg.conf<br />
<br />
*Un altro metodo per fare un file xorg.conf senza metterci le mani sopra è quello di servirsi dell'utilità di tpowa:<br />
hwd -xa<br />
hwd (per vedere le diverse opzioni)<br />
<br />
I drive video proprietari inoltre hanno strumenti di utilità che elaborano il file xorg.conf per configurare i driver (vedi sotto). Questi sono <br />
aticonfig<br />
e<br />
nvidia-xconfig<br />
<br />
Tuttavia si dovrebbe avere dimestichezza nel modificare il file di configurazione manualmente (poiché ciò è necessario di solito per risolvere diversi inconvenienti di tanto in tanto):<br />
<br />
nano /etc/X11/xorg.conf<br />
<br />
Editare il file /etc/X11/xorg.conf per specificare i propri driver video. e.g.:<br />
Section "Device"<br />
Driver "i810"<br />
<br />
====Un semplice test per X====<br />
<br />
A questo punto si dovrebbe avere xorg installato, con un driver video adatto e un file di configurazione /etc/X11/xorg.conf. Per testare la propria configurazione velocemente, prima di installare un ambieinte desktop completo, installare '''xterm'''. Xterm è un emulatore di terminale molto semplice che gira nell'ambiente X Server. Xterm consentirà di verificare effettivamente se il driver video e /etc/X11/xorg.conf sono configurati correttamente. In alternativa, si può verificare se l'autorilevamento di X funziona in modo soddisfacente, in assenza di /etc/X11/xorg.conf.<br />
<br />
pacman -S xterm<br />
<br />
Modificare il file /home/username/.xinitrc, '''come utente normale''', per stabilire l'evento del server X da chiamare col comando 'startx':<br />
<br />
su mionomeutente<br />
<br />
nano ~/.xinitrc<br />
<br />
e aggiungere (o decommentare)<br />
<br />
exec xterm<br />
<br />
Si dovrebbe avere qualcosa di simile:<br />
<br />
#!/bin/sh<br />
#<br />
# ~/.xinitrc<br />
#<br />
# Executed by startx (run your window manager from here)<br />
#<br />
exec xterm<br />
# exec wmaker<br />
# exec startkde<br />
# exec icewm<br />
# exec blackbox<br />
# exec fluxbox<br />
<br />
(Assicurarsi di avere una sola linea commentata in ~/.xinitrc ) Se non c'è ~/.xinitrc, si deve semplicemente crearne uno con le informazioni viste sopra.<br />
<br />
Avviare il server X come utente normale, con:<br />
<br />
startx<br />
Si dovrebbe avere una sessione di xterm aperta. Si può uscire dal server X con Ctrl+Alt+Backspace, o digitando "exit". Se si hanno problemi nell'avviare X, si possono cercare gli errori nel file /var/log/Xorg.0.log e nei messaggi sulla consolle da cui è stato avviato X.<br />
<br />
Ora si potrebbe installare un login manager grafico (per evitare di dover editare startx ogni volta che si accende il computer) tipo [[GDM]] or [[KDM]], però per questo ''si può'' attendere e si trovano istruzioni dettagliate sulla configurazione di Xorg nell'articolo [[Xorg]].<br />
<br />
===Regolare il layout della tastiera===<br />
Per cambiare il layout della tastiera aprire il file /etc/X11/xorg.conf e aggiungere queste linee nella sezione Input (keyboard0) (l'esempio mostra un layout italiano con nessun tasto inattivo, modificarlo secondo le necessità).<br />
Option "XkbLayout" "it"<br />
Option "XkbVariant" "nodeadkeys"<br />
<br />
===Regolare il Mouse per l'uso della rotellina===<br />
Se si vuole abilitare l'uso della rotellina, aggiungere alla sezione Input (mouse0):<br />
Option "ZAxisMapping" "4 5 6 7"<br />
<br />
===evdev===<br />
Se si possiede un mouse moderno con diversi tasti e funzioni, sarebbe meglio installare il driver per il mouse evdev, che permette di sfruttare la piena funzionalità del proprio mouse:<br />
<br />
pacman -S xf86-input-evdev<br />
Caricare il driver:<br />
modprobe evdev<br />
Trovare il nome del mouse:<br />
cat /proc/bus/input/devices | egrep "Name"<br />
Utilizzando il nome del mouse, configurare la sezione InputDevice di /etc/X11/xorg.conf di conseguenza, eg:<br />
Section "InputDevice"<br />
Identifier "Evdev Mouse"<br />
Driver "evdev"<br />
Option "Name" "Logitech USB-PS/2 Optical Mouse"<br />
Option "CorePointer"<br />
EndSection<br />
Si può avere solo '''un''' dispositivo "CorePointer" specificato in /etc/X11/xorg.conf, perciò assicurarsi di decommentare le righe relative ad un nuovo mouse solo dopo aver correttamente rimosso quelle relative al mouse non più utilizzato.<br />
<br />
Modificare anche la sezione ServerLayout per includere Evdev Mouse come CorePointer e.g.:<br />
Section "ServerLayout"<br />
Identifier "Layout0"<br />
Screen 0 "Screen0"<br />
InputDevice "Keyboard0" "CoreKeyboard"<br />
InputDevice "Evdev Mouse" "CorePointer"<br />
<br />
===Usare i driver proprietari della scheda grafica (Nvidia, Ati)===<br />
Si potrebbero voler utilizzare i drivers proprietari nVIDIA or ATI. <br />
====Scheda grafica Nvidia====<br />
I driver nVIDIA proprietari sono generalmente cosiderati di qualità eccellente, e offrono prestazioni 3D superiori.<br />
<br />
Prima di configurare la scheda grafica bisogna sapere quali sono i driver adatti. Arch ha attualmente 3 diversi diriver ognuno dei quali è adatto a un certo sottogruppo di schede:<br />
# '''nvidia-71xx''' ''per schede molto vecchie come TNT e TNT2''<br />
# '''nvidia-96xx''' ''supporta debolmente le schede più nuove fino alla GF 4''<br />
# '''nvidia''' ''supporta solo le GPU più nuove, successive alla GF 4''<br />
<br />
Consultare l'homepage di nVIDIA per vedere quella che va bene. La differenza è solo per l'intallazione; la configurazione è la stessa per tutti i driver.<br />
<br />
Installare i driver nvidia appropriati, p. es.:<br />
pacman -S nvidia<br />
<br />
A questo punto, ci sono 3 modi di procedere.<br />
<br />
*'''1.''' Se non esiste affatto un file xorg.conf, o se c'è un xorg.conf e si vuole '''generarne uno completamente nuovo''' con l'utilità di nVIDIA, fare una copia di quello vecchio:<br />
mv /etc/X11/xorg.conf /etc/X11/xorg.old<br />
Quindi creare il nuovo /etc/X11/xorg.conf con<br />
nvidia-xconfig<br />
L'utilità nvidia-xconfig crea nomalmente un xorg.conf molto corto, semplificato e facile da leggere.<br />
<br />
Ha anche diverse opzioni che specificano ulteriormente il contenuto e le opzioni del file xorg.<br />
Per esempio,<br />
nvidia-xconfig --composite --add-argb-glx-visuals<br />
<br />
Per informazioni più dettagliate, vedere nvidia-xconfig(1).<br />
<br />
*'''2.'' ''''Expert Option:''' Se esiste un xorg.conf e si vuole utilizzare quello, editare xorg manualmente, e at the very least, aggiustare la sezione Device Section cambiando Driver "<vecchionomedriver>" con Driver "nvidia".<br />
Section "Device"<br />
<br />
Driver "nvidia" <br />
*'''3.''' In alternativa, si può tenere il file /etc/X11/xorg.conf esistente ed eseguire:<br />
nvidia-xconfig<br />
che '''aggiorna''' automaticamente /etc/X11/xorg.conf per l'utilzzo col driver proprietario nVIDIA.<br />
<br />
Alcune opzioni utili nella sezione device sono (attenzione che queste potrebbero non funzionare sul sistema in uso):<br />
Option "RenderAccel" "true"<br />
Option "NoLogo" "true"<br />
Option "AGPFastWrite" "true"<br />
Option "EnablePageFlip" "true"<br />
<br />
nvidia-xconfig aggiunge automaticamente l'opzione glx in xorg. Se non si usa nvidia-xconfig, si dovrebbe aggiungerla alla sezione module:<br />
<br />
Load "glx"<br />
Ricontrollare /etc/X11/xorg.conf per essere sicuri che i valori di default depth, horizontal refresh, vertical refresh e resolutions siano accettabili.<br />
<br />
Logout e login.<br />
<br />
Avviare il server X server come utente normale, per testare la configurazione:<br />
startx<br />
<br />
Istruzioni avanzate per la configurazione Nvidia si trovano nell'articolo [[NVIDIA]].<br />
<br />
====Schede grafiche ATI====<br />
I possessori di schede ATI hannno due opzioni per i driver. Se si è indecisi sui driver da usare si consiglia di provare prima quello open source. Il driver open source soddisfa la maggior parte delle esigenze oltre a essere generalmente meno problematico.<br />
<br />
Installare il driver ATI '''proprietario''' con<br />
pacman -S catalyst catalyst-utils<br />
<br />
Usare lo strumento di utilità aticonfig per modificare il file xorg.conf. Aggiungere quindi fglrx alla riga MODULES in /etc/rc.conf.<br />
Nota: Il driver proprietario non supporta [[AIGLX]]. Per usare [[Compiz]] o [[Beryl]] con questo driver si deve usare [[XGL]].<br />
<br />
Installare il driver ATI '''open-source''' con<br />
pacman -S xf86-video-ati<br />
Installare anche il pacchetto libgl-dri se si vuole abilitare l'accelerazione 3d.<br />
<br />
Modificare poi il file /etc/X11/xorg.conf nella sezione "Device" inserendo come Driver "radeon".<br />
Inserire radeon anche nella sezione MODULES del file /etc/rc.conf.<br />
<br />
Attualmente il driver open source non ha lo stesso livello di prestazioni di quello proprietario. Inoltre non ha il TV-out, il supporto per i DVI dual-link, e probabilmente altre caratteristiche. Per un'altro verso supporta Aiglx e ha un miglior supporto per il dual-head.<br />
<br />
Istruzioni avanzate per la configurazione delle schede ATI si trovano in [[ATI | ATI wiki]].<br />
<br />
==Installare e configurare un ambiente Desktop==<br />
Se si chiede quale sia il miglior Desktop Environment o Window Manager, si riceveranno diverse risposte. Bisogna scegliere tra varie possibilità l'ambiente più adatto alle proprie esigenze.<br />
* Se si cerca qualcosa di completo e simile a Windows e Mac OSX, '''KDE''' è una buona scelta.<br />
* Se si cerca qualcosa più minimale, che segue il pincipio K.I.S.S. più da vicino, è meglio '''GNOME'''.<br />
* Se si ha una vecchia macchina o si cerca qualcolsa di più leggero, una buona soluzione è '''xfce4''' poichè dà ancora un ambiente desktop completo.<br />
* Se si vuole qualcosa di ancora più leggero, '''openbox''', '''fluxbox''' o '''fvwm2''' può essere quello giusto (per non parlare di tutti gli altri window manager leggeri come '''icewm''', '''windowmaker''' e''' twm'''). <br />
* Se si ha in mente qualcosa di completamente differente provare '''ion''', '''wmii''' o '''dwm'''.<br />
<br />
===Installare i font===<br />
Inizialmente conviene installare alcuni font attraenti '''prima di installare un ambiente desktop/window manager. Dejavu e bitstream-vera sono dei set di font carini. Per i siti web sarebbe meglio avere anche i font microsoft. Installare con<br />
pacman -S ttf-ms-fonts ttf-dejavu ttf-bitstream-vera<br />
<br />
===Gnome===<br />
====Generalità su Gnome====<br />
The '''G'''NU '''N'''etwork '''O'''bject '''M'''odel '''E'''nvironment. Il progetto GNOME project prevede due cose: l'ambiente desktop GNOME, un intuitivo e attraente desktop per utenti finali, e la piattaforma di sviluppo GNOME, un'architettura estesa per la creazione di applicazioni da integrare nel resto del desktop.<br />
<br />
====Installazione====<br />
Installare l'ambiente GNOME completo con:<br />
pacman -S gnome gnome-extra<br />
Per essere sicuri scegliere tuttii pacchetti mostrati.<br />
In alternativa, si può installare un more basic, stripped-down GNOME:<br />
pacman -S gnome<br />
<br />
=====DEMONI utili per GNOME=====<br />
Un demone è un programma che gira in background, attendendo un segnale per intervenire ed offire un servizio. Il demone '''hal''', tra l'altro, automatizza il montaggio di dischi, drives ottici (CD/DVD) e drives/thumbdrives USB per l'utilizzo in ambiente grafico. Il demone '''fam''' consente l'aggiornamento in tempo reale dell'interfaccia grafica del sistema ad ogni alterazione dei file nel file system. Permette ad esempio l'accesso istantaneo ai programmi appena installati e l'aggiornamento di Desktop e File Manager dopo aver spostato o cancellato un file. Entrambi '''hal''' e '''fam''' rendono più facile la vita dell'utente di GNOME.<br />
<br />
Si può voler installare un Login Manager grafico. Per GNOME, il demone '''gdm''' è la scelta giusta. Installare gdm con<br />
pacman -S gdm<br />
Quasi sicuramente si vorranno i demoni '''hal''' and '''fam'''.<br />
<br />
Per attivare hal e fam:<br />
/etc/rc.d/hal start<br />
<br />
/etc/rc.d/fam start<br />
<br />
Aggiungerli in /etc/rc.conf nella sezione DAEMONS, così partiranno automaticamente all' avvio del sistema:<br />
nano /etc/rc.conf<br />
<br />
DAEMONS=(syslog-ng network crond alsa '''hal fam gdm''')<br />
(se si preferisce loggarsi in console e far partire X manualmente come da 'tradizione Slackware', omettere gdm).<br />
<br />
====~/.xinitrc====<br />
<br />
Questo file di configurazione controlla ciò che succede quando si da il comando 'startx'.<br />
<br />
Modificare /home/username/.xinitrc per utilizzare GNOME:<br />
<br />
nano ~/.xinitrc<br />
<br />
Decommentare la linea 'exec gnome-session' in modo che somigli a qualcosa di simile:<br />
<br />
#!/bin/sh<br />
#<br />
# ~/.xinitrc<br />
#<br />
# Executed by startx (run your window manager from here)<br />
#<br />
#exec xterm<br />
#exec wmaker<br />
# exec startkde<br />
exec gnome-session<br />
# exec icewm<br />
# exec blackbox<br />
# exec fluxbox<br />
<br />
Se il file ~/.xinitrc non esiste, bisogna crearlo e inserirvi le informazioni indicate qui sopra. Tenere ben presente che si deve avere '''solo una''' linea decommentata nel file ~/.xinitrc.<br />
<br />
Passare all'utente normale:<br />
su USERNAME<br />
<br />
e provare con:<br />
startx<br />
<br />
Sarebbe opportuno installare anche un terminale e un editor di testo. Tra le possibili scelte si segnalano gnome-terminal e geany:<br />
pacman -S geany gnome-terminal<br />
<br />
Istruzioni avanzate per l'installazione e la configurazione di Gnome si trovano nell'articolo [[Gnome (Italiano)|Gnome]].<br />
<br />
====Migliorare l'aspetto del desktop====<br />
Non tutti trovano i temi e le icone di gnome molto attraenti. Un tema gtk carino è murrine. Installarlo con<br />
pacman -S gtk-engine-murrine<br />
e selezionarlo con System->Preferences->Theme. Diversi temi, icone e sfondi si trovano in [http://www.gnome-look.org Gnome Look]<br />
<br />
===KDE===<br />
====Generalità su KDE====<br />
The '''K''' '''D'''esktop '''E'''nvironment. KDE è un potente ambiente grafico desktop Free Software per stazioni di lavoro GNU/Linux e Unix. Unisce facilità d'uso, contemporanea funzionalità e grafica straordinaria con la superiorità tecnologica dei sistemi operativi simili a UNIX.<br />
<br />
====Installazione====<br />
Arch propone diverse versioni di kde: '''kde, kdebase, and KDEmod'''. Scegliere '''una''' delle seguenti e proseguire con '''"Useful KDE DAEMONS"''':<br />
<br />
'''1.)''' Il pacchetto '''kde''' è il pacchetto KDE vanilla completo, ~300MB.<br />
pacman -S kde<br />
'''2.)''' Il pacchetto '''kdebase''' è una versione is più snella con meno applicazioni, ~80MB.<br />
pacman -S kdebase<br />
'''3.)''' Infine, '''KDEmod''' è un sistema esclusivo di Arch Linux tenuto dalla comunità, modificato per avere grandi prestazioni e modularità. Il sito web del progetto KDEmod si trova in [http://kdemod.ath.cx/ http://kdemod.ath.cx/]. KDEmod è estremamente veloce, leggero e reattivo, con tema gradevole e personalizzabile. <br />
<br />
Per installare KDEmod in 5 facili passi, è sufficiente seguire queste istruzioni d'intallazione...<br />
Note: Prima di iniziare ricordarsi di leggere tutti i messaggi d'installazione. Essi sono abbstanza esaurienti e should solve any upcoming questions after the installation. If you cant scroll back to see all messages, just take a look into /var/log/pacman.log<br />
<br />
*1. Add the kdemod repo to your /etc/pacman.conf:<br />
nano /etc/pacman.conf<br />
Add one of these entries at the top of your server list:<br />
[kdemod]<br />
Server = http://kdemod.ath.cx/repo/current/i686<br />
for 32 bit Arch, or<br />
[kdemod]<br />
Server = http://kdemod.ath.cx/repo/current/x86_64<br />
for 64 bit Arch.<br />
<br />
*2. You must also activate the [community] repository in /etc/pacman.conf because KDEmod needs some packages from this repository. Make sure the following lines are uncommented:<br />
[community]<br />
Include = /etc/pacman.d/community<br />
<br />
<br />
*3. Update your package database with pacman -Syu. Now you can choose between two installations:<br />
<br />
pacman -S kdemod ''- installs a light base system''<br />
pacman -S kdemod-complete ''- installs the full KDE desktop''<br />
<br />
If you encounter any errors or conflicts at this step, check pacmans output, and if there are some unsolvable problems, tell us about them at the forums.<br />
*4. Install your localization. Take a look at the list of packages or simply do a pacman -Ss kdemod-kde-i18n to see which of them are already included.<br />
<br />
*5. Install all the extra apps you want. You can check out all available KDEmod packages by entering pacman -Sl kdemod<br />
<br />
====Useful KDE DAEMONS====<br />
<br />
KDE necessita dei demoni '''hal''' ('''H'''ardware '''A'''bstraction '''L'''ayer) e '''fam''' ('''F'''ile '''A'''lteration '''M'''onitor). Il demone '''kdm''' è il '''K''' '''D'''isplay '''M'''anager, il quale fornisce un login grafico, se desiderato.<br />
<br />
Richiamiamo da sopra che un demone è un programma che funziona in background, in attesa del verificarsi di un evento per offrire un particolare servizio. Il demone hal, fra le altre cose, renderà automatico il montaggio dei dischi, dei drive ottici, dei drive e chiavette USB per essere utilizzati tramite la GUI ('''G'''raphic '''U'''ser '''I'''nterface, interfaccia grafica dell'utente). Il demone fam invece permetterà una rappresentazione real time delle alterazioni dei file tramite la GUI, permettendo quindi un accesso istantaneo ai programmi recentemente installati, o ai cambiamenti occorsi nel filesystem. Sia '''hal''' che '''fam''' rendono la vita più facile per l'utente KDE, e sono installati quando viene installato KDE.<br />
Fate partire hal e fam con:<br />
<br />
/etc/rc.d/hal start<br />
<br />
/etc/rc.d/fam start<br />
<br />
Modificate la vostra sezione DAEMONS nell' /etc/rc.conf:<br />
nano /etc/rc.conf<br />
Aggiungete '''hal''' e '''fam''' alla sezione DAEMONS, per farli partire al boot. Se preferite un login grafico, aggiungete anche '''kdm''' alla lista: <br />
DAEMONS=(syslog-ng network crond alsa '''hal fam kdm''')<br />
(Se preferite loggarvi dalla console e far partire il server grafico manualmente, come la 'tradizione Slackware' vuole, non inserite kdm.)<br />
<br />
=====~/.xinitrc=====<br />
Questo file di configurazione controlla cosa succede quando date il comando 'startx'.<br />
<br />
Editate il vostro /home/nomeutente/.xinitrc per utilizzare KDE:<br />
nano ~/.xinitrc<br />
Decommentate la riga 'exec startkde' così da far apparire una cosa simile a questa:<br />
#!/bin/sh<br />
#<br />
# ~/.xinitrc<br />
#<br />
# Executed by startx (run your window manager from here)<br />
#<br />
#exec xterm<br />
#exec wmaker<br />
exec startkde<br />
# exec gnome-session<br />
# exec icewm<br />
# exec blackbox<br />
# exec fluxbox<br />
Se non avete un file ~/.xinitrc, semplicemente createne uno con le informazioni qua sopra. Ricordate, dovete avere solo '''una''' riga decommentata nel vostro ~/.xinitrc.<br />
<br />
Tornate al vostro utente normale:<br />
su username<br />
Adesso provate a far partire il server X:<br />
startx<br />
<br />
Congratulazioni! Benvenuti nel vostro Kde Desktop Environment e al vostro nuovo sistema Arch Linux! Potreste continuare il discorso guardando i [[Post Installation Tips]] o il resto delle informazioni qua sotto.<br />
<br />
Istruzioni avanzate su come installare e configurare KDE si trovano nell'articolo [[KDE]].<br />
<br />
===Xfce===<br />
====Generalità su Xfce====<br />
Xfce è un ambiente desktop (DE), tipo GNOME o KDE. Contiene una serie di applicazioni come: un'applicazione root window, un window manager, un file manager, un pannello, etc. Xfce è scritto utilizzando il toolkit GTK2 e contiene un proprio ambiente di sviluppo (librerie, demoni, etc.) simile agli altri grandi DE. Diversamente da GNOME o KDE, Xfce è leggero e progettato più sul modello di CDE che su quello di Windows o Mac. Ha un ciclo di sviluppo molto più lento, ma è molto stabile ed estremamente veloce. Xfce è ottimo per sistemi hardware più vecchi.<br />
<br />
====Installazione====<br />
Installare xfce con<br />
pacman -S xfce4 xfce4-goodies <br />
<br />
In kdm o gdm xfce compare nell'elenco delle nuove sessioni. In alternativa si può usare<br />
startxfce4<br />
<br />
Istruzioni avanzate per l'installazione e la configurazione di Xfce si trovano nell'articolo [[Xfce]].<br />
<br />
===*box===<br />
====Fluxbox====<br />
Fluxbox © è un altro windowmanager per X.<br />
E' basato sul codice di Blackbox 0.61.1. Fluxbox assomiglia a blackbox e può gestire stili, colori, posizione di finestre e cose simili esattamente come blackbox (ha compatibilità al 100% con stili e temi).<br />
<br />
Installa Fluxbox usando <br />
pacman -S fluxbox fluxconf<br />
<br />
Se usi gdm/kdm come gestori dei login sarà aggiunta una nuova sessione fluxbox automaticamente. Altrimenti dovrai modificare il file .xinitrc del tuo utente ed aggiungere questo:<br />
exec startfluxbox<br />
<br />
Sono disponibili maggiori informazioni in [[Fluxbox]].<br />
<br />
====Openbox====<br />
Openbox è un window manager aderente agli standard, veloce, leggero ed estensibile.<br />
<br />
Openbox lavora con le tue applicazioni, e rende più facile la gestione del tuo desktop. Questo perchè l'approccio al suo sviluppo è stato l'esatto opposto di quello che sembra essere lo standard per i gestori di finestre. Openbox è stato scritto prima di tutto per essere aderente agli standard e lavorare a dovere. Solo quando questi requisiti sono stati soddisfatti, gli sviluppatori si sono concentrati sull'interfaccia.<br />
<br />
Openbox è perfettamente funzionale come unico ambiente di lavoro, o può essere usato come un rimpiazzo per i gestori di finestre predefiniti in GNOME o KDE.<br />
<br />
Installa openbox usando<br />
pacman -S openbox obconf obmenu<br />
<br />
Una volta che openbox è stato installato riceverai l'avviso di spostare menu.xml e rc.xml in ~/.config/openbox nella tua cartella home.<br />
<br />
mkdir -p ~/.config/openbox/<br />
cp /etc/xdg/openbox/rc.xml ~/.config/openbox/<br />
cp /etc/xdg/openbox/menu.xml ~/.config/openbox/<br />
<br />
Nel file "rc.xml" puoi cambiare diversi impostazioni per Openbox (oppure puoi usare OBconf). In "menu.xml" puoi cambiare il menu che compare con il click del tasto destro.<br />
<br />
Per poter fare l'accesso ad openbox puoi fare il login grafico con KDM/GDM oppure con startx, nel qual caso dovrai editare il tuo ~/.xinitrc (come utente) e aggiungere <br />
<br />
exec openbox<br />
<br />
Per KDM non c'è nient'altro da fare, openbox è aggiunta nel menu "Sessioni" di KDM.<br />
<br />
Programmi utili per openbox sono:<br />
* PyPanel o lxpanel ise vuoi un pannello<br />
* feh se vuoi impostare lo sfondo<br />
* ROX se vuoi un filemanager semplice e le icone sul desktop<br />
<br />
Ulteriori informazioni sono disponibili in [[Openbox]].<br />
<br />
===fvwm2===<br />
FVWM è un manager di desktop virtuali per X estremamente potente e conforme alle specifiche ICCCM. Lo sviluppo è attivo, e il supporto è eccellente.<br />
<br />
Installa fvwm2 con<br />
pacman -S fvwm <br />
<br />
fvwm sarà automaticamente aggiunto al menu sessioni di kdm/gdm. Altrimenti aggiungi<br />
exec fvwm<br />
<br />
al .xinitrc del tuo utente.<br />
<br />
Nota che questa versione stabile di fvwm è vecchia di qualche anno. Se vuoi versioni più recenti di fvwm, ci sono un po' di pacchetti fvwm-devel nelle repositories unstable.<br />
<br />
==HAL==<br />
Since you have now installed a desktop environment now would be a good time to also install HAL. HAL allows plug-and-play for your mobile phone, your iPod, your external HD's, etc. It will mount the device and make a nice visual icon on your desktop and/or in 'My Computer', allowing you to access the device after you have plugged it in instead of having to manually configure the /etc/fstab file or udev rules for each and every new device.<br />
<br />
KDE, GNOME and XFCE uses HAL.<br />
<br />
The installation procedure is described in the [[HAL]] article. Some information can also be found at [http://en.wikipedia.org/wiki/HAL_(software) Wikipedia].<br />
<br />
==Applicazioni utili==<br />
Questa sezione non sarà mai completa. Mostra solamente alcune buone applicazioni per l'utente di ogni giorno.<br />
===Internet===<br />
Firefox e Thunderbird sono buone applicazioni per navigare in internet e gestire le tue email. Se stai usando Gnome potresti voler dare un'occhiata a epiphany ed evolution, se stai usando KDE konqueror e kmail potrebbero fare al caso tuo. Se vuoi qualcosa di completamente differente puoi sempre usare Opera e vari browser testuali. Pidgin (Gaim) e Kopete sono buoni instant-messengers rispettivamente per Gnome e KDE. PSI e Gajim sono perfetti se usi solo Jabber o GoogleTalk.<br />
<br />
===Ufficio===<br />
Openoffice è una suite per l'ufficio completa (simile a Microsoft Office). Abiword è una buon e leggero wordprocessor alternativo, gnumeric è un'alternativa a excel per Gnome. KOffice è una suite per l'ufficio completa per il desktop KDE. Gimp (o gimpshop) sono programmi di grafica (pixel based e simili a Adobe Photoshop) mentre Inkscape è un programma di grafica vettoriale (come Adobe Illustrator). E ovviamente Arch rende disponibile un set completo di programmi LaTex. <br />
<br />
==Multimedia ==<br />
<br />
<br />
===Lettori Video===<br />
====VLC====<br />
<br />
VLC Player è un lettore multimediale per Linux. Per installarlo dai semplicemente<br />
<br />
pacman -Sy vlc<br />
<br />
(TODO) Instructions for VLC mozilla plug-in<br />
<br />
====Mplayer====<br />
<br />
MPlayer è un lettore multimediale per Linux Per installarlo dai semplicemente<br />
<br />
pacman -Sy mplayer<br />
<br />
Ha anche un plugin per Mozilla per i video e gli stream nelle pagine web. Per installarlo,<br />
<br />
pacman -Sy mplayer-plugin<br />
<br />
Se usi KDE, KMplayer è la scelta migliore. Ha un plugin per i video e gli stream nelle pagine web, che funziona con Konqueror. Per installarlo:<br />
<br />
pacman -Sy kmplayer<br />
<br />
(TODO) GMPlayer instructions<br />
<br />
====Totem====<br />
(TODO)totem-xine resta la migliore scelta se vuoi guardare dvd.<br />
====Kaffeine====<br />
<br />
Kaffeine è una buona scelta per gli utenti KDE. Per installarlo,<br />
<br />
pacman -Sy kaffeine<br />
<br />
===Lettori Audio===<br />
====Gnome====<br />
(TODO)Banshee, Quodlibet, [[Exaile]], Rhythmbox, Listen sono tutti buoni lettori audio. Guarda su gnomefiles.org per compararli.<br />
<br />
====KDE ====<br />
<br />
Amarok è uno dei migliori lettori audio e libreria musicale per KDE. Per installarlo,<br />
<br />
pacman -Sy amarok-base<br />
<br />
====Console====<br />
Moc è un lettore audio basato su ncurses; un'altra buona scelta è mpd con un frontend.<br />
<br />
Un'altra ottima scelta è cmus[http://freshmeat.net/projects/cmus/] o anche cplay.<br />
<br />
====Altri lettori basati su X====<br />
(TODO)Xmms, audacious, bmpx.<br />
<br />
<br />
===Codecs e altri tipi di contenuti multimediali===<br />
====DVD====<br />
Puoi usare totem-xine, mplayer o kaffeine (tanto per dire tre dei più conosciuti) per guardare dvd. L'unica cosa di cui potresti aver bisogno è libdvdcss. Ricordati che usarla può essere illegale in certi stati.<br />
<br />
====Flash====<br />
Installa il plugin flash con <code>pacman -S flashplugin</code> per abilitare Macromedia (ora Adobe) Flash nel tuo browser.<br />
====Quicktime====<br />
I codec quicktime sono contenuti nel pacchetto '''codecs''' . Per installarlo dai<br />
pacman -S codecs<br />
====Realplayer====<br />
Il codec per Realplayer 9 è contenuto nel pacchetto codecs. Per installarlo,<br />
pacman -S codecs<br />
C'è Realplayer 10 disponibile come pacchetto binario per Linux. Puoi ottenerlo da AUR [http://aur.archlinux.org/packages.php?do_Details=1&ID=1590&O=0&L=0&C=0&K=realplay&SB=&SO=&PP=25&do_MyPackages=0&do_Orphans=0&SeB=nd here]<br />
<br />
===Masterizzare CD e DVD===<br />
(Todo)Brasero, k3b, cdrecord, graveman...<br />
<br />
La maggioranza dei programmi di masterizzazione usano cdrecord:<br />
<br />
pacman -S cdrkit<br />
<br />
Un buon programma per masterizzare DVD da linea di comando è growisofs:<br />
<br />
pacman -S dvd+rw-tools<br />
<br />
===TV-Cards===<br />
Ci sono molte cose da fare se vuoi guardare la TV in (Arch) Linux. La parte più importante è trovare che Chip sta usando il tuo sintonizzatore tv. Comunque, ce ne sono parecchi supportati. Assicurati di controllare in qualche Database di Hardware per esserne sicuro (per esempio, [http://en.opensuse.org/HCL/TV_Cards] ). Una volta che conosci il tuo modello, ci sono pochi passi per far funzionare tutto.<br />
<br />
Nella maggior parte dei casi, avrai bisogno di usare i bttv-drivers (esistono altri drivers, vedi [http://linux.bytesex.org/v4l2/drivers.html]) , con i moduli I2C-modules.<br />
<br />
Configurarli è il passo più difficile. Se sei fortunato,<br />
modprobe bttv <br />
riconoscerà automaticamente la scheda (guarda <code>dmesg</code> per i risultati). Nel qual caso, hai solo bisogno di installare un programma per guardare la TV. Ne parleremo più avanti, comunque.<br />
Se il riconoscimento automatico non ha funzionato, avrai bisogno di controllare il file CARDLIST, che è incluso nell'archivio di bttv[http://dl.bytesex.org/releases/video4linux/] per cercare i giusti parametri per la tua scheda. Una PV5951 senza supporto radio avrà bisogno di questa linea:<br />
modprobe bttv card=42 radio=0<br />
<br />
Alcune schede hanno bisogno della linea seguente per produrre suono:<br />
modprobe tvaudio<br />
Comunque, questo può cambiare. Semplicemente fai delle prove. Altre schede hanno bisogno di<br />
modprobe tuner<br />
<br />
E' una questione di tentativi ed errori, comunque.<br />
<br />
TODO: clarify the installation-procedure<br />
<br />
Per guardare la TV, installa il pacchetto xawtv con<br />
pacman -S xawtv<br />
e leggi la sua pagina man.<br />
<br />
TODO: clarify some possible problems and procedures. Introduction to XAWTV on another page?<br />
<br />
===Fotocamere Digitali===<br />
I modelli recenti di macchine digitali sono supportati come periferiche usb di archiviazione, il che vuol dire che puoi semplicemente collegarle e copiare le immagini. Modelli più vecchi possono usare il ptp (Picture Transfer Protocol), che ha bisogno di un "driver speciale". Gphoto2 fornisce questo driver e permette un trasferimento delle immagini da shell, digikam (per kde) e gthumb (per Gnome, gtkam potrebbe essere un'altra scelta) usano questo driver e offrono una comoda interfaccia.<br />
<br />
===Memorie USB / Hard Disks===<br />
Memorie USB e hard disks sono supportati fin da subito e apparirà un nuovo device scsi (/dev/sdx). Se stai usando KDE o Gnome dovresti usare dbus e hal (aggiungili ai tuoi demoni in /etc/rc.conf) e loro saranno montati automaticamente. Se usi un Desktop Environment diverso dai un'occhiata a ivman.<br />
<br />
==Manuntenzione del sistema==<br />
===Pacman===<br />
[[Pacman]] è un package manager sia dal lato binario sia dal lato sorgenti, capace di scaricare, installare e aggiornare pacchetti da repositories locali e remoti, con piena gestione delle dipendenze, e ha tools facili da capire per creare i tuoi pacchetti.<br />
<br />
Una descrizione più dettagliata può essere trovata in [[Pacman]].<br />
<br />
==== Comandi Utili ====<br />
<br />
Per sincronizzare il database locale dei pacchetti con le repositories remote (è una buona idea far questo prima di installare e aggiornare pacchetti):<br />
pacman -Sy<br />
<br />
Per installare o aggiornare un singolo pacchetto o una lista di pacchetti (incluse le dipendenze):<br />
pacman -S pacchetto1 pacchetto2<br />
<br />
Per rimuovere un singolo pacchetto, lasciando tutte le sue dipendenze installate:<br />
pacman -R pacchetto<br />
<br />
Per rimuovere anche tutti le dipendenze dei pacchetti che non sono usate da nessun'altro pacchetto installato:<br />
pacman -Rs pacchetto<br />
<br />
Per aggiornare tutti i pacchetti nel sistema:<br />
pacman -Su<br />
<br />
Per cercare nel database pacchetti una lista di pacchetti che corrispondono alla parola cercata:<br />
pacman -Ss parola<br />
<br />
==Ulteriori Informazioni==<br />
Ulteriori informazioni e supporto possono essere trovati all'[http://www.archlinux.it homepage italiana di arch] ,nell'[http://www.archlinux.org homepage ufficiale di arch], nei [http://www.archlinux.it/forum forum italiano] e [http://bbs.archlinux.org forum inglese ] , nei canali irc di Arch e nelle mailing list.</div>
Zmax
https://wiki.archlinux.org/index.php?title=Beginners%27_guide_(Italiano)&diff=40117
Beginners' guide (Italiano)
2008-04-23T08:31:34Z
<p>Zmax: /* Il metodo Arch */</p>
<hr />
<div>[[Category:Getting and installing Arch (Italiano)]]<br />
[[Category:About Arch (Italiano)]]<br />
[[Category:Tutorials (Italiano)]]<br />
{{i18n_links_start}}<br />
{{i18n_entry|Deutsch|Beginners Guide (Deutsch)}}<br />
{{i18n_entry|English|Beginners Guide}}<br />
{{i18n_entry|Česky|Průvodce začátečníka (Česky)}}<br />
{{i18n_entry|Italiano|Beginners Guide (Italiano)}}<br />
{{i18n_entry|Lietuviškai|Pradedančiųjų gidas (Lietuviškai)}}<br />
{{i18n_links_end}}<br />
==Prefazione==<br />
===== Prime considerazioni sull'installazione di Arch=====<br />
<br />
Questo documento guiderà l'utente attraverso il processo di installazione e configurazione di Arch Linux; una distribuzione GNU/Linux semplice, snella e leggera, basata sul sistema operativo <code>UNIX</code>. E' più di una guida all'installazione: Arch Linux richiede una certa dose di conoscenze approfondite della sua configurazione e di metodologia dei sistemi <code>UNIX</code> e per questa ragione sono state incluse qua e là delle informazioni aggiuntive. <br />
Questa guida, pur essendo indirizzata ai nuovi utenti Arch, ambisce infatti a servire come solido punto di riferimento e fonte di informazioni per chiunque. Sebbene intenda illustrare come ottenere un sistema Arch Linux completamente configurato (un ambiente desktop grafico, la possibilità di guardare DVD, navigare in Internet, lavorare con le e-mail e ascoltare musica), è impossibile descrivere (o anche solo immaginare) tutte le possibilità e le opzioni possibili.<br/><br />
<br />
Così come è stata concepita, questa guida concentrerà l'attenzione su alcuni punti ritenuti particolarmente utili; per approfondire si può utilizzare il [[Main Page (Italiano)|Wiki di Arch Linux]] o i [http://bbs.archlinux.org/ forum di Arch Linux]. Una lettura interessante è [[The Arch Way (Italiano) | Il metodo Arch]], che delinea i principi fondamentali della distribuzione Arch Linux.<br />
<br />
Per chi si avvicina per la prima volta al sistema GNU/Linux si consiglia qualche lettura sul sistema GNU/Linux in generale. Il testo più completo in lingua italiana è [http://a2.pluto.it/ Appunti di informatica libera]. Una buona documentazione sui sistemi GNU/Linux è reperibile sul sito del [http://www.pluto.it/ PLUTO Project] in Italiano, e sul sito del [http://tldp.org/ The Linux Documentation Project] in lingua inglese.<br />
<br />
Questa guida è strutturata il 3 parti principali:<br />
<br />
'''[[#Part I: Install the Base System|Parte I: Installare il sistema di base]]'''<br />
<br />
'''[[#Part II: Install X and configure ALSA|Parte II: Installare X e configurare ALSA]]'''<br />
<br />
'''[[#Part III: Installing and configuring a Desktop Environment|Parte III: Installare un ambiente grafico]]'''<br />
<br />
=====DON'T PANIC!=====<br />
Per i nuovi utenti, bisogna tener conto che le procedure e metodi d'installazione di Arch Linux potrebbero essere in gran parte differenti da altre distribuzioni GNU/Linux. Un sistema Arch Linux è costruito '''dall'utente''', partendo dall'installatore ncurses e dal sistema base con nient'altro che una shell bash e strumenti di base del sistema. Diversamente da altre distribuzioni, non vi sono ambienti di default ne' configurazioni già settate ed imposte all'utente. Dalla linea di comando si aggiungeranno pacchetti dai repository Arch usando [[pacman]] attraverso la connessione ad internet e si procederà alla configurazione manuale dell'installazione, fino a che il sistema sarà adattato alle proprie esigenze. Questo permette la massima flessibilità, scelta, e controllo delle risorse occupate dal sistema. Dato che è l''''utente''' che lo costruisce, egli conoscerà perfettamente i pregi e i difetti del proprio sistema, e acquisterà familiarità con quello che c'è sotto l'involucro.<br />
<br />
Il sistema Arch Linux deve essere configurato editando files di testo. L'utente non ha a disposizione alcuna utilità grafica e non viene guidato nella progettazione e personalizzazione del proprio sistema.<br />
Arch Linux è destinato all'utente esperto di GNU/Linux o all'utente disposto ad investire del tempo per imparare i meccanismi del sistema.<br />
<br />
''Arch è uno strumento atto ad essere modellato dall'utente.''<br />
<br />
=====[[The Arch Way (Italiano) | Il metodo Arch]]=====<br />
<br />
'''''Il principio su cui Arch si basa è "mantenersi semplice" (KISS, Keep It Simple Stupid).'' '''<br />
<br />
Da notare che, in questo contesto, "semplice" ''non'' significa "facile" ne' "amichevole" ma piuttosto "senza inutili aggiunte, modifiche o complicazioni". In breve, un approccio elegante e minimalistico.<br />
<br />
''"Semplice" è definito da un punto di vista tecnico, non dell'usabilità. E' meglio essere tecnicamente eleganti, con un'alta curva di apprendimento, che facili da usare ma tecnicamente schifosi" - Aaron Griffin''<br />
<br />
''"La parte straordinaria del [mio metodo] sta nella sua semplicità...Ho sempre pensato che un metodo semplice è un metodo giusto."'' - Bruce Lee<br />
<br />
Il rasoio di Occam: ''Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem'' cioè "Non moltiplicare gli elementi più del necessario". Il termine rasoio si riferisce all'atto di grattare via le assunzioni non strettamente necessarie per spiegare un dato fenomeno.<br />
<br />
'''Seguire questa guida è essenziale per installare con successo un sistema Arch Linux ben configurato, quindi ''per favore'', leggetelo attentamente.'''<br />
* Si può stampare questa guida come un libro di 58 pagine che servirà come utile prontuario per l'utente di Arch Linux. <br />
*''Se si desidera aggiungere qualcosa a questo wiki, si prega di includere il "Perchè" e il "Come", in modo appropriato. La migliore documentazione insegna come fare ma anche il perché!''<br />
* Il wiki di Arch è una risorsa eccellente e dovrebbe essere consultata per ogni problema '''prima di tutto'''; Sono disponibili anche IRC e i forum, nel caso in cui non fosse possibile trovare una risposta.<br />
----<br />
Benvenuto in Arch! Ora cominciamo.<br />
<br />
==Ottenere l'ultima versione ISO ==<br />
<br />
E' possibile ottenere l'ultimo rilascio ufficiale da [http://www.archlinux.org/download/ www.archlinux.org/download/].<br />
<br />
Si raccomanda di scegliere il '''core-iso''' per diverse ragioni:<br />
<br />
# richiede meno tempo per il download e usa meno banda. Questo è una buona cosa anche per i server.<br />
# la versione completa ha pacchetti in conflitto, e sebbene l'utente sappia quello che fa, l'installatore non permette di installare con conflitti in corso; <br />
# il sistema core è più facile e più rapido da aggiornare; inoltre <br />
# questa guida è impostata sulla procedura d'installazione del sistema core.<br />
<br />
Una volta installato il sistema core, è possibile accedere ai repository in internet per proseguire la configurazione secondo le proprie esigenze.<br />
<br />
==Installare il sistema core==<br />
<br />
Al pari delle indicazioni di questa guida, può essere altrettanto utile la [http://www.archlinux.org/static/docs/arch-install-guide.txt Guida ufficiale di installazione di Arch Linux]. Inoltre, è disponibile una [http://www.archlinux.org/static/docs/arch-install-guide.html copia stampabile].<br />
<br />
===Avviare il CD di Arch Linux===<br />
<br />
Inserire il CD nel lettore cdrom e avviare il pc da lì. Potrebbe essere necessario cambiare l'ordine di avvio nel bios del computer o premere un tasto (generalmente F11 o F12) durante la fase del bios.<br />
<br />
Alcune utili opzioni per l'avvio del CD di Arch Linux:<br />
* ide-legacy se si verificano problemi coi drive IDE<br />
* noapic acpi=off pci=routeirq nosmp se il sistema si blocca durante il processo di avvio<br />
* memtest86+ per individuare eventuali errori nella memoria<br />
* lowmem is useful for older machines. It requires only 96MB of system RAM vs 256MB for the normal install<br />
Scegliere "Arch Linux Installation / Rescue System". Per modificare le opzioni di avvio premere ''e'' per editare le linee corrispondenti.<br />
Il sistema si avvierà e comparirà un messaggio di benvenuto con delle spiegazioni.<br />
<br />
===Cambiare la mappatura della tastiera===<br />
Premere Invio alla schermata di benvenuto. Per configurare una tastiera non-US scrivere<br />
km<br />
nella linea di comando e scegliere la mappatura appropriata per la tastiera.<br />
<br />
''Example''(norwegian) for illustrative purposes:<br />
<br />
In console keymap screen select<br />
no-latin1<br />
In console font screen select<br />
lat0-16<br />
<br />
Per il font della consolle "default8x16.psfu.gz" va sempre bene.<br />
<br />
===Iniziare l'installazione===<br />
Immettere<br />
/arch/setup <br />
per far partire l'installazione. <br />
<br />
====Selezionare una sorgente di installazione====<br />
Verrà suggerita una fonte di installazione. Scegliere CD se si usa una ISO core, scegliere ftp se si usa l'ISO ftp.<br />
<br />
====Preparare il disco rigido====<br />
Selezionare la prima voce di menù "Prepare Hard Drive". Attenzione, "Auto-Prepare" può essere rischioso perchè cancella l'intero disco rigido.<br />
Vediamo ora come suddividere il disco rigido in partizioni manualmente. Scegliere "2. Partition Hard Drives", selezionare il disco da ripartire (/dev/sdx), e creare alcune partizioni. <br />
<br />
=====Partitions=====<br />
Una partizione è una sezione dello spazio del disco rigido che appare come un disco separato, e può essere aggiunto al filesystem di Archlinux. Le partizioni sono suddivise in partizione "Primaria", "Estesa" e "Logica". <br/><br />
Le partizioni primarie possono essere avviabili, e sono limitate a 4. Per esempio. se si usa un PC con un solo drive SATA, la prima partizione primaria sarà identificata come sda1. La seconda partizione primaria sarà identificata come sda2, e di seguito sda3, e sda4. Superate 4 partizioni, saremo costretti a usare una partizione estesa contenente partizioni logiche.<br/><br />
I dischi ATA (IDE) sono identificati come hd*<br />
<br />
Le partizioni estese di per se non sono utilizzabili, esse sono dei meri "contenitori" per le partizioni logiche. Le partizioni logiche devono essere contenute in questa partizione estesa. Quando si suddivide un disco in partizioni, si può vedere questo schema di numerazione creando 3 partizioni primarie sda1-3 più una partizione estesa sda4, e creando poi dentro la partizione estesa più partizioni logiche (sda5, sda6 e così via).<br />
<br />
Ognuno ha un'opinione diversa sul metodo migliore per suddividere il disco rigido. Quello che serve è almeno una partizione primaria contenente il [http://it.wikipedia.org/wiki/File_system Filesystem] della directory radice ( / ) e una per la swap. Altre partizioni possono essere create per /boot (che contiene principalmente il kernel) e /home (che contiene i dati dell'utente). É consigliabile avere / e /home su partizioni separate. Ciò rende possibile reinstallare Arch Linux (o anche un'altra distribuzione) preservando dati, musica, immagini e preferenze dell'ambiente desktop.<br />
<br />
In questa guida di esempio verrà creata una partizione per /, una partizione per /home e una partizione di swap.<br />
<br />
=====La partizione swap=====<br />
Una partizione swap è uno spazio nel disco rigido dove risiede la "ram virtuale". Se i processi hanno bisogno di più RAM di quella che è fisicamente disponibile, Linux non può soddisfare la richiesta e si verifica un errore. Una partizione swap viene in soccorso in questa situazione integrando la RAM fisica con una RAM virtuale. Linux usa lo spazio del disco rigido per conservare una certa quantità di dati che non è più possibile tenere nella memoria fisica (in realtà è un po' più complicato perchè Linux tenta di mettere nello spazio swap le infomazioni utilizzate meno frequentemente). Poiché un disco rigido è molto lento paragonato alla RAM fisica, questo è solo un ripiego. <br />
<br />
<br />
Interrogando due persone sulla partizione swap si riceveranno quattro risposte diverse. Se si ha a disposizione RAM in abbondanza (più di 1024 MB) sarebbe possibile non usare affatto una partizione swap. Alcuni suggeriscono di usare il doppio della quantità di RAM fisica, altri raccomandano di non usarne più di 1024 MB. Una quantità di swap fra 512 MB and 1 GB potrebbe essere una buona scelta. In questo esempio verrà creato uno spazio di swap pari a 1 GB.<br />
<br />
Per iniziare creiamo la '''partizione primaria''' che dovrà contenere il filesystem della '''directory radice'''. Scegliere New -> Primary e inserire la dimensione desiderata (a volte fra 4 e 8 GB è una buona scelta per avere un sistema Linux completo). Mettere la partizione all'inizio del disco. Selezionare la partizione appena creata e scegliere "Bootable" per rendere questa partizione avviabile. Aggiungiamo un'altra '''partizione per la directory home'''. Scegliere un'altra partizione primaria e impostare la dimensione a un valore a scelta. La dimensione dipende proprio dalla quantità di dati da memorizzare nelle directory degli utenti, per cui non si può dare nessun suggerimento. La dimensione può variare da poche centinaia di MB per alcuni documenti da ufficio a centinaia di GB e più per video e mp3. Se si vuole utilizzare tutto lo spazio del disco rigido, la dimensione è pari allo spazio rimanente meno 512 MB - 1 GB. Alla fine creiamo una terza '''partizione di swap'''. Selezionare una dimensione fra 512 MB e 1 GB e cambiare il tipo a 82 (Linux swap / Solaris).<br />
<br />
Il risultato potrebbere essere qualcosa di simile: (la dimensione potrebbere variare in base alle decisioni dell'utente):<br />
<br />
Name Flags Part Type FS Type [Label] Size (MB)<br />
-------------------------------------------------------------------------<br />
sda1 Boot Primary Linux (4096 - 8192)<br />
sda2 Primary Linux (> 100)<br />
sda3 Primary Linux swap / Solaris (512 - 1024)<br />
<br />
Scegliere Write e digitare yes. Attenzione, questa operazione può distruggere i dati sul disco se si sono cancellate delle partizioni. Scegliere Quit per abbandonare il partizionatore. <br />
Scegliere Done per abbandonare questo menù e continuare con "Definire i punti di montaggio del Filesystem"<br />
<br />
====Definire i punti di montaggio del filesystem====<br />
=====Due parole su '''filesystem''' e "file system":=====<br />
<br />
Tecnicamente, e per la precisione, un filesystem è un formato di dati per le informazioni di throughput, mentre un "file system" (notare lo spazio) è un termine di riferimento per indicare la struttura di tutti i file e directory di un dato sistema. Pertanto, quando viene chiesto se si desidera creare un "filesystem", viene chiesto se si desidera un "formato" particolare per una partizione (ext3, fat, reiserfs ecc.)... Ma quando viene chiesto un punto di mount, si sta chiedendo dove risiederà (in che cartella) una data partizione nel "file system" Arch Linux. Andiamo a cominciare.<br />
<br />
Per prima cosa bisogna rispondere alla domanda sulla partizione da usare come swap, scegliere quella appropriata (in questo esempio sda3). Verrà chiesto se si vuol creare un filesystem swap, selezionare yes. Poi bisogna decidere dove montare la directory / (root), scegliere la partizione (sda1 nell'esempio). Verrà chiesto che genere di filesystem si desidera. <br />
<br />
Di nuovo, se si chiede a due persone quale filesystem scegliere si avranno 5 risposte differenti. Ognuno ha vantaggi e svantaggi. Qui di seguito è riportata una breve panoramica sui filesystem supportati.<br />
<br />
1. '''ext2''' - è il vecchio, affidabile filesystem GNU/Linux. Veloce e molto stabile, ma senza journaling.<br />
<br />
2. '''ext3''' - essenzialmente è il sistema ext2, ma col supporto per il journaling. ''Leggermente'' più lento di ext2 e altri filesystem. Estremamente stabile e di gran lunga il più usato, supportato e sviluppato.<br />
<br />
3. '''ReiserFS''' - il journaling FS ad alte prestazioni di Hans Reiser usa un metodo molto interessante di data throughput. ReiserFSè molto veloce, specialmente quando opera con molti file piccoli. ReiserFS è piuttosto ben affermato e stabile.<br />
<br />
4. '''JFS''' - è il journaling FS di IBM. JFS è piuttosto ben affermato, veloce e stabile.<br />
<br />
5. '''XFS''' - è un veloce journaling filesystem che è più adatto per file di grandi dimensioni, maggiori 1 GB; è più lento con piccoli file. Piuttosto stabile.<br />
<br />
Una delle differenze maggiori è il [http://it.wikipedia.org/wiki/Journaling journaling] (qualcosa di simile ai log di transazione negli ambienti di database). Tutti i filesystem ad eccezione di Ext2 usano il journaling. Ext3 è completamente compatibile con Ext2, perciò si può montarlo anche con CD di ripristino molto vecchi. Una scelta sicura per la partizione radice è Ext3. Reiserfs, XFS e JFS vanno ugualmente bene dal momento che GRUB (il boot manager che installeremo dopo) può avviare anche da questi. Creare il filesystem (format the partition) selezionando yes. Ora verrà chiesto di creare qualche partizione aggiuntiva. Nell'esempio rimane solo sda2, scegliere un tipo di filesystem e montarlo sotto /home. Di nuovo creare il filesystem e scegliere Done. Tornare al menù principale.<br />
<br />
===Selezionare i pacchetti===<br />
Ora selezioniamo alcuni pacchetti da installare. Scegliere CD come sorgente e selezionare il drive cd appropriato, se ce n'è più d'uno.<br/><br />
Scegliere la cateria base (si consiglia di selezionare tutti i pacchetti base). Se si sceglie l'ISO current piuttosto che l'ISO base, è possibile selezionare più pacchetti, però vedremo più avanti come installare altro software aggiornato più facilmente piuttosto che installare e reinstallare (da quando il CD d'installazione che si sta usando è stato creato, senza dubbio saranno disponibili numerosi aggiornamenti per i pacchetti contenuti lì, e più avanti vedremo come installare software aggiuntivoaggiornato con pacman ). Se si è '''sicuri''' di non aver bisogno di alcuni pacchetti (per esempio, un tipo di filesystem che non si utilizza, o il supporto per ISDN o PPPoE), questi si possono rimuovere tranquillamente dalla selezione dei pacchetti base.<br />
<br />
Andare alla fase successiva per "Installare i pacchetti".<br />
<br />
===Installare i pacchetti===<br />
Questo è un lavoro facile perchè tutto si svolge automaticamente. Andare a prendere un caffè e attendere la fine dell'installazione (premere ''continue'' se necessario).<br />
<br />
===Configurare il sistema===<br />
Verrà chiesto se si vuole scegliere hwdetect per reperire qualche informazione per la propria configurazione. Questo è raccomandato, perciò è meglio scegliere questa opzione. <br />
Ora verrà chiesto se serve il supporto per avviare da dispositivi usb, dispositivi FireWire, dispositivi PCMCIA, condivisioni NFS, serie RAID software, volumi LVM2 e volumi cifrati. Scegliere yes se se ne ha bisogno, nel nostro esempio non serve niente di tutto questo. La prossima domanda riguarda l'editor di testo da usare, scegliere [http://en.wikipedia.org/wiki/Nano_%28text_editor%29 nano] se non si ha familiarità con [http://en.wikipedia.org/wiki/Vim_%28text_editor%29 vi/vim]. Ora comparirà un menù coi più importanti file di configurazione er il sistema. Per adesso faremo solo alcuni piccoli aggiustamenti. Per vedere le opzioni disponibili in rc.conf semplicemente premere Alt+F2 per aprire una shell, vedere il file e tornare all'installatore con Alt+F1.<br />
<br />
=====/etc/rc.conf:=====<br />
* Cambiare LOCALE se necessario (e.g. "it_IT.utf8") <br />
* Cambiare TIMEZONE se necessario (e.g. "Europe/Rome")<br />
* Cambiare KEYMAP se necessario (e.g. "it")<br />
* Cambiare MODULES se si è a conoscenza che un modulo importante non viene caricato (hwdetect dovrebbe aver rilevato i moduli più importanti)<br />
* Cambiare il proprio HOSTNAME Cambiare le impostazioni di rete:<br />
** Non modificare la linea lo <br />
** Aggiustare l'indirizzo IP, netmask e broadcast se si utilizza un ip statico <br />
** Impostare eth0="dhcp" se si ha un router che assegna un indirizzo ip dinamicamente <br />
** Se si ha un IP statico impostare l'indirizzo del gateway a quello del proprio router e rimuovere il prefisso ! dalla relativa voce in ROUTES<br />
=====DEMONI=====<br />
Non si deve cambiare la linea [[daemons]] in questo momento, però è utile spiegare cosa sono i demoni, perchè ne avremo bisogno più avanti in questa guida.<br/><br />
Un demone è un programma che viene eseguito in background, rimane in attesa di eventi e fornisce servizi. Un buon esempio è un webserver che attende una richiesta per trasmettere una pagina o un server SSH in attesa che qualcuno cerchi di autenticarsi. Mentre queste sono applicazioni<br />
complete, ci sono demoni il cui lavoro non è quello visibile. Un demone che scrive messaggi in un file log (e.g. syslog, metalog), un demone che abbassa la frequenza della cpu se il sistema non ha niente da fare o un demone che fornisce un login grafico (e.g. gdm, kdm).<br/><br />
Tutti questi programmi possono essere aggiunti alla linea daemons e verranno eseguiti all'avvio del sistema. Demoni utili saranno presentati nel corso di questa guida.<br />
<br />
Utilizzare Ctrl+X per abbandonare l'editor.<br />
<br />
=====/etc/hosts:=====<br />
Aggiungere l'''hostname'' desiderato (quello che hai definito prima in rc.conf) come nel seguente esempio:<br />
127.0.0.1 localhost.localdomain localhost ''miohostname''<br />
Questo formato, '''incluso i nomi dei 'localhost'''', è richiesto per la compatibilità del programma.<br />
For most users, simply adding the ''hostname'' to the end of the default line will work, comunque alcuni utenti raccomandano di usare la seguente sintassi:<br />
127.0.0.1 ''yourhostname''.domain.org localhost.localdomain localhost ''yourhostname''<br />
<br />
Se si usa un IP statico, aggiungere una nuova linea <static-ip> hostname.domainname hostname, p. es.<br />
192.168.1.100 miohostname.domain.org miohostname<br />
<br />
=====/etc/fstab, mkinitcpio.conf e modprobe.conf=====<br />
Non è necessario modificare /etc/fstab, mkinitcpio.conf e modprobe.conf a questo punto ([[fstab]] gestisce i filesystem, mkinitcpio configura la ramdisk (e.g. avviare da RAID, volumi cifrati) e modprobe può essere usato per definire alcune opzioni di configurazione particolari per i moduli).<br />
<br />
=====/etc/resolv.conf (per IP statico)=====<br />
Se si usa un ip statico impostare il server dns in /etc/[[resolv.conf]] (nameserver <ip-address>)<br />
You may have as many as you wish.<br />
<br />
Se si utilizza un router, sarebbe meglio specificare i server DNS nel router stesso, e semplicemente puntare a essi dal file resolv.conf, usando l'indirizzo IP del router (che è anche il proprio gateway da /etc/rc.conf), e.g.:<br />
nameserver 192.168.1.1<br />
Alternativamente, aggiungere i server preferiti uno ad uno, e.g.:<br />
nameserver 4.2.2.1<br />
nameserver 4.2.2.2<br />
<br />
=====/etc/locale.gen =====<br />
<br />
Scegliere i ''locale'' che servono (rimuovere il prefisso # dalla linea desiderata), e.g.:<br />
en_US ISO-8859-1<br />
en_US.UTF-8 <br />
('''Il proprio ''locale'' deve coincidere con quello specificato nel file /etc/rc.conf di cui sopra.''')<br />
<br />
=====root password===== <br />
Per finire impostare una password per l'utente ''root'' e assicurarsi di ricordarla in futuro.<br/><br />
Tornare al menù principale e proseguire con l'intallazione di un kernel.<br />
<br />
===Installare il Kernel===<br />
Qui non ci sono molte scelte, scegliere v2.6 e continuare. Si potrebbe cambiare il kernel in un secondo momento. Verrà creata un'immagine di fallback; per andare sul sicuro mantenere mkinitcpio così com'è. Continuare con "installare un bootloader".<br />
<br />
===Installare un bootloader===<br />
Poichè non abbiamo alcun sistema operativo secondario nel nostro esempio, ci serve un bootmanager. Si consiglia [http://www.gnu.org/software/grub/ GNU GRUB]. In alternativa si può optare per [http://lilo.go.dyndns.org/ LILO]. La configurazione di GRUB proposta (/boot/grub/menu.lst) dovrebbe essere sufficiente. La sola cosa che si potrebbe modificare è la risoluzione della consolle. Aggiungere un vga=<numero> alla prima linea del kernel. Una tavola di corrispondenza tra le risoluzioni e i numeri vga compare nel file menu.lst.<br />
title Arch Linux (Main)<br />
root (hd0,0)<br />
kernel /boot/vmlinuz26 root=/dev/sda1 ro vga=773<br />
initrd /boot/kernel26.img<br />
L'argomento "vga=773" assegna un framebuffer 1024x768 con color depth 256.<br />
<br />
Uscire dall'installazione e digitare reboot.<br />
<br />
Se tutto va bene, il nuovo sistema ArchLinux verrà caricato e al termine comparirà una riga di login (è possibile cambiare l'ordine di avvio nel BIOS per avviare dal disco rigido).<br />
<br />
Congratulations, and welcome to your shiny, new Arch Linux core system<br />
<br />
==Configurare il sistema core ==<br />
Il nuovo sistema core Arch Linux è ora un funzionale sistema operativo GNU/Linux pronto per essere personalizzato. From here, you may build this elegant set of tools into whatever you wish or require for your purposes!<br />
Let's begin. <!--da tradurre--><br />
-----<br />
Autenticarsi (''login'') con l'account ''root''. Vedremo come configurare pacman e aggiornare il sistema come utente root, aggiungeremo poi un utente normale.<br />
<br />
===Configurare pacman===<br />
=====Cos'è pacman ?=====<br />
[[Pacman]] è il gestore di pacchetti di Arch Linux. Pacman è scritto in C ed è veloce, semplice, ed estremamente potente. Gestisce l'intero sistema dei pacchetti e permette l'installazione, la disinstallazione, il ripristino di versioni precedenti dei pacchetti (attraverso la cache), il trattamento dei pacchetti autocompilati, la risoluzione automatica delle dipendenze, ricerche da remoto e in locale, e molto altro. <br />
Pacman scarica ed installa i pacchetti dei programmi da repository remoti.<br />
<br />
Pacman è la più importante tra le applicazioni di Arch Linux per la costruzione del sistema più adatto alle proprie esigenze.<br />
<br />
=====Modifica di /etc/pacman.conf=====<br />
Pacman cercherà di leggere pacman.conf ogni volta che è invocato. Questo file di configurazione è diviso in sezioni corrispondenti ai repository. Ogni sezione definisce un repository <!--di pacchetti--> che pacman può utilizzare quando cerca dei pacchetti. Un comportamento diverso ha la sezione opzioni, che definisce le opzioni globali.<br />
nano -w /etc/pacman.conf<br />
Esempio:<br />
[core]<br />
# Add your preferred servers here, they will be used first<br />
#Server = http://mirrors.easynews.com/linux/archlinux/current/os/i686<br />
Include = /etc/pacman.d/core<br />
[extra]<br />
# Add your preferred servers here, they will be used first<br />
#Server = http://mirrors.easynews.com/linux/archlinux/extra/os/i686<br />
Include = /etc/pacman.d/extra<br />
#[unstable]<br />
# Add your preferred servers here, they will be used first<br />
#Server = http://mirrors.easynews.com/linux/archlinux/unstable/os/i686<br />
#Include = /etc/pacman.d/unstable<br />
[community]<br />
# Add your preferred servers here, they will be used first<br />
#Server = http://mirrors.easynews.com/linux/archlinux/community/os/i686<br />
Include = /etc/pacman.d/community<br />
Assicurarsi che il repository [community] sia abilitato (rimuovere # dall'inizio delle righe "Include = /etc/pacman.d/community" e "[community]"). Il repository della comunità Arch offre molte utili applicazioni.<br />
<br />
La linea "Server =", se decommentata, costringerà il server specificato ad essere il primo luogo di ricerca dei pacchetti. Ulteriori server per la ricerca sono nei file presenti in /etc/pacman.d/<br />
<br />
Se non è stato fatto durante l'installazione, modificare i file in /etc/pacman.d/ (core, extra, community) spostando in alto le righe relative ai mirrors che si trovano più vicini a te (se usi nano, Alt+A inizia la selezione di un'area, il cursore in basso marca le linee, Ctrl+K taglia l'area selezionata e Ctrl+U incolla). Mirror più veloci migliorano notevolmente le performance di Pacman e l'esperienza globale di Arch Linux. Si potrebbe voler tornare a modificare questi file di configurazione sperimentando vari mirrors.<br />
<br />
Dopo aver configurato la rete (vedere sotto), è possibile utilizzare lo script "rankmirrors", fornito con il pacchetto pacman più recente, che ordinerà automaticamente i mirrors in base alla loro velocità. Per esempio, per ordinare i mirrors nel repository "core", si esegua come root:<br />
rankmirrors /etc/pacman.d/core<br />
<br />
===Configurare la rete (se necessario)===<br />
<br />
Se tutto è andato bene si dovrebbe avere una rete funzionante. Provare con ping www.google.it per verificarlo.<br />
ping -c 3 www.google.com<br />
<br />
Se viene stabilita una connessione di rete, continuare con "Aggiornare, sincronizzare e Upgrade il sistema con pacman".<br />
<br />
Se, dopo aver eseguito ping www.google.com, viene segnalato un errore "unknown host", la rete non è configurata. Provare a ricontrollare se sono corretti i settaggi nei seguenti files:<br />
<br />
'''/etc/rc.conf''' # Controllare soprattutto la riga HOSTNAME= e la sezione NETWORKING<br />
<br />
'''/etc/hosts''' # Double-check your format. (See above.)<br />
<br />
'''/etc/resolv.conf''' # If you are using a static IP. If you are using DHCP, this file will be dynamically created and destroyed by default, but can be changed to your preference. (See [[Network]].)<br />
<br />
Istruzioni avanzate per configurare la rete si trovano nell'articolo [[Network]].<br />
<br />
====Rete locale via cavo====<br />
Controllare con<br />
ifconfig<br />
ci dovrebbe essere una voce per eth0. É possibile definire un nuovo ip statico con<br />
ifconfig eth0 <ip address> netmask <netmask> up <br />
e il gateway di default con<br />
route add default gw <ip address of the gateway><br />
Controllare se /etc/resolv.conf contiene il server dns e aggiungerlo se manca. <br />
Controllare di nuovo la rete con ping www.google.it. Se tutto ora funziona, adattare /etc/rc.conf come descritto nella sezione 2.6 (IP statico). Se si ha un server/router dhcp nella rete provare<br />
dhcpcd eth0<br />
Se questo funziona, adattare /etc/rc.conf come descritto nella sezione 2.6 (ip dinamico).<br />
<br />
====Rete locale Wireless====<br />
Guida di configurazione dettagliata [[Wireless Setup]]<br />
<br />
====Modem analogico====<br />
Per poter usare un modem Hayes-compatibile, esterno, analogico, bisogna aver installato almeno il pacchetto ppp. Modificare il file /etc/ppp/options per adattarlo alle proprie esigenze e seguendo la pagina man di pppd (''man pppd''). Bisogna definire uno script di chat per fornire username e password all'ISP una volta stabilita la connessione iniziale. Le pagine man di pppd e chat forniscono esempi che dovrebbero essere sufficienti per stabilire una connessione funzionante se si ha abbastanza esperienza o perseveranza. Con udev, le porte seriali in genere sono /dev/tts/0 and /dev/tts/1.<br />
Leggere il suggerimento [[Dialup without a dialer HOWTO]]<br />
<br />
Invece di combattere con lo spartano pppd, si può scegliere di installare wvdial o uno strumento simile che semplifichi considerevolmente il processo di configurazione. Nel caso si usi un cosidetto WinModem, che è sostanzialmente una scheda plugin PCI che funziona come un modem analogico interno, ci si può soffermare sull'ampia documentazione nella pagina principale di [http://www.linmodems.org/ LinModem].<br />
<br />
====ISDN====<br />
<br />
La configurazione dell'ISDN è fatta in tre fasi:<br />
# Installare e configurare l'hardware<br />
# Installare e configurare le utilità ISDN<br />
# Aggiungere le impostazioni per il proprio ISP <br />
<br />
Gli attuali kernel standard di Arch includono i moduli ISDN necessari, intendendo con ciò che non è necessario ricompilare il kernel a meno che non si debba usare un hardware ISDN alquanto insolito. Dopo aver installato fisicamente la scheda ISDN sulla macchina oppure collegato il box ISDN alla porta USB, si cercherà di caricare i moduli con modprobe. Quasi tutte le schede ISDN PCI passive sono gestite dal modulo isax che richiede due parametri; type and protocol. Il protocollo dev'essere impostato a '1' se il proprio paese usa lo sandard TR6, '2' se usa EuroISDN (EDSS1), '3' se si è agganciati ad una cosidetta leased-line senza canale Delta, and '4' per US NI1.<br />
<br />
I dettagli di tutte queste impostazioni e su come definirle sono inclusi nella documentazione del kernel, più specificatamente nella subdirectory isdn, oppure sono disponibili online. Il parametro type dipende dalla scheda; Una lista di tutti i possibili tipi si trova nel file README.HiSax della documentazione del kernel. Sceglere la propria scheda e caricare il modulo con le opzioni appropriate in questo modo:<br />
<br />
modprobe hisax type=18 protocol=2<br />
<br />
Questo carica il modulo hisax per ELSA Quickstep 1000PCI, che in Germania è usato col protocollo EDSS1. Si può trovare un utile rapporto di debug nel file /var/log/everything.log nel quale si vede come la scheda viene preparata per il funzionamento. Notare che probabilmente sarà necessario caricare alcuni moduli usb prima di poter utilizzare un adattatore USB ISDN esterno.<br />
<br />
Verificato che la scheda funziona con determinate impostazioni, aggiungere le opzioni del modulo a /etc/modprobe.conf:<br />
<br />
alias ippp0 hisax<br />
options hisax type=18 protocol=2<br />
<br />
Alternativamente, si può aggiungere qui solo la linea delle opzioni, e aggiungere hisax all'array MODULES in rc.conf. Questa è veramente una scelata personale, ma questo esempio ha il vantaggio che il modulo non verrà caricato finché non ce ne sarà veramente bisogno.<br />
<br />
Fatto questo, si dovrebbe avere un hardware funzionante e supportato. Ora servono i programmi di utilità essenziali per poterlo usare effettivamente!<br />
<br />
Installare il pacchetto isdn4k-utils e leggere la pagina man di isdnctrl per iniziare. Proseguendo nella pagina man si troveranno spiegazioni su come creare un file di configurazione che può essere analizzato da isdnctrl, così come alcuni utili esempi di configurazione. Notare che se si usa US NI1 bisogna aggiungere il proprio SPID all'impostazione dell'MSN separato da due punti.<br />
<br />
Dopo aver configurato la scheda ISDN con l'utilità isdnctrl, si dovrebbe essere in grado di collegarsi al numero di telefono specificato nel parametro PHONE_OUT, senza però riuscire nell'autenticazione con nome utente e password. Per far questo è necessario aggiungere nome utente e password a /etc/ppp/pap-secrets o /etc/ppp/chap-secrets, a seconda del protocollo usato dal proprio ISP per l'autenticazione, come se si dovesse configurare una normale connessione analogica PPP. Nel dubbio inserire i dati in entrambi i file.<br />
<br />
Se tutto è configurato correttamente, si dovrebbe essere in grado di stabilire una connessione dial-up con<br />
isdnctrl dial ippp0<br />
come utente root. Se ci sono problemi controllare i file di log!<br />
<br />
====DSL (PPPoE)====<br />
<br />
Queste istruzioni valgono solo se dovrà essere il proprio PC a controllare la connessione all'ISP. Non c'è bisogno di fare nient'altro che definire un corretto gateway di default se si usa un router separato di qualche tipo per svolgere le funzioni secondarie.<br />
<br />
Prima di usare la connessione alla linea DSL, bisogna installare fisicamente la scheda di rete che sarà connessa al modem DSL nel computer. Dopo aver aggiunto la scheda di rete appena intallata a modprobe.conf o all'array MODULES, si dovrà installare il pacchetto rp-pppoe ed eseguire lo script pppoe-setup per configurare la connessione. Una volta inseriti tutti i dati richiesti, ci si può connettere e disconnettere con<br />
<br />
/etc/rc.d/adsl start<br />
<br />
e<br />
<br />
/etc/rc.d/adsl stop<br />
<br />
rispettivamente. La configurazione è generalmente piuttosto facile e lineare, però si possono leggere le pagine man per avere suggerimenti. Per connettersi automaticamente all'avvio aggiungere adsl all'array DAEMONS.<br />
<br />
==Aggiornare il sistema con [[pacman]]== <!--Update, Sync and Upgrade the system ...--><br />
Ora aggiorneremo il sistema con [[pacman]]-<br />
<br />
Aggiornare e sincronizzare il database dei pacchetti con:<br />
pacman -Syu<br />
pacman acquisirà le informazioni più recenti sui pacchetti disponibili e effettuerà tutti gli aggiornamenti. (You may be prompted to upgrade pacman itself at this point. If so, say yes, and then reissue the pacman -Syu command when finished.)<br />
<br />
=====''Se avviene un importante aggiornamento del kernel.''=====<br />
<br />
Se il kernel viene sottoposto ad un importante aggiornamento, alcuni moduli come nvidia (sarà installato dopo nella guida) saranno inutilizzabili. Dovranno essere disinstallati e reinstallati sul nuovo kernel. Dopo l'installazione sarà necessario un riavvio.<br />
<br />
=====La bellezza di una distribuzione rolling release=====<br />
Tenere presente che Arch è una distribuzione '''rolling release'''. Questo significa che non c'è necessità di eseguire la reinstallazione del sistema per aggiornarlo ad una versione più recente. Dare periodicamente il comando '''pacman -Syu''' mantiene aggiornato il sistema alla versione corrente.<br />
<br />
=====Familiarizzare con pacman=====<br />
Pacman è il miglior amico dell'utente Arch. E' fortemente raccomandato di studiarne i comandi e poi provarli. Provare:<br />
man pacman<br />
Andare in fondo a questo articolo per una panoramica sui comandi di [[pacman]].<br />
<br />
===Aggiungere un utente e impostare i gruppi===<br />
Non si dovrebbe fare il lavoro quotidiano con l'account di root perchè è troppo potente per usarlo solo per scrivere una lettera o ascoltare musica. Aggiungere invece un account utente con:<br />
adduser<br />
Mentre la maggior parte delle opzioni di default possono essere usate tranquillamente, si dovrebbe aggiungere ai propri gruppi supplementari almeno audio e wheel. <br />
Audio permette all'utente di utilizzare la scheda audio mentre wheel permette di passare all'account root con su. Altri gruppi da aggiungere (separati da una virgola) sono:<br />
<br />
*storage - per gestire i dispositivi di archiviazione<br />
<br />
*video - per gestire il video ed usare l'accelerazione 3d<br />
<br />
*optical - per gestire i drive ottici<br />
<br />
*floppy - per accedere al floppy se necessario<br />
<br />
*lp - per gestire i processi di stampa <br />
<br />
<br />
Si può inoltre aggiungere optical ai gruppi se si vuole abilitare la registrazione di CD / DVD da parte dell'account utente.<br />
<br />
Vedi [http://wiki.archlinux.org/index.php/Groups Groups] per sapere di quali gruppi bisogna essere membri.<br />
Si può aggiungere il proprio utente ai gruppi desiderati in questo modo (come root):<br />
usermod -aG audio,video,floppy,lp,optical,network,storage,wheel USERNAME<br />
<br />
==Installare e configurare l'Hardware==<br />
===Configurare la scheda audio con alsamixer===<br />
L'Advanced Linux Sound Architecture (conosciuto con l'acronimo ALSA) è un componente del kernel di Linux che intende rimpiazzare l'originale Open Sound System (OSS) nel fornire i drivers per la scheda audio. Besides the sound device drivers, ALSA also bundles a user space library for application developers who want to use driver features with a higher level API than direct interaction with the kernel drivers. Il pacchetto alsa-utils contiene alsamixer, che permette di configurare la periferica audio dalla console. (Si può anche avviare da terminale in ambiente grafico).<br />
<br />
Installare il pacchetto alsa-utils:<br />
pacman -S alsa-utils<br />
<br />
poi configurare la scheda audio con<br />
alsaconf<br />
<br />
e usare alsamixer per regolare i volumi.<br />
alsamixer<br />
<br />
La scheda audio dovrebbe essere già funzionante ma non si sentirà alcun suono perché i volumi sono muti di default.<br />
Attivare il volume almeno del Master e del canale PCM muovendosi con le frecce di direzione sinistra/destra e premendo '''M'''. Incrementare o diminuire il livello dei volumi con le frecce di direzione sopra/sotto. (70-90 dovrebbe essere un livello ottimale). Uscire da alsamixer premendo ESC. <br />
<br />
Per non perdere al riavvio i settaggi appena effettuati dare i comando<br />
alsactl store<br />
<br />
e aggiungere alsa alla sezione DAEMONS in /etc/rc.conf.<br />
nano /etc/rc.conf<br />
<br />
DAEMONS=(syslog-ng network crond '''alsa''')<br />
<br />
Se non è stato già fatto, aggiungere il proprio utente al gruppo audio con<br />
gpasswd -a USERNAME audio<br />
<br />
===Configurare la regolazione della frequenza della CPU===<br />
I processori moderni possono diminuire la frequenza e il voltaggio per ridurre il riscaldamento e il il consumo di energia. In primo luogo una riduzione porterà ad avere un sistema più silenzioso, quindi anche un sistema desktop ne avrà vantaggi. Installare cpufrequtils con<br />
pacman -S cpufrequtils<br />
e aggiungere cpufreq ai demoni in /etc/rc.conf. Editare il file di configurazione /etc/conf.d/cpufreq e cambiare <br />
governor="conservative"<br />
che incrementa dinamicamente la frequenza della cpu quando è necessario (che è una scelta sicura anche sui sistemi desktop). Modificare min_freq e max_freq per adattarle alle specifiche della cpu del sistema. If you don't know the frequencies, run ''cpufreq-info'' after loading one of the frequency scaling modules. Add the frequency scaling modules to your /etc/rc.conf modules line. Most modern notebooks and desktops can simply use the ''acpi-cpufreq'' driver, however other options include the ''p4-clockmod, powernow-k6, powernow-k7, powernow-k8, and speedstep-centrino'' drivers. Caricare il modulo con<br />
modprobe <modulname> <br />
e far partire cpufreq con<br />
/etc/rc.d/cpufreq start<br />
Per maggiori e più dettagliate informazione vedere [[Cpufrequtils]]<br />
<br />
===Alcune precisazioni per i portatili===<br />
Il supporto per ACPI è necesssario per usare alcune funzioni speciali sul notebook (e.g. ''sleep'', ''sleep'' quando il coperchio è chiuso, tasti speciali...). Installare acpid <br />
pacman -S acpid<br />
aggiungerlo ai demoni in /etc/rc.conf (acpid). Avviarlo con<br />
/etc/rc.d/acpid start<br />
<br />
Informazioni più specifiche riguardo ad Arch Linux sui diversi computer portatili si trovano in [[:Category:Laptops (English)]]<br />
<br />
==Installare e configurare X ==<br />
The X Window System (commonly X11, or just simply X) is a networking and display protocol which provides windowing on bitmap displays. It provides the standard toolkit and protocol to build graphical user interfaces (GUIs) on Unix-like operating systems.<br />
<br />
X provides the basic framework, or primitives, for building GUI environments: drawing and moving windows on the screen and interacting with a mouse and/or keyboard. X does not mandate the user interface individual client programs handle this. <br />
-----<br />
Installare i pacchetti base di Xorg usando pacman. E' il primo passo per costruire un ambiente grafico (GUI, Graphical User Interface).<br />
<br />
Da root, dare il comando:<br />
pacman -S xorg<br />
(Il vecchio gruppo di pacchetti xorg era stato rimosso ma ora è stato ripristinato. per un po' bisognava installare con "pacman -S xorg-server xorg-xkb-utils xorg-xauth xorg-server-utils xorg-xinit xf86-video-vesa xf86-input-mouse xf86-input-keyboard").<br />
Ora abbiamo i pacchetti base che servono per far partire il server X. Ora bisogna aggiungere il driver per la scheda grafica (e.g. xf86-video-<nome>). Per avere una lista completa dei driver video '''open-source''' digitare:<br />
pacman -Ss xf86-video | less<br />
Se non si conosce la scheda grafica in uso eseguire<br />
lspci | grep VGA<br />
Si riporta una lista dei driver '''open source''', e dei corrispondenti chipset video.<br />
*'''xf86-video-apm''' Alliance ProMotion video driver<br />
*'''xf86-video-ark''' ark video driver<br />
*'''xf86-video-ati''' ati video driver<br />
*'''xf86-video-chips''' Chips and Tehcnologies video driver<br />
*'''xf86-video-cirrus''' Cirrus Logic video driver<br />
*'''xf86-video-dummy''' dummy video driver<br />
*'''xf86-video-fbdev''' framebuffer video driver<br />
*'''xf86-video-glint''' GLINT/Permedia video driver<br />
*'''xf86-video-i128''' Number 0 i128 video driver<br />
*'''xf86-video-i740''' Intel i740 video driver<br />
*'''xf86-video-i810''' Intel i810/i830/i9xx video drivers<br />
*'''xf86-video-imstt''' Integrated Micro Solutions Twin Turbo vidoe driver<br />
*'''xf86-video-mga''' mga video driver (Matrox Graphics Adapter)<br />
*'''xf86-video-neomagic''' neomagic video driver<br />
*'''xf86-video-nv''' nvidia nv video driver<br />
*'''xf86-video-rendition''' Rendition video driver<br />
*'''xf86-video-s3''' S3 video driver<br />
*'''xf86-video-s3virge''' S3 Virge video driver<br />
*'''xf86-video-savage''' savage video driver<br />
*'''xf86-video-siliconmotion''' siliconmotion video driver<br />
*'''xf86-video-sis''' SiS video driver<br />
*'''xf86-video-sisusb''' SiS USB video driver<br />
*'''xf86-video-tdfx''' tdfx video driver<br />
*'''xf86-video-trident''' Trident video driver<br />
*'''xf86-video-tseng''' tseng video driver<br />
*'''xf86-video-unichrome''' Unichrome video drivers<br />
*'''xf86-video-v4l''' v4l video driver<br />
*'''xf86-video-vesa''' vesa video driver<br />
*'''xf86-video-vga''' VGA 16 color video driver<br />
*'''xf86-video-via''' via video driver<br />
*'''xf86-video-vmware ''' vmware video driver<br />
*'''xf86-video-voodoo ''' voodoo video driver<br />
<br />
* Notare che il driver '''vesa''' è il più generico, e dovrebbe essere compatibile con quasi tutti i moderni chipset video. Se non si riesce a trovare un driver adatto per il proprio chipset video, vesa '''dovrebbe''' funzionare.<br />
<br />
*Se si ha una scheda video nVIDIA o ATI, si può voler installare il driver proprietario nVIDIA or ATI. '''Installare i drivers video proprietari come spiegato più avanti''' in "Usare i driver proprietari della scheda grafica (Nvidia, Ati)"<br />
<br />
Installare il driver video appropriato per la propria scheda video, ad esempio:<br />
pacman -S xf86-video-i810<br />
(per installare il driver del chipset intel 810.)<br />
<br />
==Creare /etc/X11/xorg.conf==<br />
=====What is /etc/X11/xorg.conf?=====<br />
/etc/X11/xorg.conf is the '''main configuration file''' for your '''X''' Window System, the foundation of your '''G'''raphical '''U'''ser '''I'''nterface. It is a plain text file ordered into sections and subsections. Important sections are ''Files, InputDevice, Monitor, Modes, Screen, Device, and ServerLayout''. Sections can appear in any order and there may be more than one section of each kind, for example, if you have more than one monitor, say a video projector and an on board LCD of a notebook. <br />
------<br />
Per default non c'è un file di configurazione di Xorg, e con l'ultimo Xorg non serve, se l'autoidentificazione ''funziona adeguatamente'' e non si devono attivare caratterisctiche tipo aiglx e simili. Tuttavia molti avranno ancora la necessità di generare un file di configurazione.<br />
<br />
*Per fare un file di configurazione usando Xorg eseguire<br />
Xorg -configure<br />
Che crea il file /root/xorg.conf. Spostare il file di configurazione generato nella posizione appropriata, e.g.,<br />
mv /root/xorg.conf.new /etc/X11/xorg.conf<br />
<br />
*Un altro metodo per fare un file xorg.conf senza metterci le mani sopra è quello di servirsi dell'utilità di tpowa:<br />
hwd -xa<br />
hwd (per vedere le diverse opzioni)<br />
<br />
I drive video proprietari inoltre hanno strumenti di utilità che elaborano il file xorg.conf per configurare i driver (vedi sotto). Questi sono <br />
aticonfig<br />
e<br />
nvidia-xconfig<br />
<br />
Tuttavia si dovrebbe avere dimestichezza nel modificare il file di configurazione manualmente (poiché ciò è necessario di solito per risolvere diversi inconvenienti di tanto in tanto):<br />
<br />
nano /etc/X11/xorg.conf<br />
<br />
Editare il file /etc/X11/xorg.conf per specificare i propri driver video. e.g.:<br />
Section "Device"<br />
Driver "i810"<br />
<br />
====Un semplice test per X====<br />
<br />
A questo punto si dovrebbe avere xorg installato, con un driver video adatto e un file di configurazione /etc/X11/xorg.conf. Per testare la propria configurazione velocemente, prima di installare un ambieinte desktop completo, installare '''xterm'''. Xterm è un emulatore di terminale molto semplice che gira nell'ambiente X Server. Xterm consentirà di verificare effettivamente se il driver video e /etc/X11/xorg.conf sono configurati correttamente. In alternativa, si può verificare se l'autorilevamento di X funziona in modo soddisfacente, in assenza di /etc/X11/xorg.conf.<br />
<br />
pacman -S xterm<br />
<br />
Modificare il file /home/username/.xinitrc, '''come utente normale''', per stabilire l'evento del server X da chiamare col comando 'startx':<br />
<br />
su mionomeutente<br />
<br />
nano ~/.xinitrc<br />
<br />
e aggiungere (o decommentare)<br />
<br />
exec xterm<br />
<br />
Si dovrebbe avere qualcosa di simile:<br />
<br />
#!/bin/sh<br />
#<br />
# ~/.xinitrc<br />
#<br />
# Executed by startx (run your window manager from here)<br />
#<br />
exec xterm<br />
# exec wmaker<br />
# exec startkde<br />
# exec icewm<br />
# exec blackbox<br />
# exec fluxbox<br />
<br />
(Assicurarsi di avere una sola linea commentata in ~/.xinitrc ) Se non c'è ~/.xinitrc, si deve semplicemente crearne uno con le informazioni viste sopra.<br />
<br />
Avviare il server X come utente normale, con:<br />
<br />
startx<br />
Si dovrebbe avere una sessione di xterm aperta. Si può uscire dal server X con Ctrl+Alt+Backspace, o digitando "exit". Se si hanno problemi nell'avviare X, si possono cercare gli errori nel file /var/log/Xorg.0.log e nei messaggi sulla consolle da cui è stato avviato X.<br />
<br />
Ora si potrebbe installare un login manager grafico (per evitare di dover editare startx ogni volta che si accende il computer) tipo [[GDM]] or [[KDM]], però per questo ''si può'' attendere e si trovano istruzioni dettagliate sulla configurazione di Xorg nell'articolo [[Xorg]].<br />
<br />
===Regolare il layout della tastiera===<br />
Per cambiare il layout della tastiera aprire il file /etc/X11/xorg.conf e aggiungere queste linee nella sezione Input (keyboard0) (l'esempio mostra un layout italiano con nessun tasto inattivo, modificarlo secondo le necessità).<br />
Option "XkbLayout" "it"<br />
Option "XkbVariant" "nodeadkeys"<br />
<br />
===Regolare il Mouse per l'uso della rotellina===<br />
Se si vuole abilitare l'uso della rotellina, aggiungere alla sezione Input (mouse0):<br />
Option "ZAxisMapping" "4 5 6 7"<br />
<br />
===evdev===<br />
Se si possiede un mouse moderno con diversi tasti e funzioni, sarebbe meglio installare il driver per il mouse evdev, che permette di sfruttare la piena funzionalità del proprio mouse:<br />
<br />
pacman -S xf86-input-evdev<br />
Caricare il driver:<br />
modprobe evdev<br />
Trovare il nome del mouse:<br />
cat /proc/bus/input/devices | egrep "Name"<br />
Utilizzando il nome del mouse, configurare la sezione InputDevice di /etc/X11/xorg.conf di conseguenza, eg:<br />
Section "InputDevice"<br />
Identifier "Evdev Mouse"<br />
Driver "evdev"<br />
Option "Name" "Logitech USB-PS/2 Optical Mouse"<br />
Option "CorePointer"<br />
EndSection<br />
Si può avere solo '''un''' dispositivo "CorePointer" specificato in /etc/X11/xorg.conf, perciò assicurarsi di decommentare le righe relative ad un nuovo mouse solo dopo aver correttamente rimosso quelle relative al mouse non più utilizzato.<br />
<br />
Modificare anche la sezione ServerLayout per includere Evdev Mouse come CorePointer e.g.:<br />
Section "ServerLayout"<br />
Identifier "Layout0"<br />
Screen 0 "Screen0"<br />
InputDevice "Keyboard0" "CoreKeyboard"<br />
InputDevice "Evdev Mouse" "CorePointer"<br />
<br />
===Usare i driver proprietari della scheda grafica (Nvidia, Ati)===<br />
Si potrebbero voler utilizzare i drivers proprietari nVIDIA or ATI. <br />
====Scheda grafica Nvidia====<br />
I driver nVIDIA proprietari sono generalmente cosiderati di qualità eccellente, e offrono prestazioni 3D superiori.<br />
<br />
Prima di configurare la scheda grafica bisogna sapere quali sono i driver adatti. Arch ha attualmente 3 diversi diriver ognuno dei quali è adatto a un certo sottogruppo di schede:<br />
# '''nvidia-71xx''' ''per schede molto vecchie come TNT e TNT2''<br />
# '''nvidia-96xx''' ''supporta debolmente le schede più nuove fino alla GF 4''<br />
# '''nvidia''' ''supporta solo le GPU più nuove, successive alla GF 4''<br />
<br />
Consultare l'homepage di nVIDIA per vedere quella che va bene. La differenza è solo per l'intallazione; la configurazione è la stessa per tutti i driver.<br />
<br />
Installare i driver nvidia appropriati, p. es.:<br />
pacman -S nvidia<br />
<br />
A questo punto, ci sono 3 modi di procedere.<br />
<br />
*'''1.''' Se non esiste affatto un file xorg.conf, o se c'è un xorg.conf e si vuole '''generarne uno completamente nuovo''' con l'utilità di nVIDIA, fare una copia di quello vecchio:<br />
mv /etc/X11/xorg.conf /etc/X11/xorg.old<br />
Quindi creare il nuovo /etc/X11/xorg.conf con<br />
nvidia-xconfig<br />
L'utilità nvidia-xconfig crea nomalmente un xorg.conf molto corto, semplificato e facile da leggere.<br />
<br />
Ha anche diverse opzioni che specificano ulteriormente il contenuto e le opzioni del file xorg.<br />
Per esempio,<br />
nvidia-xconfig --composite --add-argb-glx-visuals<br />
<br />
Per informazioni più dettagliate, vedere nvidia-xconfig(1).<br />
<br />
*'''2.'' ''''Expert Option:''' Se esiste un xorg.conf e si vuole utilizzare quello, editare xorg manualmente, e at the very least, aggiustare la sezione Device Section cambiando Driver "<vecchionomedriver>" con Driver "nvidia".<br />
Section "Device"<br />
<br />
Driver "nvidia" <br />
*'''3.''' In alternativa, si può tenere il file /etc/X11/xorg.conf esistente ed eseguire:<br />
nvidia-xconfig<br />
che '''aggiorna''' automaticamente /etc/X11/xorg.conf per l'utilzzo col driver proprietario nVIDIA.<br />
<br />
Alcune opzioni utili nella sezione device sono (attenzione che queste potrebbero non funzionare sul sistema in uso):<br />
Option "RenderAccel" "true"<br />
Option "NoLogo" "true"<br />
Option "AGPFastWrite" "true"<br />
Option "EnablePageFlip" "true"<br />
<br />
nvidia-xconfig aggiunge automaticamente l'opzione glx in xorg. Se non si usa nvidia-xconfig, si dovrebbe aggiungerla alla sezione module:<br />
<br />
Load "glx"<br />
Ricontrollare /etc/X11/xorg.conf per essere sicuri che i valori di default depth, horizontal refresh, vertical refresh e resolutions siano accettabili.<br />
<br />
Logout e login.<br />
<br />
Avviare il server X server come utente normale, per testare la configurazione:<br />
startx<br />
<br />
Istruzioni avanzate per la configurazione Nvidia si trovano nell'articolo [[NVIDIA]].<br />
<br />
====Schede grafiche ATI====<br />
I possessori di schede ATI hannno due opzioni per i driver. Se si è indecisi sui driver da usare si consiglia di provare prima quello open source. Il driver open source soddisfa la maggior parte delle esigenze oltre a essere generalmente meno problematico.<br />
<br />
Installare il driver ATI '''proprietario''' con<br />
pacman -S catalyst catalyst-utils<br />
<br />
Usare lo strumento di utilità aticonfig per modificare il file xorg.conf. Aggiungere quindi fglrx alla riga MODULES in /etc/rc.conf.<br />
Nota: Il driver proprietario non supporta [[AIGLX]]. Per usare [[Compiz]] o [[Beryl]] con questo driver si deve usare [[XGL]].<br />
<br />
Installare il driver ATI '''open-source''' con<br />
pacman -S xf86-video-ati<br />
Installare anche il pacchetto libgl-dri se si vuole abilitare l'accelerazione 3d.<br />
<br />
Modificare poi il file /etc/X11/xorg.conf nella sezione "Device" inserendo come Driver "radeon".<br />
Inserire radeon anche nella sezione MODULES del file /etc/rc.conf.<br />
<br />
Attualmente il driver open source non ha lo stesso livello di prestazioni di quello proprietario. Inoltre non ha il TV-out, il supporto per i DVI dual-link, e probabilmente altre caratteristiche. Per un'altro verso supporta Aiglx e ha un miglior supporto per il dual-head.<br />
<br />
Istruzioni avanzate per la configurazione delle schede ATI si trovano in [[ATI | ATI wiki]].<br />
<br />
==Installare e configurare un ambiente Desktop==<br />
Se si chiede quale sia il miglior Desktop Environment o Window Manager, si riceveranno diverse risposte. Bisogna scegliere tra varie possibilità l'ambiente più adatto alle proprie esigenze.<br />
* Se si cerca qualcosa di completo e simile a Windows e Mac OSX, '''KDE''' è una buona scelta.<br />
* Se si cerca qualcosa più minimale, che segue il pincipio K.I.S.S. più da vicino, è meglio '''GNOME'''.<br />
* Se si ha una vecchia macchina o si cerca qualcolsa di più leggero, una buona soluzione è '''xfce4''' poichè dà ancora un ambiente desktop completo.<br />
* Se si vuole qualcosa di ancora più leggero, '''openbox''', '''fluxbox''' o '''fvwm2''' può essere quello giusto (per non parlare di tutti gli altri window manager leggeri come '''icewm''', '''windowmaker''' e''' twm'''). <br />
* Se si ha in mente qualcosa di completamente differente provare '''ion''', '''wmii''' o '''dwm'''.<br />
<br />
===Installare i font===<br />
Inizialmente conviene installare alcuni font attraenti '''prima di installare un ambiente desktop/window manager. Dejavu e bitstream-vera sono dei set di font carini. Per i siti web sarebbe meglio avere anche i font microsoft. Installare con<br />
pacman -S ttf-ms-fonts ttf-dejavu ttf-bitstream-vera<br />
<br />
===Gnome===<br />
====Generalità su Gnome====<br />
The '''G'''NU '''N'''etwork '''O'''bject '''M'''odel '''E'''nvironment. Il progetto GNOME project prevede due cose: l'ambiente desktop GNOME, un intuitivo e attraente desktop per utenti finali, e la piattaforma di sviluppo GNOME, un'architettura estesa per la creazione di applicazioni da integrare nel resto del desktop.<br />
<br />
====Installazione====<br />
Installare l'ambiente GNOME completo con:<br />
pacman -S gnome gnome-extra<br />
Per essere sicuri scegliere tuttii pacchetti mostrati.<br />
In alternativa, si può installare un more basic, stripped-down GNOME:<br />
pacman -S gnome<br />
<br />
=====DEMONI utili per GNOME=====<br />
Un demone è un programma che gira in background, attendendo un segnale per intervenire ed offire un servizio. Il demone '''hal''', tra l'altro, automatizza il montaggio di dischi, drives ottici (CD/DVD) e drives/thumbdrives USB per l'utilizzo in ambiente grafico. Il demone '''fam''' consente l'aggiornamento in tempo reale dell'interfaccia grafica del sistema ad ogni alterazione dei file nel file system. Permette ad esempio l'accesso istantaneo ai programmi appena installati e l'aggiornamento di Desktop e File Manager dopo aver spostato o cancellato un file. Entrambi '''hal''' e '''fam''' rendono più facile la vita dell'utente di GNOME.<br />
<br />
Si può voler installare un Login Manager grafico. Per GNOME, il demone '''gdm''' è la scelta giusta. Installare gdm con<br />
pacman -S gdm<br />
Quasi sicuramente si vorranno i demoni '''hal''' and '''fam'''.<br />
<br />
Per attivare hal e fam:<br />
/etc/rc.d/hal start<br />
<br />
/etc/rc.d/fam start<br />
<br />
Aggiungerli in /etc/rc.conf nella sezione DAEMONS, così partiranno automaticamente all' avvio del sistema:<br />
nano /etc/rc.conf<br />
<br />
DAEMONS=(syslog-ng network crond alsa '''hal fam gdm''')<br />
(se si preferisce loggarsi in console e far partire X manualmente come da 'tradizione Slackware', omettere gdm).<br />
<br />
====~/.xinitrc====<br />
<br />
Questo file di configurazione controlla ciò che succede quando si da il comando 'startx'.<br />
<br />
Modificare /home/username/.xinitrc per utilizzare GNOME:<br />
<br />
nano ~/.xinitrc<br />
<br />
Decommentare la linea 'exec gnome-session' in modo che somigli a qualcosa di simile:<br />
<br />
#!/bin/sh<br />
#<br />
# ~/.xinitrc<br />
#<br />
# Executed by startx (run your window manager from here)<br />
#<br />
#exec xterm<br />
#exec wmaker<br />
# exec startkde<br />
exec gnome-session<br />
# exec icewm<br />
# exec blackbox<br />
# exec fluxbox<br />
<br />
Se il file ~/.xinitrc non esiste, bisogna crearlo e inserirvi le informazioni indicate qui sopra. Tenere ben presente che si deve avere '''solo una''' linea decommentata nel file ~/.xinitrc.<br />
<br />
Passare all'utente normale:<br />
su USERNAME<br />
<br />
e provare con:<br />
startx<br />
<br />
Sarebbe opportuno installare anche un terminale e un editor di testo. Tra le possibili scelte si segnalano gnome-terminal e geany:<br />
pacman -S geany gnome-terminal<br />
<br />
Istruzioni avanzate per l'installazione e la configurazione di Gnome si trovano nell'articolo [[Gnome (Italiano)|Gnome]].<br />
<br />
====Migliorare l'aspetto del desktop====<br />
Non tutti trovano i temi e le icone di gnome molto attraenti. Un tema gtk carino è murrine. Installarlo con<br />
pacman -S gtk-engine-murrine<br />
e selezionarlo con System->Preferences->Theme. Diversi temi, icone e sfondi si trovano in [http://www.gnome-look.org Gnome Look]<br />
<br />
===KDE===<br />
====Generalità su KDE====<br />
The '''K''' '''D'''esktop '''E'''nvironment. KDE è un potente ambiente grafico desktop Free Software per stazioni di lavoro GNU/Linux e Unix. Unisce facilità d'uso, contemporanea funzionalità e grafica straordinaria con la superiorità tecnologica dei sistemi operativi simili a UNIX.<br />
<br />
====Installazione====<br />
Arch propone diverse versioni di kde: '''kde, kdebase, and KDEmod'''. Scegliere '''una''' delle seguenti e proseguire con '''"Useful KDE DAEMONS"''':<br />
<br />
'''1.)''' Il pacchetto '''kde''' è il pacchetto KDE vanilla completo, ~300MB.<br />
pacman -S kde<br />
'''2.)''' Il pacchetto '''kdebase''' è una versione is più snella con meno applicazioni, ~80MB.<br />
pacman -S kdebase<br />
'''3.)''' Infine, '''KDEmod''' è un sistema esclusivo di Arch Linux tenuto dalla comunità, modificato per avere grandi prestazioni e modularità. Il sito web del progetto KDEmod si trova in [http://kdemod.ath.cx/ http://kdemod.ath.cx/]. KDEmod è estremamente veloce, leggero e reattivo, con tema gradevole e personalizzabile. <br />
<br />
Per installare KDEmod in 5 facili passi, è sufficiente seguire queste istruzioni d'intallazione...<br />
Note: Prima di iniziare ricordarsi di leggere tutti i messaggi d'installazione. Essi sono abbstanza esaurienti e should solve any upcoming questions after the installation. If you cant scroll back to see all messages, just take a look into /var/log/pacman.log<br />
<br />
*1. Add the kdemod repo to your /etc/pacman.conf:<br />
nano /etc/pacman.conf<br />
Add one of these entries at the top of your server list:<br />
[kdemod]<br />
Server = http://kdemod.ath.cx/repo/current/i686<br />
for 32 bit Arch, or<br />
[kdemod]<br />
Server = http://kdemod.ath.cx/repo/current/x86_64<br />
for 64 bit Arch.<br />
<br />
*2. You must also activate the [community] repository in /etc/pacman.conf because KDEmod needs some packages from this repository. Make sure the following lines are uncommented:<br />
[community]<br />
Include = /etc/pacman.d/community<br />
<br />
<br />
*3. Update your package database with pacman -Syu. Now you can choose between two installations:<br />
<br />
pacman -S kdemod ''- installs a light base system''<br />
pacman -S kdemod-complete ''- installs the full KDE desktop''<br />
<br />
If you encounter any errors or conflicts at this step, check pacmans output, and if there are some unsolvable problems, tell us about them at the forums.<br />
*4. Install your localization. Take a look at the list of packages or simply do a pacman -Ss kdemod-kde-i18n to see which of them are already included.<br />
<br />
*5. Install all the extra apps you want. You can check out all available KDEmod packages by entering pacman -Sl kdemod<br />
<br />
====Useful KDE DAEMONS====<br />
<br />
KDE necessita dei demoni '''hal''' ('''H'''ardware '''A'''bstraction '''L'''ayer) e '''fam''' ('''F'''ile '''A'''lteration '''M'''onitor). Il demone '''kdm''' è il '''K''' '''D'''isplay '''M'''anager, il quale fornisce un login grafico, se desiderato.<br />
<br />
Richiamiamo da sopra che un demone è un programma che funziona in background, in attesa del verificarsi di un evento per offrire un particolare servizio. Il demone hal, fra le altre cose, renderà automatico il montaggio dei dischi, dei drive ottici, dei drive e chiavette USB per essere utilizzati tramite la GUI ('''G'''raphic '''U'''ser '''I'''nterface, interfaccia grafica dell'utente). Il demone fam invece permetterà una rappresentazione real time delle alterazioni dei file tramite la GUI, permettendo quindi un accesso istantaneo ai programmi recentemente installati, o ai cambiamenti occorsi nel filesystem. Sia '''hal''' che '''fam''' rendono la vita più facile per l'utente KDE, e sono installati quando viene installato KDE.<br />
Fate partire hal e fam con:<br />
<br />
/etc/rc.d/hal start<br />
<br />
/etc/rc.d/fam start<br />
<br />
Modificate la vostra sezione DAEMONS nell' /etc/rc.conf:<br />
nano /etc/rc.conf<br />
Aggiungete '''hal''' e '''fam''' alla sezione DAEMONS, per farli partire al boot. Se preferite un login grafico, aggiungete anche '''kdm''' alla lista: <br />
DAEMONS=(syslog-ng network crond alsa '''hal fam kdm''')<br />
(Se preferite loggarvi dalla console e far partire il server grafico manualmente, come la 'tradizione Slackware' vuole, non inserite kdm.)<br />
<br />
=====~/.xinitrc=====<br />
Questo file di configurazione controlla cosa succede quando date il comando 'startx'.<br />
<br />
Editate il vostro /home/nomeutente/.xinitrc per utilizzare KDE:<br />
nano ~/.xinitrc<br />
Decommentate la riga 'exec startkde' così da far apparire una cosa simile a questa:<br />
#!/bin/sh<br />
#<br />
# ~/.xinitrc<br />
#<br />
# Executed by startx (run your window manager from here)<br />
#<br />
#exec xterm<br />
#exec wmaker<br />
exec startkde<br />
# exec gnome-session<br />
# exec icewm<br />
# exec blackbox<br />
# exec fluxbox<br />
Se non avete un file ~/.xinitrc, semplicemente createne uno con le informazioni qua sopra. Ricordate, dovete avere solo '''una''' riga decommentata nel vostro ~/.xinitrc.<br />
<br />
Tornate al vostro utente normale:<br />
su username<br />
Adesso provate a far partire il server X:<br />
startx<br />
<br />
Congratulazioni! Benvenuti nel vostro Kde Desktop Environment e al vostro nuovo sistema Arch Linux! Potreste continuare il discorso guardando i [[Post Installation Tips]] o il resto delle informazioni qua sotto.<br />
<br />
Istruzioni avanzate su come installare e configurare KDE si trovano nell'articolo [[KDE]].<br />
<br />
===Xfce===<br />
====Generalità su Xfce====<br />
Xfce è un ambiente desktop (DE), tipo GNOME o KDE. Contiene una serie di applicazioni come: un'applicazione root window, un window manager, un file manager, un pannello, etc. Xfce è scritto utilizzando il toolkit GTK2 e contiene un proprio ambiente di sviluppo (librerie, demoni, etc.) simile agli altri grandi DE. Diversamente da GNOME o KDE, Xfce è leggero e progettato più sul modello di CDE che su quello di Windows o Mac. Ha un ciclo di sviluppo molto più lento, ma è molto stabile ed estremamente veloce. Xfce è ottimo per sistemi hardware più vecchi.<br />
<br />
====Installazione====<br />
Installare xfce con<br />
pacman -S xfce4 xfce4-goodies <br />
<br />
In kdm o gdm xfce compare nell'elenco delle nuove sessioni. In alternativa si può usare<br />
startxfce4<br />
<br />
Istruzioni avanzate per l'installazione e la configurazione di Xfce si trovano nell'articolo [[Xfce]].<br />
<br />
===*box===<br />
====Fluxbox====<br />
Fluxbox © è un altro windowmanager per X.<br />
E' basato sul codice di Blackbox 0.61.1. Fluxbox assomiglia a blackbox e può gestire stili, colori, posizione di finestre e cose simili esattamente come blackbox (ha compatibilità al 100% con stili e temi).<br />
<br />
Installa Fluxbox usando <br />
pacman -S fluxbox fluxconf<br />
<br />
Se usi gdm/kdm come gestori dei login sarà aggiunta una nuova sessione fluxbox automaticamente. Altrimenti dovrai modificare il file .xinitrc del tuo utente ed aggiungere questo:<br />
exec startfluxbox<br />
<br />
Sono disponibili maggiori informazioni in [[Fluxbox]].<br />
<br />
====Openbox====<br />
Openbox è un window manager aderente agli standard, veloce, leggero ed estensibile.<br />
<br />
Openbox lavora con le tue applicazioni, e rende più facile la gestione del tuo desktop. Questo perchè l'approccio al suo sviluppo è stato l'esatto opposto di quello che sembra essere lo standard per i gestori di finestre. Openbox è stato scritto prima di tutto per essere aderente agli standard e lavorare a dovere. Solo quando questi requisiti sono stati soddisfatti, gli sviluppatori si sono concentrati sull'interfaccia.<br />
<br />
Openbox è perfettamente funzionale come unico ambiente di lavoro, o può essere usato come un rimpiazzo per i gestori di finestre predefiniti in GNOME o KDE.<br />
<br />
Installa openbox usando<br />
pacman -S openbox obconf obmenu<br />
<br />
Una volta che openbox è stato installato riceverai l'avviso di spostare menu.xml e rc.xml in ~/.config/openbox nella tua cartella home.<br />
<br />
mkdir -p ~/.config/openbox/<br />
cp /etc/xdg/openbox/rc.xml ~/.config/openbox/<br />
cp /etc/xdg/openbox/menu.xml ~/.config/openbox/<br />
<br />
Nel file "rc.xml" puoi cambiare diversi impostazioni per Openbox (oppure puoi usare OBconf). In "menu.xml" puoi cambiare il menu che compare con il click del tasto destro.<br />
<br />
Per poter fare l'accesso ad openbox puoi fare il login grafico con KDM/GDM oppure con startx, nel qual caso dovrai editare il tuo ~/.xinitrc (come utente) e aggiungere <br />
<br />
exec openbox<br />
<br />
Per KDM non c'è nient'altro da fare, openbox è aggiunta nel menu "Sessioni" di KDM.<br />
<br />
Programmi utili per openbox sono:<br />
* PyPanel o lxpanel ise vuoi un pannello<br />
* feh se vuoi impostare lo sfondo<br />
* ROX se vuoi un filemanager semplice e le icone sul desktop<br />
<br />
Ulteriori informazioni sono disponibili in [[Openbox]].<br />
<br />
===fvwm2===<br />
FVWM è un manager di desktop virtuali per X estremamente potente e conforme alle specifiche ICCCM. Lo sviluppo è attivo, e il supporto è eccellente.<br />
<br />
Installa fvwm2 con<br />
pacman -S fvwm <br />
<br />
fvwm sarà automaticamente aggiunto al menu sessioni di kdm/gdm. Altrimenti aggiungi<br />
exec fvwm<br />
<br />
al .xinitrc del tuo utente.<br />
<br />
Nota che questa versione stabile di fvwm è vecchia di qualche anno. Se vuoi versioni più recenti di fvwm, ci sono un po' di pacchetti fvwm-devel nelle repositories unstable.<br />
<br />
==HAL==<br />
Since you have now installed a desktop environment now would be a good time to also install HAL. HAL allows plug-and-play for your mobile phone, your iPod, your external HD's, etc. It will mount the device and make a nice visual icon on your desktop and/or in 'My Computer', allowing you to access the device after you have plugged it in instead of having to manually configure the /etc/fstab file or udev rules for each and every new device.<br />
<br />
KDE, GNOME and XFCE uses HAL.<br />
<br />
The installation procedure is described in the [[HAL]] article. Some information can also be found at [http://en.wikipedia.org/wiki/HAL_(software) Wikipedia].<br />
<br />
==Applicazioni utili==<br />
Questa sezione non sarà mai completa. Mostra solamente alcune buone applicazioni per l'utente di ogni giorno.<br />
===Internet===<br />
Firefox e Thunderbird sono buone applicazioni per navigare in internet e gestire le tue email. Se stai usando Gnome potresti voler dare un'occhiata a epiphany ed evolution, se stai usando KDE konqueror e kmail potrebbero fare al caso tuo. Se vuoi qualcosa di completamente differente puoi sempre usare Opera e vari browser testuali. Pidgin (Gaim) e Kopete sono buoni instant-messengers rispettivamente per Gnome e KDE. PSI e Gajim sono perfetti se usi solo Jabber o GoogleTalk.<br />
<br />
===Ufficio===<br />
Openoffice è una suite per l'ufficio completa (simile a Microsoft Office). Abiword è una buon e leggero wordprocessor alternativo, gnumeric è un'alternativa a excel per Gnome. KOffice è una suite per l'ufficio completa per il desktop KDE. Gimp (o gimpshop) sono programmi di grafica (pixel based e simili a Adobe Photoshop) mentre Inkscape è un programma di grafica vettoriale (come Adobe Illustrator). E ovviamente Arch rende disponibile un set completo di programmi LaTex. <br />
<br />
==Multimedia ==<br />
<br />
<br />
===Lettori Video===<br />
====VLC====<br />
<br />
VLC Player è un lettore multimediale per Linux. Per installarlo dai semplicemente<br />
<br />
pacman -Sy vlc<br />
<br />
(TODO) Instructions for VLC mozilla plug-in<br />
<br />
====Mplayer====<br />
<br />
MPlayer è un lettore multimediale per Linux Per installarlo dai semplicemente<br />
<br />
pacman -Sy mplayer<br />
<br />
Ha anche un plugin per Mozilla per i video e gli stream nelle pagine web. Per installarlo,<br />
<br />
pacman -Sy mplayer-plugin<br />
<br />
Se usi KDE, KMplayer è la scelta migliore. Ha un plugin per i video e gli stream nelle pagine web, che funziona con Konqueror. Per installarlo:<br />
<br />
pacman -Sy kmplayer<br />
<br />
(TODO) GMPlayer instructions<br />
<br />
====Totem====<br />
(TODO)totem-xine resta la migliore scelta se vuoi guardare dvd.<br />
====Kaffeine====<br />
<br />
Kaffeine è una buona scelta per gli utenti KDE. Per installarlo,<br />
<br />
pacman -Sy kaffeine<br />
<br />
===Lettori Audio===<br />
====Gnome====<br />
(TODO)Banshee, Quodlibet, [[Exaile]], Rhythmbox, Listen sono tutti buoni lettori audio. Guarda su gnomefiles.org per compararli.<br />
<br />
====KDE ====<br />
<br />
Amarok è uno dei migliori lettori audio e libreria musicale per KDE. Per installarlo,<br />
<br />
pacman -Sy amarok-base<br />
<br />
====Console====<br />
Moc è un lettore audio basato su ncurses; un'altra buona scelta è mpd con un frontend.<br />
<br />
Un'altra ottima scelta è cmus[http://freshmeat.net/projects/cmus/] o anche cplay.<br />
<br />
====Altri lettori basati su X====<br />
(TODO)Xmms, audacious, bmpx.<br />
<br />
<br />
===Codecs e altri tipi di contenuti multimediali===<br />
====DVD====<br />
Puoi usare totem-xine, mplayer o kaffeine (tanto per dire tre dei più conosciuti) per guardare dvd. L'unica cosa di cui potresti aver bisogno è libdvdcss. Ricordati che usarla può essere illegale in certi stati.<br />
<br />
====Flash====<br />
Installa il plugin flash con <code>pacman -S flashplugin</code> per abilitare Macromedia (ora Adobe) Flash nel tuo browser.<br />
====Quicktime====<br />
I codec quicktime sono contenuti nel pacchetto '''codecs''' . Per installarlo dai<br />
pacman -S codecs<br />
====Realplayer====<br />
Il codec per Realplayer 9 è contenuto nel pacchetto codecs. Per installarlo,<br />
pacman -S codecs<br />
C'è Realplayer 10 disponibile come pacchetto binario per Linux. Puoi ottenerlo da AUR [http://aur.archlinux.org/packages.php?do_Details=1&ID=1590&O=0&L=0&C=0&K=realplay&SB=&SO=&PP=25&do_MyPackages=0&do_Orphans=0&SeB=nd here]<br />
<br />
===Masterizzare CD e DVD===<br />
(Todo)Brasero, k3b, cdrecord, graveman...<br />
<br />
La maggioranza dei programmi di masterizzazione usano cdrecord:<br />
<br />
pacman -S cdrkit<br />
<br />
Un buon programma per masterizzare DVD da linea di comando è growisofs:<br />
<br />
pacman -S dvd+rw-tools<br />
<br />
===TV-Cards===<br />
Ci sono molte cose da fare se vuoi guardare la TV in (Arch) Linux. La parte più importante è trovare che Chip sta usando il tuo sintonizzatore tv. Comunque, ce ne sono parecchi supportati. Assicurati di controllare in qualche Database di Hardware per esserne sicuro (per esempio, [http://en.opensuse.org/HCL/TV_Cards] ). Una volta che conosci il tuo modello, ci sono pochi passi per far funzionare tutto.<br />
<br />
Nella maggior parte dei casi, avrai bisogno di usare i bttv-drivers (esistono altri drivers, vedi [http://linux.bytesex.org/v4l2/drivers.html]) , con i moduli I2C-modules.<br />
<br />
Configurarli è il passo più difficile. Se sei fortunato,<br />
modprobe bttv <br />
riconoscerà automaticamente la scheda (guarda <code>dmesg</code> per i risultati). Nel qual caso, hai solo bisogno di installare un programma per guardare la TV. Ne parleremo più avanti, comunque.<br />
Se il riconoscimento automatico non ha funzionato, avrai bisogno di controllare il file CARDLIST, che è incluso nell'archivio di bttv[http://dl.bytesex.org/releases/video4linux/] per cercare i giusti parametri per la tua scheda. Una PV5951 senza supporto radio avrà bisogno di questa linea:<br />
modprobe bttv card=42 radio=0<br />
<br />
Alcune schede hanno bisogno della linea seguente per produrre suono:<br />
modprobe tvaudio<br />
Comunque, questo può cambiare. Semplicemente fai delle prove. Altre schede hanno bisogno di<br />
modprobe tuner<br />
<br />
E' una questione di tentativi ed errori, comunque.<br />
<br />
TODO: clarify the installation-procedure<br />
<br />
Per guardare la TV, installa il pacchetto xawtv con<br />
pacman -S xawtv<br />
e leggi la sua pagina man.<br />
<br />
TODO: clarify some possible problems and procedures. Introduction to XAWTV on another page?<br />
<br />
===Fotocamere Digitali===<br />
I modelli recenti di macchine digitali sono supportati come periferiche usb di archiviazione, il che vuol dire che puoi semplicemente collegarle e copiare le immagini. Modelli più vecchi possono usare il ptp (Picture Transfer Protocol), che ha bisogno di un "driver speciale". Gphoto2 fornisce questo driver e permette un trasferimento delle immagini da shell, digikam (per kde) e gthumb (per Gnome, gtkam potrebbe essere un'altra scelta) usano questo driver e offrono una comoda interfaccia.<br />
<br />
===Memorie USB / Hard Disks===<br />
Memorie USB e hard disks sono supportati fin da subito e apparirà un nuovo device scsi (/dev/sdx). Se stai usando KDE o Gnome dovresti usare dbus e hal (aggiungili ai tuoi demoni in /etc/rc.conf) e loro saranno montati automaticamente. Se usi un Desktop Environment diverso dai un'occhiata a ivman.<br />
<br />
==Manuntenzione del sistema==<br />
===Pacman===<br />
[[Pacman]] è un package manager sia dal lato binario sia dal lato sorgenti, capace di scaricare, installare e aggiornare pacchetti da repositories locali e remoti, con piena gestione delle dipendenze, e ha tools facili da capire per creare i tuoi pacchetti.<br />
<br />
Una descrizione più dettagliata può essere trovata in [[Pacman]].<br />
<br />
==== Comandi Utili ====<br />
<br />
Per sincronizzare il database locale dei pacchetti con le repositories remote (è una buona idea far questo prima di installare e aggiornare pacchetti):<br />
pacman -Sy<br />
<br />
Per installare o aggiornare un singolo pacchetto o una lista di pacchetti (incluse le dipendenze):<br />
pacman -S pacchetto1 pacchetto2<br />
<br />
Per rimuovere un singolo pacchetto, lasciando tutte le sue dipendenze installate:<br />
pacman -R pacchetto<br />
<br />
Per rimuovere anche tutti le dipendenze dei pacchetti che non sono usate da nessun'altro pacchetto installato:<br />
pacman -Rs pacchetto<br />
<br />
Per aggiornare tutti i pacchetti nel sistema:<br />
pacman -Su<br />
<br />
Per cercare nel database pacchetti una lista di pacchetti che corrispondono alla parola cercata:<br />
pacman -Ss parola<br />
<br />
==Ulteriori Informazioni==<br />
Ulteriori informazioni e supporto possono essere trovati all'[http://www.archlinux.it homepage italiana di arch] ,nell'[http://www.archlinux.org homepage ufficiale di arch], nei [http://www.archlinux.it/forum forum italiano] e [http://bbs.archlinux.org forum inglese ] , nei canali irc di Arch e nelle mailing list.</div>
Zmax
https://wiki.archlinux.org/index.php?title=Beginners%27_guide_(Italiano)&diff=40115
Beginners' guide (Italiano)
2008-04-23T08:05:25Z
<p>Zmax: /* Il metodo Arch */</p>
<hr />
<div>[[Category:Getting and installing Arch (Italiano)]]<br />
[[Category:About Arch (Italiano)]]<br />
[[Category:Tutorials (Italiano)]]<br />
{{i18n_links_start}}<br />
{{i18n_entry|Deutsch|Beginners Guide (Deutsch)}}<br />
{{i18n_entry|English|Beginners Guide}}<br />
{{i18n_entry|Česky|Průvodce začátečníka (Česky)}}<br />
{{i18n_entry|Italiano|Beginners Guide (Italiano)}}<br />
{{i18n_entry|Lietuviškai|Pradedančiųjų gidas (Lietuviškai)}}<br />
{{i18n_links_end}}<br />
==Prefazione==<br />
===== Prime considerazioni sull'installazione di Arch=====<br />
<br />
Questo documento guiderà l'utente attraverso il processo di installazione e configurazione di Arch Linux; una distribuzione GNU/Linux semplice, snella e leggera, basata sul sistema operativo <code>UNIX</code>. E' più di una guida all'installazione: Arch Linux richiede una certa dose di conoscenze approfondite della sua configurazione e di metodologia dei sistemi <code>UNIX</code> e per questa ragione sono state incluse qua e là delle informazioni aggiuntive. <br />
Questa guida, pur essendo indirizzata ai nuovi utenti Arch, ambisce infatti a servire come solido punto di riferimento e fonte di informazioni per chiunque. Sebbene intenda illustrare come ottenere un sistema Arch Linux completamente configurato (un ambiente desktop grafico, la possibilità di guardare DVD, navigare in Internet, lavorare con le e-mail e ascoltare musica), è impossibile descrivere (o anche solo immaginare) tutte le possibilità e le opzioni possibili.<br/><br />
<br />
Così come è stata concepita, questa guida concentrerà l'attenzione su alcuni punti ritenuti particolarmente utili; per approfondire si può utilizzare il [[Main Page (Italiano)|Wiki di Arch Linux]] o i [http://bbs.archlinux.org/ forum di Arch Linux]. Una lettura interessante è [[The Arch Way (Italiano) | Il metodo Arch]], che delinea i principi fondamentali della distribuzione Arch Linux.<br />
<br />
Per chi si avvicina per la prima volta al sistema GNU/Linux si consiglia qualche lettura sul sistema GNU/Linux in generale. Il testo più completo in lingua italiana è [http://a2.pluto.it/ Appunti di informatica libera]. Una buona documentazione sui sistemi GNU/Linux è reperibile sul sito del [http://www.pluto.it/ PLUTO Project] in Italiano, e sul sito del [http://tldp.org/ The Linux Documentation Project] in lingua inglese.<br />
<br />
Questa guida è strutturata il 3 parti principali:<br />
<br />
'''[[#Part I: Install the Base System|Parte I: Installare il sistema di base]]'''<br />
<br />
'''[[#Part II: Install X and configure ALSA|Parte II: Installare X e configurare ALSA]]'''<br />
<br />
'''[[#Part III: Installing and configuring a Desktop Environment|Parte III: Installare un ambiente grafico]]'''<br />
<br />
=====DON'T PANIC!=====<br />
Per i nuovi utenti, bisogna tener conto che le procedure e metodi d'installazione di Arch Linux potrebbero essere in gran parte differenti da altre distribuzioni GNU/Linux. Un sistema Arch Linux è costruito '''dall'utente''', partendo dall'installatore ncurses e dal sistema base con nient'altro che una shell bash e strumenti di base del sistema. Diversamente da altre distribuzioni, non vi sono ambienti di default ne' configurazioni già settate ed imposte all'utente. Dalla linea di comando si aggiungeranno pacchetti dai repository Arch usando [[pacman]] attraverso la connessione ad internet e si procederà alla configurazione manuale dell'installazione, fino a che il sistema sarà adattato alle proprie esigenze. Questo permette la massima flessibilità, scelta, e controllo delle risorse occupate dal sistema. Dato che è l''''utente''' che lo costruisce, egli conoscerà perfettamente i pregi e i difetti del proprio sistema, e acquisterà familiarità con quello che c'è sotto l'involucro.<br />
<br />
Il sistema Arch Linux deve essere configurato editando files di testo. L'utente non ha a disposizione alcuna utilità grafica e non viene guidato nella progettazione e personalizzazione del proprio sistema.<br />
Arch Linux è destinato all'utente esperto di GNU/Linux o all'utente disposto ad investire del tempo per imparare i meccanismi del sistema.<br />
<br />
''Arch è uno strumento atto ad essere modellato dall'utente.''<br />
<br />
=====[[The Arch Way (Italiano) | Il metodo Arch]]=====<br />
<br />
'''''Il principio su cui Arch si basa è "mantenersi semplice" (KISS, Keep It Simple Stupid).'' '''<br />
<br />
Da notare che, in questo contesto, "semplice" ''non'' significa "facile" ne' "amichevole" ma piuttosto "senza inutili aggiunte, modifiche o complicazioni". In breve, un approccio elegante e minimalistico.<br />
<br />
''"Simple" is defined from a technical standpoint, not a usability standpoint. It is better to be technically elegant with a higher learning curve, than to be easy to use, and technically crap." - Aaron Griffin''<br />
<br />
Il rasoio di Occam: ''Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem'' cioè "Non moltiplicare gli elementi più del necessario". Il termine rasoio si riferisce all'atto di grattare via le assunzioni non strettamente necessarie per spiegare un dato fenomeno.<br />
<br />
'''Seguire questa guida è essenziale per installare con successo un sistema Arch Linux ben configurato.'''<br />
* Si può stampare questa guida come un libro di 42 pagine che servirà come utile prontuario per l'utente di Arch Linux. <br />
*''Se si aggiunge qualcosa a questo wiki, si prega di includere il "Perchè" e il "Come", in modo appropriato. La migliore documentazione insegna come fare ma anche il perché!''<br />
----<br />
Benvenuto in Arch! Ora cominciamo.<br />
<br />
==Ottenere l'ultima versione ISO ==<br />
<br />
E' possibile ottenere l'ultimo rilascio ufficiale da [http://www.archlinux.org/download/ www.archlinux.org/download/].<br />
<br />
Si raccomanda di scegliere il '''core-iso''' per diverse ragioni:<br />
<br />
# richiede meno tempo per il download e usa meno banda. Questo è una buona cosa anche per i server.<br />
# la versione completa ha pacchetti in conflitto, e sebbene l'utente sappia quello che fa, l'installatore non permette di installare con conflitti in corso; <br />
# il sistema core è più facile e più rapido da aggiornare; inoltre <br />
# questa guida è impostata sulla procedura d'installazione del sistema core.<br />
<br />
Una volta installato il sistema core, è possibile accedere ai repository in internet per proseguire la configurazione secondo le proprie esigenze.<br />
<br />
==Installare il sistema core==<br />
<br />
Al pari delle indicazioni di questa guida, può essere altrettanto utile la [http://www.archlinux.org/static/docs/arch-install-guide.txt Guida ufficiale di installazione di Arch Linux]. Inoltre, è disponibile una [http://www.archlinux.org/static/docs/arch-install-guide.html copia stampabile].<br />
<br />
===Avviare il CD di Arch Linux===<br />
<br />
Inserire il CD nel lettore cdrom e avviare il pc da lì. Potrebbe essere necessario cambiare l'ordine di avvio nel bios del computer o premere un tasto (generalmente F11 o F12) durante la fase del bios.<br />
<br />
Alcune utili opzioni per l'avvio del CD di Arch Linux:<br />
* ide-legacy se si verificano problemi coi drive IDE<br />
* noapic acpi=off pci=routeirq nosmp se il sistema si blocca durante il processo di avvio<br />
* memtest86+ per individuare eventuali errori nella memoria<br />
* lowmem is useful for older machines. It requires only 96MB of system RAM vs 256MB for the normal install<br />
Scegliere "Arch Linux Installation / Rescue System". Per modificare le opzioni di avvio premere ''e'' per editare le linee corrispondenti.<br />
Il sistema si avvierà e comparirà un messaggio di benvenuto con delle spiegazioni.<br />
<br />
===Cambiare la mappatura della tastiera===<br />
Premere Invio alla schermata di benvenuto. Per configurare una tastiera non-US scrivere<br />
km<br />
nella linea di comando e scegliere la mappatura appropriata per la tastiera.<br />
<br />
''Example''(norwegian) for illustrative purposes:<br />
<br />
In console keymap screen select<br />
no-latin1<br />
In console font screen select<br />
lat0-16<br />
<br />
Per il font della consolle "default8x16.psfu.gz" va sempre bene.<br />
<br />
===Iniziare l'installazione===<br />
Immettere<br />
/arch/setup <br />
per far partire l'installazione. <br />
<br />
====Selezionare una sorgente di installazione====<br />
Verrà suggerita una fonte di installazione. Scegliere CD se si usa una ISO core, scegliere ftp se si usa l'ISO ftp.<br />
<br />
====Preparare il disco rigido====<br />
Selezionare la prima voce di menù "Prepare Hard Drive". Attenzione, "Auto-Prepare" può essere rischioso perchè cancella l'intero disco rigido.<br />
Vediamo ora come suddividere il disco rigido in partizioni manualmente. Scegliere "2. Partition Hard Drives", selezionare il disco da ripartire (/dev/sdx), e creare alcune partizioni. <br />
<br />
=====Partitions=====<br />
Una partizione è una sezione dello spazio del disco rigido che appare come un disco separato, e può essere aggiunto al filesystem di Archlinux. Le partizioni sono suddivise in partizione "Primaria", "Estesa" e "Logica". <br/><br />
Le partizioni primarie possono essere avviabili, e sono limitate a 4. Per esempio. se si usa un PC con un solo drive SATA, la prima partizione primaria sarà identificata come sda1. La seconda partizione primaria sarà identificata come sda2, e di seguito sda3, e sda4. Superate 4 partizioni, saremo costretti a usare una partizione estesa contenente partizioni logiche.<br/><br />
I dischi ATA (IDE) sono identificati come hd*<br />
<br />
Le partizioni estese di per se non sono utilizzabili, esse sono dei meri "contenitori" per le partizioni logiche. Le partizioni logiche devono essere contenute in questa partizione estesa. Quando si suddivide un disco in partizioni, si può vedere questo schema di numerazione creando 3 partizioni primarie sda1-3 più una partizione estesa sda4, e creando poi dentro la partizione estesa più partizioni logiche (sda5, sda6 e così via).<br />
<br />
Ognuno ha un'opinione diversa sul metodo migliore per suddividere il disco rigido. Quello che serve è almeno una partizione primaria contenente il [http://it.wikipedia.org/wiki/File_system Filesystem] della directory radice ( / ) e una per la swap. Altre partizioni possono essere create per /boot (che contiene principalmente il kernel) e /home (che contiene i dati dell'utente). É consigliabile avere / e /home su partizioni separate. Ciò rende possibile reinstallare Arch Linux (o anche un'altra distribuzione) preservando dati, musica, immagini e preferenze dell'ambiente desktop.<br />
<br />
In questa guida di esempio verrà creata una partizione per /, una partizione per /home e una partizione di swap.<br />
<br />
=====La partizione swap=====<br />
Una partizione swap è uno spazio nel disco rigido dove risiede la "ram virtuale". Se i processi hanno bisogno di più RAM di quella che è fisicamente disponibile, Linux non può soddisfare la richiesta e si verifica un errore. Una partizione swap viene in soccorso in questa situazione integrando la RAM fisica con una RAM virtuale. Linux usa lo spazio del disco rigido per conservare una certa quantità di dati che non è più possibile tenere nella memoria fisica (in realtà è un po' più complicato perchè Linux tenta di mettere nello spazio swap le infomazioni utilizzate meno frequentemente). Poiché un disco rigido è molto lento paragonato alla RAM fisica, questo è solo un ripiego. <br />
<br />
<br />
Interrogando due persone sulla partizione swap si riceveranno quattro risposte diverse. Se si ha a disposizione RAM in abbondanza (più di 1024 MB) sarebbe possibile non usare affatto una partizione swap. Alcuni suggeriscono di usare il doppio della quantità di RAM fisica, altri raccomandano di non usarne più di 1024 MB. Una quantità di swap fra 512 MB and 1 GB potrebbe essere una buona scelta. In questo esempio verrà creato uno spazio di swap pari a 1 GB.<br />
<br />
Per iniziare creiamo la '''partizione primaria''' che dovrà contenere il filesystem della '''directory radice'''. Scegliere New -> Primary e inserire la dimensione desiderata (a volte fra 4 e 8 GB è una buona scelta per avere un sistema Linux completo). Mettere la partizione all'inizio del disco. Selezionare la partizione appena creata e scegliere "Bootable" per rendere questa partizione avviabile. Aggiungiamo un'altra '''partizione per la directory home'''. Scegliere un'altra partizione primaria e impostare la dimensione a un valore a scelta. La dimensione dipende proprio dalla quantità di dati da memorizzare nelle directory degli utenti, per cui non si può dare nessun suggerimento. La dimensione può variare da poche centinaia di MB per alcuni documenti da ufficio a centinaia di GB e più per video e mp3. Se si vuole utilizzare tutto lo spazio del disco rigido, la dimensione è pari allo spazio rimanente meno 512 MB - 1 GB. Alla fine creiamo una terza '''partizione di swap'''. Selezionare una dimensione fra 512 MB e 1 GB e cambiare il tipo a 82 (Linux swap / Solaris).<br />
<br />
Il risultato potrebbere essere qualcosa di simile: (la dimensione potrebbere variare in base alle decisioni dell'utente):<br />
<br />
Name Flags Part Type FS Type [Label] Size (MB)<br />
-------------------------------------------------------------------------<br />
sda1 Boot Primary Linux (4096 - 8192)<br />
sda2 Primary Linux (> 100)<br />
sda3 Primary Linux swap / Solaris (512 - 1024)<br />
<br />
Scegliere Write e digitare yes. Attenzione, questa operazione può distruggere i dati sul disco se si sono cancellate delle partizioni. Scegliere Quit per abbandonare il partizionatore. <br />
Scegliere Done per abbandonare questo menù e continuare con "Definire i punti di montaggio del Filesystem"<br />
<br />
====Definire i punti di montaggio del filesystem====<br />
=====Due parole su '''filesystem''' e "file system":=====<br />
<br />
Tecnicamente, e per la precisione, un filesystem è un formato di dati per le informazioni di throughput, mentre un "file system" (notare lo spazio) è un termine di riferimento per indicare la struttura di tutti i file e directory di un dato sistema. Pertanto, quando viene chiesto se si desidera creare un "filesystem", viene chiesto se si desidera un "formato" particolare per una partizione (ext3, fat, reiserfs ecc.)... Ma quando viene chiesto un punto di mount, si sta chiedendo dove risiederà (in che cartella) una data partizione nel "file system" Arch Linux. Andiamo a cominciare.<br />
<br />
Per prima cosa bisogna rispondere alla domanda sulla partizione da usare come swap, scegliere quella appropriata (in questo esempio sda3). Verrà chiesto se si vuol creare un filesystem swap, selezionare yes. Poi bisogna decidere dove montare la directory / (root), scegliere la partizione (sda1 nell'esempio). Verrà chiesto che genere di filesystem si desidera. <br />
<br />
Di nuovo, se si chiede a due persone quale filesystem scegliere si avranno 5 risposte differenti. Ognuno ha vantaggi e svantaggi. Qui di seguito è riportata una breve panoramica sui filesystem supportati.<br />
<br />
1. '''ext2''' - è il vecchio, affidabile filesystem GNU/Linux. Veloce e molto stabile, ma senza journaling.<br />
<br />
2. '''ext3''' - essenzialmente è il sistema ext2, ma col supporto per il journaling. ''Leggermente'' più lento di ext2 e altri filesystem. Estremamente stabile e di gran lunga il più usato, supportato e sviluppato.<br />
<br />
3. '''ReiserFS''' - il journaling FS ad alte prestazioni di Hans Reiser usa un metodo molto interessante di data throughput. ReiserFSè molto veloce, specialmente quando opera con molti file piccoli. ReiserFS è piuttosto ben affermato e stabile.<br />
<br />
4. '''JFS''' - è il journaling FS di IBM. JFS è piuttosto ben affermato, veloce e stabile.<br />
<br />
5. '''XFS''' - è un veloce journaling filesystem che è più adatto per file di grandi dimensioni, maggiori 1 GB; è più lento con piccoli file. Piuttosto stabile.<br />
<br />
Una delle differenze maggiori è il [http://it.wikipedia.org/wiki/Journaling journaling] (qualcosa di simile ai log di transazione negli ambienti di database). Tutti i filesystem ad eccezione di Ext2 usano il journaling. Ext3 è completamente compatibile con Ext2, perciò si può montarlo anche con CD di ripristino molto vecchi. Una scelta sicura per la partizione radice è Ext3. Reiserfs, XFS e JFS vanno ugualmente bene dal momento che GRUB (il boot manager che installeremo dopo) può avviare anche da questi. Creare il filesystem (format the partition) selezionando yes. Ora verrà chiesto di creare qualche partizione aggiuntiva. Nell'esempio rimane solo sda2, scegliere un tipo di filesystem e montarlo sotto /home. Di nuovo creare il filesystem e scegliere Done. Tornare al menù principale.<br />
<br />
===Selezionare i pacchetti===<br />
Ora selezioniamo alcuni pacchetti da installare. Scegliere CD come sorgente e selezionare il drive cd appropriato, se ce n'è più d'uno.<br/><br />
Scegliere la cateria base (si consiglia di selezionare tutti i pacchetti base). Se si sceglie l'ISO current piuttosto che l'ISO base, è possibile selezionare più pacchetti, però vedremo più avanti come installare altro software aggiornato più facilmente piuttosto che installare e reinstallare (da quando il CD d'installazione che si sta usando è stato creato, senza dubbio saranno disponibili numerosi aggiornamenti per i pacchetti contenuti lì, e più avanti vedremo come installare software aggiuntivoaggiornato con pacman ). Se si è '''sicuri''' di non aver bisogno di alcuni pacchetti (per esempio, un tipo di filesystem che non si utilizza, o il supporto per ISDN o PPPoE), questi si possono rimuovere tranquillamente dalla selezione dei pacchetti base.<br />
<br />
Andare alla fase successiva per "Installare i pacchetti".<br />
<br />
===Installare i pacchetti===<br />
Questo è un lavoro facile perchè tutto si svolge automaticamente. Andare a prendere un caffè e attendere la fine dell'installazione (premere ''continue'' se necessario).<br />
<br />
===Configurare il sistema===<br />
Verrà chiesto se si vuole scegliere hwdetect per reperire qualche informazione per la propria configurazione. Questo è raccomandato, perciò è meglio scegliere questa opzione. <br />
Ora verrà chiesto se serve il supporto per avviare da dispositivi usb, dispositivi FireWire, dispositivi PCMCIA, condivisioni NFS, serie RAID software, volumi LVM2 e volumi cifrati. Scegliere yes se se ne ha bisogno, nel nostro esempio non serve niente di tutto questo. La prossima domanda riguarda l'editor di testo da usare, scegliere [http://en.wikipedia.org/wiki/Nano_%28text_editor%29 nano] se non si ha familiarità con [http://en.wikipedia.org/wiki/Vim_%28text_editor%29 vi/vim]. Ora comparirà un menù coi più importanti file di configurazione er il sistema. Per adesso faremo solo alcuni piccoli aggiustamenti. Per vedere le opzioni disponibili in rc.conf semplicemente premere Alt+F2 per aprire una shell, vedere il file e tornare all'installatore con Alt+F1.<br />
<br />
=====/etc/rc.conf:=====<br />
* Cambiare LOCALE se necessario (e.g. "it_IT.utf8") <br />
* Cambiare TIMEZONE se necessario (e.g. "Europe/Rome")<br />
* Cambiare KEYMAP se necessario (e.g. "it")<br />
* Cambiare MODULES se si è a conoscenza che un modulo importante non viene caricato (hwdetect dovrebbe aver rilevato i moduli più importanti)<br />
* Cambiare il proprio HOSTNAME Cambiare le impostazioni di rete:<br />
** Non modificare la linea lo <br />
** Aggiustare l'indirizzo IP, netmask e broadcast se si utilizza un ip statico <br />
** Impostare eth0="dhcp" se si ha un router che assegna un indirizzo ip dinamicamente <br />
** Se si ha un IP statico impostare l'indirizzo del gateway a quello del proprio router e rimuovere il prefisso ! dalla relativa voce in ROUTES<br />
=====DEMONI=====<br />
Non si deve cambiare la linea [[daemons]] in questo momento, però è utile spiegare cosa sono i demoni, perchè ne avremo bisogno più avanti in questa guida.<br/><br />
Un demone è un programma che viene eseguito in background, rimane in attesa di eventi e fornisce servizi. Un buon esempio è un webserver che attende una richiesta per trasmettere una pagina o un server SSH in attesa che qualcuno cerchi di autenticarsi. Mentre queste sono applicazioni<br />
complete, ci sono demoni il cui lavoro non è quello visibile. Un demone che scrive messaggi in un file log (e.g. syslog, metalog), un demone che abbassa la frequenza della cpu se il sistema non ha niente da fare o un demone che fornisce un login grafico (e.g. gdm, kdm).<br/><br />
Tutti questi programmi possono essere aggiunti alla linea daemons e verranno eseguiti all'avvio del sistema. Demoni utili saranno presentati nel corso di questa guida.<br />
<br />
Utilizzare Ctrl+X per abbandonare l'editor.<br />
<br />
=====/etc/hosts:=====<br />
Aggiungere l'''hostname'' desiderato (quello che hai definito prima in rc.conf) come nel seguente esempio:<br />
127.0.0.1 localhost.localdomain localhost ''miohostname''<br />
Questo formato, '''incluso i nomi dei 'localhost'''', è richiesto per la compatibilità del programma.<br />
For most users, simply adding the ''hostname'' to the end of the default line will work, comunque alcuni utenti raccomandano di usare la seguente sintassi:<br />
127.0.0.1 ''yourhostname''.domain.org localhost.localdomain localhost ''yourhostname''<br />
<br />
Se si usa un IP statico, aggiungere una nuova linea <static-ip> hostname.domainname hostname, p. es.<br />
192.168.1.100 miohostname.domain.org miohostname<br />
<br />
=====/etc/fstab, mkinitcpio.conf e modprobe.conf=====<br />
Non è necessario modificare /etc/fstab, mkinitcpio.conf e modprobe.conf a questo punto ([[fstab]] gestisce i filesystem, mkinitcpio configura la ramdisk (e.g. avviare da RAID, volumi cifrati) e modprobe può essere usato per definire alcune opzioni di configurazione particolari per i moduli).<br />
<br />
=====/etc/resolv.conf (per IP statico)=====<br />
Se si usa un ip statico impostare il server dns in /etc/[[resolv.conf]] (nameserver <ip-address>)<br />
You may have as many as you wish.<br />
<br />
Se si utilizza un router, sarebbe meglio specificare i server DNS nel router stesso, e semplicemente puntare a essi dal file resolv.conf, usando l'indirizzo IP del router (che è anche il proprio gateway da /etc/rc.conf), e.g.:<br />
nameserver 192.168.1.1<br />
Alternativamente, aggiungere i server preferiti uno ad uno, e.g.:<br />
nameserver 4.2.2.1<br />
nameserver 4.2.2.2<br />
<br />
=====/etc/locale.gen =====<br />
<br />
Scegliere i ''locale'' che servono (rimuovere il prefisso # dalla linea desiderata), e.g.:<br />
en_US ISO-8859-1<br />
en_US.UTF-8 <br />
('''Il proprio ''locale'' deve coincidere con quello specificato nel file /etc/rc.conf di cui sopra.''')<br />
<br />
=====root password===== <br />
Per finire impostare una password per l'utente ''root'' e assicurarsi di ricordarla in futuro.<br/><br />
Tornare al menù principale e proseguire con l'intallazione di un kernel.<br />
<br />
===Installare il Kernel===<br />
Qui non ci sono molte scelte, scegliere v2.6 e continuare. Si potrebbe cambiare il kernel in un secondo momento. Verrà creata un'immagine di fallback; per andare sul sicuro mantenere mkinitcpio così com'è. Continuare con "installare un bootloader".<br />
<br />
===Installare un bootloader===<br />
Poichè non abbiamo alcun sistema operativo secondario nel nostro esempio, ci serve un bootmanager. Si consiglia [http://www.gnu.org/software/grub/ GNU GRUB]. In alternativa si può optare per [http://lilo.go.dyndns.org/ LILO]. La configurazione di GRUB proposta (/boot/grub/menu.lst) dovrebbe essere sufficiente. La sola cosa che si potrebbe modificare è la risoluzione della consolle. Aggiungere un vga=<numero> alla prima linea del kernel. Una tavola di corrispondenza tra le risoluzioni e i numeri vga compare nel file menu.lst.<br />
title Arch Linux (Main)<br />
root (hd0,0)<br />
kernel /boot/vmlinuz26 root=/dev/sda1 ro vga=773<br />
initrd /boot/kernel26.img<br />
L'argomento "vga=773" assegna un framebuffer 1024x768 con color depth 256.<br />
<br />
Uscire dall'installazione e digitare reboot.<br />
<br />
Se tutto va bene, il nuovo sistema ArchLinux verrà caricato e al termine comparirà una riga di login (è possibile cambiare l'ordine di avvio nel BIOS per avviare dal disco rigido).<br />
<br />
Congratulations, and welcome to your shiny, new Arch Linux core system<br />
<br />
==Configurare il sistema core ==<br />
Il nuovo sistema core Arch Linux è ora un funzionale sistema operativo GNU/Linux pronto per essere personalizzato. From here, you may build this elegant set of tools into whatever you wish or require for your purposes!<br />
Let's begin. <!--da tradurre--><br />
-----<br />
Autenticarsi (''login'') con l'account ''root''. Vedremo come configurare pacman e aggiornare il sistema come utente root, aggiungeremo poi un utente normale.<br />
<br />
===Configurare pacman===<br />
=====Cos'è pacman ?=====<br />
[[Pacman]] è il gestore di pacchetti di Arch Linux. Pacman è scritto in C ed è veloce, semplice, ed estremamente potente. Gestisce l'intero sistema dei pacchetti e permette l'installazione, la disinstallazione, il ripristino di versioni precedenti dei pacchetti (attraverso la cache), il trattamento dei pacchetti autocompilati, la risoluzione automatica delle dipendenze, ricerche da remoto e in locale, e molto altro. <br />
Pacman scarica ed installa i pacchetti dei programmi da repository remoti.<br />
<br />
Pacman è la più importante tra le applicazioni di Arch Linux per la costruzione del sistema più adatto alle proprie esigenze.<br />
<br />
=====Modifica di /etc/pacman.conf=====<br />
Pacman cercherà di leggere pacman.conf ogni volta che è invocato. Questo file di configurazione è diviso in sezioni corrispondenti ai repository. Ogni sezione definisce un repository <!--di pacchetti--> che pacman può utilizzare quando cerca dei pacchetti. Un comportamento diverso ha la sezione opzioni, che definisce le opzioni globali.<br />
nano -w /etc/pacman.conf<br />
Esempio:<br />
[core]<br />
# Add your preferred servers here, they will be used first<br />
#Server = http://mirrors.easynews.com/linux/archlinux/current/os/i686<br />
Include = /etc/pacman.d/core<br />
[extra]<br />
# Add your preferred servers here, they will be used first<br />
#Server = http://mirrors.easynews.com/linux/archlinux/extra/os/i686<br />
Include = /etc/pacman.d/extra<br />
#[unstable]<br />
# Add your preferred servers here, they will be used first<br />
#Server = http://mirrors.easynews.com/linux/archlinux/unstable/os/i686<br />
#Include = /etc/pacman.d/unstable<br />
[community]<br />
# Add your preferred servers here, they will be used first<br />
#Server = http://mirrors.easynews.com/linux/archlinux/community/os/i686<br />
Include = /etc/pacman.d/community<br />
Assicurarsi che il repository [community] sia abilitato (rimuovere # dall'inizio delle righe "Include = /etc/pacman.d/community" e "[community]"). Il repository della comunità Arch offre molte utili applicazioni.<br />
<br />
La linea "Server =", se decommentata, costringerà il server specificato ad essere il primo luogo di ricerca dei pacchetti. Ulteriori server per la ricerca sono nei file presenti in /etc/pacman.d/<br />
<br />
Se non è stato fatto durante l'installazione, modificare i file in /etc/pacman.d/ (core, extra, community) spostando in alto le righe relative ai mirrors che si trovano più vicini a te (se usi nano, Alt+A inizia la selezione di un'area, il cursore in basso marca le linee, Ctrl+K taglia l'area selezionata e Ctrl+U incolla). Mirror più veloci migliorano notevolmente le performance di Pacman e l'esperienza globale di Arch Linux. Si potrebbe voler tornare a modificare questi file di configurazione sperimentando vari mirrors.<br />
<br />
Dopo aver configurato la rete (vedere sotto), è possibile utilizzare lo script "rankmirrors", fornito con il pacchetto pacman più recente, che ordinerà automaticamente i mirrors in base alla loro velocità. Per esempio, per ordinare i mirrors nel repository "core", si esegua come root:<br />
rankmirrors /etc/pacman.d/core<br />
<br />
===Configurare la rete (se necessario)===<br />
<br />
Se tutto è andato bene si dovrebbe avere una rete funzionante. Provare con ping www.google.it per verificarlo.<br />
ping -c 3 www.google.com<br />
<br />
Se viene stabilita una connessione di rete, continuare con "Aggiornare, sincronizzare e Upgrade il sistema con pacman".<br />
<br />
Se, dopo aver eseguito ping www.google.com, viene segnalato un errore "unknown host", la rete non è configurata. Provare a ricontrollare se sono corretti i settaggi nei seguenti files:<br />
<br />
'''/etc/rc.conf''' # Controllare soprattutto la riga HOSTNAME= e la sezione NETWORKING<br />
<br />
'''/etc/hosts''' # Double-check your format. (See above.)<br />
<br />
'''/etc/resolv.conf''' # If you are using a static IP. If you are using DHCP, this file will be dynamically created and destroyed by default, but can be changed to your preference. (See [[Network]].)<br />
<br />
Istruzioni avanzate per configurare la rete si trovano nell'articolo [[Network]].<br />
<br />
====Rete locale via cavo====<br />
Controllare con<br />
ifconfig<br />
ci dovrebbe essere una voce per eth0. É possibile definire un nuovo ip statico con<br />
ifconfig eth0 <ip address> netmask <netmask> up <br />
e il gateway di default con<br />
route add default gw <ip address of the gateway><br />
Controllare se /etc/resolv.conf contiene il server dns e aggiungerlo se manca. <br />
Controllare di nuovo la rete con ping www.google.it. Se tutto ora funziona, adattare /etc/rc.conf come descritto nella sezione 2.6 (IP statico). Se si ha un server/router dhcp nella rete provare<br />
dhcpcd eth0<br />
Se questo funziona, adattare /etc/rc.conf come descritto nella sezione 2.6 (ip dinamico).<br />
<br />
====Rete locale Wireless====<br />
Guida di configurazione dettagliata [[Wireless Setup]]<br />
<br />
====Modem analogico====<br />
Per poter usare un modem Hayes-compatibile, esterno, analogico, bisogna aver installato almeno il pacchetto ppp. Modificare il file /etc/ppp/options per adattarlo alle proprie esigenze e seguendo la pagina man di pppd (''man pppd''). Bisogna definire uno script di chat per fornire username e password all'ISP una volta stabilita la connessione iniziale. Le pagine man di pppd e chat forniscono esempi che dovrebbero essere sufficienti per stabilire una connessione funzionante se si ha abbastanza esperienza o perseveranza. Con udev, le porte seriali in genere sono /dev/tts/0 and /dev/tts/1.<br />
Leggere il suggerimento [[Dialup without a dialer HOWTO]]<br />
<br />
Invece di combattere con lo spartano pppd, si può scegliere di installare wvdial o uno strumento simile che semplifichi considerevolmente il processo di configurazione. Nel caso si usi un cosidetto WinModem, che è sostanzialmente una scheda plugin PCI che funziona come un modem analogico interno, ci si può soffermare sull'ampia documentazione nella pagina principale di [http://www.linmodems.org/ LinModem].<br />
<br />
====ISDN====<br />
<br />
La configurazione dell'ISDN è fatta in tre fasi:<br />
# Installare e configurare l'hardware<br />
# Installare e configurare le utilità ISDN<br />
# Aggiungere le impostazioni per il proprio ISP <br />
<br />
Gli attuali kernel standard di Arch includono i moduli ISDN necessari, intendendo con ciò che non è necessario ricompilare il kernel a meno che non si debba usare un hardware ISDN alquanto insolito. Dopo aver installato fisicamente la scheda ISDN sulla macchina oppure collegato il box ISDN alla porta USB, si cercherà di caricare i moduli con modprobe. Quasi tutte le schede ISDN PCI passive sono gestite dal modulo isax che richiede due parametri; type and protocol. Il protocollo dev'essere impostato a '1' se il proprio paese usa lo sandard TR6, '2' se usa EuroISDN (EDSS1), '3' se si è agganciati ad una cosidetta leased-line senza canale Delta, and '4' per US NI1.<br />
<br />
I dettagli di tutte queste impostazioni e su come definirle sono inclusi nella documentazione del kernel, più specificatamente nella subdirectory isdn, oppure sono disponibili online. Il parametro type dipende dalla scheda; Una lista di tutti i possibili tipi si trova nel file README.HiSax della documentazione del kernel. Sceglere la propria scheda e caricare il modulo con le opzioni appropriate in questo modo:<br />
<br />
modprobe hisax type=18 protocol=2<br />
<br />
Questo carica il modulo hisax per ELSA Quickstep 1000PCI, che in Germania è usato col protocollo EDSS1. Si può trovare un utile rapporto di debug nel file /var/log/everything.log nel quale si vede come la scheda viene preparata per il funzionamento. Notare che probabilmente sarà necessario caricare alcuni moduli usb prima di poter utilizzare un adattatore USB ISDN esterno.<br />
<br />
Verificato che la scheda funziona con determinate impostazioni, aggiungere le opzioni del modulo a /etc/modprobe.conf:<br />
<br />
alias ippp0 hisax<br />
options hisax type=18 protocol=2<br />
<br />
Alternativamente, si può aggiungere qui solo la linea delle opzioni, e aggiungere hisax all'array MODULES in rc.conf. Questa è veramente una scelata personale, ma questo esempio ha il vantaggio che il modulo non verrà caricato finché non ce ne sarà veramente bisogno.<br />
<br />
Fatto questo, si dovrebbe avere un hardware funzionante e supportato. Ora servono i programmi di utilità essenziali per poterlo usare effettivamente!<br />
<br />
Installare il pacchetto isdn4k-utils e leggere la pagina man di isdnctrl per iniziare. Proseguendo nella pagina man si troveranno spiegazioni su come creare un file di configurazione che può essere analizzato da isdnctrl, così come alcuni utili esempi di configurazione. Notare che se si usa US NI1 bisogna aggiungere il proprio SPID all'impostazione dell'MSN separato da due punti.<br />
<br />
Dopo aver configurato la scheda ISDN con l'utilità isdnctrl, si dovrebbe essere in grado di collegarsi al numero di telefono specificato nel parametro PHONE_OUT, senza però riuscire nell'autenticazione con nome utente e password. Per far questo è necessario aggiungere nome utente e password a /etc/ppp/pap-secrets o /etc/ppp/chap-secrets, a seconda del protocollo usato dal proprio ISP per l'autenticazione, come se si dovesse configurare una normale connessione analogica PPP. Nel dubbio inserire i dati in entrambi i file.<br />
<br />
Se tutto è configurato correttamente, si dovrebbe essere in grado di stabilire una connessione dial-up con<br />
isdnctrl dial ippp0<br />
come utente root. Se ci sono problemi controllare i file di log!<br />
<br />
====DSL (PPPoE)====<br />
<br />
Queste istruzioni valgono solo se dovrà essere il proprio PC a controllare la connessione all'ISP. Non c'è bisogno di fare nient'altro che definire un corretto gateway di default se si usa un router separato di qualche tipo per svolgere le funzioni secondarie.<br />
<br />
Prima di usare la connessione alla linea DSL, bisogna installare fisicamente la scheda di rete che sarà connessa al modem DSL nel computer. Dopo aver aggiunto la scheda di rete appena intallata a modprobe.conf o all'array MODULES, si dovrà installare il pacchetto rp-pppoe ed eseguire lo script pppoe-setup per configurare la connessione. Una volta inseriti tutti i dati richiesti, ci si può connettere e disconnettere con<br />
<br />
/etc/rc.d/adsl start<br />
<br />
e<br />
<br />
/etc/rc.d/adsl stop<br />
<br />
rispettivamente. La configurazione è generalmente piuttosto facile e lineare, però si possono leggere le pagine man per avere suggerimenti. Per connettersi automaticamente all'avvio aggiungere adsl all'array DAEMONS.<br />
<br />
==Aggiornare il sistema con [[pacman]]== <!--Update, Sync and Upgrade the system ...--><br />
Ora aggiorneremo il sistema con [[pacman]]-<br />
<br />
Aggiornare e sincronizzare il database dei pacchetti con:<br />
pacman -Syu<br />
pacman acquisirà le informazioni più recenti sui pacchetti disponibili e effettuerà tutti gli aggiornamenti. (You may be prompted to upgrade pacman itself at this point. If so, say yes, and then reissue the pacman -Syu command when finished.)<br />
<br />
=====''Se avviene un importante aggiornamento del kernel.''=====<br />
<br />
Se il kernel viene sottoposto ad un importante aggiornamento, alcuni moduli come nvidia (sarà installato dopo nella guida) saranno inutilizzabili. Dovranno essere disinstallati e reinstallati sul nuovo kernel. Dopo l'installazione sarà necessario un riavvio.<br />
<br />
=====La bellezza di una distribuzione rolling release=====<br />
Tenere presente che Arch è una distribuzione '''rolling release'''. Questo significa che non c'è necessità di eseguire la reinstallazione del sistema per aggiornarlo ad una versione più recente. Dare periodicamente il comando '''pacman -Syu''' mantiene aggiornato il sistema alla versione corrente.<br />
<br />
=====Familiarizzare con pacman=====<br />
Pacman è il miglior amico dell'utente Arch. E' fortemente raccomandato di studiarne i comandi e poi provarli. Provare:<br />
man pacman<br />
Andare in fondo a questo articolo per una panoramica sui comandi di [[pacman]].<br />
<br />
===Aggiungere un utente e impostare i gruppi===<br />
Non si dovrebbe fare il lavoro quotidiano con l'account di root perchè è troppo potente per usarlo solo per scrivere una lettera o ascoltare musica. Aggiungere invece un account utente con:<br />
adduser<br />
Mentre la maggior parte delle opzioni di default possono essere usate tranquillamente, si dovrebbe aggiungere ai propri gruppi supplementari almeno audio e wheel. <br />
Audio permette all'utente di utilizzare la scheda audio mentre wheel permette di passare all'account root con su. Altri gruppi da aggiungere (separati da una virgola) sono:<br />
<br />
*storage - per gestire i dispositivi di archiviazione<br />
<br />
*video - per gestire il video ed usare l'accelerazione 3d<br />
<br />
*optical - per gestire i drive ottici<br />
<br />
*floppy - per accedere al floppy se necessario<br />
<br />
*lp - per gestire i processi di stampa <br />
<br />
<br />
Si può inoltre aggiungere optical ai gruppi se si vuole abilitare la registrazione di CD / DVD da parte dell'account utente.<br />
<br />
Vedi [http://wiki.archlinux.org/index.php/Groups Groups] per sapere di quali gruppi bisogna essere membri.<br />
Si può aggiungere il proprio utente ai gruppi desiderati in questo modo (come root):<br />
usermod -aG audio,video,floppy,lp,optical,network,storage,wheel USERNAME<br />
<br />
==Installare e configurare l'Hardware==<br />
===Configurare la scheda audio con alsamixer===<br />
L'Advanced Linux Sound Architecture (conosciuto con l'acronimo ALSA) è un componente del kernel di Linux che intende rimpiazzare l'originale Open Sound System (OSS) nel fornire i drivers per la scheda audio. Besides the sound device drivers, ALSA also bundles a user space library for application developers who want to use driver features with a higher level API than direct interaction with the kernel drivers. Il pacchetto alsa-utils contiene alsamixer, che permette di configurare la periferica audio dalla console. (Si può anche avviare da terminale in ambiente grafico).<br />
<br />
Installare il pacchetto alsa-utils:<br />
pacman -S alsa-utils<br />
<br />
poi configurare la scheda audio con<br />
alsaconf<br />
<br />
e usare alsamixer per regolare i volumi.<br />
alsamixer<br />
<br />
La scheda audio dovrebbe essere già funzionante ma non si sentirà alcun suono perché i volumi sono muti di default.<br />
Attivare il volume almeno del Master e del canale PCM muovendosi con le frecce di direzione sinistra/destra e premendo '''M'''. Incrementare o diminuire il livello dei volumi con le frecce di direzione sopra/sotto. (70-90 dovrebbe essere un livello ottimale). Uscire da alsamixer premendo ESC. <br />
<br />
Per non perdere al riavvio i settaggi appena effettuati dare i comando<br />
alsactl store<br />
<br />
e aggiungere alsa alla sezione DAEMONS in /etc/rc.conf.<br />
nano /etc/rc.conf<br />
<br />
DAEMONS=(syslog-ng network crond '''alsa''')<br />
<br />
Se non è stato già fatto, aggiungere il proprio utente al gruppo audio con<br />
gpasswd -a USERNAME audio<br />
<br />
===Configurare la regolazione della frequenza della CPU===<br />
I processori moderni possono diminuire la frequenza e il voltaggio per ridurre il riscaldamento e il il consumo di energia. In primo luogo una riduzione porterà ad avere un sistema più silenzioso, quindi anche un sistema desktop ne avrà vantaggi. Installare cpufrequtils con<br />
pacman -S cpufrequtils<br />
e aggiungere cpufreq ai demoni in /etc/rc.conf. Editare il file di configurazione /etc/conf.d/cpufreq e cambiare <br />
governor="conservative"<br />
che incrementa dinamicamente la frequenza della cpu quando è necessario (che è una scelta sicura anche sui sistemi desktop). Modificare min_freq e max_freq per adattarle alle specifiche della cpu del sistema. If you don't know the frequencies, run ''cpufreq-info'' after loading one of the frequency scaling modules. Add the frequency scaling modules to your /etc/rc.conf modules line. Most modern notebooks and desktops can simply use the ''acpi-cpufreq'' driver, however other options include the ''p4-clockmod, powernow-k6, powernow-k7, powernow-k8, and speedstep-centrino'' drivers. Caricare il modulo con<br />
modprobe <modulname> <br />
e far partire cpufreq con<br />
/etc/rc.d/cpufreq start<br />
Per maggiori e più dettagliate informazione vedere [[Cpufrequtils]]<br />
<br />
===Alcune precisazioni per i portatili===<br />
Il supporto per ACPI è necesssario per usare alcune funzioni speciali sul notebook (e.g. ''sleep'', ''sleep'' quando il coperchio è chiuso, tasti speciali...). Installare acpid <br />
pacman -S acpid<br />
aggiungerlo ai demoni in /etc/rc.conf (acpid). Avviarlo con<br />
/etc/rc.d/acpid start<br />
<br />
Informazioni più specifiche riguardo ad Arch Linux sui diversi computer portatili si trovano in [[:Category:Laptops (English)]]<br />
<br />
==Installare e configurare X ==<br />
The X Window System (commonly X11, or just simply X) is a networking and display protocol which provides windowing on bitmap displays. It provides the standard toolkit and protocol to build graphical user interfaces (GUIs) on Unix-like operating systems.<br />
<br />
X provides the basic framework, or primitives, for building GUI environments: drawing and moving windows on the screen and interacting with a mouse and/or keyboard. X does not mandate the user interface individual client programs handle this. <br />
-----<br />
Installare i pacchetti base di Xorg usando pacman. E' il primo passo per costruire un ambiente grafico (GUI, Graphical User Interface).<br />
<br />
Da root, dare il comando:<br />
pacman -S xorg<br />
(Il vecchio gruppo di pacchetti xorg era stato rimosso ma ora è stato ripristinato. per un po' bisognava installare con "pacman -S xorg-server xorg-xkb-utils xorg-xauth xorg-server-utils xorg-xinit xf86-video-vesa xf86-input-mouse xf86-input-keyboard").<br />
Ora abbiamo i pacchetti base che servono per far partire il server X. Ora bisogna aggiungere il driver per la scheda grafica (e.g. xf86-video-<nome>). Per avere una lista completa dei driver video '''open-source''' digitare:<br />
pacman -Ss xf86-video | less<br />
Se non si conosce la scheda grafica in uso eseguire<br />
lspci | grep VGA<br />
Si riporta una lista dei driver '''open source''', e dei corrispondenti chipset video.<br />
*'''xf86-video-apm''' Alliance ProMotion video driver<br />
*'''xf86-video-ark''' ark video driver<br />
*'''xf86-video-ati''' ati video driver<br />
*'''xf86-video-chips''' Chips and Tehcnologies video driver<br />
*'''xf86-video-cirrus''' Cirrus Logic video driver<br />
*'''xf86-video-dummy''' dummy video driver<br />
*'''xf86-video-fbdev''' framebuffer video driver<br />
*'''xf86-video-glint''' GLINT/Permedia video driver<br />
*'''xf86-video-i128''' Number 0 i128 video driver<br />
*'''xf86-video-i740''' Intel i740 video driver<br />
*'''xf86-video-i810''' Intel i810/i830/i9xx video drivers<br />
*'''xf86-video-imstt''' Integrated Micro Solutions Twin Turbo vidoe driver<br />
*'''xf86-video-mga''' mga video driver (Matrox Graphics Adapter)<br />
*'''xf86-video-neomagic''' neomagic video driver<br />
*'''xf86-video-nv''' nvidia nv video driver<br />
*'''xf86-video-rendition''' Rendition video driver<br />
*'''xf86-video-s3''' S3 video driver<br />
*'''xf86-video-s3virge''' S3 Virge video driver<br />
*'''xf86-video-savage''' savage video driver<br />
*'''xf86-video-siliconmotion''' siliconmotion video driver<br />
*'''xf86-video-sis''' SiS video driver<br />
*'''xf86-video-sisusb''' SiS USB video driver<br />
*'''xf86-video-tdfx''' tdfx video driver<br />
*'''xf86-video-trident''' Trident video driver<br />
*'''xf86-video-tseng''' tseng video driver<br />
*'''xf86-video-unichrome''' Unichrome video drivers<br />
*'''xf86-video-v4l''' v4l video driver<br />
*'''xf86-video-vesa''' vesa video driver<br />
*'''xf86-video-vga''' VGA 16 color video driver<br />
*'''xf86-video-via''' via video driver<br />
*'''xf86-video-vmware ''' vmware video driver<br />
*'''xf86-video-voodoo ''' voodoo video driver<br />
<br />
* Notare che il driver '''vesa''' è il più generico, e dovrebbe essere compatibile con quasi tutti i moderni chipset video. Se non si riesce a trovare un driver adatto per il proprio chipset video, vesa '''dovrebbe''' funzionare.<br />
<br />
*Se si ha una scheda video nVIDIA o ATI, si può voler installare il driver proprietario nVIDIA or ATI. '''Installare i drivers video proprietari come spiegato più avanti''' in "Usare i driver proprietari della scheda grafica (Nvidia, Ati)"<br />
<br />
Installare il driver video appropriato per la propria scheda video, ad esempio:<br />
pacman -S xf86-video-i810<br />
(per installare il driver del chipset intel 810.)<br />
<br />
==Creare /etc/X11/xorg.conf==<br />
=====What is /etc/X11/xorg.conf?=====<br />
/etc/X11/xorg.conf is the '''main configuration file''' for your '''X''' Window System, the foundation of your '''G'''raphical '''U'''ser '''I'''nterface. It is a plain text file ordered into sections and subsections. Important sections are ''Files, InputDevice, Monitor, Modes, Screen, Device, and ServerLayout''. Sections can appear in any order and there may be more than one section of each kind, for example, if you have more than one monitor, say a video projector and an on board LCD of a notebook. <br />
------<br />
Per default non c'è un file di configurazione di Xorg, e con l'ultimo Xorg non serve, se l'autoidentificazione ''funziona adeguatamente'' e non si devono attivare caratterisctiche tipo aiglx e simili. Tuttavia molti avranno ancora la necessità di generare un file di configurazione.<br />
<br />
*Per fare un file di configurazione usando Xorg eseguire<br />
Xorg -configure<br />
Che crea il file /root/xorg.conf. Spostare il file di configurazione generato nella posizione appropriata, e.g.,<br />
mv /root/xorg.conf.new /etc/X11/xorg.conf<br />
<br />
*Un altro metodo per fare un file xorg.conf senza metterci le mani sopra è quello di servirsi dell'utilità di tpowa:<br />
hwd -xa<br />
hwd (per vedere le diverse opzioni)<br />
<br />
I drive video proprietari inoltre hanno strumenti di utilità che elaborano il file xorg.conf per configurare i driver (vedi sotto). Questi sono <br />
aticonfig<br />
e<br />
nvidia-xconfig<br />
<br />
Tuttavia si dovrebbe avere dimestichezza nel modificare il file di configurazione manualmente (poiché ciò è necessario di solito per risolvere diversi inconvenienti di tanto in tanto):<br />
<br />
nano /etc/X11/xorg.conf<br />
<br />
Editare il file /etc/X11/xorg.conf per specificare i propri driver video. e.g.:<br />
Section "Device"<br />
Driver "i810"<br />
<br />
====Un semplice test per X====<br />
<br />
A questo punto si dovrebbe avere xorg installato, con un driver video adatto e un file di configurazione /etc/X11/xorg.conf. Per testare la propria configurazione velocemente, prima di installare un ambieinte desktop completo, installare '''xterm'''. Xterm è un emulatore di terminale molto semplice che gira nell'ambiente X Server. Xterm consentirà di verificare effettivamente se il driver video e /etc/X11/xorg.conf sono configurati correttamente. In alternativa, si può verificare se l'autorilevamento di X funziona in modo soddisfacente, in assenza di /etc/X11/xorg.conf.<br />
<br />
pacman -S xterm<br />
<br />
Modificare il file /home/username/.xinitrc, '''come utente normale''', per stabilire l'evento del server X da chiamare col comando 'startx':<br />
<br />
su mionomeutente<br />
<br />
nano ~/.xinitrc<br />
<br />
e aggiungere (o decommentare)<br />
<br />
exec xterm<br />
<br />
Si dovrebbe avere qualcosa di simile:<br />
<br />
#!/bin/sh<br />
#<br />
# ~/.xinitrc<br />
#<br />
# Executed by startx (run your window manager from here)<br />
#<br />
exec xterm<br />
# exec wmaker<br />
# exec startkde<br />
# exec icewm<br />
# exec blackbox<br />
# exec fluxbox<br />
<br />
(Assicurarsi di avere una sola linea commentata in ~/.xinitrc ) Se non c'è ~/.xinitrc, si deve semplicemente crearne uno con le informazioni viste sopra.<br />
<br />
Avviare il server X come utente normale, con:<br />
<br />
startx<br />
Si dovrebbe avere una sessione di xterm aperta. Si può uscire dal server X con Ctrl+Alt+Backspace, o digitando "exit". Se si hanno problemi nell'avviare X, si possono cercare gli errori nel file /var/log/Xorg.0.log e nei messaggi sulla consolle da cui è stato avviato X.<br />
<br />
Ora si potrebbe installare un login manager grafico (per evitare di dover editare startx ogni volta che si accende il computer) tipo [[GDM]] or [[KDM]], però per questo ''si può'' attendere e si trovano istruzioni dettagliate sulla configurazione di Xorg nell'articolo [[Xorg]].<br />
<br />
===Regolare il layout della tastiera===<br />
Per cambiare il layout della tastiera aprire il file /etc/X11/xorg.conf e aggiungere queste linee nella sezione Input (keyboard0) (l'esempio mostra un layout italiano con nessun tasto inattivo, modificarlo secondo le necessità).<br />
Option "XkbLayout" "it"<br />
Option "XkbVariant" "nodeadkeys"<br />
<br />
===Regolare il Mouse per l'uso della rotellina===<br />
Se si vuole abilitare l'uso della rotellina, aggiungere alla sezione Input (mouse0):<br />
Option "ZAxisMapping" "4 5 6 7"<br />
<br />
===evdev===<br />
Se si possiede un mouse moderno con diversi tasti e funzioni, sarebbe meglio installare il driver per il mouse evdev, che permette di sfruttare la piena funzionalità del proprio mouse:<br />
<br />
pacman -S xf86-input-evdev<br />
Caricare il driver:<br />
modprobe evdev<br />
Trovare il nome del mouse:<br />
cat /proc/bus/input/devices | egrep "Name"<br />
Utilizzando il nome del mouse, configurare la sezione InputDevice di /etc/X11/xorg.conf di conseguenza, eg:<br />
Section "InputDevice"<br />
Identifier "Evdev Mouse"<br />
Driver "evdev"<br />
Option "Name" "Logitech USB-PS/2 Optical Mouse"<br />
Option "CorePointer"<br />
EndSection<br />
Si può avere solo '''un''' dispositivo "CorePointer" specificato in /etc/X11/xorg.conf, perciò assicurarsi di decommentare le righe relative ad un nuovo mouse solo dopo aver correttamente rimosso quelle relative al mouse non più utilizzato.<br />
<br />
Modificare anche la sezione ServerLayout per includere Evdev Mouse come CorePointer e.g.:<br />
Section "ServerLayout"<br />
Identifier "Layout0"<br />
Screen 0 "Screen0"<br />
InputDevice "Keyboard0" "CoreKeyboard"<br />
InputDevice "Evdev Mouse" "CorePointer"<br />
<br />
===Usare i driver proprietari della scheda grafica (Nvidia, Ati)===<br />
Si potrebbero voler utilizzare i drivers proprietari nVIDIA or ATI. <br />
====Scheda grafica Nvidia====<br />
I driver nVIDIA proprietari sono generalmente cosiderati di qualità eccellente, e offrono prestazioni 3D superiori.<br />
<br />
Prima di configurare la scheda grafica bisogna sapere quali sono i driver adatti. Arch ha attualmente 3 diversi diriver ognuno dei quali è adatto a un certo sottogruppo di schede:<br />
# '''nvidia-71xx''' ''per schede molto vecchie come TNT e TNT2''<br />
# '''nvidia-96xx''' ''supporta debolmente le schede più nuove fino alla GF 4''<br />
# '''nvidia''' ''supporta solo le GPU più nuove, successive alla GF 4''<br />
<br />
Consultare l'homepage di nVIDIA per vedere quella che va bene. La differenza è solo per l'intallazione; la configurazione è la stessa per tutti i driver.<br />
<br />
Installare i driver nvidia appropriati, p. es.:<br />
pacman -S nvidia<br />
<br />
A questo punto, ci sono 3 modi di procedere.<br />
<br />
*'''1.''' Se non esiste affatto un file xorg.conf, o se c'è un xorg.conf e si vuole '''generarne uno completamente nuovo''' con l'utilità di nVIDIA, fare una copia di quello vecchio:<br />
mv /etc/X11/xorg.conf /etc/X11/xorg.old<br />
Quindi creare il nuovo /etc/X11/xorg.conf con<br />
nvidia-xconfig<br />
L'utilità nvidia-xconfig crea nomalmente un xorg.conf molto corto, semplificato e facile da leggere.<br />
<br />
Ha anche diverse opzioni che specificano ulteriormente il contenuto e le opzioni del file xorg.<br />
Per esempio,<br />
nvidia-xconfig --composite --add-argb-glx-visuals<br />
<br />
Per informazioni più dettagliate, vedere nvidia-xconfig(1).<br />
<br />
*'''2.'' ''''Expert Option:''' Se esiste un xorg.conf e si vuole utilizzare quello, editare xorg manualmente, e at the very least, aggiustare la sezione Device Section cambiando Driver "<vecchionomedriver>" con Driver "nvidia".<br />
Section "Device"<br />
<br />
Driver "nvidia" <br />
*'''3.''' In alternativa, si può tenere il file /etc/X11/xorg.conf esistente ed eseguire:<br />
nvidia-xconfig<br />
che '''aggiorna''' automaticamente /etc/X11/xorg.conf per l'utilzzo col driver proprietario nVIDIA.<br />
<br />
Alcune opzioni utili nella sezione device sono (attenzione che queste potrebbero non funzionare sul sistema in uso):<br />
Option "RenderAccel" "true"<br />
Option "NoLogo" "true"<br />
Option "AGPFastWrite" "true"<br />
Option "EnablePageFlip" "true"<br />
<br />
nvidia-xconfig aggiunge automaticamente l'opzione glx in xorg. Se non si usa nvidia-xconfig, si dovrebbe aggiungerla alla sezione module:<br />
<br />
Load "glx"<br />
Ricontrollare /etc/X11/xorg.conf per essere sicuri che i valori di default depth, horizontal refresh, vertical refresh e resolutions siano accettabili.<br />
<br />
Logout e login.<br />
<br />
Avviare il server X server come utente normale, per testare la configurazione:<br />
startx<br />
<br />
Istruzioni avanzate per la configurazione Nvidia si trovano nell'articolo [[NVIDIA]].<br />
<br />
====Schede grafiche ATI====<br />
I possessori di schede ATI hannno due opzioni per i driver. Se si è indecisi sui driver da usare si consiglia di provare prima quello open source. Il driver open source soddisfa la maggior parte delle esigenze oltre a essere generalmente meno problematico.<br />
<br />
Installare il driver ATI '''proprietario''' con<br />
pacman -S catalyst catalyst-utils<br />
<br />
Usare lo strumento di utilità aticonfig per modificare il file xorg.conf. Aggiungere quindi fglrx alla riga MODULES in /etc/rc.conf.<br />
Nota: Il driver proprietario non supporta [[AIGLX]]. Per usare [[Compiz]] o [[Beryl]] con questo driver si deve usare [[XGL]].<br />
<br />
Installare il driver ATI '''open-source''' con<br />
pacman -S xf86-video-ati<br />
Installare anche il pacchetto libgl-dri se si vuole abilitare l'accelerazione 3d.<br />
<br />
Modificare poi il file /etc/X11/xorg.conf nella sezione "Device" inserendo come Driver "radeon".<br />
Inserire radeon anche nella sezione MODULES del file /etc/rc.conf.<br />
<br />
Attualmente il driver open source non ha lo stesso livello di prestazioni di quello proprietario. Inoltre non ha il TV-out, il supporto per i DVI dual-link, e probabilmente altre caratteristiche. Per un'altro verso supporta Aiglx e ha un miglior supporto per il dual-head.<br />
<br />
Istruzioni avanzate per la configurazione delle schede ATI si trovano in [[ATI | ATI wiki]].<br />
<br />
==Installare e configurare un ambiente Desktop==<br />
Se si chiede quale sia il miglior Desktop Environment o Window Manager, si riceveranno diverse risposte. Bisogna scegliere tra varie possibilità l'ambiente più adatto alle proprie esigenze.<br />
* Se si cerca qualcosa di completo e simile a Windows e Mac OSX, '''KDE''' è una buona scelta.<br />
* Se si cerca qualcosa più minimale, che segue il pincipio K.I.S.S. più da vicino, è meglio '''GNOME'''.<br />
* Se si ha una vecchia macchina o si cerca qualcolsa di più leggero, una buona soluzione è '''xfce4''' poichè dà ancora un ambiente desktop completo.<br />
* Se si vuole qualcosa di ancora più leggero, '''openbox''', '''fluxbox''' o '''fvwm2''' può essere quello giusto (per non parlare di tutti gli altri window manager leggeri come '''icewm''', '''windowmaker''' e''' twm'''). <br />
* Se si ha in mente qualcosa di completamente differente provare '''ion''', '''wmii''' o '''dwm'''.<br />
<br />
===Installare i font===<br />
Inizialmente conviene installare alcuni font attraenti '''prima di installare un ambiente desktop/window manager. Dejavu e bitstream-vera sono dei set di font carini. Per i siti web sarebbe meglio avere anche i font microsoft. Installare con<br />
pacman -S ttf-ms-fonts ttf-dejavu ttf-bitstream-vera<br />
<br />
===Gnome===<br />
====Generalità su Gnome====<br />
The '''G'''NU '''N'''etwork '''O'''bject '''M'''odel '''E'''nvironment. Il progetto GNOME project prevede due cose: l'ambiente desktop GNOME, un intuitivo e attraente desktop per utenti finali, e la piattaforma di sviluppo GNOME, un'architettura estesa per la creazione di applicazioni da integrare nel resto del desktop.<br />
<br />
====Installazione====<br />
Installare l'ambiente GNOME completo con:<br />
pacman -S gnome gnome-extra<br />
Per essere sicuri scegliere tuttii pacchetti mostrati.<br />
In alternativa, si può installare un more basic, stripped-down GNOME:<br />
pacman -S gnome<br />
<br />
=====DEMONI utili per GNOME=====<br />
Un demone è un programma che gira in background, attendendo un segnale per intervenire ed offire un servizio. Il demone '''hal''', tra l'altro, automatizza il montaggio di dischi, drives ottici (CD/DVD) e drives/thumbdrives USB per l'utilizzo in ambiente grafico. Il demone '''fam''' consente l'aggiornamento in tempo reale dell'interfaccia grafica del sistema ad ogni alterazione dei file nel file system. Permette ad esempio l'accesso istantaneo ai programmi appena installati e l'aggiornamento di Desktop e File Manager dopo aver spostato o cancellato un file. Entrambi '''hal''' e '''fam''' rendono più facile la vita dell'utente di GNOME.<br />
<br />
Si può voler installare un Login Manager grafico. Per GNOME, il demone '''gdm''' è la scelta giusta. Installare gdm con<br />
pacman -S gdm<br />
Quasi sicuramente si vorranno i demoni '''hal''' and '''fam'''.<br />
<br />
Per attivare hal e fam:<br />
/etc/rc.d/hal start<br />
<br />
/etc/rc.d/fam start<br />
<br />
Aggiungerli in /etc/rc.conf nella sezione DAEMONS, così partiranno automaticamente all' avvio del sistema:<br />
nano /etc/rc.conf<br />
<br />
DAEMONS=(syslog-ng network crond alsa '''hal fam gdm''')<br />
(se si preferisce loggarsi in console e far partire X manualmente come da 'tradizione Slackware', omettere gdm).<br />
<br />
====~/.xinitrc====<br />
<br />
Questo file di configurazione controlla ciò che succede quando si da il comando 'startx'.<br />
<br />
Modificare /home/username/.xinitrc per utilizzare GNOME:<br />
<br />
nano ~/.xinitrc<br />
<br />
Decommentare la linea 'exec gnome-session' in modo che somigli a qualcosa di simile:<br />
<br />
#!/bin/sh<br />
#<br />
# ~/.xinitrc<br />
#<br />
# Executed by startx (run your window manager from here)<br />
#<br />
#exec xterm<br />
#exec wmaker<br />
# exec startkde<br />
exec gnome-session<br />
# exec icewm<br />
# exec blackbox<br />
# exec fluxbox<br />
<br />
Se il file ~/.xinitrc non esiste, bisogna crearlo e inserirvi le informazioni indicate qui sopra. Tenere ben presente che si deve avere '''solo una''' linea decommentata nel file ~/.xinitrc.<br />
<br />
Passare all'utente normale:<br />
su USERNAME<br />
<br />
e provare con:<br />
startx<br />
<br />
Sarebbe opportuno installare anche un terminale e un editor di testo. Tra le possibili scelte si segnalano gnome-terminal e geany:<br />
pacman -S geany gnome-terminal<br />
<br />
Istruzioni avanzate per l'installazione e la configurazione di Gnome si trovano nell'articolo [[Gnome (Italiano)|Gnome]].<br />
<br />
====Migliorare l'aspetto del desktop====<br />
Non tutti trovano i temi e le icone di gnome molto attraenti. Un tema gtk carino è murrine. Installarlo con<br />
pacman -S gtk-engine-murrine<br />
e selezionarlo con System->Preferences->Theme. Diversi temi, icone e sfondi si trovano in [http://www.gnome-look.org Gnome Look]<br />
<br />
===KDE===<br />
====Generalità su KDE====<br />
The '''K''' '''D'''esktop '''E'''nvironment. KDE è un potente ambiente grafico desktop Free Software per stazioni di lavoro GNU/Linux e Unix. Unisce facilità d'uso, contemporanea funzionalità e grafica straordinaria con la superiorità tecnologica dei sistemi operativi simili a UNIX.<br />
<br />
====Installazione====<br />
Arch propone diverse versioni di kde: '''kde, kdebase, and KDEmod'''. Scegliere '''una''' delle seguenti e proseguire con '''"Useful KDE DAEMONS"''':<br />
<br />
'''1.)''' Il pacchetto '''kde''' è il pacchetto KDE vanilla completo, ~300MB.<br />
pacman -S kde<br />
'''2.)''' Il pacchetto '''kdebase''' è una versione is più snella con meno applicazioni, ~80MB.<br />
pacman -S kdebase<br />
'''3.)''' Infine, '''KDEmod''' è un sistema esclusivo di Arch Linux tenuto dalla comunità, modificato per avere grandi prestazioni e modularità. Il sito web del progetto KDEmod si trova in [http://kdemod.ath.cx/ http://kdemod.ath.cx/]. KDEmod è estremamente veloce, leggero e reattivo, con tema gradevole e personalizzabile. <br />
<br />
Per installare KDEmod in 5 facili passi, è sufficiente seguire queste istruzioni d'intallazione...<br />
Note: Prima di iniziare ricordarsi di leggere tutti i messaggi d'installazione. Essi sono abbstanza esaurienti e should solve any upcoming questions after the installation. If you cant scroll back to see all messages, just take a look into /var/log/pacman.log<br />
<br />
*1. Add the kdemod repo to your /etc/pacman.conf:<br />
nano /etc/pacman.conf<br />
Add one of these entries at the top of your server list:<br />
[kdemod]<br />
Server = http://kdemod.ath.cx/repo/current/i686<br />
for 32 bit Arch, or<br />
[kdemod]<br />
Server = http://kdemod.ath.cx/repo/current/x86_64<br />
for 64 bit Arch.<br />
<br />
*2. You must also activate the [community] repository in /etc/pacman.conf because KDEmod needs some packages from this repository. Make sure the following lines are uncommented:<br />
[community]<br />
Include = /etc/pacman.d/community<br />
<br />
<br />
*3. Update your package database with pacman -Syu. Now you can choose between two installations:<br />
<br />
pacman -S kdemod ''- installs a light base system''<br />
pacman -S kdemod-complete ''- installs the full KDE desktop''<br />
<br />
If you encounter any errors or conflicts at this step, check pacmans output, and if there are some unsolvable problems, tell us about them at the forums.<br />
*4. Install your localization. Take a look at the list of packages or simply do a pacman -Ss kdemod-kde-i18n to see which of them are already included.<br />
<br />
*5. Install all the extra apps you want. You can check out all available KDEmod packages by entering pacman -Sl kdemod<br />
<br />
====Useful KDE DAEMONS====<br />
<br />
KDE necessita dei demoni '''hal''' ('''H'''ardware '''A'''bstraction '''L'''ayer) e '''fam''' ('''F'''ile '''A'''lteration '''M'''onitor). Il demone '''kdm''' è il '''K''' '''D'''isplay '''M'''anager, il quale fornisce un login grafico, se desiderato.<br />
<br />
Richiamiamo da sopra che un demone è un programma che funziona in background, in attesa del verificarsi di un evento per offrire un particolare servizio. Il demone hal, fra le altre cose, renderà automatico il montaggio dei dischi, dei drive ottici, dei drive e chiavette USB per essere utilizzati tramite la GUI ('''G'''raphic '''U'''ser '''I'''nterface, interfaccia grafica dell'utente). Il demone fam invece permetterà una rappresentazione real time delle alterazioni dei file tramite la GUI, permettendo quindi un accesso istantaneo ai programmi recentemente installati, o ai cambiamenti occorsi nel filesystem. Sia '''hal''' che '''fam''' rendono la vita più facile per l'utente KDE, e sono installati quando viene installato KDE.<br />
Fate partire hal e fam con:<br />
<br />
/etc/rc.d/hal start<br />
<br />
/etc/rc.d/fam start<br />
<br />
Modificate la vostra sezione DAEMONS nell' /etc/rc.conf:<br />
nano /etc/rc.conf<br />
Aggiungete '''hal''' e '''fam''' alla sezione DAEMONS, per farli partire al boot. Se preferite un login grafico, aggiungete anche '''kdm''' alla lista: <br />
DAEMONS=(syslog-ng network crond alsa '''hal fam kdm''')<br />
(Se preferite loggarvi dalla console e far partire il server grafico manualmente, come la 'tradizione Slackware' vuole, non inserite kdm.)<br />
<br />
=====~/.xinitrc=====<br />
Questo file di configurazione controlla cosa succede quando date il comando 'startx'.<br />
<br />
Editate il vostro /home/nomeutente/.xinitrc per utilizzare KDE:<br />
nano ~/.xinitrc<br />
Decommentate la riga 'exec startkde' così da far apparire una cosa simile a questa:<br />
#!/bin/sh<br />
#<br />
# ~/.xinitrc<br />
#<br />
# Executed by startx (run your window manager from here)<br />
#<br />
#exec xterm<br />
#exec wmaker<br />
exec startkde<br />
# exec gnome-session<br />
# exec icewm<br />
# exec blackbox<br />
# exec fluxbox<br />
Se non avete un file ~/.xinitrc, semplicemente createne uno con le informazioni qua sopra. Ricordate, dovete avere solo '''una''' riga decommentata nel vostro ~/.xinitrc.<br />
<br />
Tornate al vostro utente normale:<br />
su username<br />
Adesso provate a far partire il server X:<br />
startx<br />
<br />
Congratulazioni! Benvenuti nel vostro Kde Desktop Environment e al vostro nuovo sistema Arch Linux! Potreste continuare il discorso guardando i [[Post Installation Tips]] o il resto delle informazioni qua sotto.<br />
<br />
Istruzioni avanzate su come installare e configurare KDE si trovano nell'articolo [[KDE]].<br />
<br />
===Xfce===<br />
====Generalità su Xfce====<br />
Xfce è un ambiente desktop (DE), tipo GNOME o KDE. Contiene una serie di applicazioni come: un'applicazione root window, un window manager, un file manager, un pannello, etc. Xfce è scritto utilizzando il toolkit GTK2 e contiene un proprio ambiente di sviluppo (librerie, demoni, etc.) simile agli altri grandi DE. Diversamente da GNOME o KDE, Xfce è leggero e progettato più sul modello di CDE che su quello di Windows o Mac. Ha un ciclo di sviluppo molto più lento, ma è molto stabile ed estremamente veloce. Xfce è ottimo per sistemi hardware più vecchi.<br />
<br />
====Installazione====<br />
Installare xfce con<br />
pacman -S xfce4 xfce4-goodies <br />
<br />
In kdm o gdm xfce compare nell'elenco delle nuove sessioni. In alternativa si può usare<br />
startxfce4<br />
<br />
Istruzioni avanzate per l'installazione e la configurazione di Xfce si trovano nell'articolo [[Xfce]].<br />
<br />
===*box===<br />
====Fluxbox====<br />
Fluxbox © è un altro windowmanager per X.<br />
E' basato sul codice di Blackbox 0.61.1. Fluxbox assomiglia a blackbox e può gestire stili, colori, posizione di finestre e cose simili esattamente come blackbox (ha compatibilità al 100% con stili e temi).<br />
<br />
Installa Fluxbox usando <br />
pacman -S fluxbox fluxconf<br />
<br />
Se usi gdm/kdm come gestori dei login sarà aggiunta una nuova sessione fluxbox automaticamente. Altrimenti dovrai modificare il file .xinitrc del tuo utente ed aggiungere questo:<br />
exec startfluxbox<br />
<br />
Sono disponibili maggiori informazioni in [[Fluxbox]].<br />
<br />
====Openbox====<br />
Openbox è un window manager aderente agli standard, veloce, leggero ed estensibile.<br />
<br />
Openbox lavora con le tue applicazioni, e rende più facile la gestione del tuo desktop. Questo perchè l'approccio al suo sviluppo è stato l'esatto opposto di quello che sembra essere lo standard per i gestori di finestre. Openbox è stato scritto prima di tutto per essere aderente agli standard e lavorare a dovere. Solo quando questi requisiti sono stati soddisfatti, gli sviluppatori si sono concentrati sull'interfaccia.<br />
<br />
Openbox è perfettamente funzionale come unico ambiente di lavoro, o può essere usato come un rimpiazzo per i gestori di finestre predefiniti in GNOME o KDE.<br />
<br />
Installa openbox usando<br />
pacman -S openbox obconf obmenu<br />
<br />
Una volta che openbox è stato installato riceverai l'avviso di spostare menu.xml e rc.xml in ~/.config/openbox nella tua cartella home.<br />
<br />
mkdir -p ~/.config/openbox/<br />
cp /etc/xdg/openbox/rc.xml ~/.config/openbox/<br />
cp /etc/xdg/openbox/menu.xml ~/.config/openbox/<br />
<br />
Nel file "rc.xml" puoi cambiare diversi impostazioni per Openbox (oppure puoi usare OBconf). In "menu.xml" puoi cambiare il menu che compare con il click del tasto destro.<br />
<br />
Per poter fare l'accesso ad openbox puoi fare il login grafico con KDM/GDM oppure con startx, nel qual caso dovrai editare il tuo ~/.xinitrc (come utente) e aggiungere <br />
<br />
exec openbox<br />
<br />
Per KDM non c'è nient'altro da fare, openbox è aggiunta nel menu "Sessioni" di KDM.<br />
<br />
Programmi utili per openbox sono:<br />
* PyPanel o lxpanel ise vuoi un pannello<br />
* feh se vuoi impostare lo sfondo<br />
* ROX se vuoi un filemanager semplice e le icone sul desktop<br />
<br />
Ulteriori informazioni sono disponibili in [[Openbox]].<br />
<br />
===fvwm2===<br />
FVWM è un manager di desktop virtuali per X estremamente potente e conforme alle specifiche ICCCM. Lo sviluppo è attivo, e il supporto è eccellente.<br />
<br />
Installa fvwm2 con<br />
pacman -S fvwm <br />
<br />
fvwm sarà automaticamente aggiunto al menu sessioni di kdm/gdm. Altrimenti aggiungi<br />
exec fvwm<br />
<br />
al .xinitrc del tuo utente.<br />
<br />
Nota che questa versione stabile di fvwm è vecchia di qualche anno. Se vuoi versioni più recenti di fvwm, ci sono un po' di pacchetti fvwm-devel nelle repositories unstable.<br />
<br />
==HAL==<br />
Since you have now installed a desktop environment now would be a good time to also install HAL. HAL allows plug-and-play for your mobile phone, your iPod, your external HD's, etc. It will mount the device and make a nice visual icon on your desktop and/or in 'My Computer', allowing you to access the device after you have plugged it in instead of having to manually configure the /etc/fstab file or udev rules for each and every new device.<br />
<br />
KDE, GNOME and XFCE uses HAL.<br />
<br />
The installation procedure is described in the [[HAL]] article. Some information can also be found at [http://en.wikipedia.org/wiki/HAL_(software) Wikipedia].<br />
<br />
==Applicazioni utili==<br />
Questa sezione non sarà mai completa. Mostra solamente alcune buone applicazioni per l'utente di ogni giorno.<br />
===Internet===<br />
Firefox e Thunderbird sono buone applicazioni per navigare in internet e gestire le tue email. Se stai usando Gnome potresti voler dare un'occhiata a epiphany ed evolution, se stai usando KDE konqueror e kmail potrebbero fare al caso tuo. Se vuoi qualcosa di completamente differente puoi sempre usare Opera e vari browser testuali. Pidgin (Gaim) e Kopete sono buoni instant-messengers rispettivamente per Gnome e KDE. PSI e Gajim sono perfetti se usi solo Jabber o GoogleTalk.<br />
<br />
===Ufficio===<br />
Openoffice è una suite per l'ufficio completa (simile a Microsoft Office). Abiword è una buon e leggero wordprocessor alternativo, gnumeric è un'alternativa a excel per Gnome. KOffice è una suite per l'ufficio completa per il desktop KDE. Gimp (o gimpshop) sono programmi di grafica (pixel based e simili a Adobe Photoshop) mentre Inkscape è un programma di grafica vettoriale (come Adobe Illustrator). E ovviamente Arch rende disponibile un set completo di programmi LaTex. <br />
<br />
==Multimedia ==<br />
<br />
<br />
===Lettori Video===<br />
====VLC====<br />
<br />
VLC Player è un lettore multimediale per Linux. Per installarlo dai semplicemente<br />
<br />
pacman -Sy vlc<br />
<br />
(TODO) Instructions for VLC mozilla plug-in<br />
<br />
====Mplayer====<br />
<br />
MPlayer è un lettore multimediale per Linux Per installarlo dai semplicemente<br />
<br />
pacman -Sy mplayer<br />
<br />
Ha anche un plugin per Mozilla per i video e gli stream nelle pagine web. Per installarlo,<br />
<br />
pacman -Sy mplayer-plugin<br />
<br />
Se usi KDE, KMplayer è la scelta migliore. Ha un plugin per i video e gli stream nelle pagine web, che funziona con Konqueror. Per installarlo:<br />
<br />
pacman -Sy kmplayer<br />
<br />
(TODO) GMPlayer instructions<br />
<br />
====Totem====<br />
(TODO)totem-xine resta la migliore scelta se vuoi guardare dvd.<br />
====Kaffeine====<br />
<br />
Kaffeine è una buona scelta per gli utenti KDE. Per installarlo,<br />
<br />
pacman -Sy kaffeine<br />
<br />
===Lettori Audio===<br />
====Gnome====<br />
(TODO)Banshee, Quodlibet, [[Exaile]], Rhythmbox, Listen sono tutti buoni lettori audio. Guarda su gnomefiles.org per compararli.<br />
<br />
====KDE ====<br />
<br />
Amarok è uno dei migliori lettori audio e libreria musicale per KDE. Per installarlo,<br />
<br />
pacman -Sy amarok-base<br />
<br />
====Console====<br />
Moc è un lettore audio basato su ncurses; un'altra buona scelta è mpd con un frontend.<br />
<br />
Un'altra ottima scelta è cmus[http://freshmeat.net/projects/cmus/] o anche cplay.<br />
<br />
====Altri lettori basati su X====<br />
(TODO)Xmms, audacious, bmpx.<br />
<br />
<br />
===Codecs e altri tipi di contenuti multimediali===<br />
====DVD====<br />
Puoi usare totem-xine, mplayer o kaffeine (tanto per dire tre dei più conosciuti) per guardare dvd. L'unica cosa di cui potresti aver bisogno è libdvdcss. Ricordati che usarla può essere illegale in certi stati.<br />
<br />
====Flash====<br />
Installa il plugin flash con <code>pacman -S flashplugin</code> per abilitare Macromedia (ora Adobe) Flash nel tuo browser.<br />
====Quicktime====<br />
I codec quicktime sono contenuti nel pacchetto '''codecs''' . Per installarlo dai<br />
pacman -S codecs<br />
====Realplayer====<br />
Il codec per Realplayer 9 è contenuto nel pacchetto codecs. Per installarlo,<br />
pacman -S codecs<br />
C'è Realplayer 10 disponibile come pacchetto binario per Linux. Puoi ottenerlo da AUR [http://aur.archlinux.org/packages.php?do_Details=1&ID=1590&O=0&L=0&C=0&K=realplay&SB=&SO=&PP=25&do_MyPackages=0&do_Orphans=0&SeB=nd here]<br />
<br />
===Masterizzare CD e DVD===<br />
(Todo)Brasero, k3b, cdrecord, graveman...<br />
<br />
La maggioranza dei programmi di masterizzazione usano cdrecord:<br />
<br />
pacman -S cdrkit<br />
<br />
Un buon programma per masterizzare DVD da linea di comando è growisofs:<br />
<br />
pacman -S dvd+rw-tools<br />
<br />
===TV-Cards===<br />
Ci sono molte cose da fare se vuoi guardare la TV in (Arch) Linux. La parte più importante è trovare che Chip sta usando il tuo sintonizzatore tv. Comunque, ce ne sono parecchi supportati. Assicurati di controllare in qualche Database di Hardware per esserne sicuro (per esempio, [http://en.opensuse.org/HCL/TV_Cards] ). Una volta che conosci il tuo modello, ci sono pochi passi per far funzionare tutto.<br />
<br />
Nella maggior parte dei casi, avrai bisogno di usare i bttv-drivers (esistono altri drivers, vedi [http://linux.bytesex.org/v4l2/drivers.html]) , con i moduli I2C-modules.<br />
<br />
Configurarli è il passo più difficile. Se sei fortunato,<br />
modprobe bttv <br />
riconoscerà automaticamente la scheda (guarda <code>dmesg</code> per i risultati). Nel qual caso, hai solo bisogno di installare un programma per guardare la TV. Ne parleremo più avanti, comunque.<br />
Se il riconoscimento automatico non ha funzionato, avrai bisogno di controllare il file CARDLIST, che è incluso nell'archivio di bttv[http://dl.bytesex.org/releases/video4linux/] per cercare i giusti parametri per la tua scheda. Una PV5951 senza supporto radio avrà bisogno di questa linea:<br />
modprobe bttv card=42 radio=0<br />
<br />
Alcune schede hanno bisogno della linea seguente per produrre suono:<br />
modprobe tvaudio<br />
Comunque, questo può cambiare. Semplicemente fai delle prove. Altre schede hanno bisogno di<br />
modprobe tuner<br />
<br />
E' una questione di tentativi ed errori, comunque.<br />
<br />
TODO: clarify the installation-procedure<br />
<br />
Per guardare la TV, installa il pacchetto xawtv con<br />
pacman -S xawtv<br />
e leggi la sua pagina man.<br />
<br />
TODO: clarify some possible problems and procedures. Introduction to XAWTV on another page?<br />
<br />
===Fotocamere Digitali===<br />
I modelli recenti di macchine digitali sono supportati come periferiche usb di archiviazione, il che vuol dire che puoi semplicemente collegarle e copiare le immagini. Modelli più vecchi possono usare il ptp (Picture Transfer Protocol), che ha bisogno di un "driver speciale". Gphoto2 fornisce questo driver e permette un trasferimento delle immagini da shell, digikam (per kde) e gthumb (per Gnome, gtkam potrebbe essere un'altra scelta) usano questo driver e offrono una comoda interfaccia.<br />
<br />
===Memorie USB / Hard Disks===<br />
Memorie USB e hard disks sono supportati fin da subito e apparirà un nuovo device scsi (/dev/sdx). Se stai usando KDE o Gnome dovresti usare dbus e hal (aggiungili ai tuoi demoni in /etc/rc.conf) e loro saranno montati automaticamente. Se usi un Desktop Environment diverso dai un'occhiata a ivman.<br />
<br />
==Manuntenzione del sistema==<br />
===Pacman===<br />
[[Pacman]] è un package manager sia dal lato binario sia dal lato sorgenti, capace di scaricare, installare e aggiornare pacchetti da repositories locali e remoti, con piena gestione delle dipendenze, e ha tools facili da capire per creare i tuoi pacchetti.<br />
<br />
Una descrizione più dettagliata può essere trovata in [[Pacman]].<br />
<br />
==== Comandi Utili ====<br />
<br />
Per sincronizzare il database locale dei pacchetti con le repositories remote (è una buona idea far questo prima di installare e aggiornare pacchetti):<br />
pacman -Sy<br />
<br />
Per installare o aggiornare un singolo pacchetto o una lista di pacchetti (incluse le dipendenze):<br />
pacman -S pacchetto1 pacchetto2<br />
<br />
Per rimuovere un singolo pacchetto, lasciando tutte le sue dipendenze installate:<br />
pacman -R pacchetto<br />
<br />
Per rimuovere anche tutti le dipendenze dei pacchetti che non sono usate da nessun'altro pacchetto installato:<br />
pacman -Rs pacchetto<br />
<br />
Per aggiornare tutti i pacchetti nel sistema:<br />
pacman -Su<br />
<br />
Per cercare nel database pacchetti una lista di pacchetti che corrispondono alla parola cercata:<br />
pacman -Ss parola<br />
<br />
==Ulteriori Informazioni==<br />
Ulteriori informazioni e supporto possono essere trovati all'[http://www.archlinux.it homepage italiana di arch] ,nell'[http://www.archlinux.org homepage ufficiale di arch], nei [http://www.archlinux.it/forum forum italiano] e [http://bbs.archlinux.org forum inglese ] , nei canali irc di Arch e nelle mailing list.</div>
Zmax
https://wiki.archlinux.org/index.php?title=Beginners%27_guide_(Italiano)&diff=40114
Beginners' guide (Italiano)
2008-04-23T08:03:36Z
<p>Zmax: /* DON'T PANIC! */</p>
<hr />
<div>[[Category:Getting and installing Arch (Italiano)]]<br />
[[Category:About Arch (Italiano)]]<br />
[[Category:Tutorials (Italiano)]]<br />
{{i18n_links_start}}<br />
{{i18n_entry|Deutsch|Beginners Guide (Deutsch)}}<br />
{{i18n_entry|English|Beginners Guide}}<br />
{{i18n_entry|Česky|Průvodce začátečníka (Česky)}}<br />
{{i18n_entry|Italiano|Beginners Guide (Italiano)}}<br />
{{i18n_entry|Lietuviškai|Pradedančiųjų gidas (Lietuviškai)}}<br />
{{i18n_links_end}}<br />
==Prefazione==<br />
===== Prime considerazioni sull'installazione di Arch=====<br />
<br />
Questo documento guiderà l'utente attraverso il processo di installazione e configurazione di Arch Linux; una distribuzione GNU/Linux semplice, snella e leggera, basata sul sistema operativo <code>UNIX</code>. E' più di una guida all'installazione: Arch Linux richiede una certa dose di conoscenze approfondite della sua configurazione e di metodologia dei sistemi <code>UNIX</code> e per questa ragione sono state incluse qua e là delle informazioni aggiuntive. <br />
Questa guida, pur essendo indirizzata ai nuovi utenti Arch, ambisce infatti a servire come solido punto di riferimento e fonte di informazioni per chiunque. Sebbene intenda illustrare come ottenere un sistema Arch Linux completamente configurato (un ambiente desktop grafico, la possibilità di guardare DVD, navigare in Internet, lavorare con le e-mail e ascoltare musica), è impossibile descrivere (o anche solo immaginare) tutte le possibilità e le opzioni possibili.<br/><br />
<br />
Così come è stata concepita, questa guida concentrerà l'attenzione su alcuni punti ritenuti particolarmente utili; per approfondire si può utilizzare il [[Main Page (Italiano)|Wiki di Arch Linux]] o i [http://bbs.archlinux.org/ forum di Arch Linux]. Una lettura interessante è [[The Arch Way (Italiano) | Il metodo Arch]], che delinea i principi fondamentali della distribuzione Arch Linux.<br />
<br />
Per chi si avvicina per la prima volta al sistema GNU/Linux si consiglia qualche lettura sul sistema GNU/Linux in generale. Il testo più completo in lingua italiana è [http://a2.pluto.it/ Appunti di informatica libera]. Una buona documentazione sui sistemi GNU/Linux è reperibile sul sito del [http://www.pluto.it/ PLUTO Project] in Italiano, e sul sito del [http://tldp.org/ The Linux Documentation Project] in lingua inglese.<br />
<br />
Questa guida è strutturata il 3 parti principali:<br />
<br />
'''[[#Part I: Install the Base System|Parte I: Installare il sistema di base]]'''<br />
<br />
'''[[#Part II: Install X and configure ALSA|Parte II: Installare X e configurare ALSA]]'''<br />
<br />
'''[[#Part III: Installing and configuring a Desktop Environment|Parte III: Installare un ambiente grafico]]'''<br />
<br />
=====DON'T PANIC!=====<br />
Per i nuovi utenti, bisogna tener conto che le procedure e metodi d'installazione di Arch Linux potrebbero essere in gran parte differenti da altre distribuzioni GNU/Linux. Un sistema Arch Linux è costruito '''dall'utente''', partendo dall'installatore ncurses e dal sistema base con nient'altro che una shell bash e strumenti di base del sistema. Diversamente da altre distribuzioni, non vi sono ambienti di default ne' configurazioni già settate ed imposte all'utente. Dalla linea di comando si aggiungeranno pacchetti dai repository Arch usando [[pacman]] attraverso la connessione ad internet e si procederà alla configurazione manuale dell'installazione, fino a che il sistema sarà adattato alle proprie esigenze. Questo permette la massima flessibilità, scelta, e controllo delle risorse occupate dal sistema. Dato che è l''''utente''' che lo costruisce, egli conoscerà perfettamente i pregi e i difetti del proprio sistema, e acquisterà familiarità con quello che c'è sotto l'involucro.<br />
<br />
Il sistema Arch Linux deve essere configurato editando files di testo. L'utente non ha a disposizione alcuna utilità grafica e non viene guidato nella progettazione e personalizzazione del proprio sistema.<br />
Arch Linux è destinato all'utente esperto di GNU/Linux o all'utente disposto ad investire del tempo per imparare i meccanismi del sistema.<br />
<br />
''Arch è uno strumento atto ad essere modellato dall'utente.''<br />
<br />
=====[[The Arch Way (Italiano) | Il metodo Arch]]=====<br />
<br />
'''''Il principio su cui Arch si basa è "mantenersi semplice".'' '''<br />
<br />
Da notare che, in questo contesto, "semplice" ''non'' significa "facile" ne' "amichevole" ma piuttosto "senza inutili aggiunte, modifiche o complicazioni". In breve, un approccio elegante e minimalistico.<br />
<br />
''"Simple" is defined from a technical standpoint, not a usability standpoint. It is better to be technically elegant with a higher learning curve, than to be easy to use, and technically crap." - Aaron Griffin''<br />
<br />
Il rasoio di Occam: ''Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem'' cioè "Non moltiplicare gli elementi più del necessario". Il termine rasoio si riferisce all'atto di grattare via le assunzioni non strettamente necessarie per spiegare un dato fenomeno.<br />
<br />
'''Seguire questa guida è essenziale per installare con successo un sistema Arch Linux ben configurato.'''<br />
* Si può stampare questa guida come un libro di 42 pagine che servirà come utile prontuario per l'utente di Arch Linux. <br />
*''Se si aggiunge qualcosa a questo wiki, si prega di includere il "Perchè" e il "Come", in modo appropriato. La migliore documentazione insegna come fare ma anche il perché!''<br />
----<br />
Benvenuto in Arch! Ora cominciamo.<br />
<br />
==Ottenere l'ultima versione ISO ==<br />
<br />
E' possibile ottenere l'ultimo rilascio ufficiale da [http://www.archlinux.org/download/ www.archlinux.org/download/].<br />
<br />
Si raccomanda di scegliere il '''core-iso''' per diverse ragioni:<br />
<br />
# richiede meno tempo per il download e usa meno banda. Questo è una buona cosa anche per i server.<br />
# la versione completa ha pacchetti in conflitto, e sebbene l'utente sappia quello che fa, l'installatore non permette di installare con conflitti in corso; <br />
# il sistema core è più facile e più rapido da aggiornare; inoltre <br />
# questa guida è impostata sulla procedura d'installazione del sistema core.<br />
<br />
Una volta installato il sistema core, è possibile accedere ai repository in internet per proseguire la configurazione secondo le proprie esigenze.<br />
<br />
==Installare il sistema core==<br />
<br />
Al pari delle indicazioni di questa guida, può essere altrettanto utile la [http://www.archlinux.org/static/docs/arch-install-guide.txt Guida ufficiale di installazione di Arch Linux]. Inoltre, è disponibile una [http://www.archlinux.org/static/docs/arch-install-guide.html copia stampabile].<br />
<br />
===Avviare il CD di Arch Linux===<br />
<br />
Inserire il CD nel lettore cdrom e avviare il pc da lì. Potrebbe essere necessario cambiare l'ordine di avvio nel bios del computer o premere un tasto (generalmente F11 o F12) durante la fase del bios.<br />
<br />
Alcune utili opzioni per l'avvio del CD di Arch Linux:<br />
* ide-legacy se si verificano problemi coi drive IDE<br />
* noapic acpi=off pci=routeirq nosmp se il sistema si blocca durante il processo di avvio<br />
* memtest86+ per individuare eventuali errori nella memoria<br />
* lowmem is useful for older machines. It requires only 96MB of system RAM vs 256MB for the normal install<br />
Scegliere "Arch Linux Installation / Rescue System". Per modificare le opzioni di avvio premere ''e'' per editare le linee corrispondenti.<br />
Il sistema si avvierà e comparirà un messaggio di benvenuto con delle spiegazioni.<br />
<br />
===Cambiare la mappatura della tastiera===<br />
Premere Invio alla schermata di benvenuto. Per configurare una tastiera non-US scrivere<br />
km<br />
nella linea di comando e scegliere la mappatura appropriata per la tastiera.<br />
<br />
''Example''(norwegian) for illustrative purposes:<br />
<br />
In console keymap screen select<br />
no-latin1<br />
In console font screen select<br />
lat0-16<br />
<br />
Per il font della consolle "default8x16.psfu.gz" va sempre bene.<br />
<br />
===Iniziare l'installazione===<br />
Immettere<br />
/arch/setup <br />
per far partire l'installazione. <br />
<br />
====Selezionare una sorgente di installazione====<br />
Verrà suggerita una fonte di installazione. Scegliere CD se si usa una ISO core, scegliere ftp se si usa l'ISO ftp.<br />
<br />
====Preparare il disco rigido====<br />
Selezionare la prima voce di menù "Prepare Hard Drive". Attenzione, "Auto-Prepare" può essere rischioso perchè cancella l'intero disco rigido.<br />
Vediamo ora come suddividere il disco rigido in partizioni manualmente. Scegliere "2. Partition Hard Drives", selezionare il disco da ripartire (/dev/sdx), e creare alcune partizioni. <br />
<br />
=====Partitions=====<br />
Una partizione è una sezione dello spazio del disco rigido che appare come un disco separato, e può essere aggiunto al filesystem di Archlinux. Le partizioni sono suddivise in partizione "Primaria", "Estesa" e "Logica". <br/><br />
Le partizioni primarie possono essere avviabili, e sono limitate a 4. Per esempio. se si usa un PC con un solo drive SATA, la prima partizione primaria sarà identificata come sda1. La seconda partizione primaria sarà identificata come sda2, e di seguito sda3, e sda4. Superate 4 partizioni, saremo costretti a usare una partizione estesa contenente partizioni logiche.<br/><br />
I dischi ATA (IDE) sono identificati come hd*<br />
<br />
Le partizioni estese di per se non sono utilizzabili, esse sono dei meri "contenitori" per le partizioni logiche. Le partizioni logiche devono essere contenute in questa partizione estesa. Quando si suddivide un disco in partizioni, si può vedere questo schema di numerazione creando 3 partizioni primarie sda1-3 più una partizione estesa sda4, e creando poi dentro la partizione estesa più partizioni logiche (sda5, sda6 e così via).<br />
<br />
Ognuno ha un'opinione diversa sul metodo migliore per suddividere il disco rigido. Quello che serve è almeno una partizione primaria contenente il [http://it.wikipedia.org/wiki/File_system Filesystem] della directory radice ( / ) e una per la swap. Altre partizioni possono essere create per /boot (che contiene principalmente il kernel) e /home (che contiene i dati dell'utente). É consigliabile avere / e /home su partizioni separate. Ciò rende possibile reinstallare Arch Linux (o anche un'altra distribuzione) preservando dati, musica, immagini e preferenze dell'ambiente desktop.<br />
<br />
In questa guida di esempio verrà creata una partizione per /, una partizione per /home e una partizione di swap.<br />
<br />
=====La partizione swap=====<br />
Una partizione swap è uno spazio nel disco rigido dove risiede la "ram virtuale". Se i processi hanno bisogno di più RAM di quella che è fisicamente disponibile, Linux non può soddisfare la richiesta e si verifica un errore. Una partizione swap viene in soccorso in questa situazione integrando la RAM fisica con una RAM virtuale. Linux usa lo spazio del disco rigido per conservare una certa quantità di dati che non è più possibile tenere nella memoria fisica (in realtà è un po' più complicato perchè Linux tenta di mettere nello spazio swap le infomazioni utilizzate meno frequentemente). Poiché un disco rigido è molto lento paragonato alla RAM fisica, questo è solo un ripiego. <br />
<br />
<br />
Interrogando due persone sulla partizione swap si riceveranno quattro risposte diverse. Se si ha a disposizione RAM in abbondanza (più di 1024 MB) sarebbe possibile non usare affatto una partizione swap. Alcuni suggeriscono di usare il doppio della quantità di RAM fisica, altri raccomandano di non usarne più di 1024 MB. Una quantità di swap fra 512 MB and 1 GB potrebbe essere una buona scelta. In questo esempio verrà creato uno spazio di swap pari a 1 GB.<br />
<br />
Per iniziare creiamo la '''partizione primaria''' che dovrà contenere il filesystem della '''directory radice'''. Scegliere New -> Primary e inserire la dimensione desiderata (a volte fra 4 e 8 GB è una buona scelta per avere un sistema Linux completo). Mettere la partizione all'inizio del disco. Selezionare la partizione appena creata e scegliere "Bootable" per rendere questa partizione avviabile. Aggiungiamo un'altra '''partizione per la directory home'''. Scegliere un'altra partizione primaria e impostare la dimensione a un valore a scelta. La dimensione dipende proprio dalla quantità di dati da memorizzare nelle directory degli utenti, per cui non si può dare nessun suggerimento. La dimensione può variare da poche centinaia di MB per alcuni documenti da ufficio a centinaia di GB e più per video e mp3. Se si vuole utilizzare tutto lo spazio del disco rigido, la dimensione è pari allo spazio rimanente meno 512 MB - 1 GB. Alla fine creiamo una terza '''partizione di swap'''. Selezionare una dimensione fra 512 MB e 1 GB e cambiare il tipo a 82 (Linux swap / Solaris).<br />
<br />
Il risultato potrebbere essere qualcosa di simile: (la dimensione potrebbere variare in base alle decisioni dell'utente):<br />
<br />
Name Flags Part Type FS Type [Label] Size (MB)<br />
-------------------------------------------------------------------------<br />
sda1 Boot Primary Linux (4096 - 8192)<br />
sda2 Primary Linux (> 100)<br />
sda3 Primary Linux swap / Solaris (512 - 1024)<br />
<br />
Scegliere Write e digitare yes. Attenzione, questa operazione può distruggere i dati sul disco se si sono cancellate delle partizioni. Scegliere Quit per abbandonare il partizionatore. <br />
Scegliere Done per abbandonare questo menù e continuare con "Definire i punti di montaggio del Filesystem"<br />
<br />
====Definire i punti di montaggio del filesystem====<br />
=====Due parole su '''filesystem''' e "file system":=====<br />
<br />
Tecnicamente, e per la precisione, un filesystem è un formato di dati per le informazioni di throughput, mentre un "file system" (notare lo spazio) è un termine di riferimento per indicare la struttura di tutti i file e directory di un dato sistema. Pertanto, quando viene chiesto se si desidera creare un "filesystem", viene chiesto se si desidera un "formato" particolare per una partizione (ext3, fat, reiserfs ecc.)... Ma quando viene chiesto un punto di mount, si sta chiedendo dove risiederà (in che cartella) una data partizione nel "file system" Arch Linux. Andiamo a cominciare.<br />
<br />
Per prima cosa bisogna rispondere alla domanda sulla partizione da usare come swap, scegliere quella appropriata (in questo esempio sda3). Verrà chiesto se si vuol creare un filesystem swap, selezionare yes. Poi bisogna decidere dove montare la directory / (root), scegliere la partizione (sda1 nell'esempio). Verrà chiesto che genere di filesystem si desidera. <br />
<br />
Di nuovo, se si chiede a due persone quale filesystem scegliere si avranno 5 risposte differenti. Ognuno ha vantaggi e svantaggi. Qui di seguito è riportata una breve panoramica sui filesystem supportati.<br />
<br />
1. '''ext2''' - è il vecchio, affidabile filesystem GNU/Linux. Veloce e molto stabile, ma senza journaling.<br />
<br />
2. '''ext3''' - essenzialmente è il sistema ext2, ma col supporto per il journaling. ''Leggermente'' più lento di ext2 e altri filesystem. Estremamente stabile e di gran lunga il più usato, supportato e sviluppato.<br />
<br />
3. '''ReiserFS''' - il journaling FS ad alte prestazioni di Hans Reiser usa un metodo molto interessante di data throughput. ReiserFSè molto veloce, specialmente quando opera con molti file piccoli. ReiserFS è piuttosto ben affermato e stabile.<br />
<br />
4. '''JFS''' - è il journaling FS di IBM. JFS è piuttosto ben affermato, veloce e stabile.<br />
<br />
5. '''XFS''' - è un veloce journaling filesystem che è più adatto per file di grandi dimensioni, maggiori 1 GB; è più lento con piccoli file. Piuttosto stabile.<br />
<br />
Una delle differenze maggiori è il [http://it.wikipedia.org/wiki/Journaling journaling] (qualcosa di simile ai log di transazione negli ambienti di database). Tutti i filesystem ad eccezione di Ext2 usano il journaling. Ext3 è completamente compatibile con Ext2, perciò si può montarlo anche con CD di ripristino molto vecchi. Una scelta sicura per la partizione radice è Ext3. Reiserfs, XFS e JFS vanno ugualmente bene dal momento che GRUB (il boot manager che installeremo dopo) può avviare anche da questi. Creare il filesystem (format the partition) selezionando yes. Ora verrà chiesto di creare qualche partizione aggiuntiva. Nell'esempio rimane solo sda2, scegliere un tipo di filesystem e montarlo sotto /home. Di nuovo creare il filesystem e scegliere Done. Tornare al menù principale.<br />
<br />
===Selezionare i pacchetti===<br />
Ora selezioniamo alcuni pacchetti da installare. Scegliere CD come sorgente e selezionare il drive cd appropriato, se ce n'è più d'uno.<br/><br />
Scegliere la cateria base (si consiglia di selezionare tutti i pacchetti base). Se si sceglie l'ISO current piuttosto che l'ISO base, è possibile selezionare più pacchetti, però vedremo più avanti come installare altro software aggiornato più facilmente piuttosto che installare e reinstallare (da quando il CD d'installazione che si sta usando è stato creato, senza dubbio saranno disponibili numerosi aggiornamenti per i pacchetti contenuti lì, e più avanti vedremo come installare software aggiuntivoaggiornato con pacman ). Se si è '''sicuri''' di non aver bisogno di alcuni pacchetti (per esempio, un tipo di filesystem che non si utilizza, o il supporto per ISDN o PPPoE), questi si possono rimuovere tranquillamente dalla selezione dei pacchetti base.<br />
<br />
Andare alla fase successiva per "Installare i pacchetti".<br />
<br />
===Installare i pacchetti===<br />
Questo è un lavoro facile perchè tutto si svolge automaticamente. Andare a prendere un caffè e attendere la fine dell'installazione (premere ''continue'' se necessario).<br />
<br />
===Configurare il sistema===<br />
Verrà chiesto se si vuole scegliere hwdetect per reperire qualche informazione per la propria configurazione. Questo è raccomandato, perciò è meglio scegliere questa opzione. <br />
Ora verrà chiesto se serve il supporto per avviare da dispositivi usb, dispositivi FireWire, dispositivi PCMCIA, condivisioni NFS, serie RAID software, volumi LVM2 e volumi cifrati. Scegliere yes se se ne ha bisogno, nel nostro esempio non serve niente di tutto questo. La prossima domanda riguarda l'editor di testo da usare, scegliere [http://en.wikipedia.org/wiki/Nano_%28text_editor%29 nano] se non si ha familiarità con [http://en.wikipedia.org/wiki/Vim_%28text_editor%29 vi/vim]. Ora comparirà un menù coi più importanti file di configurazione er il sistema. Per adesso faremo solo alcuni piccoli aggiustamenti. Per vedere le opzioni disponibili in rc.conf semplicemente premere Alt+F2 per aprire una shell, vedere il file e tornare all'installatore con Alt+F1.<br />
<br />
=====/etc/rc.conf:=====<br />
* Cambiare LOCALE se necessario (e.g. "it_IT.utf8") <br />
* Cambiare TIMEZONE se necessario (e.g. "Europe/Rome")<br />
* Cambiare KEYMAP se necessario (e.g. "it")<br />
* Cambiare MODULES se si è a conoscenza che un modulo importante non viene caricato (hwdetect dovrebbe aver rilevato i moduli più importanti)<br />
* Cambiare il proprio HOSTNAME Cambiare le impostazioni di rete:<br />
** Non modificare la linea lo <br />
** Aggiustare l'indirizzo IP, netmask e broadcast se si utilizza un ip statico <br />
** Impostare eth0="dhcp" se si ha un router che assegna un indirizzo ip dinamicamente <br />
** Se si ha un IP statico impostare l'indirizzo del gateway a quello del proprio router e rimuovere il prefisso ! dalla relativa voce in ROUTES<br />
=====DEMONI=====<br />
Non si deve cambiare la linea [[daemons]] in questo momento, però è utile spiegare cosa sono i demoni, perchè ne avremo bisogno più avanti in questa guida.<br/><br />
Un demone è un programma che viene eseguito in background, rimane in attesa di eventi e fornisce servizi. Un buon esempio è un webserver che attende una richiesta per trasmettere una pagina o un server SSH in attesa che qualcuno cerchi di autenticarsi. Mentre queste sono applicazioni<br />
complete, ci sono demoni il cui lavoro non è quello visibile. Un demone che scrive messaggi in un file log (e.g. syslog, metalog), un demone che abbassa la frequenza della cpu se il sistema non ha niente da fare o un demone che fornisce un login grafico (e.g. gdm, kdm).<br/><br />
Tutti questi programmi possono essere aggiunti alla linea daemons e verranno eseguiti all'avvio del sistema. Demoni utili saranno presentati nel corso di questa guida.<br />
<br />
Utilizzare Ctrl+X per abbandonare l'editor.<br />
<br />
=====/etc/hosts:=====<br />
Aggiungere l'''hostname'' desiderato (quello che hai definito prima in rc.conf) come nel seguente esempio:<br />
127.0.0.1 localhost.localdomain localhost ''miohostname''<br />
Questo formato, '''incluso i nomi dei 'localhost'''', è richiesto per la compatibilità del programma.<br />
For most users, simply adding the ''hostname'' to the end of the default line will work, comunque alcuni utenti raccomandano di usare la seguente sintassi:<br />
127.0.0.1 ''yourhostname''.domain.org localhost.localdomain localhost ''yourhostname''<br />
<br />
Se si usa un IP statico, aggiungere una nuova linea <static-ip> hostname.domainname hostname, p. es.<br />
192.168.1.100 miohostname.domain.org miohostname<br />
<br />
=====/etc/fstab, mkinitcpio.conf e modprobe.conf=====<br />
Non è necessario modificare /etc/fstab, mkinitcpio.conf e modprobe.conf a questo punto ([[fstab]] gestisce i filesystem, mkinitcpio configura la ramdisk (e.g. avviare da RAID, volumi cifrati) e modprobe può essere usato per definire alcune opzioni di configurazione particolari per i moduli).<br />
<br />
=====/etc/resolv.conf (per IP statico)=====<br />
Se si usa un ip statico impostare il server dns in /etc/[[resolv.conf]] (nameserver <ip-address>)<br />
You may have as many as you wish.<br />
<br />
Se si utilizza un router, sarebbe meglio specificare i server DNS nel router stesso, e semplicemente puntare a essi dal file resolv.conf, usando l'indirizzo IP del router (che è anche il proprio gateway da /etc/rc.conf), e.g.:<br />
nameserver 192.168.1.1<br />
Alternativamente, aggiungere i server preferiti uno ad uno, e.g.:<br />
nameserver 4.2.2.1<br />
nameserver 4.2.2.2<br />
<br />
=====/etc/locale.gen =====<br />
<br />
Scegliere i ''locale'' che servono (rimuovere il prefisso # dalla linea desiderata), e.g.:<br />
en_US ISO-8859-1<br />
en_US.UTF-8 <br />
('''Il proprio ''locale'' deve coincidere con quello specificato nel file /etc/rc.conf di cui sopra.''')<br />
<br />
=====root password===== <br />
Per finire impostare una password per l'utente ''root'' e assicurarsi di ricordarla in futuro.<br/><br />
Tornare al menù principale e proseguire con l'intallazione di un kernel.<br />
<br />
===Installare il Kernel===<br />
Qui non ci sono molte scelte, scegliere v2.6 e continuare. Si potrebbe cambiare il kernel in un secondo momento. Verrà creata un'immagine di fallback; per andare sul sicuro mantenere mkinitcpio così com'è. Continuare con "installare un bootloader".<br />
<br />
===Installare un bootloader===<br />
Poichè non abbiamo alcun sistema operativo secondario nel nostro esempio, ci serve un bootmanager. Si consiglia [http://www.gnu.org/software/grub/ GNU GRUB]. In alternativa si può optare per [http://lilo.go.dyndns.org/ LILO]. La configurazione di GRUB proposta (/boot/grub/menu.lst) dovrebbe essere sufficiente. La sola cosa che si potrebbe modificare è la risoluzione della consolle. Aggiungere un vga=<numero> alla prima linea del kernel. Una tavola di corrispondenza tra le risoluzioni e i numeri vga compare nel file menu.lst.<br />
title Arch Linux (Main)<br />
root (hd0,0)<br />
kernel /boot/vmlinuz26 root=/dev/sda1 ro vga=773<br />
initrd /boot/kernel26.img<br />
L'argomento "vga=773" assegna un framebuffer 1024x768 con color depth 256.<br />
<br />
Uscire dall'installazione e digitare reboot.<br />
<br />
Se tutto va bene, il nuovo sistema ArchLinux verrà caricato e al termine comparirà una riga di login (è possibile cambiare l'ordine di avvio nel BIOS per avviare dal disco rigido).<br />
<br />
Congratulations, and welcome to your shiny, new Arch Linux core system<br />
<br />
==Configurare il sistema core ==<br />
Il nuovo sistema core Arch Linux è ora un funzionale sistema operativo GNU/Linux pronto per essere personalizzato. From here, you may build this elegant set of tools into whatever you wish or require for your purposes!<br />
Let's begin. <!--da tradurre--><br />
-----<br />
Autenticarsi (''login'') con l'account ''root''. Vedremo come configurare pacman e aggiornare il sistema come utente root, aggiungeremo poi un utente normale.<br />
<br />
===Configurare pacman===<br />
=====Cos'è pacman ?=====<br />
[[Pacman]] è il gestore di pacchetti di Arch Linux. Pacman è scritto in C ed è veloce, semplice, ed estremamente potente. Gestisce l'intero sistema dei pacchetti e permette l'installazione, la disinstallazione, il ripristino di versioni precedenti dei pacchetti (attraverso la cache), il trattamento dei pacchetti autocompilati, la risoluzione automatica delle dipendenze, ricerche da remoto e in locale, e molto altro. <br />
Pacman scarica ed installa i pacchetti dei programmi da repository remoti.<br />
<br />
Pacman è la più importante tra le applicazioni di Arch Linux per la costruzione del sistema più adatto alle proprie esigenze.<br />
<br />
=====Modifica di /etc/pacman.conf=====<br />
Pacman cercherà di leggere pacman.conf ogni volta che è invocato. Questo file di configurazione è diviso in sezioni corrispondenti ai repository. Ogni sezione definisce un repository <!--di pacchetti--> che pacman può utilizzare quando cerca dei pacchetti. Un comportamento diverso ha la sezione opzioni, che definisce le opzioni globali.<br />
nano -w /etc/pacman.conf<br />
Esempio:<br />
[core]<br />
# Add your preferred servers here, they will be used first<br />
#Server = http://mirrors.easynews.com/linux/archlinux/current/os/i686<br />
Include = /etc/pacman.d/core<br />
[extra]<br />
# Add your preferred servers here, they will be used first<br />
#Server = http://mirrors.easynews.com/linux/archlinux/extra/os/i686<br />
Include = /etc/pacman.d/extra<br />
#[unstable]<br />
# Add your preferred servers here, they will be used first<br />
#Server = http://mirrors.easynews.com/linux/archlinux/unstable/os/i686<br />
#Include = /etc/pacman.d/unstable<br />
[community]<br />
# Add your preferred servers here, they will be used first<br />
#Server = http://mirrors.easynews.com/linux/archlinux/community/os/i686<br />
Include = /etc/pacman.d/community<br />
Assicurarsi che il repository [community] sia abilitato (rimuovere # dall'inizio delle righe "Include = /etc/pacman.d/community" e "[community]"). Il repository della comunità Arch offre molte utili applicazioni.<br />
<br />
La linea "Server =", se decommentata, costringerà il server specificato ad essere il primo luogo di ricerca dei pacchetti. Ulteriori server per la ricerca sono nei file presenti in /etc/pacman.d/<br />
<br />
Se non è stato fatto durante l'installazione, modificare i file in /etc/pacman.d/ (core, extra, community) spostando in alto le righe relative ai mirrors che si trovano più vicini a te (se usi nano, Alt+A inizia la selezione di un'area, il cursore in basso marca le linee, Ctrl+K taglia l'area selezionata e Ctrl+U incolla). Mirror più veloci migliorano notevolmente le performance di Pacman e l'esperienza globale di Arch Linux. Si potrebbe voler tornare a modificare questi file di configurazione sperimentando vari mirrors.<br />
<br />
Dopo aver configurato la rete (vedere sotto), è possibile utilizzare lo script "rankmirrors", fornito con il pacchetto pacman più recente, che ordinerà automaticamente i mirrors in base alla loro velocità. Per esempio, per ordinare i mirrors nel repository "core", si esegua come root:<br />
rankmirrors /etc/pacman.d/core<br />
<br />
===Configurare la rete (se necessario)===<br />
<br />
Se tutto è andato bene si dovrebbe avere una rete funzionante. Provare con ping www.google.it per verificarlo.<br />
ping -c 3 www.google.com<br />
<br />
Se viene stabilita una connessione di rete, continuare con "Aggiornare, sincronizzare e Upgrade il sistema con pacman".<br />
<br />
Se, dopo aver eseguito ping www.google.com, viene segnalato un errore "unknown host", la rete non è configurata. Provare a ricontrollare se sono corretti i settaggi nei seguenti files:<br />
<br />
'''/etc/rc.conf''' # Controllare soprattutto la riga HOSTNAME= e la sezione NETWORKING<br />
<br />
'''/etc/hosts''' # Double-check your format. (See above.)<br />
<br />
'''/etc/resolv.conf''' # If you are using a static IP. If you are using DHCP, this file will be dynamically created and destroyed by default, but can be changed to your preference. (See [[Network]].)<br />
<br />
Istruzioni avanzate per configurare la rete si trovano nell'articolo [[Network]].<br />
<br />
====Rete locale via cavo====<br />
Controllare con<br />
ifconfig<br />
ci dovrebbe essere una voce per eth0. É possibile definire un nuovo ip statico con<br />
ifconfig eth0 <ip address> netmask <netmask> up <br />
e il gateway di default con<br />
route add default gw <ip address of the gateway><br />
Controllare se /etc/resolv.conf contiene il server dns e aggiungerlo se manca. <br />
Controllare di nuovo la rete con ping www.google.it. Se tutto ora funziona, adattare /etc/rc.conf come descritto nella sezione 2.6 (IP statico). Se si ha un server/router dhcp nella rete provare<br />
dhcpcd eth0<br />
Se questo funziona, adattare /etc/rc.conf come descritto nella sezione 2.6 (ip dinamico).<br />
<br />
====Rete locale Wireless====<br />
Guida di configurazione dettagliata [[Wireless Setup]]<br />
<br />
====Modem analogico====<br />
Per poter usare un modem Hayes-compatibile, esterno, analogico, bisogna aver installato almeno il pacchetto ppp. Modificare il file /etc/ppp/options per adattarlo alle proprie esigenze e seguendo la pagina man di pppd (''man pppd''). Bisogna definire uno script di chat per fornire username e password all'ISP una volta stabilita la connessione iniziale. Le pagine man di pppd e chat forniscono esempi che dovrebbero essere sufficienti per stabilire una connessione funzionante se si ha abbastanza esperienza o perseveranza. Con udev, le porte seriali in genere sono /dev/tts/0 and /dev/tts/1.<br />
Leggere il suggerimento [[Dialup without a dialer HOWTO]]<br />
<br />
Invece di combattere con lo spartano pppd, si può scegliere di installare wvdial o uno strumento simile che semplifichi considerevolmente il processo di configurazione. Nel caso si usi un cosidetto WinModem, che è sostanzialmente una scheda plugin PCI che funziona come un modem analogico interno, ci si può soffermare sull'ampia documentazione nella pagina principale di [http://www.linmodems.org/ LinModem].<br />
<br />
====ISDN====<br />
<br />
La configurazione dell'ISDN è fatta in tre fasi:<br />
# Installare e configurare l'hardware<br />
# Installare e configurare le utilità ISDN<br />
# Aggiungere le impostazioni per il proprio ISP <br />
<br />
Gli attuali kernel standard di Arch includono i moduli ISDN necessari, intendendo con ciò che non è necessario ricompilare il kernel a meno che non si debba usare un hardware ISDN alquanto insolito. Dopo aver installato fisicamente la scheda ISDN sulla macchina oppure collegato il box ISDN alla porta USB, si cercherà di caricare i moduli con modprobe. Quasi tutte le schede ISDN PCI passive sono gestite dal modulo isax che richiede due parametri; type and protocol. Il protocollo dev'essere impostato a '1' se il proprio paese usa lo sandard TR6, '2' se usa EuroISDN (EDSS1), '3' se si è agganciati ad una cosidetta leased-line senza canale Delta, and '4' per US NI1.<br />
<br />
I dettagli di tutte queste impostazioni e su come definirle sono inclusi nella documentazione del kernel, più specificatamente nella subdirectory isdn, oppure sono disponibili online. Il parametro type dipende dalla scheda; Una lista di tutti i possibili tipi si trova nel file README.HiSax della documentazione del kernel. Sceglere la propria scheda e caricare il modulo con le opzioni appropriate in questo modo:<br />
<br />
modprobe hisax type=18 protocol=2<br />
<br />
Questo carica il modulo hisax per ELSA Quickstep 1000PCI, che in Germania è usato col protocollo EDSS1. Si può trovare un utile rapporto di debug nel file /var/log/everything.log nel quale si vede come la scheda viene preparata per il funzionamento. Notare che probabilmente sarà necessario caricare alcuni moduli usb prima di poter utilizzare un adattatore USB ISDN esterno.<br />
<br />
Verificato che la scheda funziona con determinate impostazioni, aggiungere le opzioni del modulo a /etc/modprobe.conf:<br />
<br />
alias ippp0 hisax<br />
options hisax type=18 protocol=2<br />
<br />
Alternativamente, si può aggiungere qui solo la linea delle opzioni, e aggiungere hisax all'array MODULES in rc.conf. Questa è veramente una scelata personale, ma questo esempio ha il vantaggio che il modulo non verrà caricato finché non ce ne sarà veramente bisogno.<br />
<br />
Fatto questo, si dovrebbe avere un hardware funzionante e supportato. Ora servono i programmi di utilità essenziali per poterlo usare effettivamente!<br />
<br />
Installare il pacchetto isdn4k-utils e leggere la pagina man di isdnctrl per iniziare. Proseguendo nella pagina man si troveranno spiegazioni su come creare un file di configurazione che può essere analizzato da isdnctrl, così come alcuni utili esempi di configurazione. Notare che se si usa US NI1 bisogna aggiungere il proprio SPID all'impostazione dell'MSN separato da due punti.<br />
<br />
Dopo aver configurato la scheda ISDN con l'utilità isdnctrl, si dovrebbe essere in grado di collegarsi al numero di telefono specificato nel parametro PHONE_OUT, senza però riuscire nell'autenticazione con nome utente e password. Per far questo è necessario aggiungere nome utente e password a /etc/ppp/pap-secrets o /etc/ppp/chap-secrets, a seconda del protocollo usato dal proprio ISP per l'autenticazione, come se si dovesse configurare una normale connessione analogica PPP. Nel dubbio inserire i dati in entrambi i file.<br />
<br />
Se tutto è configurato correttamente, si dovrebbe essere in grado di stabilire una connessione dial-up con<br />
isdnctrl dial ippp0<br />
come utente root. Se ci sono problemi controllare i file di log!<br />
<br />
====DSL (PPPoE)====<br />
<br />
Queste istruzioni valgono solo se dovrà essere il proprio PC a controllare la connessione all'ISP. Non c'è bisogno di fare nient'altro che definire un corretto gateway di default se si usa un router separato di qualche tipo per svolgere le funzioni secondarie.<br />
<br />
Prima di usare la connessione alla linea DSL, bisogna installare fisicamente la scheda di rete che sarà connessa al modem DSL nel computer. Dopo aver aggiunto la scheda di rete appena intallata a modprobe.conf o all'array MODULES, si dovrà installare il pacchetto rp-pppoe ed eseguire lo script pppoe-setup per configurare la connessione. Una volta inseriti tutti i dati richiesti, ci si può connettere e disconnettere con<br />
<br />
/etc/rc.d/adsl start<br />
<br />
e<br />
<br />
/etc/rc.d/adsl stop<br />
<br />
rispettivamente. La configurazione è generalmente piuttosto facile e lineare, però si possono leggere le pagine man per avere suggerimenti. Per connettersi automaticamente all'avvio aggiungere adsl all'array DAEMONS.<br />
<br />
==Aggiornare il sistema con [[pacman]]== <!--Update, Sync and Upgrade the system ...--><br />
Ora aggiorneremo il sistema con [[pacman]]-<br />
<br />
Aggiornare e sincronizzare il database dei pacchetti con:<br />
pacman -Syu<br />
pacman acquisirà le informazioni più recenti sui pacchetti disponibili e effettuerà tutti gli aggiornamenti. (You may be prompted to upgrade pacman itself at this point. If so, say yes, and then reissue the pacman -Syu command when finished.)<br />
<br />
=====''Se avviene un importante aggiornamento del kernel.''=====<br />
<br />
Se il kernel viene sottoposto ad un importante aggiornamento, alcuni moduli come nvidia (sarà installato dopo nella guida) saranno inutilizzabili. Dovranno essere disinstallati e reinstallati sul nuovo kernel. Dopo l'installazione sarà necessario un riavvio.<br />
<br />
=====La bellezza di una distribuzione rolling release=====<br />
Tenere presente che Arch è una distribuzione '''rolling release'''. Questo significa che non c'è necessità di eseguire la reinstallazione del sistema per aggiornarlo ad una versione più recente. Dare periodicamente il comando '''pacman -Syu''' mantiene aggiornato il sistema alla versione corrente.<br />
<br />
=====Familiarizzare con pacman=====<br />
Pacman è il miglior amico dell'utente Arch. E' fortemente raccomandato di studiarne i comandi e poi provarli. Provare:<br />
man pacman<br />
Andare in fondo a questo articolo per una panoramica sui comandi di [[pacman]].<br />
<br />
===Aggiungere un utente e impostare i gruppi===<br />
Non si dovrebbe fare il lavoro quotidiano con l'account di root perchè è troppo potente per usarlo solo per scrivere una lettera o ascoltare musica. Aggiungere invece un account utente con:<br />
adduser<br />
Mentre la maggior parte delle opzioni di default possono essere usate tranquillamente, si dovrebbe aggiungere ai propri gruppi supplementari almeno audio e wheel. <br />
Audio permette all'utente di utilizzare la scheda audio mentre wheel permette di passare all'account root con su. Altri gruppi da aggiungere (separati da una virgola) sono:<br />
<br />
*storage - per gestire i dispositivi di archiviazione<br />
<br />
*video - per gestire il video ed usare l'accelerazione 3d<br />
<br />
*optical - per gestire i drive ottici<br />
<br />
*floppy - per accedere al floppy se necessario<br />
<br />
*lp - per gestire i processi di stampa <br />
<br />
<br />
Si può inoltre aggiungere optical ai gruppi se si vuole abilitare la registrazione di CD / DVD da parte dell'account utente.<br />
<br />
Vedi [http://wiki.archlinux.org/index.php/Groups Groups] per sapere di quali gruppi bisogna essere membri.<br />
Si può aggiungere il proprio utente ai gruppi desiderati in questo modo (come root):<br />
usermod -aG audio,video,floppy,lp,optical,network,storage,wheel USERNAME<br />
<br />
==Installare e configurare l'Hardware==<br />
===Configurare la scheda audio con alsamixer===<br />
L'Advanced Linux Sound Architecture (conosciuto con l'acronimo ALSA) è un componente del kernel di Linux che intende rimpiazzare l'originale Open Sound System (OSS) nel fornire i drivers per la scheda audio. Besides the sound device drivers, ALSA also bundles a user space library for application developers who want to use driver features with a higher level API than direct interaction with the kernel drivers. Il pacchetto alsa-utils contiene alsamixer, che permette di configurare la periferica audio dalla console. (Si può anche avviare da terminale in ambiente grafico).<br />
<br />
Installare il pacchetto alsa-utils:<br />
pacman -S alsa-utils<br />
<br />
poi configurare la scheda audio con<br />
alsaconf<br />
<br />
e usare alsamixer per regolare i volumi.<br />
alsamixer<br />
<br />
La scheda audio dovrebbe essere già funzionante ma non si sentirà alcun suono perché i volumi sono muti di default.<br />
Attivare il volume almeno del Master e del canale PCM muovendosi con le frecce di direzione sinistra/destra e premendo '''M'''. Incrementare o diminuire il livello dei volumi con le frecce di direzione sopra/sotto. (70-90 dovrebbe essere un livello ottimale). Uscire da alsamixer premendo ESC. <br />
<br />
Per non perdere al riavvio i settaggi appena effettuati dare i comando<br />
alsactl store<br />
<br />
e aggiungere alsa alla sezione DAEMONS in /etc/rc.conf.<br />
nano /etc/rc.conf<br />
<br />
DAEMONS=(syslog-ng network crond '''alsa''')<br />
<br />
Se non è stato già fatto, aggiungere il proprio utente al gruppo audio con<br />
gpasswd -a USERNAME audio<br />
<br />
===Configurare la regolazione della frequenza della CPU===<br />
I processori moderni possono diminuire la frequenza e il voltaggio per ridurre il riscaldamento e il il consumo di energia. In primo luogo una riduzione porterà ad avere un sistema più silenzioso, quindi anche un sistema desktop ne avrà vantaggi. Installare cpufrequtils con<br />
pacman -S cpufrequtils<br />
e aggiungere cpufreq ai demoni in /etc/rc.conf. Editare il file di configurazione /etc/conf.d/cpufreq e cambiare <br />
governor="conservative"<br />
che incrementa dinamicamente la frequenza della cpu quando è necessario (che è una scelta sicura anche sui sistemi desktop). Modificare min_freq e max_freq per adattarle alle specifiche della cpu del sistema. If you don't know the frequencies, run ''cpufreq-info'' after loading one of the frequency scaling modules. Add the frequency scaling modules to your /etc/rc.conf modules line. Most modern notebooks and desktops can simply use the ''acpi-cpufreq'' driver, however other options include the ''p4-clockmod, powernow-k6, powernow-k7, powernow-k8, and speedstep-centrino'' drivers. Caricare il modulo con<br />
modprobe <modulname> <br />
e far partire cpufreq con<br />
/etc/rc.d/cpufreq start<br />
Per maggiori e più dettagliate informazione vedere [[Cpufrequtils]]<br />
<br />
===Alcune precisazioni per i portatili===<br />
Il supporto per ACPI è necesssario per usare alcune funzioni speciali sul notebook (e.g. ''sleep'', ''sleep'' quando il coperchio è chiuso, tasti speciali...). Installare acpid <br />
pacman -S acpid<br />
aggiungerlo ai demoni in /etc/rc.conf (acpid). Avviarlo con<br />
/etc/rc.d/acpid start<br />
<br />
Informazioni più specifiche riguardo ad Arch Linux sui diversi computer portatili si trovano in [[:Category:Laptops (English)]]<br />
<br />
==Installare e configurare X ==<br />
The X Window System (commonly X11, or just simply X) is a networking and display protocol which provides windowing on bitmap displays. It provides the standard toolkit and protocol to build graphical user interfaces (GUIs) on Unix-like operating systems.<br />
<br />
X provides the basic framework, or primitives, for building GUI environments: drawing and moving windows on the screen and interacting with a mouse and/or keyboard. X does not mandate the user interface individual client programs handle this. <br />
-----<br />
Installare i pacchetti base di Xorg usando pacman. E' il primo passo per costruire un ambiente grafico (GUI, Graphical User Interface).<br />
<br />
Da root, dare il comando:<br />
pacman -S xorg<br />
(Il vecchio gruppo di pacchetti xorg era stato rimosso ma ora è stato ripristinato. per un po' bisognava installare con "pacman -S xorg-server xorg-xkb-utils xorg-xauth xorg-server-utils xorg-xinit xf86-video-vesa xf86-input-mouse xf86-input-keyboard").<br />
Ora abbiamo i pacchetti base che servono per far partire il server X. Ora bisogna aggiungere il driver per la scheda grafica (e.g. xf86-video-<nome>). Per avere una lista completa dei driver video '''open-source''' digitare:<br />
pacman -Ss xf86-video | less<br />
Se non si conosce la scheda grafica in uso eseguire<br />
lspci | grep VGA<br />
Si riporta una lista dei driver '''open source''', e dei corrispondenti chipset video.<br />
*'''xf86-video-apm''' Alliance ProMotion video driver<br />
*'''xf86-video-ark''' ark video driver<br />
*'''xf86-video-ati''' ati video driver<br />
*'''xf86-video-chips''' Chips and Tehcnologies video driver<br />
*'''xf86-video-cirrus''' Cirrus Logic video driver<br />
*'''xf86-video-dummy''' dummy video driver<br />
*'''xf86-video-fbdev''' framebuffer video driver<br />
*'''xf86-video-glint''' GLINT/Permedia video driver<br />
*'''xf86-video-i128''' Number 0 i128 video driver<br />
*'''xf86-video-i740''' Intel i740 video driver<br />
*'''xf86-video-i810''' Intel i810/i830/i9xx video drivers<br />
*'''xf86-video-imstt''' Integrated Micro Solutions Twin Turbo vidoe driver<br />
*'''xf86-video-mga''' mga video driver (Matrox Graphics Adapter)<br />
*'''xf86-video-neomagic''' neomagic video driver<br />
*'''xf86-video-nv''' nvidia nv video driver<br />
*'''xf86-video-rendition''' Rendition video driver<br />
*'''xf86-video-s3''' S3 video driver<br />
*'''xf86-video-s3virge''' S3 Virge video driver<br />
*'''xf86-video-savage''' savage video driver<br />
*'''xf86-video-siliconmotion''' siliconmotion video driver<br />
*'''xf86-video-sis''' SiS video driver<br />
*'''xf86-video-sisusb''' SiS USB video driver<br />
*'''xf86-video-tdfx''' tdfx video driver<br />
*'''xf86-video-trident''' Trident video driver<br />
*'''xf86-video-tseng''' tseng video driver<br />
*'''xf86-video-unichrome''' Unichrome video drivers<br />
*'''xf86-video-v4l''' v4l video driver<br />
*'''xf86-video-vesa''' vesa video driver<br />
*'''xf86-video-vga''' VGA 16 color video driver<br />
*'''xf86-video-via''' via video driver<br />
*'''xf86-video-vmware ''' vmware video driver<br />
*'''xf86-video-voodoo ''' voodoo video driver<br />
<br />
* Notare che il driver '''vesa''' è il più generico, e dovrebbe essere compatibile con quasi tutti i moderni chipset video. Se non si riesce a trovare un driver adatto per il proprio chipset video, vesa '''dovrebbe''' funzionare.<br />
<br />
*Se si ha una scheda video nVIDIA o ATI, si può voler installare il driver proprietario nVIDIA or ATI. '''Installare i drivers video proprietari come spiegato più avanti''' in "Usare i driver proprietari della scheda grafica (Nvidia, Ati)"<br />
<br />
Installare il driver video appropriato per la propria scheda video, ad esempio:<br />
pacman -S xf86-video-i810<br />
(per installare il driver del chipset intel 810.)<br />
<br />
==Creare /etc/X11/xorg.conf==<br />
=====What is /etc/X11/xorg.conf?=====<br />
/etc/X11/xorg.conf is the '''main configuration file''' for your '''X''' Window System, the foundation of your '''G'''raphical '''U'''ser '''I'''nterface. It is a plain text file ordered into sections and subsections. Important sections are ''Files, InputDevice, Monitor, Modes, Screen, Device, and ServerLayout''. Sections can appear in any order and there may be more than one section of each kind, for example, if you have more than one monitor, say a video projector and an on board LCD of a notebook. <br />
------<br />
Per default non c'è un file di configurazione di Xorg, e con l'ultimo Xorg non serve, se l'autoidentificazione ''funziona adeguatamente'' e non si devono attivare caratterisctiche tipo aiglx e simili. Tuttavia molti avranno ancora la necessità di generare un file di configurazione.<br />
<br />
*Per fare un file di configurazione usando Xorg eseguire<br />
Xorg -configure<br />
Che crea il file /root/xorg.conf. Spostare il file di configurazione generato nella posizione appropriata, e.g.,<br />
mv /root/xorg.conf.new /etc/X11/xorg.conf<br />
<br />
*Un altro metodo per fare un file xorg.conf senza metterci le mani sopra è quello di servirsi dell'utilità di tpowa:<br />
hwd -xa<br />
hwd (per vedere le diverse opzioni)<br />
<br />
I drive video proprietari inoltre hanno strumenti di utilità che elaborano il file xorg.conf per configurare i driver (vedi sotto). Questi sono <br />
aticonfig<br />
e<br />
nvidia-xconfig<br />
<br />
Tuttavia si dovrebbe avere dimestichezza nel modificare il file di configurazione manualmente (poiché ciò è necessario di solito per risolvere diversi inconvenienti di tanto in tanto):<br />
<br />
nano /etc/X11/xorg.conf<br />
<br />
Editare il file /etc/X11/xorg.conf per specificare i propri driver video. e.g.:<br />
Section "Device"<br />
Driver "i810"<br />
<br />
====Un semplice test per X====<br />
<br />
A questo punto si dovrebbe avere xorg installato, con un driver video adatto e un file di configurazione /etc/X11/xorg.conf. Per testare la propria configurazione velocemente, prima di installare un ambieinte desktop completo, installare '''xterm'''. Xterm è un emulatore di terminale molto semplice che gira nell'ambiente X Server. Xterm consentirà di verificare effettivamente se il driver video e /etc/X11/xorg.conf sono configurati correttamente. In alternativa, si può verificare se l'autorilevamento di X funziona in modo soddisfacente, in assenza di /etc/X11/xorg.conf.<br />
<br />
pacman -S xterm<br />
<br />
Modificare il file /home/username/.xinitrc, '''come utente normale''', per stabilire l'evento del server X da chiamare col comando 'startx':<br />
<br />
su mionomeutente<br />
<br />
nano ~/.xinitrc<br />
<br />
e aggiungere (o decommentare)<br />
<br />
exec xterm<br />
<br />
Si dovrebbe avere qualcosa di simile:<br />
<br />
#!/bin/sh<br />
#<br />
# ~/.xinitrc<br />
#<br />
# Executed by startx (run your window manager from here)<br />
#<br />
exec xterm<br />
# exec wmaker<br />
# exec startkde<br />
# exec icewm<br />
# exec blackbox<br />
# exec fluxbox<br />
<br />
(Assicurarsi di avere una sola linea commentata in ~/.xinitrc ) Se non c'è ~/.xinitrc, si deve semplicemente crearne uno con le informazioni viste sopra.<br />
<br />
Avviare il server X come utente normale, con:<br />
<br />
startx<br />
Si dovrebbe avere una sessione di xterm aperta. Si può uscire dal server X con Ctrl+Alt+Backspace, o digitando "exit". Se si hanno problemi nell'avviare X, si possono cercare gli errori nel file /var/log/Xorg.0.log e nei messaggi sulla consolle da cui è stato avviato X.<br />
<br />
Ora si potrebbe installare un login manager grafico (per evitare di dover editare startx ogni volta che si accende il computer) tipo [[GDM]] or [[KDM]], però per questo ''si può'' attendere e si trovano istruzioni dettagliate sulla configurazione di Xorg nell'articolo [[Xorg]].<br />
<br />
===Regolare il layout della tastiera===<br />
Per cambiare il layout della tastiera aprire il file /etc/X11/xorg.conf e aggiungere queste linee nella sezione Input (keyboard0) (l'esempio mostra un layout italiano con nessun tasto inattivo, modificarlo secondo le necessità).<br />
Option "XkbLayout" "it"<br />
Option "XkbVariant" "nodeadkeys"<br />
<br />
===Regolare il Mouse per l'uso della rotellina===<br />
Se si vuole abilitare l'uso della rotellina, aggiungere alla sezione Input (mouse0):<br />
Option "ZAxisMapping" "4 5 6 7"<br />
<br />
===evdev===<br />
Se si possiede un mouse moderno con diversi tasti e funzioni, sarebbe meglio installare il driver per il mouse evdev, che permette di sfruttare la piena funzionalità del proprio mouse:<br />
<br />
pacman -S xf86-input-evdev<br />
Caricare il driver:<br />
modprobe evdev<br />
Trovare il nome del mouse:<br />
cat /proc/bus/input/devices | egrep "Name"<br />
Utilizzando il nome del mouse, configurare la sezione InputDevice di /etc/X11/xorg.conf di conseguenza, eg:<br />
Section "InputDevice"<br />
Identifier "Evdev Mouse"<br />
Driver "evdev"<br />
Option "Name" "Logitech USB-PS/2 Optical Mouse"<br />
Option "CorePointer"<br />
EndSection<br />
Si può avere solo '''un''' dispositivo "CorePointer" specificato in /etc/X11/xorg.conf, perciò assicurarsi di decommentare le righe relative ad un nuovo mouse solo dopo aver correttamente rimosso quelle relative al mouse non più utilizzato.<br />
<br />
Modificare anche la sezione ServerLayout per includere Evdev Mouse come CorePointer e.g.:<br />
Section "ServerLayout"<br />
Identifier "Layout0"<br />
Screen 0 "Screen0"<br />
InputDevice "Keyboard0" "CoreKeyboard"<br />
InputDevice "Evdev Mouse" "CorePointer"<br />
<br />
===Usare i driver proprietari della scheda grafica (Nvidia, Ati)===<br />
Si potrebbero voler utilizzare i drivers proprietari nVIDIA or ATI. <br />
====Scheda grafica Nvidia====<br />
I driver nVIDIA proprietari sono generalmente cosiderati di qualità eccellente, e offrono prestazioni 3D superiori.<br />
<br />
Prima di configurare la scheda grafica bisogna sapere quali sono i driver adatti. Arch ha attualmente 3 diversi diriver ognuno dei quali è adatto a un certo sottogruppo di schede:<br />
# '''nvidia-71xx''' ''per schede molto vecchie come TNT e TNT2''<br />
# '''nvidia-96xx''' ''supporta debolmente le schede più nuove fino alla GF 4''<br />
# '''nvidia''' ''supporta solo le GPU più nuove, successive alla GF 4''<br />
<br />
Consultare l'homepage di nVIDIA per vedere quella che va bene. La differenza è solo per l'intallazione; la configurazione è la stessa per tutti i driver.<br />
<br />
Installare i driver nvidia appropriati, p. es.:<br />
pacman -S nvidia<br />
<br />
A questo punto, ci sono 3 modi di procedere.<br />
<br />
*'''1.''' Se non esiste affatto un file xorg.conf, o se c'è un xorg.conf e si vuole '''generarne uno completamente nuovo''' con l'utilità di nVIDIA, fare una copia di quello vecchio:<br />
mv /etc/X11/xorg.conf /etc/X11/xorg.old<br />
Quindi creare il nuovo /etc/X11/xorg.conf con<br />
nvidia-xconfig<br />
L'utilità nvidia-xconfig crea nomalmente un xorg.conf molto corto, semplificato e facile da leggere.<br />
<br />
Ha anche diverse opzioni che specificano ulteriormente il contenuto e le opzioni del file xorg.<br />
Per esempio,<br />
nvidia-xconfig --composite --add-argb-glx-visuals<br />
<br />
Per informazioni più dettagliate, vedere nvidia-xconfig(1).<br />
<br />
*'''2.'' ''''Expert Option:''' Se esiste un xorg.conf e si vuole utilizzare quello, editare xorg manualmente, e at the very least, aggiustare la sezione Device Section cambiando Driver "<vecchionomedriver>" con Driver "nvidia".<br />
Section "Device"<br />
<br />
Driver "nvidia" <br />
*'''3.''' In alternativa, si può tenere il file /etc/X11/xorg.conf esistente ed eseguire:<br />
nvidia-xconfig<br />
che '''aggiorna''' automaticamente /etc/X11/xorg.conf per l'utilzzo col driver proprietario nVIDIA.<br />
<br />
Alcune opzioni utili nella sezione device sono (attenzione che queste potrebbero non funzionare sul sistema in uso):<br />
Option "RenderAccel" "true"<br />
Option "NoLogo" "true"<br />
Option "AGPFastWrite" "true"<br />
Option "EnablePageFlip" "true"<br />
<br />
nvidia-xconfig aggiunge automaticamente l'opzione glx in xorg. Se non si usa nvidia-xconfig, si dovrebbe aggiungerla alla sezione module:<br />
<br />
Load "glx"<br />
Ricontrollare /etc/X11/xorg.conf per essere sicuri che i valori di default depth, horizontal refresh, vertical refresh e resolutions siano accettabili.<br />
<br />
Logout e login.<br />
<br />
Avviare il server X server come utente normale, per testare la configurazione:<br />
startx<br />
<br />
Istruzioni avanzate per la configurazione Nvidia si trovano nell'articolo [[NVIDIA]].<br />
<br />
====Schede grafiche ATI====<br />
I possessori di schede ATI hannno due opzioni per i driver. Se si è indecisi sui driver da usare si consiglia di provare prima quello open source. Il driver open source soddisfa la maggior parte delle esigenze oltre a essere generalmente meno problematico.<br />
<br />
Installare il driver ATI '''proprietario''' con<br />
pacman -S catalyst catalyst-utils<br />
<br />
Usare lo strumento di utilità aticonfig per modificare il file xorg.conf. Aggiungere quindi fglrx alla riga MODULES in /etc/rc.conf.<br />
Nota: Il driver proprietario non supporta [[AIGLX]]. Per usare [[Compiz]] o [[Beryl]] con questo driver si deve usare [[XGL]].<br />
<br />
Installare il driver ATI '''open-source''' con<br />
pacman -S xf86-video-ati<br />
Installare anche il pacchetto libgl-dri se si vuole abilitare l'accelerazione 3d.<br />
<br />
Modificare poi il file /etc/X11/xorg.conf nella sezione "Device" inserendo come Driver "radeon".<br />
Inserire radeon anche nella sezione MODULES del file /etc/rc.conf.<br />
<br />
Attualmente il driver open source non ha lo stesso livello di prestazioni di quello proprietario. Inoltre non ha il TV-out, il supporto per i DVI dual-link, e probabilmente altre caratteristiche. Per un'altro verso supporta Aiglx e ha un miglior supporto per il dual-head.<br />
<br />
Istruzioni avanzate per la configurazione delle schede ATI si trovano in [[ATI | ATI wiki]].<br />
<br />
==Installare e configurare un ambiente Desktop==<br />
Se si chiede quale sia il miglior Desktop Environment o Window Manager, si riceveranno diverse risposte. Bisogna scegliere tra varie possibilità l'ambiente più adatto alle proprie esigenze.<br />
* Se si cerca qualcosa di completo e simile a Windows e Mac OSX, '''KDE''' è una buona scelta.<br />
* Se si cerca qualcosa più minimale, che segue il pincipio K.I.S.S. più da vicino, è meglio '''GNOME'''.<br />
* Se si ha una vecchia macchina o si cerca qualcolsa di più leggero, una buona soluzione è '''xfce4''' poichè dà ancora un ambiente desktop completo.<br />
* Se si vuole qualcosa di ancora più leggero, '''openbox''', '''fluxbox''' o '''fvwm2''' può essere quello giusto (per non parlare di tutti gli altri window manager leggeri come '''icewm''', '''windowmaker''' e''' twm'''). <br />
* Se si ha in mente qualcosa di completamente differente provare '''ion''', '''wmii''' o '''dwm'''.<br />
<br />
===Installare i font===<br />
Inizialmente conviene installare alcuni font attraenti '''prima di installare un ambiente desktop/window manager. Dejavu e bitstream-vera sono dei set di font carini. Per i siti web sarebbe meglio avere anche i font microsoft. Installare con<br />
pacman -S ttf-ms-fonts ttf-dejavu ttf-bitstream-vera<br />
<br />
===Gnome===<br />
====Generalità su Gnome====<br />
The '''G'''NU '''N'''etwork '''O'''bject '''M'''odel '''E'''nvironment. Il progetto GNOME project prevede due cose: l'ambiente desktop GNOME, un intuitivo e attraente desktop per utenti finali, e la piattaforma di sviluppo GNOME, un'architettura estesa per la creazione di applicazioni da integrare nel resto del desktop.<br />
<br />
====Installazione====<br />
Installare l'ambiente GNOME completo con:<br />
pacman -S gnome gnome-extra<br />
Per essere sicuri scegliere tuttii pacchetti mostrati.<br />
In alternativa, si può installare un more basic, stripped-down GNOME:<br />
pacman -S gnome<br />
<br />
=====DEMONI utili per GNOME=====<br />
Un demone è un programma che gira in background, attendendo un segnale per intervenire ed offire un servizio. Il demone '''hal''', tra l'altro, automatizza il montaggio di dischi, drives ottici (CD/DVD) e drives/thumbdrives USB per l'utilizzo in ambiente grafico. Il demone '''fam''' consente l'aggiornamento in tempo reale dell'interfaccia grafica del sistema ad ogni alterazione dei file nel file system. Permette ad esempio l'accesso istantaneo ai programmi appena installati e l'aggiornamento di Desktop e File Manager dopo aver spostato o cancellato un file. Entrambi '''hal''' e '''fam''' rendono più facile la vita dell'utente di GNOME.<br />
<br />
Si può voler installare un Login Manager grafico. Per GNOME, il demone '''gdm''' è la scelta giusta. Installare gdm con<br />
pacman -S gdm<br />
Quasi sicuramente si vorranno i demoni '''hal''' and '''fam'''.<br />
<br />
Per attivare hal e fam:<br />
/etc/rc.d/hal start<br />
<br />
/etc/rc.d/fam start<br />
<br />
Aggiungerli in /etc/rc.conf nella sezione DAEMONS, così partiranno automaticamente all' avvio del sistema:<br />
nano /etc/rc.conf<br />
<br />
DAEMONS=(syslog-ng network crond alsa '''hal fam gdm''')<br />
(se si preferisce loggarsi in console e far partire X manualmente come da 'tradizione Slackware', omettere gdm).<br />
<br />
====~/.xinitrc====<br />
<br />
Questo file di configurazione controlla ciò che succede quando si da il comando 'startx'.<br />
<br />
Modificare /home/username/.xinitrc per utilizzare GNOME:<br />
<br />
nano ~/.xinitrc<br />
<br />
Decommentare la linea 'exec gnome-session' in modo che somigli a qualcosa di simile:<br />
<br />
#!/bin/sh<br />
#<br />
# ~/.xinitrc<br />
#<br />
# Executed by startx (run your window manager from here)<br />
#<br />
#exec xterm<br />
#exec wmaker<br />
# exec startkde<br />
exec gnome-session<br />
# exec icewm<br />
# exec blackbox<br />
# exec fluxbox<br />
<br />
Se il file ~/.xinitrc non esiste, bisogna crearlo e inserirvi le informazioni indicate qui sopra. Tenere ben presente che si deve avere '''solo una''' linea decommentata nel file ~/.xinitrc.<br />
<br />
Passare all'utente normale:<br />
su USERNAME<br />
<br />
e provare con:<br />
startx<br />
<br />
Sarebbe opportuno installare anche un terminale e un editor di testo. Tra le possibili scelte si segnalano gnome-terminal e geany:<br />
pacman -S geany gnome-terminal<br />
<br />
Istruzioni avanzate per l'installazione e la configurazione di Gnome si trovano nell'articolo [[Gnome (Italiano)|Gnome]].<br />
<br />
====Migliorare l'aspetto del desktop====<br />
Non tutti trovano i temi e le icone di gnome molto attraenti. Un tema gtk carino è murrine. Installarlo con<br />
pacman -S gtk-engine-murrine<br />
e selezionarlo con System->Preferences->Theme. Diversi temi, icone e sfondi si trovano in [http://www.gnome-look.org Gnome Look]<br />
<br />
===KDE===<br />
====Generalità su KDE====<br />
The '''K''' '''D'''esktop '''E'''nvironment. KDE è un potente ambiente grafico desktop Free Software per stazioni di lavoro GNU/Linux e Unix. Unisce facilità d'uso, contemporanea funzionalità e grafica straordinaria con la superiorità tecnologica dei sistemi operativi simili a UNIX.<br />
<br />
====Installazione====<br />
Arch propone diverse versioni di kde: '''kde, kdebase, and KDEmod'''. Scegliere '''una''' delle seguenti e proseguire con '''"Useful KDE DAEMONS"''':<br />
<br />
'''1.)''' Il pacchetto '''kde''' è il pacchetto KDE vanilla completo, ~300MB.<br />
pacman -S kde<br />
'''2.)''' Il pacchetto '''kdebase''' è una versione is più snella con meno applicazioni, ~80MB.<br />
pacman -S kdebase<br />
'''3.)''' Infine, '''KDEmod''' è un sistema esclusivo di Arch Linux tenuto dalla comunità, modificato per avere grandi prestazioni e modularità. Il sito web del progetto KDEmod si trova in [http://kdemod.ath.cx/ http://kdemod.ath.cx/]. KDEmod è estremamente veloce, leggero e reattivo, con tema gradevole e personalizzabile. <br />
<br />
Per installare KDEmod in 5 facili passi, è sufficiente seguire queste istruzioni d'intallazione...<br />
Note: Prima di iniziare ricordarsi di leggere tutti i messaggi d'installazione. Essi sono abbstanza esaurienti e should solve any upcoming questions after the installation. If you cant scroll back to see all messages, just take a look into /var/log/pacman.log<br />
<br />
*1. Add the kdemod repo to your /etc/pacman.conf:<br />
nano /etc/pacman.conf<br />
Add one of these entries at the top of your server list:<br />
[kdemod]<br />
Server = http://kdemod.ath.cx/repo/current/i686<br />
for 32 bit Arch, or<br />
[kdemod]<br />
Server = http://kdemod.ath.cx/repo/current/x86_64<br />
for 64 bit Arch.<br />
<br />
*2. You must also activate the [community] repository in /etc/pacman.conf because KDEmod needs some packages from this repository. Make sure the following lines are uncommented:<br />
[community]<br />
Include = /etc/pacman.d/community<br />
<br />
<br />
*3. Update your package database with pacman -Syu. Now you can choose between two installations:<br />
<br />
pacman -S kdemod ''- installs a light base system''<br />
pacman -S kdemod-complete ''- installs the full KDE desktop''<br />
<br />
If you encounter any errors or conflicts at this step, check pacmans output, and if there are some unsolvable problems, tell us about them at the forums.<br />
*4. Install your localization. Take a look at the list of packages or simply do a pacman -Ss kdemod-kde-i18n to see which of them are already included.<br />
<br />
*5. Install all the extra apps you want. You can check out all available KDEmod packages by entering pacman -Sl kdemod<br />
<br />
====Useful KDE DAEMONS====<br />
<br />
KDE necessita dei demoni '''hal''' ('''H'''ardware '''A'''bstraction '''L'''ayer) e '''fam''' ('''F'''ile '''A'''lteration '''M'''onitor). Il demone '''kdm''' è il '''K''' '''D'''isplay '''M'''anager, il quale fornisce un login grafico, se desiderato.<br />
<br />
Richiamiamo da sopra che un demone è un programma che funziona in background, in attesa del verificarsi di un evento per offrire un particolare servizio. Il demone hal, fra le altre cose, renderà automatico il montaggio dei dischi, dei drive ottici, dei drive e chiavette USB per essere utilizzati tramite la GUI ('''G'''raphic '''U'''ser '''I'''nterface, interfaccia grafica dell'utente). Il demone fam invece permetterà una rappresentazione real time delle alterazioni dei file tramite la GUI, permettendo quindi un accesso istantaneo ai programmi recentemente installati, o ai cambiamenti occorsi nel filesystem. Sia '''hal''' che '''fam''' rendono la vita più facile per l'utente KDE, e sono installati quando viene installato KDE.<br />
Fate partire hal e fam con:<br />
<br />
/etc/rc.d/hal start<br />
<br />
/etc/rc.d/fam start<br />
<br />
Modificate la vostra sezione DAEMONS nell' /etc/rc.conf:<br />
nano /etc/rc.conf<br />
Aggiungete '''hal''' e '''fam''' alla sezione DAEMONS, per farli partire al boot. Se preferite un login grafico, aggiungete anche '''kdm''' alla lista: <br />
DAEMONS=(syslog-ng network crond alsa '''hal fam kdm''')<br />
(Se preferite loggarvi dalla console e far partire il server grafico manualmente, come la 'tradizione Slackware' vuole, non inserite kdm.)<br />
<br />
=====~/.xinitrc=====<br />
Questo file di configurazione controlla cosa succede quando date il comando 'startx'.<br />
<br />
Editate il vostro /home/nomeutente/.xinitrc per utilizzare KDE:<br />
nano ~/.xinitrc<br />
Decommentate la riga 'exec startkde' così da far apparire una cosa simile a questa:<br />
#!/bin/sh<br />
#<br />
# ~/.xinitrc<br />
#<br />
# Executed by startx (run your window manager from here)<br />
#<br />
#exec xterm<br />
#exec wmaker<br />
exec startkde<br />
# exec gnome-session<br />
# exec icewm<br />
# exec blackbox<br />
# exec fluxbox<br />
Se non avete un file ~/.xinitrc, semplicemente createne uno con le informazioni qua sopra. Ricordate, dovete avere solo '''una''' riga decommentata nel vostro ~/.xinitrc.<br />
<br />
Tornate al vostro utente normale:<br />
su username<br />
Adesso provate a far partire il server X:<br />
startx<br />
<br />
Congratulazioni! Benvenuti nel vostro Kde Desktop Environment e al vostro nuovo sistema Arch Linux! Potreste continuare il discorso guardando i [[Post Installation Tips]] o il resto delle informazioni qua sotto.<br />
<br />
Istruzioni avanzate su come installare e configurare KDE si trovano nell'articolo [[KDE]].<br />
<br />
===Xfce===<br />
====Generalità su Xfce====<br />
Xfce è un ambiente desktop (DE), tipo GNOME o KDE. Contiene una serie di applicazioni come: un'applicazione root window, un window manager, un file manager, un pannello, etc. Xfce è scritto utilizzando il toolkit GTK2 e contiene un proprio ambiente di sviluppo (librerie, demoni, etc.) simile agli altri grandi DE. Diversamente da GNOME o KDE, Xfce è leggero e progettato più sul modello di CDE che su quello di Windows o Mac. Ha un ciclo di sviluppo molto più lento, ma è molto stabile ed estremamente veloce. Xfce è ottimo per sistemi hardware più vecchi.<br />
<br />
====Installazione====<br />
Installare xfce con<br />
pacman -S xfce4 xfce4-goodies <br />
<br />
In kdm o gdm xfce compare nell'elenco delle nuove sessioni. In alternativa si può usare<br />
startxfce4<br />
<br />
Istruzioni avanzate per l'installazione e la configurazione di Xfce si trovano nell'articolo [[Xfce]].<br />
<br />
===*box===<br />
====Fluxbox====<br />
Fluxbox © è un altro windowmanager per X.<br />
E' basato sul codice di Blackbox 0.61.1. Fluxbox assomiglia a blackbox e può gestire stili, colori, posizione di finestre e cose simili esattamente come blackbox (ha compatibilità al 100% con stili e temi).<br />
<br />
Installa Fluxbox usando <br />
pacman -S fluxbox fluxconf<br />
<br />
Se usi gdm/kdm come gestori dei login sarà aggiunta una nuova sessione fluxbox automaticamente. Altrimenti dovrai modificare il file .xinitrc del tuo utente ed aggiungere questo:<br />
exec startfluxbox<br />
<br />
Sono disponibili maggiori informazioni in [[Fluxbox]].<br />
<br />
====Openbox====<br />
Openbox è un window manager aderente agli standard, veloce, leggero ed estensibile.<br />
<br />
Openbox lavora con le tue applicazioni, e rende più facile la gestione del tuo desktop. Questo perchè l'approccio al suo sviluppo è stato l'esatto opposto di quello che sembra essere lo standard per i gestori di finestre. Openbox è stato scritto prima di tutto per essere aderente agli standard e lavorare a dovere. Solo quando questi requisiti sono stati soddisfatti, gli sviluppatori si sono concentrati sull'interfaccia.<br />
<br />
Openbox è perfettamente funzionale come unico ambiente di lavoro, o può essere usato come un rimpiazzo per i gestori di finestre predefiniti in GNOME o KDE.<br />
<br />
Installa openbox usando<br />
pacman -S openbox obconf obmenu<br />
<br />
Una volta che openbox è stato installato riceverai l'avviso di spostare menu.xml e rc.xml in ~/.config/openbox nella tua cartella home.<br />
<br />
mkdir -p ~/.config/openbox/<br />
cp /etc/xdg/openbox/rc.xml ~/.config/openbox/<br />
cp /etc/xdg/openbox/menu.xml ~/.config/openbox/<br />
<br />
Nel file "rc.xml" puoi cambiare diversi impostazioni per Openbox (oppure puoi usare OBconf). In "menu.xml" puoi cambiare il menu che compare con il click del tasto destro.<br />
<br />
Per poter fare l'accesso ad openbox puoi fare il login grafico con KDM/GDM oppure con startx, nel qual caso dovrai editare il tuo ~/.xinitrc (come utente) e aggiungere <br />
<br />
exec openbox<br />
<br />
Per KDM non c'è nient'altro da fare, openbox è aggiunta nel menu "Sessioni" di KDM.<br />
<br />
Programmi utili per openbox sono:<br />
* PyPanel o lxpanel ise vuoi un pannello<br />
* feh se vuoi impostare lo sfondo<br />
* ROX se vuoi un filemanager semplice e le icone sul desktop<br />
<br />
Ulteriori informazioni sono disponibili in [[Openbox]].<br />
<br />
===fvwm2===<br />
FVWM è un manager di desktop virtuali per X estremamente potente e conforme alle specifiche ICCCM. Lo sviluppo è attivo, e il supporto è eccellente.<br />
<br />
Installa fvwm2 con<br />
pacman -S fvwm <br />
<br />
fvwm sarà automaticamente aggiunto al menu sessioni di kdm/gdm. Altrimenti aggiungi<br />
exec fvwm<br />
<br />
al .xinitrc del tuo utente.<br />
<br />
Nota che questa versione stabile di fvwm è vecchia di qualche anno. Se vuoi versioni più recenti di fvwm, ci sono un po' di pacchetti fvwm-devel nelle repositories unstable.<br />
<br />
==HAL==<br />
Since you have now installed a desktop environment now would be a good time to also install HAL. HAL allows plug-and-play for your mobile phone, your iPod, your external HD's, etc. It will mount the device and make a nice visual icon on your desktop and/or in 'My Computer', allowing you to access the device after you have plugged it in instead of having to manually configure the /etc/fstab file or udev rules for each and every new device.<br />
<br />
KDE, GNOME and XFCE uses HAL.<br />
<br />
The installation procedure is described in the [[HAL]] article. Some information can also be found at [http://en.wikipedia.org/wiki/HAL_(software) Wikipedia].<br />
<br />
==Applicazioni utili==<br />
Questa sezione non sarà mai completa. Mostra solamente alcune buone applicazioni per l'utente di ogni giorno.<br />
===Internet===<br />
Firefox e Thunderbird sono buone applicazioni per navigare in internet e gestire le tue email. Se stai usando Gnome potresti voler dare un'occhiata a epiphany ed evolution, se stai usando KDE konqueror e kmail potrebbero fare al caso tuo. Se vuoi qualcosa di completamente differente puoi sempre usare Opera e vari browser testuali. Pidgin (Gaim) e Kopete sono buoni instant-messengers rispettivamente per Gnome e KDE. PSI e Gajim sono perfetti se usi solo Jabber o GoogleTalk.<br />
<br />
===Ufficio===<br />
Openoffice è una suite per l'ufficio completa (simile a Microsoft Office). Abiword è una buon e leggero wordprocessor alternativo, gnumeric è un'alternativa a excel per Gnome. KOffice è una suite per l'ufficio completa per il desktop KDE. Gimp (o gimpshop) sono programmi di grafica (pixel based e simili a Adobe Photoshop) mentre Inkscape è un programma di grafica vettoriale (come Adobe Illustrator). E ovviamente Arch rende disponibile un set completo di programmi LaTex. <br />
<br />
==Multimedia ==<br />
<br />
<br />
===Lettori Video===<br />
====VLC====<br />
<br />
VLC Player è un lettore multimediale per Linux. Per installarlo dai semplicemente<br />
<br />
pacman -Sy vlc<br />
<br />
(TODO) Instructions for VLC mozilla plug-in<br />
<br />
====Mplayer====<br />
<br />
MPlayer è un lettore multimediale per Linux Per installarlo dai semplicemente<br />
<br />
pacman -Sy mplayer<br />
<br />
Ha anche un plugin per Mozilla per i video e gli stream nelle pagine web. Per installarlo,<br />
<br />
pacman -Sy mplayer-plugin<br />
<br />
Se usi KDE, KMplayer è la scelta migliore. Ha un plugin per i video e gli stream nelle pagine web, che funziona con Konqueror. Per installarlo:<br />
<br />
pacman -Sy kmplayer<br />
<br />
(TODO) GMPlayer instructions<br />
<br />
====Totem====<br />
(TODO)totem-xine resta la migliore scelta se vuoi guardare dvd.<br />
====Kaffeine====<br />
<br />
Kaffeine è una buona scelta per gli utenti KDE. Per installarlo,<br />
<br />
pacman -Sy kaffeine<br />
<br />
===Lettori Audio===<br />
====Gnome====<br />
(TODO)Banshee, Quodlibet, [[Exaile]], Rhythmbox, Listen sono tutti buoni lettori audio. Guarda su gnomefiles.org per compararli.<br />
<br />
====KDE ====<br />
<br />
Amarok è uno dei migliori lettori audio e libreria musicale per KDE. Per installarlo,<br />
<br />
pacman -Sy amarok-base<br />
<br />
====Console====<br />
Moc è un lettore audio basato su ncurses; un'altra buona scelta è mpd con un frontend.<br />
<br />
Un'altra ottima scelta è cmus[http://freshmeat.net/projects/cmus/] o anche cplay.<br />
<br />
====Altri lettori basati su X====<br />
(TODO)Xmms, audacious, bmpx.<br />
<br />
<br />
===Codecs e altri tipi di contenuti multimediali===<br />
====DVD====<br />
Puoi usare totem-xine, mplayer o kaffeine (tanto per dire tre dei più conosciuti) per guardare dvd. L'unica cosa di cui potresti aver bisogno è libdvdcss. Ricordati che usarla può essere illegale in certi stati.<br />
<br />
====Flash====<br />
Installa il plugin flash con <code>pacman -S flashplugin</code> per abilitare Macromedia (ora Adobe) Flash nel tuo browser.<br />
====Quicktime====<br />
I codec quicktime sono contenuti nel pacchetto '''codecs''' . Per installarlo dai<br />
pacman -S codecs<br />
====Realplayer====<br />
Il codec per Realplayer 9 è contenuto nel pacchetto codecs. Per installarlo,<br />
pacman -S codecs<br />
C'è Realplayer 10 disponibile come pacchetto binario per Linux. Puoi ottenerlo da AUR [http://aur.archlinux.org/packages.php?do_Details=1&ID=1590&O=0&L=0&C=0&K=realplay&SB=&SO=&PP=25&do_MyPackages=0&do_Orphans=0&SeB=nd here]<br />
<br />
===Masterizzare CD e DVD===<br />
(Todo)Brasero, k3b, cdrecord, graveman...<br />
<br />
La maggioranza dei programmi di masterizzazione usano cdrecord:<br />
<br />
pacman -S cdrkit<br />
<br />
Un buon programma per masterizzare DVD da linea di comando è growisofs:<br />
<br />
pacman -S dvd+rw-tools<br />
<br />
===TV-Cards===<br />
Ci sono molte cose da fare se vuoi guardare la TV in (Arch) Linux. La parte più importante è trovare che Chip sta usando il tuo sintonizzatore tv. Comunque, ce ne sono parecchi supportati. Assicurati di controllare in qualche Database di Hardware per esserne sicuro (per esempio, [http://en.opensuse.org/HCL/TV_Cards] ). Una volta che conosci il tuo modello, ci sono pochi passi per far funzionare tutto.<br />
<br />
Nella maggior parte dei casi, avrai bisogno di usare i bttv-drivers (esistono altri drivers, vedi [http://linux.bytesex.org/v4l2/drivers.html]) , con i moduli I2C-modules.<br />
<br />
Configurarli è il passo più difficile. Se sei fortunato,<br />
modprobe bttv <br />
riconoscerà automaticamente la scheda (guarda <code>dmesg</code> per i risultati). Nel qual caso, hai solo bisogno di installare un programma per guardare la TV. Ne parleremo più avanti, comunque.<br />
Se il riconoscimento automatico non ha funzionato, avrai bisogno di controllare il file CARDLIST, che è incluso nell'archivio di bttv[http://dl.bytesex.org/releases/video4linux/] per cercare i giusti parametri per la tua scheda. Una PV5951 senza supporto radio avrà bisogno di questa linea:<br />
modprobe bttv card=42 radio=0<br />
<br />
Alcune schede hanno bisogno della linea seguente per produrre suono:<br />
modprobe tvaudio<br />
Comunque, questo può cambiare. Semplicemente fai delle prove. Altre schede hanno bisogno di<br />
modprobe tuner<br />
<br />
E' una questione di tentativi ed errori, comunque.<br />
<br />
TODO: clarify the installation-procedure<br />
<br />
Per guardare la TV, installa il pacchetto xawtv con<br />
pacman -S xawtv<br />
e leggi la sua pagina man.<br />
<br />
TODO: clarify some possible problems and procedures. Introduction to XAWTV on another page?<br />
<br />
===Fotocamere Digitali===<br />
I modelli recenti di macchine digitali sono supportati come periferiche usb di archiviazione, il che vuol dire che puoi semplicemente collegarle e copiare le immagini. Modelli più vecchi possono usare il ptp (Picture Transfer Protocol), che ha bisogno di un "driver speciale". Gphoto2 fornisce questo driver e permette un trasferimento delle immagini da shell, digikam (per kde) e gthumb (per Gnome, gtkam potrebbe essere un'altra scelta) usano questo driver e offrono una comoda interfaccia.<br />
<br />
===Memorie USB / Hard Disks===<br />
Memorie USB e hard disks sono supportati fin da subito e apparirà un nuovo device scsi (/dev/sdx). Se stai usando KDE o Gnome dovresti usare dbus e hal (aggiungili ai tuoi demoni in /etc/rc.conf) e loro saranno montati automaticamente. Se usi un Desktop Environment diverso dai un'occhiata a ivman.<br />
<br />
==Manuntenzione del sistema==<br />
===Pacman===<br />
[[Pacman]] è un package manager sia dal lato binario sia dal lato sorgenti, capace di scaricare, installare e aggiornare pacchetti da repositories locali e remoti, con piena gestione delle dipendenze, e ha tools facili da capire per creare i tuoi pacchetti.<br />
<br />
Una descrizione più dettagliata può essere trovata in [[Pacman]].<br />
<br />
==== Comandi Utili ====<br />
<br />
Per sincronizzare il database locale dei pacchetti con le repositories remote (è una buona idea far questo prima di installare e aggiornare pacchetti):<br />
pacman -Sy<br />
<br />
Per installare o aggiornare un singolo pacchetto o una lista di pacchetti (incluse le dipendenze):<br />
pacman -S pacchetto1 pacchetto2<br />
<br />
Per rimuovere un singolo pacchetto, lasciando tutte le sue dipendenze installate:<br />
pacman -R pacchetto<br />
<br />
Per rimuovere anche tutti le dipendenze dei pacchetti che non sono usate da nessun'altro pacchetto installato:<br />
pacman -Rs pacchetto<br />
<br />
Per aggiornare tutti i pacchetti nel sistema:<br />
pacman -Su<br />
<br />
Per cercare nel database pacchetti una lista di pacchetti che corrispondono alla parola cercata:<br />
pacman -Ss parola<br />
<br />
==Ulteriori Informazioni==<br />
Ulteriori informazioni e supporto possono essere trovati all'[http://www.archlinux.it homepage italiana di arch] ,nell'[http://www.archlinux.org homepage ufficiale di arch], nei [http://www.archlinux.it/forum forum italiano] e [http://bbs.archlinux.org forum inglese ] , nei canali irc di Arch e nelle mailing list.</div>
Zmax
https://wiki.archlinux.org/index.php?title=Main_page_(Italiano)&diff=39714
Main page (Italiano)
2008-04-10T08:06:47Z
<p>Zmax: </p>
<hr />
<div>[[Category:Italiano]]<br />
__NOTOC__ __NOEDITSECTION__<br />
{{Navigate_i18n_mainpages}}<br />
Benvenuti nel Wiki di [[ArchLinux (Italiano)|ArchLinux]]. Se siete nuovi di Arch, può essere interessante leggere la [[Beginners Guide (Italiano)|guida per l'esordiente]]. Alrimenti rimanete in questa sezione.<br />
<br />
== Argomenti utili ==<br />
<br />
Un esempio di alcuni argomenti utili in ArchWiki. <br />
==== &nbsp;&nbsp;[[Table_of_Contents_(Italiano)|Mappa della categorie]] ====<br />
<br />
==== &nbsp;&nbsp;[[:Category: About Arch (Italiano)|Conoscere Arch]] ====<br />
: [[The Arch Way (Italiano)|Il metodo Arch]] :: [[Arch e le altre distribuzioni|Arch e le altre distribuzioni]] :: [[FAQ (Italiano)|Domande frequenti]] :: [[Official Repositories (Italiano)|Repository ufficiali]] :: [[ArchLinux User-community Repository (AUR) (Italiano)|Arch User Repository (AUR)]]<br />
<br />
==== &nbsp;&nbsp;[[:Category: Getting and installing Arch (Italiano)|Ottenere e installare Arch]] ====<br />
<br />
: [[Official Arch Linux Install Guide (Italiano)|Guida d'installazione ufficiale]] :: [[Post Installation Tips (Italiano)|Post-intallazione]] :: [[Configuring network (Italiano)|Configurare la rete]]<br />
<!--: <font color="grey">''la documentazione completa in italiano la trovate sul sito http://www.archlinux.it''</font> --><br />
<br />
==== &nbsp;&nbsp;[[:Category: System administration (Italiano)|Amministrazione del sistema]] ====<br />
: [[Pacman (Italiano) |Pacman]] :: [[:Category: Package management (Italiano)|Gestione dei pacchetti]] :: [[Xorg (Italiano)| Configurare Xorg]] :: [[:Category: Desktop environments (Italiano)|Ambienti desktop]] :: [[ALSA (Italiano) | Configurare Alsa]]<br />
<br />
==== &nbsp;&nbsp;[[:Category: Desktop user's guide (Italiano)|Desktop User's Guide]] ====<br />
: [[:Category: Internet and Email (Italiano)|Internet and Email]] :: [[:Category: Office (Italiano)|Office]] :: [[:Category: Audio/Video (Italiano)|Audio/Video]]<br />
<br />
==== &nbsp;&nbsp;[[:Category:System recovery (Italiano)|Ripristino del sistema]] ====<br />
: [[Reinstalling GRUB (Italiano)|Reinstallare GRUB]] :: [[Kernel Panics (Italiano)|Kernel Panic]]<br />
<br />
==== &nbsp;&nbsp;[[:Category: Arch Development (Italiano)|Sviluppo di Arch]] ====<br />
<br />
==== &nbsp;&nbsp;[[:Category:Arch64 (Italiano)|Arch64]] ====<br />
: [[Arch64 FAQ (Italiano)|Domande frequenti su Arch64]]<br />
<br />
==== &nbsp;&nbsp;[[:Category: Live Arch systems (Italiano)|Sistemi Live Arch]] ====<br />
<br />
== Ultime su Wiki ==<br />
Controlla le pagine [[Wiki News]] per le novità sul Wiki.<br />
<br />
Se avete un pò di tempo da dedicare per fare delle modifiche, date uno sguardo a [[Priority Todo]] e alle pagine [[WikiTodo]] per vedere come potete essere d'aiuto. <br />
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<br />
== Nella vostra lingua ==<br />
Trovate più agevole leggere gli articoli nella vostra lingua? Sfogliate le categorie nelle le seguenti lingue:<br />
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<br />
== Aiuto ==<br />
Se hai problemi a trovare quello che cerchi, prova ad utilizzare la casella di ricerca sulla sinistra<br />
<br />
Devi creare un account per editare questo wiki. Una volta fatto, puoi divertirti nella [[Sandbox]] o nella tua pagina personale per prendere confidenza col linguaggio di markup di ArchWiki. La sintassi disponibile è elencata nella categoria [[:Category:Help|Help]] e c'è una sezione [[:Category:ArchWiki Tools (Italiano)| Strumenti di Archwiki]] con alcuni HOWTOs e linee-guida<br />
<br />
== [http://www.archlinux.it ''Il sito italiano di Arch Linux''] ==<br />
<br />
<font color="grey">''in evidenza su archlinux.it:''<br><br />
[http://www.archlinux.it/forum | forum]</font></div>
Zmax
https://wiki.archlinux.org/index.php?title=Kernel_Panics_(Italiano)&diff=37355
Kernel Panics (Italiano)
2008-02-19T20:46:41Z
<p>Zmax: </p>
<hr />
<div>[[Category: System recovery (Italiano)]]<br />
[[Category:HOWTOs (Italiano)]]<br />
<br />
{{i18n_links_start}}<br />
{{i18n_entry|English|:Kernel Panics}}<br />
{{i18n_entry|Español|:Kernel Panics (Español)}}<br />
{{i18n_entry|Italiano|:Kernel Panics (Italiano)}}<br />
{{i18n_entry|简体中文|:Kernel Panics (简体中文)}}<br />
{{i18n_links_end}}<br />
<br />
In questa pagina si descrive come ritornare ad una versione precedente del kernel, nel caso in cui quella corrente abbia avuto qualche problema.<br />
<br />
==Avvio dal CD di installazione==<br />
Il primo passo è l'avvio del CD di installazione. Una volta lanciato, digitare "arch", come se si volesse installare Arch Linux per la prima volta. <br />
# arch<br />
<br />
==Chroot nel proprio disco di root==<br />
Una volta avviato, avrete un ambiente Linux ridotto, ma perfettamente funzionale, completo di alcuni strumenti di base.<br />
Ora, bisogna montare il disco di root in /mnt.<br />
# mount /dev/hdXY /mnt<br />
Se si utilizza una partizione di boot, non dimenticare di montarla<br />
# mount /dev/hdaXY /mnt/boot<br />
<br />
I kernel più nuovi utilizzano una ramdisk iniziale per impostare l'ambiente del kernel. Quando si reinstalla un kernel, quella ramdisk iniziale va rigenerata con mkinitcpio. Una delle caratteristiche di mkinitcpio è l'autorilevamento dei moduli del kernel che sono necessari per avviare il proprio computer. Per far funzionare questo autorilevamento, è necessario che /dev, /sys e /proc siano montati nel proprio ambiente chroot:<br />
<br />
# mount -t proc none /mnt/proc<br />
# mount -t sysfs none /mnt/sys<br />
# mount --bind /dev /mnt/dev<br />
<br />
Ora, si dovrà eseguire un chroot in questo disco, in modo da poterlo utilizzare come si avviasse il proprio computer "normalmente". Molte funzionalità non saranno comunque disponibili.<br />
# chroot /mnt<br />
<br />
==Ritornare ad una versione precedente del kernel (rollback)==<br />
Se si mantengono i pacchetti scaricati con pacman nella sua cache, allora si può facilmente eseguire il rollback. Se invece non si è scelto di mantenerli, bisogna trovare un modo per ottenere una versione precedente del kernel nel proprio sistema.<br />
<br />
Supponiamo che si è scelto di mantenere le precedenti versioni dei pacchetti. Si dovrà quindi installare l'ultima versione funzionante, per esempio con il seguente comando:<br />
# pacman -U /var/cache/pacman/pkg/kernel26-2.6.16.13-1.pkg.tar.gz<br />
<br />
Probabilmente si dovrà cambiare il numero di versione riportato appena sopra con quello dell'ultima versione funzionante.<br />
<br />
==Reboot==<br />
A questo punto, se si è reinstallato il kernel funzionante, si può riavviare il proprio computer ed eseguire il boot come si fa usualmente.<br />
Non dimenticare di controllare la pagina delle news di Arch Linux, per capire che cosa è andato storto con l'ultima versione del kernel.</div>
Zmax
https://wiki.archlinux.org/index.php?title=64-bit_FAQ_(Italiano)&diff=37335
64-bit FAQ (Italiano)
2008-02-18T20:13:15Z
<p>Zmax: </p>
<hr />
<div>[[Category:Arch64 (Italiano)]]<br />
[[Category:FAQs (Italiano)]]<br />
<br />
{{i18n_links_start}}<br />
{{i18n_entry|English|Arch64 FAQ}}<br />
{{i18n_entry|Español|Arch64 FAQ (Español)}}<br />
{{i18n_entry|Italiano|Arch64 FAQ (Italiano)}}<br />
{{i18n_entry|简体中文|Arch64 问答}}<br />
{{i18n_links_end}}<br />
<br />
Di seguito è riportato un elenco di domande frequenti su Arch64. <br />
<br />
==Come faccio a installare Arch64?==<br />
Basta utilizzare il nostro [http://www.archlinux.org/download/ CD di installazione ufficiale].<br />
<br />
==A che punto è il port? Avrò tutti i pacchetti del mio ambiente Arch32?==<br />
I repository Core+Extra sono pronti e quasi tutto è aggiornato, solo poche ore o giorni al massimo dietro Arch Linux i686. I nostri TU stanno provando ad eseguire il port in Community proprio adesso.<br />
<br />
Il port è pronto per l'uso quotidiano in un ambiente desktop o server.<br />
<br />
==64 bit significa un grande aumento di velocità?==<br />
Per le applicazioni che utilizzano una CPU con registri a 64-bit (grandi database e simili), questo è vero nella maggior parte dei casi. Alcune applicazioni multimediali gireranno anche notevolmente più veloce. Se conosci un'applicazione che è notoriamente molto più veloce quando si utilizzano le estensioni SSE3 è possibile ricostruire il pacchetto da sé. Noi ''soltanto''compiliamo con il supporto SSE2 (da marzo=x86_64)e ottimizzazioni -O2.<br />
Per saperne di più leggi http://forums.gentoo.org/viewtopic.php?t=221045 oppure http://www.thejemreport.com/mambo/content/view/74/74/.<br />
<br />
For the rest of the system: It doesn't make any difference if the keyboard waits. <br />
<br />
For further details watch our [[Arch64_ToDoS]]. There you will find a list comparing arch32/arch64 package versions.<br />
<br />
For certain boot problems try these special kernel boot flags: http://www.x86-64.org/lists/discuss/msg03747.html (dead link)<br />
<br />
I have three 64-bit Archies running now, and they perform noticeably better under heavy load. It just seems to deliver more punch.<br />
<br />
==Attention when you update glibc from <2.4 version!==<br />
It's important if you update glibc from a version <2.4 that you do it in a separate step. So do only pacman -Sy glibc and if it is successful do pacman -Su. Otherwise the lib-moving may fail and you will have to use pacman.static to fix it.<br />
<br />
==How can I file bugs?==<br />
Simply use Arch's flyspray but note x86_64 in the topic if you think it's a port-related problem!<br />
<br />
==Do you have a mailing list?==<br />
Yes, there is a generic [http://archlinux.org/mailman/listinfo/arch-ports mailing list about arch-ports].<br />
<br />
==What repos should I set up for pacman to use?==<br />
All repos are supported for the port.<br />
<br />
==How can I get the Arch64 PKGBUILDs?==<br />
We have '''''ABS''''' as Arch 32-bit. Recommended place to store is ''/var/abs''. ''abs'' fetches all CVS entries from archlinux.org tagged with CURRENT-64.<br />
<br />
==How can I build new Arch64 packages using existing 32-bit PKGBUILDs?==<br />
We have common PKGBUILDs with Arch32. You can get not-yet-ported 32-bit PKGBUILDs from CVS: http://www.archlinux.org/cvs/<br />
<br />
==How can I patch existing PKGBUILDs for use with Arch64?==<br />
We add to all ported packages this variable:<br />
arch=('i686' 'x86_64') <br />
Add small patches directly to the sources and md5sums area but use for complete different sources:<br />
[ "$CARCH" = "x86_64" ] && source=(${source[@]} 'other source')<br />
[ "$CARCH" = "x86_64" ] && md5sums=(${md5sums[@]} 'other md5sum')<br />
For any small fix use this in the build area:<br />
[ "$CARCH" = "x86_64" ] && (patch -Np0 -i ../foo_x86_64.patch || return 1)<br />
Or when you need more changes:<br />
if [ "$CARCH" = "x86_64" ]; then<br />
configure/patch/sed # for x86_64<br />
else configure/patch/sed # for i686<br />
fi<br />
For the devs:<br />
cvs commit -m "x86_64 updated/fixed or whatever"<br />
cvs tag -cFR CURRENT-64 foo-package-directory (even for extra, community, unstable and testing)<br />
<br />
==What will I miss in Arch64?==<br />
The following applications are known not to be 64-bit compatible:<br />
<br />
* no Java plugin shipped by Sun; KDE's Konqueror has its own native running 64-bit JavaPlugin built in! Best solution to browse JavaApplets these days. There is also a gcj-web-plugin (called gcjplugin in AUR) to use Java-Applets in Gecko browsers.<br />
* true x86_64 Flash support only in parts with GPL gnash or swfdec package from extra repo<br />
* no native Flash plugin shipped by Macromedia/Adobe - nspluginwrapper package from community allows use of 32-bit plugins but forces installation of lib32 packages - follow this guide on how to [[Install Flash on Arch64]]<br />
* Closed-source apps like Skype, Opera - where they don't provide 100% statically built binaries so 32-bit libs are still needed<br />
** '''Note:''' for the last opera 9.50 beta 1, there is a x86_64 port. So for the next release of opera, a native port to x86_64 is expected.<br />
* additional win32 codecs (... that nobody really needs)<br />
* packages that use x86 32-bit assembler code (some emulators like zsnes and syslinux)<br />
<br />
<br />
Almost everything else should be portable. If you miss any Arch32 package in our port and you know that it will compile on x86_64 (e.g. you have found it in another 64-bit distribution without using multilibs), just contact the devs.<br />
<br />
==Can I build 32-bit packages for i686 inside Arch64?==<br />
<br />
Yes. You need a working i686 chroot (installation with i686 iso "quickinstall" is recommended for the quick way to install it inside Arch64). Install "linux32" wrapper pkg from current to make the chroot behave like a real i686 system. Then use this script to login into the chroot environment as root:<br />
<br />
#!/bin/bash<br />
mount --bind /dev /path-to-your-chroot/dev<br />
mount --bind /dev/pts /path-to-your-chroot/dev/pts<br />
mount --bind /dev/shm /path-to-your-chroot/dev/shm<br />
mount -t proc none /path-to-your-chroot/proc<br />
mount -t sysfs none /path-to-your-chroot/sys<br />
linux32 chroot /path-to-your-chroot<br />
<br />
If you keep the sources on the x86_64 host system you can add<br />
"mount --bind /path-to-your-stored-sources /path-to-your-chroot/path-to-your-stored-sources" <br />
to share sources from host to chroot system for pkg building used in /etc/makepkg.conf.<br />
<br />
==Can I run 32-bit apps inside Arch64?==<br />
Yes! <br />
<br />
'''BUT: Our goal is to be the most bleeding-edge distribution around! 32-bit is old-fashioned. We want Arch64 to be modern and pure 64-bit. So we don't have a Multilib system. We won't take any package into the repos improving 32-bit compatibility. Maybe we will place them into the AUR or community repo.'''<br />
'''''Don't expect any support from the devs getting 32-bit apps running on Arch64!'''''<br />
<br />
Boot into Arch64, startx, open a term.<br />
xhost +local:<br />
su<br />
mount /dev/sda1 /mnt/arch32<br />
mount --bind /proc /mnt/arch32/proc<br />
chroot /mnt/arch32<br />
su your32bitusername<br />
/usr/bin/command-you want # or eg: /opt/mozilla/bin/firefox<br />
<br />
Some 32-bit apps (like OpenOffice) may require additional bindings. The following lines can be placed in rc.local to ensure you get all you need for the 32-bit apps (assuming /mnt/arch32 is mounted in fstab):<br />
mount --bind /dev /mnt/arch32/dev<br />
mount --bind /dev/pts /mnt/arch32/dev/pts<br />
mount --bind /dev/shm /mnt/arch32/dev/shm<br />
mount --bind /proc /mnt/arch32/proc<br />
mount --bind /proc/bus/usb /mnt/arch32/proc/bus/usb<br />
mount --bind /sys /mnt/arch32/sys<br />
mount --bind /tmp /mnt/arch32/tmp<br />
#comment the following line if you do not use the same home folder<br />
mount --bind /home /mnt/arch32/home<br />
You can then type in a term:<br />
xhost +localhost<br />
sudo chroot /mnt/arch32 su your32bitusername /opt/openoffice/program/soffice<br />
<br />
==Can I upgrade/switch my system from i686 to x86_64 without reinstalling?==<br />
No. However, you can start the system with the Arch64 install CD, mount the disk, delete anything you may want to keep that isn't a 32-bit binary (e.g: /home & /etc), and install.</div>
Zmax
https://wiki.archlinux.org/index.php?title=64-bit_FAQ_(Italiano)&diff=37334
64-bit FAQ (Italiano)
2008-02-18T20:12:38Z
<p>Zmax: </p>
<hr />
<div>[[Category:Arch64 (Italiano)]]<br />
[[Category:FAQs (Italiano)]]<br />
<br />
{{i18n_links_start}}<br />
{{i18n_entry|English|Arch64 FAQ}}<br />
{{i18n_entry|Español|Arch64 FAQ (Español)}}<br />
{{i18n_entry|Italiano|Arch64 FAQ (Italiano)}}<br />
{{i18n_entry|简体中文|Arch64 问答}}<br />
{{i18n_links_end}}<br />
<br />
Di seguito è riportato un elenco di domande frequenti su Arch64. <br />
<br />
==Come faccio a installare Arch64?==<br />
Basta utilizzare il nostro [http://www.archlinux.org/download/ CD ufficiale di installazione].<br />
<br />
==A che punto è il port? Avrò tutti i pacchetti del mio ambiente Arch32?==<br />
I repository Core+Extra sono pronti e quasi tutto è aggiornato, solo poche ore o giorni al massimo dietro Arch Linux i686. I nostri TU stanno provando ad eseguire il port in Community proprio adesso.<br />
<br />
Il port è pronto per l'uso quotidiano in un ambiente desktop o server.<br />
<br />
==64 bit significa un grande aumento di velocità?==<br />
Per le applicazioni che utilizzano una CPU con registri a 64-bit (grandi database e simili), questo è vero nella maggior parte dei casi. Alcune applicazioni multimediali gireranno anche notevolmente più veloce. Se conosci un'applicazione che è notoriamente molto più veloce quando si utilizzano le estensioni SSE3 è possibile ricostruire il pacchetto da sé. Noi ''soltanto''compiliamo con il supporto SSE2 (da marzo=x86_64)e ottimizzazioni -O2.<br />
Per saperne di più leggi http://forums.gentoo.org/viewtopic.php?t=221045 oppure http://www.thejemreport.com/mambo/content/view/74/74/.<br />
<br />
For the rest of the system: It doesn't make any difference if the keyboard waits. <br />
<br />
For further details watch our [[Arch64_ToDoS]]. There you will find a list comparing arch32/arch64 package versions.<br />
<br />
For certain boot problems try these special kernel boot flags: http://www.x86-64.org/lists/discuss/msg03747.html (dead link)<br />
<br />
I have three 64-bit Archies running now, and they perform noticeably better under heavy load. It just seems to deliver more punch.<br />
<br />
==Attention when you update glibc from <2.4 version!==<br />
It's important if you update glibc from a version <2.4 that you do it in a separate step. So do only pacman -Sy glibc and if it is successful do pacman -Su. Otherwise the lib-moving may fail and you will have to use pacman.static to fix it.<br />
<br />
==How can I file bugs?==<br />
Simply use Arch's flyspray but note x86_64 in the topic if you think it's a port-related problem!<br />
<br />
==Do you have a mailing list?==<br />
Yes, there is a generic [http://archlinux.org/mailman/listinfo/arch-ports mailing list about arch-ports].<br />
<br />
==What repos should I set up for pacman to use?==<br />
All repos are supported for the port.<br />
<br />
==How can I get the Arch64 PKGBUILDs?==<br />
We have '''''ABS''''' as Arch 32-bit. Recommended place to store is ''/var/abs''. ''abs'' fetches all CVS entries from archlinux.org tagged with CURRENT-64.<br />
<br />
==How can I build new Arch64 packages using existing 32-bit PKGBUILDs?==<br />
We have common PKGBUILDs with Arch32. You can get not-yet-ported 32-bit PKGBUILDs from CVS: http://www.archlinux.org/cvs/<br />
<br />
==How can I patch existing PKGBUILDs for use with Arch64?==<br />
We add to all ported packages this variable:<br />
arch=('i686' 'x86_64') <br />
Add small patches directly to the sources and md5sums area but use for complete different sources:<br />
[ "$CARCH" = "x86_64" ] && source=(${source[@]} 'other source')<br />
[ "$CARCH" = "x86_64" ] && md5sums=(${md5sums[@]} 'other md5sum')<br />
For any small fix use this in the build area:<br />
[ "$CARCH" = "x86_64" ] && (patch -Np0 -i ../foo_x86_64.patch || return 1)<br />
Or when you need more changes:<br />
if [ "$CARCH" = "x86_64" ]; then<br />
configure/patch/sed # for x86_64<br />
else configure/patch/sed # for i686<br />
fi<br />
For the devs:<br />
cvs commit -m "x86_64 updated/fixed or whatever"<br />
cvs tag -cFR CURRENT-64 foo-package-directory (even for extra, community, unstable and testing)<br />
<br />
==What will I miss in Arch64?==<br />
The following applications are known not to be 64-bit compatible:<br />
<br />
* no Java plugin shipped by Sun; KDE's Konqueror has its own native running 64-bit JavaPlugin built in! Best solution to browse JavaApplets these days. There is also a gcj-web-plugin (called gcjplugin in AUR) to use Java-Applets in Gecko browsers.<br />
* true x86_64 Flash support only in parts with GPL gnash or swfdec package from extra repo<br />
* no native Flash plugin shipped by Macromedia/Adobe - nspluginwrapper package from community allows use of 32-bit plugins but forces installation of lib32 packages - follow this guide on how to [[Install Flash on Arch64]]<br />
* Closed-source apps like Skype, Opera - where they don't provide 100% statically built binaries so 32-bit libs are still needed<br />
** '''Note:''' for the last opera 9.50 beta 1, there is a x86_64 port. So for the next release of opera, a native port to x86_64 is expected.<br />
* additional win32 codecs (... that nobody really needs)<br />
* packages that use x86 32-bit assembler code (some emulators like zsnes and syslinux)<br />
<br />
<br />
Almost everything else should be portable. If you miss any Arch32 package in our port and you know that it will compile on x86_64 (e.g. you have found it in another 64-bit distribution without using multilibs), just contact the devs.<br />
<br />
==Can I build 32-bit packages for i686 inside Arch64?==<br />
<br />
Yes. You need a working i686 chroot (installation with i686 iso "quickinstall" is recommended for the quick way to install it inside Arch64). Install "linux32" wrapper pkg from current to make the chroot behave like a real i686 system. Then use this script to login into the chroot environment as root:<br />
<br />
#!/bin/bash<br />
mount --bind /dev /path-to-your-chroot/dev<br />
mount --bind /dev/pts /path-to-your-chroot/dev/pts<br />
mount --bind /dev/shm /path-to-your-chroot/dev/shm<br />
mount -t proc none /path-to-your-chroot/proc<br />
mount -t sysfs none /path-to-your-chroot/sys<br />
linux32 chroot /path-to-your-chroot<br />
<br />
If you keep the sources on the x86_64 host system you can add<br />
"mount --bind /path-to-your-stored-sources /path-to-your-chroot/path-to-your-stored-sources" <br />
to share sources from host to chroot system for pkg building used in /etc/makepkg.conf.<br />
<br />
==Can I run 32-bit apps inside Arch64?==<br />
Yes! <br />
<br />
'''BUT: Our goal is to be the most bleeding-edge distribution around! 32-bit is old-fashioned. We want Arch64 to be modern and pure 64-bit. So we don't have a Multilib system. We won't take any package into the repos improving 32-bit compatibility. Maybe we will place them into the AUR or community repo.'''<br />
'''''Don't expect any support from the devs getting 32-bit apps running on Arch64!'''''<br />
<br />
Boot into Arch64, startx, open a term.<br />
xhost +local:<br />
su<br />
mount /dev/sda1 /mnt/arch32<br />
mount --bind /proc /mnt/arch32/proc<br />
chroot /mnt/arch32<br />
su your32bitusername<br />
/usr/bin/command-you want # or eg: /opt/mozilla/bin/firefox<br />
<br />
Some 32-bit apps (like OpenOffice) may require additional bindings. The following lines can be placed in rc.local to ensure you get all you need for the 32-bit apps (assuming /mnt/arch32 is mounted in fstab):<br />
mount --bind /dev /mnt/arch32/dev<br />
mount --bind /dev/pts /mnt/arch32/dev/pts<br />
mount --bind /dev/shm /mnt/arch32/dev/shm<br />
mount --bind /proc /mnt/arch32/proc<br />
mount --bind /proc/bus/usb /mnt/arch32/proc/bus/usb<br />
mount --bind /sys /mnt/arch32/sys<br />
mount --bind /tmp /mnt/arch32/tmp<br />
#comment the following line if you do not use the same home folder<br />
mount --bind /home /mnt/arch32/home<br />
You can then type in a term:<br />
xhost +localhost<br />
sudo chroot /mnt/arch32 su your32bitusername /opt/openoffice/program/soffice<br />
<br />
==Can I upgrade/switch my system from i686 to x86_64 without reinstalling?==<br />
No. However, you can start the system with the Arch64 install CD, mount the disk, delete anything you may want to keep that isn't a 32-bit binary (e.g: /home & /etc), and install.</div>
Zmax
https://wiki.archlinux.org/index.php?title=64-bit_FAQ_(Italiano)&diff=37333
64-bit FAQ (Italiano)
2008-02-18T20:04:25Z
<p>Zmax: New page: Category:Arch64 (English) Category:FAQs (English) {{i18n_links_start}} {{i18n_entry|English|Arch64 FAQ}} {{i18n_entry|Español|Arch64 FAQ (Español)}} {{i18n_entry|Italiano|Arch64...</p>
<hr />
<div>[[Category:Arch64 (English)]]<br />
[[Category:FAQs (English)]]<br />
<br />
{{i18n_links_start}}<br />
{{i18n_entry|English|Arch64 FAQ}}<br />
{{i18n_entry|Español|Arch64 FAQ (Español)}}<br />
{{i18n_entry|Italiano|Arch64 FAQ (Italiano)}}<br />
{{i18n_entry|简体中文|Arch64 问答}}<br />
{{i18n_links_end}}<br />
<br />
Below is a list of frequently asked questions about Arch64.<br />
<br />
==How can I install Arch64?==<br />
Just use our [http://www.archlinux.org/download/ official install iso CD].<br />
<br />
==How complete is the port? Will I have all the packages from my Arch32 Env?==<br />
Core+Extra repos are ported and almost everything is up to date, only hours or a few days at most behind Arch Linux i686. Our TU's are trying to port the Community repo now.<br />
<br />
The port is ready for daily use in a desktop or server environment.<br />
<br />
==Does 64-bit mean a great speed improvement?==<br />
For applications using the 64-bit CPU registers (large databases and such) this is true in most cases. Some multimedia applications will also run noticeably faster. If you know an application which is known to be much faster when using SSE3 extensions you can rebuild the package yourself. We ''only'' compile with SSE2 support(from march=x86_64) and -O2 optimizations.<br />
For more read http://forums.gentoo.org/viewtopic.php?t=221045 or http://www.thejemreport.com/mambo/content/view/74/74/ .<br />
<br />
For the rest of the system: It doesn't make any difference if the keyboard waits. <br />
<br />
For further details watch our [[Arch64_ToDoS]]. There you will find a list comparing arch32/arch64 package versions.<br />
<br />
For certain boot problems try these special kernel boot flags: http://www.x86-64.org/lists/discuss/msg03747.html (dead link)<br />
<br />
I have three 64-bit Archies running now, and they perform noticeably better under heavy load. It just seems to deliver more punch.<br />
<br />
==Attention when you update glibc from <2.4 version!==<br />
It's important if you update glibc from a version <2.4 that you do it in a separate step. So do only pacman -Sy glibc and if it is successful do pacman -Su. Otherwise the lib-moving may fail and you will have to use pacman.static to fix it.<br />
<br />
==How can I file bugs?==<br />
Simply use Arch's flyspray but note x86_64 in the topic if you think it's a port-related problem!<br />
<br />
==Do you have a mailing list?==<br />
Yes, there is a generic [http://archlinux.org/mailman/listinfo/arch-ports mailing list about arch-ports].<br />
<br />
==What repos should I set up for pacman to use?==<br />
All repos are supported for the port.<br />
<br />
==How can I get the Arch64 PKGBUILDs?==<br />
We have '''''ABS''''' as Arch 32-bit. Recommended place to store is ''/var/abs''. ''abs'' fetches all CVS entries from archlinux.org tagged with CURRENT-64.<br />
<br />
==How can I build new Arch64 packages using existing 32-bit PKGBUILDs?==<br />
We have common PKGBUILDs with Arch32. You can get not-yet-ported 32-bit PKGBUILDs from CVS: http://www.archlinux.org/cvs/<br />
<br />
==How can I patch existing PKGBUILDs for use with Arch64?==<br />
We add to all ported packages this variable:<br />
arch=('i686' 'x86_64') <br />
Add small patches directly to the sources and md5sums area but use for complete different sources:<br />
[ "$CARCH" = "x86_64" ] && source=(${source[@]} 'other source')<br />
[ "$CARCH" = "x86_64" ] && md5sums=(${md5sums[@]} 'other md5sum')<br />
For any small fix use this in the build area:<br />
[ "$CARCH" = "x86_64" ] && (patch -Np0 -i ../foo_x86_64.patch || return 1)<br />
Or when you need more changes:<br />
if [ "$CARCH" = "x86_64" ]; then<br />
configure/patch/sed # for x86_64<br />
else configure/patch/sed # for i686<br />
fi<br />
For the devs:<br />
cvs commit -m "x86_64 updated/fixed or whatever"<br />
cvs tag -cFR CURRENT-64 foo-package-directory (even for extra, community, unstable and testing)<br />
<br />
==What will I miss in Arch64?==<br />
The following applications are known not to be 64-bit compatible:<br />
<br />
* no Java plugin shipped by Sun; KDE's Konqueror has its own native running 64-bit JavaPlugin built in! Best solution to browse JavaApplets these days. There is also a gcj-web-plugin (called gcjplugin in AUR) to use Java-Applets in Gecko browsers.<br />
* true x86_64 Flash support only in parts with GPL gnash or swfdec package from extra repo<br />
* no native Flash plugin shipped by Macromedia/Adobe - nspluginwrapper package from community allows use of 32-bit plugins but forces installation of lib32 packages - follow this guide on how to [[Install Flash on Arch64]]<br />
* Closed-source apps like Skype, Opera - where they don't provide 100% statically built binaries so 32-bit libs are still needed<br />
** '''Note:''' for the last opera 9.50 beta 1, there is a x86_64 port. So for the next release of opera, a native port to x86_64 is expected.<br />
* additional win32 codecs (... that nobody really needs)<br />
* packages that use x86 32-bit assembler code (some emulators like zsnes and syslinux)<br />
<br />
<br />
Almost everything else should be portable. If you miss any Arch32 package in our port and you know that it will compile on x86_64 (e.g. you have found it in another 64-bit distribution without using multilibs), just contact the devs.<br />
<br />
==Can I build 32-bit packages for i686 inside Arch64?==<br />
<br />
Yes. You need a working i686 chroot (installation with i686 iso "quickinstall" is recommended for the quick way to install it inside Arch64). Install "linux32" wrapper pkg from current to make the chroot behave like a real i686 system. Then use this script to login into the chroot environment as root:<br />
<br />
#!/bin/bash<br />
mount --bind /dev /path-to-your-chroot/dev<br />
mount --bind /dev/pts /path-to-your-chroot/dev/pts<br />
mount --bind /dev/shm /path-to-your-chroot/dev/shm<br />
mount -t proc none /path-to-your-chroot/proc<br />
mount -t sysfs none /path-to-your-chroot/sys<br />
linux32 chroot /path-to-your-chroot<br />
<br />
If you keep the sources on the x86_64 host system you can add<br />
"mount --bind /path-to-your-stored-sources /path-to-your-chroot/path-to-your-stored-sources" <br />
to share sources from host to chroot system for pkg building used in /etc/makepkg.conf.<br />
<br />
==Can I run 32-bit apps inside Arch64?==<br />
Yes! <br />
<br />
'''BUT: Our goal is to be the most bleeding-edge distribution around! 32-bit is old-fashioned. We want Arch64 to be modern and pure 64-bit. So we don't have a Multilib system. We won't take any package into the repos improving 32-bit compatibility. Maybe we will place them into the AUR or community repo.'''<br />
'''''Don't expect any support from the devs getting 32-bit apps running on Arch64!'''''<br />
<br />
Boot into Arch64, startx, open a term.<br />
xhost +local:<br />
su<br />
mount /dev/sda1 /mnt/arch32<br />
mount --bind /proc /mnt/arch32/proc<br />
chroot /mnt/arch32<br />
su your32bitusername<br />
/usr/bin/command-you want # or eg: /opt/mozilla/bin/firefox<br />
<br />
Some 32-bit apps (like OpenOffice) may require additional bindings. The following lines can be placed in rc.local to ensure you get all you need for the 32-bit apps (assuming /mnt/arch32 is mounted in fstab):<br />
mount --bind /dev /mnt/arch32/dev<br />
mount --bind /dev/pts /mnt/arch32/dev/pts<br />
mount --bind /dev/shm /mnt/arch32/dev/shm<br />
mount --bind /proc /mnt/arch32/proc<br />
mount --bind /proc/bus/usb /mnt/arch32/proc/bus/usb<br />
mount --bind /sys /mnt/arch32/sys<br />
mount --bind /tmp /mnt/arch32/tmp<br />
#comment the following line if you do not use the same home folder<br />
mount --bind /home /mnt/arch32/home<br />
You can then type in a term:<br />
xhost +localhost<br />
sudo chroot /mnt/arch32 su your32bitusername /opt/openoffice/program/soffice<br />
<br />
==Can I upgrade/switch my system from i686 to x86_64 without reinstalling?==<br />
No. However, you can start the system with the Arch64 install CD, mount the disk, delete anything you may want to keep that isn't a 32-bit binary (e.g: /home & /etc), and install.</div>
Zmax
https://wiki.archlinux.org/index.php?title=64-bit_FAQ&diff=37332
64-bit FAQ
2008-02-18T20:04:02Z
<p>Zmax: </p>
<hr />
<div>[[Category:Arch64 (English)]]<br />
[[Category:FAQs (English)]]<br />
<br />
{{i18n_links_start}}<br />
{{i18n_entry|English|Arch64 FAQ}}<br />
{{i18n_entry|Español|Arch64 FAQ (Español)}}<br />
{{i18n_entry|Italiano|Arch64 FAQ (Italiano)}}<br />
{{i18n_entry|简体中文|Arch64 问答}}<br />
{{i18n_links_end}}<br />
<br />
Below is a list of frequently asked questions about Arch64.<br />
<br />
==How can I install Arch64?==<br />
Just use our [http://www.archlinux.org/download/ official install iso CD].<br />
<br />
==How complete is the port? Will I have all the packages from my Arch32 Env?==<br />
Core+Extra repos are ported and almost everything is up to date, only hours or a few days at most behind Arch Linux i686. Our TU's are trying to port the Community repo now.<br />
<br />
The port is ready for daily use in a desktop or server environment.<br />
<br />
==Does 64-bit mean a great speed improvement?==<br />
For applications using the 64-bit CPU registers (large databases and such) this is true in most cases. Some multimedia applications will also run noticeably faster. If you know an application which is known to be much faster when using SSE3 extensions you can rebuild the package yourself. We ''only'' compile with SSE2 support(from march=x86_64) and -O2 optimizations.<br />
For more read http://forums.gentoo.org/viewtopic.php?t=221045 or http://www.thejemreport.com/mambo/content/view/74/74/ .<br />
<br />
For the rest of the system: It doesn't make any difference if the keyboard waits. <br />
<br />
For further details watch our [[Arch64_ToDoS]]. There you will find a list comparing arch32/arch64 package versions.<br />
<br />
For certain boot problems try these special kernel boot flags: http://www.x86-64.org/lists/discuss/msg03747.html (dead link)<br />
<br />
I have three 64-bit Archies running now, and they perform noticeably better under heavy load. It just seems to deliver more punch.<br />
<br />
==Attention when you update glibc from <2.4 version!==<br />
It's important if you update glibc from a version <2.4 that you do it in a separate step. So do only pacman -Sy glibc and if it is successful do pacman -Su. Otherwise the lib-moving may fail and you will have to use pacman.static to fix it.<br />
<br />
==How can I file bugs?==<br />
Simply use Arch's flyspray but note x86_64 in the topic if you think it's a port-related problem!<br />
<br />
==Do you have a mailing list?==<br />
Yes, there is a generic [http://archlinux.org/mailman/listinfo/arch-ports mailing list about arch-ports].<br />
<br />
==What repos should I set up for pacman to use?==<br />
All repos are supported for the port.<br />
<br />
==How can I get the Arch64 PKGBUILDs?==<br />
We have '''''ABS''''' as Arch 32-bit. Recommended place to store is ''/var/abs''. ''abs'' fetches all CVS entries from archlinux.org tagged with CURRENT-64.<br />
<br />
==How can I build new Arch64 packages using existing 32-bit PKGBUILDs?==<br />
We have common PKGBUILDs with Arch32. You can get not-yet-ported 32-bit PKGBUILDs from CVS: http://www.archlinux.org/cvs/<br />
<br />
==How can I patch existing PKGBUILDs for use with Arch64?==<br />
We add to all ported packages this variable:<br />
arch=('i686' 'x86_64') <br />
Add small patches directly to the sources and md5sums area but use for complete different sources:<br />
[ "$CARCH" = "x86_64" ] && source=(${source[@]} 'other source')<br />
[ "$CARCH" = "x86_64" ] && md5sums=(${md5sums[@]} 'other md5sum')<br />
For any small fix use this in the build area:<br />
[ "$CARCH" = "x86_64" ] && (patch -Np0 -i ../foo_x86_64.patch || return 1)<br />
Or when you need more changes:<br />
if [ "$CARCH" = "x86_64" ]; then<br />
configure/patch/sed # for x86_64<br />
else configure/patch/sed # for i686<br />
fi<br />
For the devs:<br />
cvs commit -m "x86_64 updated/fixed or whatever"<br />
cvs tag -cFR CURRENT-64 foo-package-directory (even for extra, community, unstable and testing)<br />
<br />
==What will I miss in Arch64?==<br />
The following applications are known not to be 64-bit compatible:<br />
<br />
* no Java plugin shipped by Sun; KDE's Konqueror has its own native running 64-bit JavaPlugin built in! Best solution to browse JavaApplets these days. There is also a gcj-web-plugin (called gcjplugin in AUR) to use Java-Applets in Gecko browsers.<br />
* true x86_64 Flash support only in parts with GPL gnash or swfdec package from extra repo<br />
* no native Flash plugin shipped by Macromedia/Adobe - nspluginwrapper package from community allows use of 32-bit plugins but forces installation of lib32 packages - follow this guide on how to [[Install Flash on Arch64]]<br />
* Closed-source apps like Skype, Opera - where they don't provide 100% statically built binaries so 32-bit libs are still needed<br />
** '''Note:''' for the last opera 9.50 beta 1, there is a x86_64 port. So for the next release of opera, a native port to x86_64 is expected.<br />
* additional win32 codecs (... that nobody really needs)<br />
* packages that use x86 32-bit assembler code (some emulators like zsnes and syslinux)<br />
<br />
<br />
Almost everything else should be portable. If you miss any Arch32 package in our port and you know that it will compile on x86_64 (e.g. you have found it in another 64-bit distribution without using multilibs), just contact the devs.<br />
<br />
==Can I build 32-bit packages for i686 inside Arch64?==<br />
<br />
Yes. You need a working i686 chroot (installation with i686 iso "quickinstall" is recommended for the quick way to install it inside Arch64). Install "linux32" wrapper pkg from current to make the chroot behave like a real i686 system. Then use this script to login into the chroot environment as root:<br />
<br />
#!/bin/bash<br />
mount --bind /dev /path-to-your-chroot/dev<br />
mount --bind /dev/pts /path-to-your-chroot/dev/pts<br />
mount --bind /dev/shm /path-to-your-chroot/dev/shm<br />
mount -t proc none /path-to-your-chroot/proc<br />
mount -t sysfs none /path-to-your-chroot/sys<br />
linux32 chroot /path-to-your-chroot<br />
<br />
If you keep the sources on the x86_64 host system you can add<br />
"mount --bind /path-to-your-stored-sources /path-to-your-chroot/path-to-your-stored-sources" <br />
to share sources from host to chroot system for pkg building used in /etc/makepkg.conf.<br />
<br />
==Can I run 32-bit apps inside Arch64?==<br />
Yes! <br />
<br />
'''BUT: Our goal is to be the most bleeding-edge distribution around! 32-bit is old-fashioned. We want Arch64 to be modern and pure 64-bit. So we don't have a Multilib system. We won't take any package into the repos improving 32-bit compatibility. Maybe we will place them into the AUR or community repo.'''<br />
'''''Don't expect any support from the devs getting 32-bit apps running on Arch64!'''''<br />
<br />
Boot into Arch64, startx, open a term.<br />
xhost +local:<br />
su<br />
mount /dev/sda1 /mnt/arch32<br />
mount --bind /proc /mnt/arch32/proc<br />
chroot /mnt/arch32<br />
su your32bitusername<br />
/usr/bin/command-you want # or eg: /opt/mozilla/bin/firefox<br />
<br />
Some 32-bit apps (like OpenOffice) may require additional bindings. The following lines can be placed in rc.local to ensure you get all you need for the 32-bit apps (assuming /mnt/arch32 is mounted in fstab):<br />
mount --bind /dev /mnt/arch32/dev<br />
mount --bind /dev/pts /mnt/arch32/dev/pts<br />
mount --bind /dev/shm /mnt/arch32/dev/shm<br />
mount --bind /proc /mnt/arch32/proc<br />
mount --bind /proc/bus/usb /mnt/arch32/proc/bus/usb<br />
mount --bind /sys /mnt/arch32/sys<br />
mount --bind /tmp /mnt/arch32/tmp<br />
#comment the following line if you do not use the same home folder<br />
mount --bind /home /mnt/arch32/home<br />
You can then type in a term:<br />
xhost +localhost<br />
sudo chroot /mnt/arch32 su your32bitusername /opt/openoffice/program/soffice<br />
<br />
==Can I upgrade/switch my system from i686 to x86_64 without reinstalling?==<br />
No. However, you can start the system with the Arch64 install CD, mount the disk, delete anything you may want to keep that isn't a 32-bit binary (e.g: /home & /etc), and install.</div>
Zmax
https://wiki.archlinux.org/index.php?title=Arch_e_le_altre_distribuzioni&diff=37331
Arch e le altre distribuzioni
2008-02-18T20:02:17Z
<p>Zmax: </p>
<hr />
<div>{{translateme}}<br />
[[Category:About Arch (Italiano)]]<br />
[[Category:General (Italiano)]]<br />
{{i18n_links_start}}<br />
{{i18n_entry|Deutsch|Arch im Vergleich mit anderen Distributionen}}<br />
{{i18n_entry|English|Arch Compared To Other Distros}}<br />
{{i18n_entry|Español|Arch Comparada con Otras Distribuciones}}<br />
{{i18n_entry|Français|Arch Comparée Aux Autres Distros}}<br />
{{i18n_entry|Italiano|Arch e le altre distribuzioni}}<br />
{{i18n_entry|Nederlands|Arch in vergelijking met andere distributies}}<br />
{{i18n_entry|Português do Brasil|Arch_x_Outras(Português_do_Brasil)}}<br />
{{i18n_entry|Slovensky|Arch vs Ostatné distribúcie}}<br />
{{i18n_entry|Polski|Porownanie Archa z innymi dystrybucjami}}<br />
{{i18n_entry|Česky|Arch_vs_ostatní_linuxové_distribuce (Česky)}}<br />
{{i18n_entry|简体中文|Arch 与其他发行版的比较}}<br />
{{i18n_entry|Русский|Arch и другие}}<br />
{{i18n_entry|ไทย|ข้อแตกต่างระหว่าง Arch กับ Distro อื่นๆ}}<br />
{{i18n_links_end}}<br />
Questa pagina raccoglie alcune delle somiglianze e delle differenze tra Arch e le altre distribuzioni. Questa è una discussione che torna periodicamente e sarebbe bello avere una risposta definitiva. Nota: il modo migliore per confrontare Arch con le altre distribuzioni è quello di installarla e provarla in prima persona. Arch ha una magnifica comunità di utenti sempre pronta ad aiutare i nuovi arrivati. Le informazioni qui sotto sono pensate per aiutarti a decidere se Arch è giusta per te.<br />
<br />
==Arch vs Gentoo==<br />
Siccome Arch distribuisce pacchetti binari, richiede molto meno tempo rispetto a Gentoo. Gentoo dispone di più pacchetti e permette di scegliere l'esatta versione da installare di un software. Arch permette sia la distribuzione binaria che quella dei sorgenti. Inoltre installare un software non presente nei repository è molto più semplice che scrivere un ebuild.<br />
I PKGBUILD sono più facili da creare che gli ebuild. Gentoo è più portabile dal momento che i pacchetti saranno compilati per la specifica architettura, mentre Arch è sviluppata per processori i686 (anche se esistono progetti gestiti da utenti per rendere disponibili versioni per i586 e x86_64).<br />
Non c'è nessuna prova documentata che Gentoo sia più veloce di Arch.<br />
<br />
==Arch vs Crux==<br />
Arch Linux deriva (impropriamente) da Crux. Judd (il creatore di Arch, N.d.T.) ha riassunto le differenze:<br />
:&quot;Usavo Crux prima di iniziare Arch. Arch iniziò come Crux, più o meno. Poi ho scritto pacman e makepkg per sostituire i miei script bash per gestire i pacchetti (ho costruito Arch come un sistema LFS per iniziare). Dunque le due distribuzioni sono completamente separate, ma tecnicamente sono molto simili. Noi abbiamo ufficialmente il supporto alle dipendenze, ad esempio, anche se Crux ha una comunità che offre altre caratteristiche. Il prt-get di CLC esegue un rudimentale controllo logico sulle dipendenze. Crux inoltre evita molti dei problemi che abbiamo, poichè ha un set di pacchetti molto ridotto, costituito da ciò che usa Per e nient'altro.&quot;<br />
<br />
Guarda [http://bbs.archlinux.org/viewtopic.php?t=3608&start=270#133721 questo post del forum inglese] per delle impressioni degli utenti riguardo entrambe le distribuzioni.<br />
<br />
==Arch vs Sorcerer/Lunar-linux/Sourcemage==<br />
Sorcerer/Lunar-linux/Sourcemage (SLS) sono tutte distro basate su sorgenti, proprio come gentoo, ma sono collegate originariamente ad un'altra. <br />
La distro SLS usa un insieme di script piuttosto semplici da utilizzare per creare pacchetti e descrizioni, e usa un file di configurazione globale per configurare il processo di compilazione, in modo molto simile al sistema ABS di Arch. I tool di SLS garantiscono un pieno controllo delle dipendenze (compresa la gestione di caratteristiche opzionali), e il monitoraggio dei pacchetti (e disinstallazione/aggiornamento). Non ci sono pacchetti binari per una qualsiasi distro appartenente alla famiglia SLS, anche se tutti possono facilmente effettuare un rollback a pacchetti installati precedentemente.<br />
<br />
L'installazione implica l'installazione di un sistema di base (un po' come Arch: ottimizzazione i686, CLI e menu ncurses, solo strumenti essenziali), quindi successivamente una ricompilazione del sistema di base (opzionale). Non c'è ovviamente uno &quot;standard&quot; WM/DE/DM e non installano un server X durante l'installazione di base, ma permettono di installare in modo semplice una delle diverse alternative disponibili per un server X (xorg 6.8 oppure 7, xfree86).<br />
<br />
SLS ha una storia davvero complicata. Il migliore articolo che ne parla lo si puo' trovare qui: http://wiki.sourcemage.org/Our_History<br />
<br />
Lunar Linux: http://lunar-linux.org/<br />
SourceMage: http://www.sourcemage.org/<br />
Sorcerer: http://sorcerer.berlios.de/<br />
<br />
==Arch vs Rock==<br />
???<br />
<br />
==Arch vs T2==<br />
???<br />
<br />
==Arch vs Graphical Distros==<br />
Le distro grafiche hanno molte similitudini, ed Arch è molto differente da tutte loro. Arch è basata su file di testo ed orientata alla riga di comando. Se vuoi veramente imparare Linux, Arch è una delle distro migliori per farlo. Le distro grafiche tendono ad includere installer grafici (come Anaconda di Fedora) e tool di configurazione grafici (come Yast di SUSE). Differenze specifiche fra le distro sono spiegate più sotto.<br />
<br />
==Arch vs Slackware==<br />
Slackware e Arch sono entrambe distribuzioni 'semplici'. Entrambe usano script di inizializzazione in stile BSD. Arch fornisce un sistema di gestione dei pacchetti molto più robusto (pacman) il quale, a differenza degli strumenti standard di Slackware, permette aggiornamenti di sistema semplici e automatici. Slackware è considerato più conservatore nel suo ciclo di release, preferendo pacchetti stabili e testati. Arch è molto più 'bleeding edge' in questo senso. Arch è progettata per funzionare solo su processori i686 mentre Slackware può funzionare anche su sistemi i486. Arch è un sistema molto indicato per gli utenti Slack che vogliono un sistema di gestione dei pacchetti più robusto o pacchetti più aggiornati.<br />
<br />
==Arch vs Debian==<br />
Arch è più semplice di Debian e ha meno pacchetti. Dispone di un migliore supporto per l'autobuild dei pacchetti che Debian non dà. Arch è più indulgente riguardo ai programmi 'non-free' definiti da GNU, è ottimizzata per i686 ed è più veloce di Debian (anche se non è ducumentato con certezza). I pacchetti di Arch sono più sperimentali di quelli Debian (Arch current è spesso più aggiornata di Debian unstable!)<br />
<br />
==Arch vs Ubuntu==<br />
Arch ha una struttura piu semplice di Ubuntu. Se ti piace compilare kernel a mano, provare progetti molto innovativi da CVS, o compilare un programma da sorgenti ogni volta in poco tempo, Arch è più adatta. Se vuoi avere un sistema pronto all'uso velocemente e non vuoi giocherellare con le impostazioni del sistema, Ubuntu è più adatta. In generale, gli sviluppatori e gli smanettoni preferiranno Arch ad Ubuntu.<br />
<br />
==Arch vs RPM-based Distros==<br />
I paccehtti RPM si trovano in molti, molti posti, ma i pacchetti di terze parti hanno spesso problemi di dipendenze, come ad esempio richiedere una vecchia versione di una libreria. C'è anche confusione tra pacchetti RPM per Red Hat e pacchetti RPM per Mandrake. (Questi sono problemi che ho avuto come newbie Linux con Mandrake 8.2, e potrebbero non rispecchiare la situazione attuale). Pacman è molto più potente ed affidabile di RPM.<br />
<br />
==Arch vs Fedora==<br />
Fedora è una costola della distribuzione Red Hat ed è stata nel tempo una delle distribuzioni più note. Pertanto, c'è una enorme comunità, molti pacchetti precompilati e supporto disponibile. Come tutte le distribuzioni basate su RPM, la gestione dei pacchetti è un problema. Fedora include Yum come interfaccia per l'acquisizione di RPM e la gestione di dipendenze. Il sistema manca di un'integrazione solida con Yum. Fedora innova ed ha recendemente guadagnato kudos per l'integrazione di SELinux e l'inclusione dei pacchetti compilati di GCJ per togliere la necessità della JRE di Sun. Fedora notoriamente non prova ad includere il supporto al formato mp3 a causa di problemi di brevetti.<br />
<br />
*nota: Up2Date è stato rimosso da Fedora Core 5. Ora c'è un'integrazione di yum più solida.<br />
<br />
==Arch vs Mandriva==<br />
Mandriva (precedentemente Mandrake), famosa per il suo installer, è una distro molto limitante, che può annoiare dopo un po' di tempo. Un altro problema è che si tratta di una distro basata su RPM come discusso in precedenza. Arch consente molta più libertà e meno limitazioni. Arch permette effettivamente di imparare a usare Linux.<br />
<br />
==Arch vs SUSE==<br />
SUSE è centrata attorno al suo tool di configurazione Yast, il quale è sufficiente per le esigenze di configurazione della maggior parte degli utenti. Arch non offre un tool così funzionale perché non rispetterebbe [[Il Metodo Arch]]. Tuttavia SUSE è considerata una distribuzione più appropriata per gli utenti con meno esperienza, o chiunque voglia una vita semplice con le funzionalità desiderate senza preoccuparsi del loro funzionamento. SUSE non offre immediatamente un supporto per gli mp3 dopo l'installazione, ma questo problema puo' essere facilmente colmato successivamente tramite Yast.<br />
<br />
==Arch vs Frugalware==<br />
Arch è orientata alla linea di comando testuale (che gli utenti dobrebbero imparare).<br />
Frugalware è un sistema basato su Slackware. Frugalware fornisce un supporto multilingue migliore e anche più documentazione localizzata. Qualcuno afferma che questa distro sia più veloce di Arch.<br />
Entrambe utilizzano pacman, ma i loro pacchetti non sono molto compatibili.</div>
Zmax
https://wiki.archlinux.org/index.php?title=Arch_e_le_altre_distribuzioni&diff=37330
Arch e le altre distribuzioni
2008-02-18T19:49:55Z
<p>Zmax: </p>
<hr />
<div>{{translateme}}<br />
[[Category:About Arch (Italiano)]]<br />
[[Category:General (Italiano)]]<br />
{{i18n_links_start}}<br />
{{i18n_entry|Deutsch|Arch im Vergleich mit anderen Distributionen}}<br />
{{i18n_entry|English|Arch Compared To Other Distros}}<br />
{{i18n_entry|Español|Arch Comparada con Otras Distribuciones}}<br />
{{i18n_entry|Français|Arch Comparée Aux Autres Distros}}<br />
{{i18n_entry|Italiano|Arch e le altre distribuzioni}}<br />
{{i18n_entry|Nederlands|Arch in vergelijking met andere distributies}}<br />
{{i18n_entry|Português do Brasil|Arch_x_Outras(Português_do_Brasil)}}<br />
{{i18n_entry|Slovensky|Arch vs Ostatné distribúcie}}<br />
{{i18n_entry|Polski|Porownanie Archa z innymi dystrybucjami}}<br />
{{i18n_entry|Česky|Arch_vs_ostatní_linuxové_distribuce (Česky)}}<br />
{{i18n_entry|简体中文|Arch 与其他发行版的比较}}<br />
{{i18n_entry|Русский|Arch и другие}}<br />
{{i18n_entry|ไทย|ข้อแตกต่างระหว่าง Arch กับ Distro อื่นๆ}}<br />
{{i18n_links_end}}<br />
Questa pagina raccoglie alcune delle somiglianze e delle differenze tra Arch e le altre distribuzioni. Questa è una discussione che torna periodicamente e sarebbe bello avere una risposta definitiva. Nota: il modo migliore per confrontare Arch con le altre distribuzioni è quello di installarla e provarla in prima persona. Arch ha una magnifica comunità di utenti sempre pronta ad aiutare i nuovi utenti. Le informazioni qui sotto sono intese per aiutarti a decidere se Arch è giusta per te.<br />
<br />
==Arch vs Gentoo==<br />
Siccome Arch distribuisce pacchetti binari, richiede molto meno tempo rispetto a Gentoo. Gentoo dispone di più pacchetti e permette di scegliere l'esatta versione da installare di un software. Arch permette sia la distribuzione binaria che quella dei sorgenti. Inoltre installare un software non presente nelle repository è molto più semplice che scrivere un ebuild.<br />
I PKGBUILD sono più facili da creare che gli ebuild. Gentoo è più portabile dal momento che i pacchetti saranno compilati per la specifica architettura, mentre Arch è sviluppata per processori i686 (anche se esistono progetti gestiti da utenti per rendere disponibili versioni per i586 e x86_64).<br />
Non c'è nessuna prova documentata che Gentoo sia più veloce di Arch.<br />
<br />
==Arch vs Crux==<br />
Arch Linux deriva (impropriamente) da Crux. Judd (il creatore di Arch, N.d.T.) ha riassunto le differenze:<br />
:&quot;Usavo Crux prima di iniziare Arch. Arch inizio come Crux, più o meno. Poi ho scritto pacman e makepkg per sostituire i miei script bash per gestire i pacchetti (ho costruito Arch come un sistema LFS per iniziare). Dunque le due distribuzioni sono completamente separate, ma tecnicamente sono molto simili. Noi abbiamo ufficialmente il supporto alle dipendenze, ad esempio, anche se Crux ha una comunità che offre altre caratteristiche. Il prt-get di CLC esegue un rudimentale controllo logico sulle dipendenze. Crux inoltre evita molti dei problemi che abbiamo, poichè ha un set di pacchetti molto ridotto, costituito da ciò che usa Per e nient'altro.&quot;<br />
<br />
Guarda [http://bbs.archlinux.org/viewtopic.php?t=3608&start=270#133721 questo post del forum inglese] per delle impressioni degli utenti riguardo entrambe le distribuzioni.<br />
<br />
==Arch vs Sorcerer/Lunar-linux/Sourcemage==<br />
Sorcerer/Lunar-linux/Sourcemage (SLS) sono tutte distro basate su sorgenti, proprio come gentoo, ma sono collegate originariamente ad un'altra. <br />
La distro SLS usa un insieme di script piuttosto semplici da utilizzare per creare pacchetti e descrizioni, e usa un file di configurazione globale per configurare il processo di compilazione, in modo molto simile al sistema ABS di Arch. I tool di SLS garantiscono un pieno controllo delle dipendenze (compresa la gestione di caratteristiche opzionali), e il monitoraggio dei pacchetti (e disinstallazione/aggiornamento). Non ci sono pacchetti binari per una qualsiasi distro appartenente alla famiglia SLS, anche se tutti possono facilmente effettuare un rollback a pacchetti installati precedentemente.<br />
<br />
L'installazione implica l'installazione di un sistema di base (un po' come Arch: ottimizzazione i686, CLI e menu ncurses, solo strumenti essenziali), quindi successivamente una ricompilazione del sistema di base (opzionale). Non c'è ovviamente uno &quot;standard&quot; WM/DE/DM e non installano un server X durante l'installazione di base, ma permettono di installare in modo semplice una delle diverse alternative disponibili per un server X (xorg 6.8 oppure 7, xfree86).<br />
<br />
SLS ha una storia davvero complicata. Il migliore articolo che ne parla lo si puo' trovare qui: http://wiki.sourcemage.org/Our_History<br />
<br />
Lunar Linux: http://lunar-linux.org/<br />
SourceMage: http://www.sourcemage.org/<br />
Sorcerer: http://sorcerer.berlios.de/<br />
<br />
==Arch vs Rock==<br />
???<br />
<br />
==Arch vs T2==<br />
???<br />
<br />
==Arch vs Graphical Distros==<br />
Le distro grafiche hanno molte similitudini, ed Arch è molto differente da tutte loro. Arch è basata su file di testo ed orientata alla riga di comando. Arch è una distro migliore se vuoi veramente imparare Linux. Le distro grafiche tendono ad includere installer grafici (come Anaconda di Fedora) e tool di configurazione grafici (come Yast di SuSE). Differenze specifiche fra le distro sono spiegate piu sotto.<br />
albert frikie<br />
<br />
==Arch vs Slackware==<br />
Slackware e Arch sono entrambe distribuzioni 'semplici'. Entrambe usano script di inizializzazione in stile BSD. Arch fornisce un sistema di gestione dei pacchetti molto più robusto (pacman) il quale, a differenza degli strumenti standard di Slackware, permette aggiornamenti di sistema semplici e automatici. Slackware è considerato più conservatore nel suo ciclo di release, preferendo pacchetti stabili e testati. Arch è molto più 'bleeding edge' in in questo senso. Arch è progettata per funzionare solo su processori i686 mentre Slackware può funzionare anche su sistemi i486. Arch è un sistema molto indicato per gli utenti Slack che vogliono un sistema di gestione dei pacchetti più robusto o pacchetti più aggiornati.<br />
<br />
==Arch vs Debian==<br />
Arch è più semplice di Debian e ha meno pacchetti. Dispone di un migliore supporto per l'autobuild dei pacchetti che Debian non da. Arch è più indulgente riguardo ai programmi 'non-free' definiti da GNU. Arch è ottimizzata per i686 ed è più veloce di Debian (anche se non è ducumentato con certezza). I pacchetti di Arch sono più sperimentali di quelli Debian (Arch current è spesso più aggiornata di Debian unstable!)<br />
<br />
==Arch vs Ubuntu==<br />
Arch ha una struttura piu semplice di Ubuntu. Se ti piace compilare kernel a mano, provare progetti molto innovativi da CVS, o compilare un programma da sorgenti ogni volta in poco tempo, Arch è più adatta. Se vuoi avere un sistema pronto all'uso velocemente e non vuoi giocherellare con le impostazioni del sistema, Ubuntu è più adatta. In generale, gli sviluppatori e gli smanettoni preferiranno Arch ad Ubuntu.<br />
<br />
==Arch vs RPM-based Distros==<br />
I paccehtti RPM si trovano in molti, molti posti, ma i pacchetti di terze parti hanno spesso problemi di dipendenze, come ad esempio richiedere una vecchia versione di una libreria. C'è anche confusione tra pacchetti RMP per Red Hat e pacchetti RPM per Mandrake. (Questi sono problemi che ho avuto come newbie Linux con Mandrake 8.2, e potrebbero non rispecchiare la situazione attuale). Pacman è molto piu potente ed affidabile di RPM.<br />
<br />
==Arch vs Fedora==<br />
Fedora è una costola della distribuzione Red Hat ed è stata nel tempo una delle distribuzioni piu note. Pertanto, c'è una enorme comunità, molti pacchetti precompilati e supporto disponibile. Come tutte le distribuzioni basate su RPM, la gestione dei pacchetti è un problema. Fedora include Yum come interfaccia per l'acquisizione di RPMs e la gestione di dipendenze. Il sistema manca di un'integrazione solida con Yum. Fedora innova ed ha recendemente guadagnato kudos per l'integrazione di SELinux e l'inclusione dei pacchetti compilati di GCJ per togliere la necessità della JRE di Sun. Fedora notoriamente non prova ad includere il supporto al formato mp3 a causa di problemi percepiti di brevetti.<br />
<br />
*nota: Up2Date è stato rimosso da Fedora Core 5. Ora c'è un'integrazione di yum più solida.<br />
<br />
==Arch vs Mandriva==<br />
Mandriva (precedentemente Mandrake), famosa per il suo installer, è una distro molto limitante, che può annoiare dopo un po' di tempo. Un altro problema è che si tratta di una distro basata su RPM come discusso in precedenza. Arch consente molta più libertà e meno limitazioni. Arch permette effettivamente di imparare a usare Linux.<br />
<br />
==Arch vs SUSE==<br />
SUSE è centrata attorno al suo tool di configurazione Yast, il quale è sufficiente per le esigenze di configurazione della maggior parte degli utenti. Arch non offre un tool così funzionale perché non rispetterebbe [[Il Metodo Arch]]. Tuttavia SUSE è considerata una distribuzione più appropriata per gli utenti con meno esperienza, o chiunque voglia una vita semplice con le funzionalità desiderate senza preoccuparsi del loro funzionamento. SUSE non offre immediatamente un supporto per gli mp3 dopo l'installazione, ma questo problema puo' essere facilmente colmato successivamente tramite Yast.<br />
<br />
==Arch vs Frugalware==<br />
Arch è orientata verso la linea di comando testuale (che gli utenti dobrebbero imparare).<br />
Frugalware è un sistema basato su Slackware. Frugalware fornisce un supporto multi-lingue migliore e anche più documentazione localizzata. Questa distro ritiene di essere più veloce di Arch.<br />
Entrambe utilizzano pacman, ma i loro pacchetti non sono molto compatibili.</div>
Zmax
https://wiki.archlinux.org/index.php?title=Il_Metodo_Arch&diff=37329
Il Metodo Arch
2008-02-18T19:49:13Z
<p>Zmax: Redirecting to The Arch Way (Italiano)</p>
<hr />
<div>#REDIRECT [[The Arch Way (Italiano)]]</div>
Zmax
https://wiki.archlinux.org/index.php?title=Arch_e_le_altre_distribuzioni&diff=37328
Arch e le altre distribuzioni
2008-02-18T19:43:32Z
<p>Zmax: /* Arch vs SUSE */</p>
<hr />
<div>{{translateme}}<br />
[[Category:About Arch (Italiano)]]<br />
[[Category:General (Italiano)]]<br />
{{i18n_links_start}}<br />
{{i18n_entry|Deutsch|Arch im Vergleich mit anderen Distributionen}}<br />
{{i18n_entry|English|Arch Compared To Other Distros}}<br />
{{i18n_entry|Español|Arch Comparada con Otras Distribuciones}}<br />
{{i18n_entry|Français|Arch Comparée Aux Autres Distros}}<br />
{{i18n_entry|Italiano|Arch e le altre distribuzioni}}<br />
{{i18n_entry|Nederlands|Arch in vergelijking met andere distributies}}<br />
{{i18n_entry|Português do Brasil|Arch_x_Outras(Português_do_Brasil)}}<br />
{{i18n_entry|Slovensky|Arch vs Ostatné distribúcie}}<br />
{{i18n_entry|Polski|Porownanie Archa z innymi dystrybucjami}}<br />
{{i18n_entry|Česky|Arch_vs_ostatní_linuxové_distribuce (Česky)}}<br />
{{i18n_entry|简体中文|Arch 与其他发行版的比较}}<br />
{{i18n_entry|Русский|Arch и другие}}<br />
{{i18n_entry|ไทย|ข้อแตกต่างระหว่าง Arch กับ Distro อื่นๆ}}<br />
{{i18n_links_end}}<br />
Questa pagina raccoglie alcune delle somiglianze e delle differenze tra Arch e le altre distribuzioni. Questa è una discussione che torna periodicamente e sarebbe bello avere una risposta definitiva. Nota: il modo migliore per confrontare Arch con le altre distribuzioni è quello di installarla e provarla in prima persona. Arch ha una magnifica comunità di utenti sempre pronta ad aiutare i nuovi utenti. Le informazioni qui sotto sono intese per aiutarti a decidere se Arch è giusta per te.<br />
<br />
==Arch vs Gentoo==<br />
Siccome Arch distribuisce pacchetti binari, richiede molto meno tempo rispetto a Gentoo. Gentoo dispone di più pacchetti e permette di scegliere l'esatta versione da installare di un software. Arch permette sia la distribuzione binaria che quella dei sorgenti. Inoltre installare un software non presente nelle repository è molto più semplice che scrivere un ebuild.<br />
I PKGBUILD sono più facili da creare che gli ebuild. Gentoo è più portabile dal momento che i pacchetti saranno compilati per la specifica architettura, mentre Arch è sviluppata per processori i686 (anche se esistono progetti gestiti da utenti per rendere disponibili versioni per i586 e x86_64).<br />
Non c'è nessuna prova documentata che Gentoo sia più veloce di Arch.<br />
<br />
==Arch vs Crux==<br />
Arch Linux deriva (impropriamente) da Crux. Judd (il creatore di Arch, N.d.T.) ha riassunto le differenze:<br />
:&quot;Usavo Crux prima di iniziare Arch. Arch inizio come Crux, più o meno. Poi ho scritto pacman e makepkg per sostituire i miei script bash per gestire i pacchetti (ho costruito Arch come un sistema LFS per iniziare). Dunque le due distribuzioni sono completamente separate, ma tecnicamente sono molto simili. Noi abbiamo ufficialmente il supporto alle dipendenze, ad esempio, anche se Crux ha una comunità che offre altre caratteristiche. Il prt-get di CLC esegue un rudimentale controllo logico sulle dipendenze. Crux inoltre evita molti dei problemi che abbiamo, poichè ha un set di pacchetti molto ridotto, costituito da ciò che usa Per e nient'altro.&quot;<br />
<br />
Guarda [http://bbs.archlinux.org/viewtopic.php?t=3608&start=270#133721 questo post del forum inglese] per delle impressioni degli utenti riguardo entrambe le distribuzioni.<br />
<br />
==Arch vs Sorcerer/Lunar-linux/Sourcemage==<br />
Sorcerer/Lunar-linux/Sourcemage (SLS) sono tutte distro basate su sorgenti, proprio come gentoo, ma sono collegate originariamente ad un'altra. <br />
La distro SLS usa un insieme di script piuttosto semplici da utilizzare per creare pacchetti e descrizioni, e usa un file di configurazione globale per configurare il processo di compilazione, in modo molto simile al sistema ABS di Arch. I tool di SLS garantiscono un pieno controllo delle dipendenze (compresa la gestione di caratteristiche opzionali), e il monitoraggio dei pacchetti (e disinstallazione/aggiornamento). Non ci sono pacchetti binari per una qualsiasi distro appartenente alla famiglia SLS, anche se tutti possono facilmente effettuare un rollback a pacchetti installati precedentemente.<br />
<br />
L'installazione implica l'installazione di un sistema di base (un po' come Arch: ottimizzazione i686, CLI e menu ncurses, solo strumenti essenziali), quindi successivamente una ricompilazione del sistema di base (opzionale). Non c'è ovviamente uno &quot;standard&quot; WM/DE/DM e non installano un server X durante l'installazione di base, ma permettono di installare in modo semplice una delle diverse alternative disponibili per un server X (xorg 6.8 oppure 7, xfree86).<br />
<br />
SLS ha una storia davvero complicata. Il migliore articolo che ne parla lo si puo' trovare qui: http://wiki.sourcemage.org/Our_History<br />
<br />
Lunar Linux: http://lunar-linux.org/<br />
SourceMage: http://www.sourcemage.org/<br />
Sorcerer: http://sorcerer.berlios.de/<br />
<br />
==Arch vs Rock==<br />
???<br />
<br />
==Arch vs T2==<br />
???<br />
<br />
==Arch vs Graphical Distros==<br />
Le distro grafiche hanno molte similitudini, ed Arch è molto differente da tutte loro. Arch è basata su file di testo ed orientata alla riga di comando. Arch è una distro migliore se vuoi veramente imparare Linux. Le distro grafiche tendono ad includere installer grafici (come Anaconda di Fedora) e tool di configurazione grafici (come Yast di SuSE). Differenze specifiche fra le distro sono spiegate piu sotto.<br />
albert frikie<br />
<br />
==Arch vs Slackware==<br />
Slackware e Arch sono entrambe distribuzioni 'semplici'. Entrambe usano script di inizializzazione in stile BSD. Arch fornisce un sistema di gestione dei pacchetti molto più robusto (pacman) il quale, a differenza degli strumenti standard di Slackware, permette aggiornamenti di sistema semplici e automatici. Slackware è considerato più conservatore nel suo ciclo di release, preferendo pacchetti stabili e testati. Arch è molto più 'bleeding edge' in in questo senso. Arch è progettata per funzionare solo su processori i686 mentre Slackware può funzionare anche su sistemi i486. Arch è un sistema molto indicato per gli utenti Slack che vogliono un sistema di gestione dei pacchetti più robusto o pacchetti più aggiornati.<br />
<br />
==Arch vs Debian==<br />
Arch è più semplice di Debian e ha meno pacchetti. Dispone di un migliore supporto per l'autobuild dei pacchetti che Debian non da. Arch è più indulgente riguardo ai programmi 'non-free' definiti da GNU. Arch è ottimizzata per i686 ed è più veloce di Debian (anche se non è ducumentato con certezza). I pacchetti di Arch sono più sperimentali di quelli Debian (Arch current è spesso più aggiornata di Debian unstable!)<br />
<br />
==Arch vs Ubuntu==<br />
Arch ha una struttura piu semplice di Ubuntu. Se ti piace compilare kernel a mano, provare progetti molto innovativi da CVS, o compilare un programma da sorgenti ogni volta in poco tempo, Arch è più adatta. Se vuoi avere un sistema pronto all'uso velocemente e non vuoi giocherellare con le impostazioni del sistema, Ubuntu è più adatta. In generale, gli sviluppatori e gli smanettoni preferiranno Arch ad Ubuntu.<br />
<br />
==Arch vs RPM-based Distros==<br />
I paccehtti RPM si trovano in molti, molti posti, ma i pacchetti di terze parti hanno spesso problemi di dipendenze, come ad esempio richiedere una vecchia versione di una libreria. C'è anche confusione tra pacchetti RMP per Red Hat e pacchetti RPM per Mandrake. (Questi sono problemi che ho avuto come newbie Linux con Mandrake 8.2, e potrebbero non rispecchiare la situazione attuale). Pacman è molto piu potente ed affidabile di RPM.<br />
<br />
==Arch vs Fedora==<br />
Fedora è una costola della distribuzione Red Hat ed è stata nel tempo una delle distribuzioni piu note. Pertanto, c'è una enorme comunità, molti pacchetti precompilati e supporto disponibile. Come tutte le distribuzioni basate su RPM, la gestione dei pacchetti è un problema. Fedora include Yum come interfaccia per l'acquisizione di RPMs e la gestione di dipendenze. Il sistema manca di un'integrazione solida con Yum. Fedora innova ed ha recendemente guadagnato kudos per l'integrazione di SELinux e l'inclusione dei pacchetti compilati di GCJ per togliere la necessità della JRE di Sun. Fedora notoriamente non prova ad includere il supporto al formato mp3 a causa di problemi percepiti di brevetti.<br />
<br />
*nota: Up2Date è stato rimosso da Fedora Core 5. Ora c'è un'integrazione di yum più solida.<br />
<br />
==Arch vs Mandriva==<br />
Mandriva (precedentemente Mandrake), famosa per il suo installer, è una distro molto limitante, che può annoiare dopo un po' di tempo. Un altro problema è che si tratta di una distro basata su RPM come discusso in precedenza. Arch consente molta più libertà e meno limitazioni. Arch permette effettivamente di imparare a usare Linux.<br />
<br />
==Arch vs SUSE==<br />
SUSE è centrata attorno al suo tool di configurazione Yast, il quale è sufficiente per le esigenze di configurazione della maggior parte degli utenti. Arch non offre un tool così funzionale perché non rispetterebbe [[The Arch Way (Italiano)]]. Tuttavia SUSE è considerata una distribuzione più appropriata per gli utenti con meno esperienza, o chiunque voglia una vita semplice con le funzionalità desiderate senza preoccuparsi del loro funzionamento. SUSE non offre immediatamente un supporto per gli mp3 dopo l'installazione, ma questo problema puo' essere facilmente colmato successivamente tramite Yast.<br />
<br />
==Arch vs Frugalware==<br />
Arch è orientata verso la linea di comando testuale (che gli utenti dobrebbero imparare).<br />
Frugalware è un sistema basato su Slackware. Frugalware fornisce un supporto multi-lingue migliore e anche più documentazione localizzata. Questa distro ritiene di essere più veloce di Arch.<br />
Entrambe utilizzano pacman, ma i loro pacchetti non sono molto compatibili.</div>
Zmax
https://wiki.archlinux.org/index.php?title=Arch_e_le_altre_distribuzioni&diff=37327
Arch e le altre distribuzioni
2008-02-18T19:43:12Z
<p>Zmax: </p>
<hr />
<div>{{translateme}}<br />
[[Category:About Arch (Italiano)]]<br />
[[Category:General (Italiano)]]<br />
{{i18n_links_start}}<br />
{{i18n_entry|Deutsch|Arch im Vergleich mit anderen Distributionen}}<br />
{{i18n_entry|English|Arch Compared To Other Distros}}<br />
{{i18n_entry|Español|Arch Comparada con Otras Distribuciones}}<br />
{{i18n_entry|Français|Arch Comparée Aux Autres Distros}}<br />
{{i18n_entry|Italiano|Arch e le altre distribuzioni}}<br />
{{i18n_entry|Nederlands|Arch in vergelijking met andere distributies}}<br />
{{i18n_entry|Português do Brasil|Arch_x_Outras(Português_do_Brasil)}}<br />
{{i18n_entry|Slovensky|Arch vs Ostatné distribúcie}}<br />
{{i18n_entry|Polski|Porownanie Archa z innymi dystrybucjami}}<br />
{{i18n_entry|Česky|Arch_vs_ostatní_linuxové_distribuce (Česky)}}<br />
{{i18n_entry|简体中文|Arch 与其他发行版的比较}}<br />
{{i18n_entry|Русский|Arch и другие}}<br />
{{i18n_entry|ไทย|ข้อแตกต่างระหว่าง Arch กับ Distro อื่นๆ}}<br />
{{i18n_links_end}}<br />
Questa pagina raccoglie alcune delle somiglianze e delle differenze tra Arch e le altre distribuzioni. Questa è una discussione che torna periodicamente e sarebbe bello avere una risposta definitiva. Nota: il modo migliore per confrontare Arch con le altre distribuzioni è quello di installarla e provarla in prima persona. Arch ha una magnifica comunità di utenti sempre pronta ad aiutare i nuovi utenti. Le informazioni qui sotto sono intese per aiutarti a decidere se Arch è giusta per te.<br />
<br />
==Arch vs Gentoo==<br />
Siccome Arch distribuisce pacchetti binari, richiede molto meno tempo rispetto a Gentoo. Gentoo dispone di più pacchetti e permette di scegliere l'esatta versione da installare di un software. Arch permette sia la distribuzione binaria che quella dei sorgenti. Inoltre installare un software non presente nelle repository è molto più semplice che scrivere un ebuild.<br />
I PKGBUILD sono più facili da creare che gli ebuild. Gentoo è più portabile dal momento che i pacchetti saranno compilati per la specifica architettura, mentre Arch è sviluppata per processori i686 (anche se esistono progetti gestiti da utenti per rendere disponibili versioni per i586 e x86_64).<br />
Non c'è nessuna prova documentata che Gentoo sia più veloce di Arch.<br />
<br />
==Arch vs Crux==<br />
Arch Linux deriva (impropriamente) da Crux. Judd (il creatore di Arch, N.d.T.) ha riassunto le differenze:<br />
:&quot;Usavo Crux prima di iniziare Arch. Arch inizio come Crux, più o meno. Poi ho scritto pacman e makepkg per sostituire i miei script bash per gestire i pacchetti (ho costruito Arch come un sistema LFS per iniziare). Dunque le due distribuzioni sono completamente separate, ma tecnicamente sono molto simili. Noi abbiamo ufficialmente il supporto alle dipendenze, ad esempio, anche se Crux ha una comunità che offre altre caratteristiche. Il prt-get di CLC esegue un rudimentale controllo logico sulle dipendenze. Crux inoltre evita molti dei problemi che abbiamo, poichè ha un set di pacchetti molto ridotto, costituito da ciò che usa Per e nient'altro.&quot;<br />
<br />
Guarda [http://bbs.archlinux.org/viewtopic.php?t=3608&start=270#133721 questo post del forum inglese] per delle impressioni degli utenti riguardo entrambe le distribuzioni.<br />
<br />
==Arch vs Sorcerer/Lunar-linux/Sourcemage==<br />
Sorcerer/Lunar-linux/Sourcemage (SLS) sono tutte distro basate su sorgenti, proprio come gentoo, ma sono collegate originariamente ad un'altra. <br />
La distro SLS usa un insieme di script piuttosto semplici da utilizzare per creare pacchetti e descrizioni, e usa un file di configurazione globale per configurare il processo di compilazione, in modo molto simile al sistema ABS di Arch. I tool di SLS garantiscono un pieno controllo delle dipendenze (compresa la gestione di caratteristiche opzionali), e il monitoraggio dei pacchetti (e disinstallazione/aggiornamento). Non ci sono pacchetti binari per una qualsiasi distro appartenente alla famiglia SLS, anche se tutti possono facilmente effettuare un rollback a pacchetti installati precedentemente.<br />
<br />
L'installazione implica l'installazione di un sistema di base (un po' come Arch: ottimizzazione i686, CLI e menu ncurses, solo strumenti essenziali), quindi successivamente una ricompilazione del sistema di base (opzionale). Non c'è ovviamente uno &quot;standard&quot; WM/DE/DM e non installano un server X durante l'installazione di base, ma permettono di installare in modo semplice una delle diverse alternative disponibili per un server X (xorg 6.8 oppure 7, xfree86).<br />
<br />
SLS ha una storia davvero complicata. Il migliore articolo che ne parla lo si puo' trovare qui: http://wiki.sourcemage.org/Our_History<br />
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Lunar Linux: http://lunar-linux.org/<br />
SourceMage: http://www.sourcemage.org/<br />
Sorcerer: http://sorcerer.berlios.de/<br />
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==Arch vs Rock==<br />
???<br />
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==Arch vs T2==<br />
???<br />
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==Arch vs Graphical Distros==<br />
Le distro grafiche hanno molte similitudini, ed Arch è molto differente da tutte loro. Arch è basata su file di testo ed orientata alla riga di comando. Arch è una distro migliore se vuoi veramente imparare Linux. Le distro grafiche tendono ad includere installer grafici (come Anaconda di Fedora) e tool di configurazione grafici (come Yast di SuSE). Differenze specifiche fra le distro sono spiegate piu sotto.<br />
albert frikie<br />
<br />
==Arch vs Slackware==<br />
Slackware e Arch sono entrambe distribuzioni 'semplici'. Entrambe usano script di inizializzazione in stile BSD. Arch fornisce un sistema di gestione dei pacchetti molto più robusto (pacman) il quale, a differenza degli strumenti standard di Slackware, permette aggiornamenti di sistema semplici e automatici. Slackware è considerato più conservatore nel suo ciclo di release, preferendo pacchetti stabili e testati. Arch è molto più 'bleeding edge' in in questo senso. Arch è progettata per funzionare solo su processori i686 mentre Slackware può funzionare anche su sistemi i486. Arch è un sistema molto indicato per gli utenti Slack che vogliono un sistema di gestione dei pacchetti più robusto o pacchetti più aggiornati.<br />
<br />
==Arch vs Debian==<br />
Arch è più semplice di Debian e ha meno pacchetti. Dispone di un migliore supporto per l'autobuild dei pacchetti che Debian non da. Arch è più indulgente riguardo ai programmi 'non-free' definiti da GNU. Arch è ottimizzata per i686 ed è più veloce di Debian (anche se non è ducumentato con certezza). I pacchetti di Arch sono più sperimentali di quelli Debian (Arch current è spesso più aggiornata di Debian unstable!)<br />
<br />
==Arch vs Ubuntu==<br />
Arch ha una struttura piu semplice di Ubuntu. Se ti piace compilare kernel a mano, provare progetti molto innovativi da CVS, o compilare un programma da sorgenti ogni volta in poco tempo, Arch è più adatta. Se vuoi avere un sistema pronto all'uso velocemente e non vuoi giocherellare con le impostazioni del sistema, Ubuntu è più adatta. In generale, gli sviluppatori e gli smanettoni preferiranno Arch ad Ubuntu.<br />
<br />
==Arch vs RPM-based Distros==<br />
I paccehtti RPM si trovano in molti, molti posti, ma i pacchetti di terze parti hanno spesso problemi di dipendenze, come ad esempio richiedere una vecchia versione di una libreria. C'è anche confusione tra pacchetti RMP per Red Hat e pacchetti RPM per Mandrake. (Questi sono problemi che ho avuto come newbie Linux con Mandrake 8.2, e potrebbero non rispecchiare la situazione attuale). Pacman è molto piu potente ed affidabile di RPM.<br />
<br />
==Arch vs Fedora==<br />
Fedora è una costola della distribuzione Red Hat ed è stata nel tempo una delle distribuzioni piu note. Pertanto, c'è una enorme comunità, molti pacchetti precompilati e supporto disponibile. Come tutte le distribuzioni basate su RPM, la gestione dei pacchetti è un problema. Fedora include Yum come interfaccia per l'acquisizione di RPMs e la gestione di dipendenze. Il sistema manca di un'integrazione solida con Yum. Fedora innova ed ha recendemente guadagnato kudos per l'integrazione di SELinux e l'inclusione dei pacchetti compilati di GCJ per togliere la necessità della JRE di Sun. Fedora notoriamente non prova ad includere il supporto al formato mp3 a causa di problemi percepiti di brevetti.<br />
<br />
*nota: Up2Date è stato rimosso da Fedora Core 5. Ora c'è un'integrazione di yum più solida.<br />
<br />
==Arch vs Mandriva==<br />
Mandriva (precedentemente Mandrake), famosa per il suo installer, è una distro molto limitante, che può annoiare dopo un po' di tempo. Un altro problema è che si tratta di una distro basata su RPM come discusso in precedenza. Arch consente molta più libertà e meno limitazioni. Arch permette effettivamente di imparare a usare Linux.<br />
<br />
==Arch vs SUSE==<br />
SUSE è centrata attorno al suo tool di configurazione Yast, il quale è sufficiente per le esigenze di configurazione della maggior parte degli utenti. Arch non offre un tool così funzionale perché non rispetterebbe [[TheArchWay (Italiano)]]. Tuttavia SUSE è considerata una distribuzione più appropriata per gli utenti con meno esperienza, o chiunque voglia una vita semplice con le funzionalità desiderate senza preoccuparsi del loro funzionamento. SUSE non offre immediatamente un supporto per gli mp3 dopo l'installazione, ma questo problema puo' essere facilmente colmato successivamente tramite Yast.<br />
<br />
==Arch vs Frugalware==<br />
Arch è orientata verso la linea di comando testuale (che gli utenti dobrebbero imparare).<br />
Frugalware è un sistema basato su Slackware. Frugalware fornisce un supporto multi-lingue migliore e anche più documentazione localizzata. Questa distro ritiene di essere più veloce di Arch.<br />
Entrambe utilizzano pacman, ma i loro pacchetti non sono molto compatibili.</div>
Zmax
https://wiki.archlinux.org/index.php?title=Arch_e_le_altre_distribuzioni&diff=37326
Arch e le altre distribuzioni
2008-02-18T19:42:23Z
<p>Zmax: /* Arch vs Frugalware */</p>
<hr />
<div>{{translateme}}<br />
[[Category:About Arch (Italiano)]]<br />
[[Category:General (Italiano)]]<br />
{{i18n_links_start}}<br />
{{i18n_entry|Deutsch|Arch im Vergleich mit anderen Distributionen}}<br />
{{i18n_entry|English|Arch Compared To Other Distros}}<br />
{{i18n_entry|Español|Arch Comparada con Otras Distribuciones}}<br />
{{i18n_entry|Français|Arch Comparée Aux Autres Distros}}<br />
{{i18n_entry|Italiano|Arch e le altre distribuzioni}}<br />
{{i18n_entry|Nederlands|Arch in vergelijking met andere distributies}}<br />
{{i18n_entry|Português do Brasil|Arch_x_Outras(Português_do_Brasil)}}<br />
{{i18n_entry|Slovensky|Arch vs Ostatné distribúcie}}<br />
{{i18n_entry|Polski|Porownanie Archa z innymi dystrybucjami}}<br />
{{i18n_entry|Česky|Arch_vs_ostatní_linuxové_distribuce (Česky)}}<br />
{{i18n_entry|简体中文|Arch 与其他发行版的比较}}<br />
{{i18n_entry|Русский|Arch и другие}}<br />
{{i18n_entry|ไทย|ข้อแตกต่างระหว่าง Arch กับ Distro อื่นๆ}}<br />
{{i18n_links_end}}<br />
Questa pagina raccoglie alcune delle somiglianze e delle differenze tra Arch e le altre distribuzioni. Questa è una discussione che torna periodicamente e sarebbe bello avere una risposta definitiva. Nota: il modo migliore per confrontare Arch con le altre distribuzioni è quello di installarla e provarla in prima persona. Arch ha una magnifica comunità di utenti sempre pronta ad aiutare i nuovi utenti. Le informazioni qui sotto sono intese per aiutarti a decidere se Arch è giusta per te.<br />
<br />
==Arch vs Gentoo==<br />
Siccome Arch distribuisce pacchetti binari, richiede molto meno tempo rispetto a Gentoo. Gentoo dispone di più pacchetti e permette di scegliere l'esatta versione da installare di un software. Arch permette sia la distribuzione binaria che quella dei sorgenti. Inoltre installare un software non presente nelle repository è molto più semplice che scrivere un ebuild.<br />
I PKGBUILD sono più facili da creare che gli ebuild. Gentoo è più portabile dal momento che i pacchetti saranno compilati per la specifica architettura, mentre Arch è sviluppata per processori i686 (anche se esistono progetti gestiti da utenti per rendere disponibili versioni per i586 e x86_64).<br />
Non c'è nessuna prova documentata che Gentoo sia più veloce di Arch.<br />
<br />
==Arch vs Crux==<br />
Arch Linux deriva (impropriamente) da Crux. Judd (il creatore di Arch, N.d.T.) ha riassunto le differenze:<br />
:&quot;Usavo Crux prima di iniziare Arch. Arch inizio come Crux, più o meno. Poi ho scritto pacman e makepkg per sostituire i miei script bash per gestire i pacchetti (ho costruito Arch come un sistema LFS per iniziare). Dunque le due distribuzioni sono completamente separate, ma tecnicamente sono molto simili. Noi abbiamo ufficialmente il supporto alle dipendenze, ad esempio, anche se Crux ha una comunità che offre altre caratteristiche. Il prt-get di CLC esegue un rudimentale controllo logico sulle dipendenze. Crux inoltre evita molti dei problemi che abbiamo, poichè ha un set di pacchetti molto ridotto, costituito da ciò che usa Per e nient'altro.&quot;<br />
<br />
Guarda [http://bbs.archlinux.org/viewtopic.php?t=3608&start=270#133721 questo post del forum inglese] per delle impressioni degli utenti riguardo entrambe le distribuzioni.<br />
<br />
==Arch vs Sorcerer/Lunar-linux/Sourcemage==<br />
Sorcerer/Lunar-linux/Sourcemage (SLS) sono tutte distro basate su sorgenti, proprio come gentoo, ma sono collegate originariamente ad un'altra. <br />
La distro SLS usa un insieme di script piuttosto semplici da utilizzare per creare pacchetti e descrizioni, e usa un file di configurazione globale per configurare il processo di compilazione, in modo molto simile al sistema ABS di Arch. I tool di SLS garantiscono un pieno controllo delle dipendenze (compresa la gestione di caratteristiche opzionali), e il monitoraggio dei pacchetti (e disinstallazione/aggiornamento). Non ci sono pacchetti binari per una qualsiasi distro appartenente alla famiglia SLS, anche se tutti possono facilmente effettuare un rollback a pacchetti installati precedentemente.<br />
<br />
L'installazione implica l'installazione di un sistema di base (un po' come Arch: ottimizzazione i686, CLI e menu ncurses, solo strumenti essenziali), quindi successivamente una ricompilazione del sistema di base (opzionale). Non c'è ovviamente uno &quot;standard&quot; WM/DE/DM e non installano un server X durante l'installazione di base, ma permettono di installare in modo semplice una delle diverse alternative disponibili per un server X (xorg 6.8 oppure 7, xfree86).<br />
<br />
SLS ha una storia davvero complicata. Il migliore articolo che ne parla lo si puo' trovare qui: http://wiki.sourcemage.org/Our_History<br />
<br />
Lunar Linux: http://lunar-linux.org/<br />
SourceMage: http://www.sourcemage.org/<br />
Sorcerer: http://sorcerer.berlios.de/<br />
<br />
==Arch vs Rock==<br />
???<br />
<br />
==Arch vs T2==<br />
???<br />
<br />
==Arch vs Graphical Distros==<br />
Le distro grafiche hanno molte similitudini, ed Arch è molto differente da tutte loro. Arch è basata su file di testo ed orientata alla riga di comando. Arch è una distro migliore se vuoi veramente imparare Linux. Le distro grafiche tendono ad includere installer grafici (come Anaconda di Fedora) e tool di configurazione grafici (come Yast di SuSE). Differenze specifiche fra le distro sono spiegate piu sotto.<br />
albert frikie<br />
<br />
==Arch vs Slackware==<br />
Slackware e Arch sono entrambe distribuzioni 'semplici'. Entrambe usano script di inizializzazione in stile BSD. Arch fornisce un sistema di gestione dei pacchetti molto più robusto (pacman) il quale, a differenza degli strumenti standard di Slackware, permette aggiornamenti di sistema semplici e automatici. Slackware è considerato più conservatore nel suo ciclo di release, preferendo pacchetti stabili e testati. Arch è molto più 'bleeding edge' in in questo senso. Arch è progettata per funzionare solo su processori i686 mentre Slackware può funzionare anche su sistemi i486. Arch è un sistema molto indicato per gli utenti Slack che vogliono un sistema di gestione dei pacchetti più robusto o pacchetti più aggiornati.<br />
<br />
==Arch vs Debian==<br />
Arch è più semplice di Debian e ha meno pacchetti. Dispone di un migliore supporto per l'autobuild dei pacchetti che Debian non da. Arch è più indulgente riguardo ai programmi 'non-free' definiti da GNU. Arch è ottimizzata per i686 ed è più veloce di Debian (anche se non è ducumentato con certezza). I pacchetti di Arch sono più sperimentali di quelli Debian (Arch current è spesso più aggiornata di Debian unstable!)<br />
<br />
==Arch vs Ubuntu==<br />
Arch ha una struttura piu semplice di Ubuntu. Se ti piace compilare kernel a mano, provare progetti molto innovativi da CVS, o compilare un programma da sorgenti ogni volta in poco tempo, Arch è più adatta. Se vuoi avere un sistema pronto all'uso velocemente e non vuoi giocherellare con le impostazioni del sistema, Ubuntu è più adatta. In generale, gli sviluppatori e gli smanettoni preferiranno Arch ad Ubuntu.<br />
<br />
==Arch vs RPM-based Distros==<br />
I paccehtti RPM si trovano in molti, molti posti, ma i pacchetti di terze parti hanno spesso problemi di dipendenze, come ad esempio richiedere una vecchia versione di una libreria. C'è anche confusione tra pacchetti RMP per Red Hat e pacchetti RPM per Mandrake. (Questi sono problemi che ho avuto come newbie Linux con Mandrake 8.2, e potrebbero non rispecchiare la situazione attuale). Pacman è molto piu potente ed affidabile di RPM.<br />
<br />
==Arch vs Fedora==<br />
Fedora è una costola della distribuzione Red Hat ed è stata nel tempo una delle distribuzioni piu note. Pertanto, c'è una enorme comunità, molti pacchetti precompilati e supporto disponibile. Come tutte le distribuzioni basate su RPM, la gestione dei pacchetti è un problema. Fedora include Yum come interfaccia per l'acquisizione di RPMs e la gestione di dipendenze. Il sistema manca di un'integrazione solida con Yum. Fedora innova ed ha recendemente guadagnato kudos per l'integrazione di SELinux e l'inclusione dei pacchetti compilati di GCJ per togliere la necessità della JRE di Sun. Fedora notoriamente non prova ad includere il supporto al formato mp3 a causa di problemi percepiti di brevetti.<br />
<br />
*nota: Up2Date è stato rimosso da Fedora Core 5. Ora c'è un'integrazione di yum più solida.<br />
<br />
==Arch vs Mandriva==<br />
Mandriva (precedentemente Mandrake), famosa per il suo installer, è una distro molto limitante, che può annoiare dopo un po' di tempo. Un altro problema è che si tratta di una distro basata su RPM come discusso in precedenza. Arch consente molta più libertà e meno limitazioni. Arch permette effettivamente di imparare a usare Linux.<br />
<br />
==Arch vs SUSE==<br />
SUSE è centrata attorno al suo tool di configurazione Yast, il quale è sufficiente per le esigenze di configurazione della maggior parte degli utenti. Arch non offre un tool così funzionale perché non rispetterebbe [[TheArchWay]]. Tuttavia SUSE è considerata una distribuzione più appropriata per gli utenti con meno esperienza, o chiunque voglia una vita semplice con le funzionalità desiderate senza preoccuparsi del loro funzionamento. SUSE non offre immediatamente un supporto per gli mp3 dopo l'installazione, ma questo problema puo' essere facilmente colmato successivamente tramite Yast.<br />
<br />
==Arch vs Frugalware==<br />
Arch è orientata verso la linea di comando testuale (che gli utenti dobrebbero imparare).<br />
Frugalware è un sistema basato su Slackware. Frugalware fornisce un supporto multi-lingue migliore e anche più documentazione localizzata. Questa distro ritiene di essere più veloce di Arch.<br />
Entrambe utilizzano pacman, ma i loro pacchetti non sono molto compatibili.</div>
Zmax
https://wiki.archlinux.org/index.php?title=Arch_e_le_altre_distribuzioni&diff=37325
Arch e le altre distribuzioni
2008-02-18T19:38:13Z
<p>Zmax: /* Arch vs SUSE */</p>
<hr />
<div>{{translateme}}<br />
[[Category:About Arch (Italiano)]]<br />
[[Category:General (Italiano)]]<br />
{{i18n_links_start}}<br />
{{i18n_entry|Deutsch|Arch im Vergleich mit anderen Distributionen}}<br />
{{i18n_entry|English|Arch Compared To Other Distros}}<br />
{{i18n_entry|Español|Arch Comparada con Otras Distribuciones}}<br />
{{i18n_entry|Français|Arch Comparée Aux Autres Distros}}<br />
{{i18n_entry|Italiano|Arch e le altre distribuzioni}}<br />
{{i18n_entry|Nederlands|Arch in vergelijking met andere distributies}}<br />
{{i18n_entry|Português do Brasil|Arch_x_Outras(Português_do_Brasil)}}<br />
{{i18n_entry|Slovensky|Arch vs Ostatné distribúcie}}<br />
{{i18n_entry|Polski|Porownanie Archa z innymi dystrybucjami}}<br />
{{i18n_entry|Česky|Arch_vs_ostatní_linuxové_distribuce (Česky)}}<br />
{{i18n_entry|简体中文|Arch 与其他发行版的比较}}<br />
{{i18n_entry|Русский|Arch и другие}}<br />
{{i18n_entry|ไทย|ข้อแตกต่างระหว่าง Arch กับ Distro อื่นๆ}}<br />
{{i18n_links_end}}<br />
Questa pagina raccoglie alcune delle somiglianze e delle differenze tra Arch e le altre distribuzioni. Questa è una discussione che torna periodicamente e sarebbe bello avere una risposta definitiva. Nota: il modo migliore per confrontare Arch con le altre distribuzioni è quello di installarla e provarla in prima persona. Arch ha una magnifica comunità di utenti sempre pronta ad aiutare i nuovi utenti. Le informazioni qui sotto sono intese per aiutarti a decidere se Arch è giusta per te.<br />
<br />
==Arch vs Gentoo==<br />
Siccome Arch distribuisce pacchetti binari, richiede molto meno tempo rispetto a Gentoo. Gentoo dispone di più pacchetti e permette di scegliere l'esatta versione da installare di un software. Arch permette sia la distribuzione binaria che quella dei sorgenti. Inoltre installare un software non presente nelle repository è molto più semplice che scrivere un ebuild.<br />
I PKGBUILD sono più facili da creare che gli ebuild. Gentoo è più portabile dal momento che i pacchetti saranno compilati per la specifica architettura, mentre Arch è sviluppata per processori i686 (anche se esistono progetti gestiti da utenti per rendere disponibili versioni per i586 e x86_64).<br />
Non c'è nessuna prova documentata che Gentoo sia più veloce di Arch.<br />
<br />
==Arch vs Crux==<br />
Arch Linux deriva (impropriamente) da Crux. Judd (il creatore di Arch, N.d.T.) ha riassunto le differenze:<br />
:&quot;Usavo Crux prima di iniziare Arch. Arch inizio come Crux, più o meno. Poi ho scritto pacman e makepkg per sostituire i miei script bash per gestire i pacchetti (ho costruito Arch come un sistema LFS per iniziare). Dunque le due distribuzioni sono completamente separate, ma tecnicamente sono molto simili. Noi abbiamo ufficialmente il supporto alle dipendenze, ad esempio, anche se Crux ha una comunità che offre altre caratteristiche. Il prt-get di CLC esegue un rudimentale controllo logico sulle dipendenze. Crux inoltre evita molti dei problemi che abbiamo, poichè ha un set di pacchetti molto ridotto, costituito da ciò che usa Per e nient'altro.&quot;<br />
<br />
Guarda [http://bbs.archlinux.org/viewtopic.php?t=3608&start=270#133721 questo post del forum inglese] per delle impressioni degli utenti riguardo entrambe le distribuzioni.<br />
<br />
==Arch vs Sorcerer/Lunar-linux/Sourcemage==<br />
Sorcerer/Lunar-linux/Sourcemage (SLS) sono tutte distro basate su sorgenti, proprio come gentoo, ma sono collegate originariamente ad un'altra. <br />
La distro SLS usa un insieme di script piuttosto semplici da utilizzare per creare pacchetti e descrizioni, e usa un file di configurazione globale per configurare il processo di compilazione, in modo molto simile al sistema ABS di Arch. I tool di SLS garantiscono un pieno controllo delle dipendenze (compresa la gestione di caratteristiche opzionali), e il monitoraggio dei pacchetti (e disinstallazione/aggiornamento). Non ci sono pacchetti binari per una qualsiasi distro appartenente alla famiglia SLS, anche se tutti possono facilmente effettuare un rollback a pacchetti installati precedentemente.<br />
<br />
L'installazione implica l'installazione di un sistema di base (un po' come Arch: ottimizzazione i686, CLI e menu ncurses, solo strumenti essenziali), quindi successivamente una ricompilazione del sistema di base (opzionale). Non c'è ovviamente uno &quot;standard&quot; WM/DE/DM e non installano un server X durante l'installazione di base, ma permettono di installare in modo semplice una delle diverse alternative disponibili per un server X (xorg 6.8 oppure 7, xfree86).<br />
<br />
SLS ha una storia davvero complicata. Il migliore articolo che ne parla lo si puo' trovare qui: http://wiki.sourcemage.org/Our_History<br />
<br />
Lunar Linux: http://lunar-linux.org/<br />
SourceMage: http://www.sourcemage.org/<br />
Sorcerer: http://sorcerer.berlios.de/<br />
<br />
==Arch vs Rock==<br />
???<br />
<br />
==Arch vs T2==<br />
???<br />
<br />
==Arch vs Graphical Distros==<br />
Le distro grafiche hanno molte similitudini, ed Arch è molto differente da tutte loro. Arch è basata su file di testo ed orientata alla riga di comando. Arch è una distro migliore se vuoi veramente imparare Linux. Le distro grafiche tendono ad includere installer grafici (come Anaconda di Fedora) e tool di configurazione grafici (come Yast di SuSE). Differenze specifiche fra le distro sono spiegate piu sotto.<br />
albert frikie<br />
<br />
==Arch vs Slackware==<br />
Slackware e Arch sono entrambe distribuzioni 'semplici'. Entrambe usano script di inizializzazione in stile BSD. Arch fornisce un sistema di gestione dei pacchetti molto più robusto (pacman) il quale, a differenza degli strumenti standard di Slackware, permette aggiornamenti di sistema semplici e automatici. Slackware è considerato più conservatore nel suo ciclo di release, preferendo pacchetti stabili e testati. Arch è molto più 'bleeding edge' in in questo senso. Arch è progettata per funzionare solo su processori i686 mentre Slackware può funzionare anche su sistemi i486. Arch è un sistema molto indicato per gli utenti Slack che vogliono un sistema di gestione dei pacchetti più robusto o pacchetti più aggiornati.<br />
<br />
==Arch vs Debian==<br />
Arch è più semplice di Debian e ha meno pacchetti. Dispone di un migliore supporto per l'autobuild dei pacchetti che Debian non da. Arch è più indulgente riguardo ai programmi 'non-free' definiti da GNU. Arch è ottimizzata per i686 ed è più veloce di Debian (anche se non è ducumentato con certezza). I pacchetti di Arch sono più sperimentali di quelli Debian (Arch current è spesso più aggiornata di Debian unstable!)<br />
<br />
==Arch vs Ubuntu==<br />
Arch ha una struttura piu semplice di Ubuntu. Se ti piace compilare kernel a mano, provare progetti molto innovativi da CVS, o compilare un programma da sorgenti ogni volta in poco tempo, Arch è più adatta. Se vuoi avere un sistema pronto all'uso velocemente e non vuoi giocherellare con le impostazioni del sistema, Ubuntu è più adatta. In generale, gli sviluppatori e gli smanettoni preferiranno Arch ad Ubuntu.<br />
<br />
==Arch vs RPM-based Distros==<br />
I paccehtti RPM si trovano in molti, molti posti, ma i pacchetti di terze parti hanno spesso problemi di dipendenze, come ad esempio richiedere una vecchia versione di una libreria. C'è anche confusione tra pacchetti RMP per Red Hat e pacchetti RPM per Mandrake. (Questi sono problemi che ho avuto come newbie Linux con Mandrake 8.2, e potrebbero non rispecchiare la situazione attuale). Pacman è molto piu potente ed affidabile di RPM.<br />
<br />
==Arch vs Fedora==<br />
Fedora è una costola della distribuzione Red Hat ed è stata nel tempo una delle distribuzioni piu note. Pertanto, c'è una enorme comunità, molti pacchetti precompilati e supporto disponibile. Come tutte le distribuzioni basate su RPM, la gestione dei pacchetti è un problema. Fedora include Yum come interfaccia per l'acquisizione di RPMs e la gestione di dipendenze. Il sistema manca di un'integrazione solida con Yum. Fedora innova ed ha recendemente guadagnato kudos per l'integrazione di SELinux e l'inclusione dei pacchetti compilati di GCJ per togliere la necessità della JRE di Sun. Fedora notoriamente non prova ad includere il supporto al formato mp3 a causa di problemi percepiti di brevetti.<br />
<br />
*nota: Up2Date è stato rimosso da Fedora Core 5. Ora c'è un'integrazione di yum più solida.<br />
<br />
==Arch vs Mandriva==<br />
Mandriva (precedentemente Mandrake), famosa per il suo installer, è una distro molto limitante, che può annoiare dopo un po' di tempo. Un altro problema è che si tratta di una distro basata su RPM come discusso in precedenza. Arch consente molta più libertà e meno limitazioni. Arch permette effettivamente di imparare a usare Linux.<br />
<br />
==Arch vs SUSE==<br />
SUSE è centrata attorno al suo tool di configurazione Yast, il quale è sufficiente per le esigenze di configurazione della maggior parte degli utenti. Arch non offre un tool così funzionale perché non rispetterebbe [[TheArchWay]]. Tuttavia SUSE è considerata una distribuzione più appropriata per gli utenti con meno esperienza, o chiunque voglia una vita semplice con le funzionalità desiderate senza preoccuparsi del loro funzionamento. SUSE non offre immediatamente un supporto per gli mp3 dopo l'installazione, ma questo problema puo' essere facilmente colmato successivamente tramite Yast.<br />
<br />
==Arch vs Frugalware==<br />
Arch is text based and command-line oriented (user should be willing to learn).<br />
Frugalware is a Slackware-based system. Frugalware provides better multi-lingual support. Frugalware also provides more local documentation. Frugalware claims to be faster than Arch.<br />
Both use pacman. Their packages are not really very compatible.</div>
Zmax
https://wiki.archlinux.org/index.php?title=Arch_e_le_altre_distribuzioni&diff=37324
Arch e le altre distribuzioni
2008-02-18T19:28:56Z
<p>Zmax: /* Arch vs Mandriva */</p>
<hr />
<div>{{translateme}}<br />
[[Category:About Arch (Italiano)]]<br />
[[Category:General (Italiano)]]<br />
{{i18n_links_start}}<br />
{{i18n_entry|Deutsch|Arch im Vergleich mit anderen Distributionen}}<br />
{{i18n_entry|English|Arch Compared To Other Distros}}<br />
{{i18n_entry|Español|Arch Comparada con Otras Distribuciones}}<br />
{{i18n_entry|Français|Arch Comparée Aux Autres Distros}}<br />
{{i18n_entry|Italiano|Arch e le altre distribuzioni}}<br />
{{i18n_entry|Nederlands|Arch in vergelijking met andere distributies}}<br />
{{i18n_entry|Português do Brasil|Arch_x_Outras(Português_do_Brasil)}}<br />
{{i18n_entry|Slovensky|Arch vs Ostatné distribúcie}}<br />
{{i18n_entry|Polski|Porownanie Archa z innymi dystrybucjami}}<br />
{{i18n_entry|Česky|Arch_vs_ostatní_linuxové_distribuce (Česky)}}<br />
{{i18n_entry|简体中文|Arch 与其他发行版的比较}}<br />
{{i18n_entry|Русский|Arch и другие}}<br />
{{i18n_entry|ไทย|ข้อแตกต่างระหว่าง Arch กับ Distro อื่นๆ}}<br />
{{i18n_links_end}}<br />
Questa pagina raccoglie alcune delle somiglianze e delle differenze tra Arch e le altre distribuzioni. Questa è una discussione che torna periodicamente e sarebbe bello avere una risposta definitiva. Nota: il modo migliore per confrontare Arch con le altre distribuzioni è quello di installarla e provarla in prima persona. Arch ha una magnifica comunità di utenti sempre pronta ad aiutare i nuovi utenti. Le informazioni qui sotto sono intese per aiutarti a decidere se Arch è giusta per te.<br />
<br />
==Arch vs Gentoo==<br />
Siccome Arch distribuisce pacchetti binari, richiede molto meno tempo rispetto a Gentoo. Gentoo dispone di più pacchetti e permette di scegliere l'esatta versione da installare di un software. Arch permette sia la distribuzione binaria che quella dei sorgenti. Inoltre installare un software non presente nelle repository è molto più semplice che scrivere un ebuild.<br />
I PKGBUILD sono più facili da creare che gli ebuild. Gentoo è più portabile dal momento che i pacchetti saranno compilati per la specifica architettura, mentre Arch è sviluppata per processori i686 (anche se esistono progetti gestiti da utenti per rendere disponibili versioni per i586 e x86_64).<br />
Non c'è nessuna prova documentata che Gentoo sia più veloce di Arch.<br />
<br />
==Arch vs Crux==<br />
Arch Linux deriva (impropriamente) da Crux. Judd (il creatore di Arch, N.d.T.) ha riassunto le differenze:<br />
:&quot;Usavo Crux prima di iniziare Arch. Arch inizio come Crux, più o meno. Poi ho scritto pacman e makepkg per sostituire i miei script bash per gestire i pacchetti (ho costruito Arch come un sistema LFS per iniziare). Dunque le due distribuzioni sono completamente separate, ma tecnicamente sono molto simili. Noi abbiamo ufficialmente il supporto alle dipendenze, ad esempio, anche se Crux ha una comunità che offre altre caratteristiche. Il prt-get di CLC esegue un rudimentale controllo logico sulle dipendenze. Crux inoltre evita molti dei problemi che abbiamo, poichè ha un set di pacchetti molto ridotto, costituito da ciò che usa Per e nient'altro.&quot;<br />
<br />
Guarda [http://bbs.archlinux.org/viewtopic.php?t=3608&start=270#133721 questo post del forum inglese] per delle impressioni degli utenti riguardo entrambe le distribuzioni.<br />
<br />
==Arch vs Sorcerer/Lunar-linux/Sourcemage==<br />
Sorcerer/Lunar-linux/Sourcemage (SLS) sono tutte distro basate su sorgenti, proprio come gentoo, ma sono collegate originariamente ad un'altra. <br />
La distro SLS usa un insieme di script piuttosto semplici da utilizzare per creare pacchetti e descrizioni, e usa un file di configurazione globale per configurare il processo di compilazione, in modo molto simile al sistema ABS di Arch. I tool di SLS garantiscono un pieno controllo delle dipendenze (compresa la gestione di caratteristiche opzionali), e il monitoraggio dei pacchetti (e disinstallazione/aggiornamento). Non ci sono pacchetti binari per una qualsiasi distro appartenente alla famiglia SLS, anche se tutti possono facilmente effettuare un rollback a pacchetti installati precedentemente.<br />
<br />
L'installazione implica l'installazione di un sistema di base (un po' come Arch: ottimizzazione i686, CLI e menu ncurses, solo strumenti essenziali), quindi successivamente una ricompilazione del sistema di base (opzionale). Non c'è ovviamente uno &quot;standard&quot; WM/DE/DM e non installano un server X durante l'installazione di base, ma permettono di installare in modo semplice una delle diverse alternative disponibili per un server X (xorg 6.8 oppure 7, xfree86).<br />
<br />
SLS ha una storia davvero complicata. Il migliore articolo che ne parla lo si puo' trovare qui: http://wiki.sourcemage.org/Our_History<br />
<br />
Lunar Linux: http://lunar-linux.org/<br />
SourceMage: http://www.sourcemage.org/<br />
Sorcerer: http://sorcerer.berlios.de/<br />
<br />
==Arch vs Rock==<br />
???<br />
<br />
==Arch vs T2==<br />
???<br />
<br />
==Arch vs Graphical Distros==<br />
Le distro grafiche hanno molte similitudini, ed Arch è molto differente da tutte loro. Arch è basata su file di testo ed orientata alla riga di comando. Arch è una distro migliore se vuoi veramente imparare Linux. Le distro grafiche tendono ad includere installer grafici (come Anaconda di Fedora) e tool di configurazione grafici (come Yast di SuSE). Differenze specifiche fra le distro sono spiegate piu sotto.<br />
albert frikie<br />
<br />
==Arch vs Slackware==<br />
Slackware e Arch sono entrambe distribuzioni 'semplici'. Entrambe usano script di inizializzazione in stile BSD. Arch fornisce un sistema di gestione dei pacchetti molto più robusto (pacman) il quale, a differenza degli strumenti standard di Slackware, permette aggiornamenti di sistema semplici e automatici. Slackware è considerato più conservatore nel suo ciclo di release, preferendo pacchetti stabili e testati. Arch è molto più 'bleeding edge' in in questo senso. Arch è progettata per funzionare solo su processori i686 mentre Slackware può funzionare anche su sistemi i486. Arch è un sistema molto indicato per gli utenti Slack che vogliono un sistema di gestione dei pacchetti più robusto o pacchetti più aggiornati.<br />
<br />
==Arch vs Debian==<br />
Arch è più semplice di Debian e ha meno pacchetti. Dispone di un migliore supporto per l'autobuild dei pacchetti che Debian non da. Arch è più indulgente riguardo ai programmi 'non-free' definiti da GNU. Arch è ottimizzata per i686 ed è più veloce di Debian (anche se non è ducumentato con certezza). I pacchetti di Arch sono più sperimentali di quelli Debian (Arch current è spesso più aggiornata di Debian unstable!)<br />
<br />
==Arch vs Ubuntu==<br />
Arch ha una struttura piu semplice di Ubuntu. Se ti piace compilare kernel a mano, provare progetti molto innovativi da CVS, o compilare un programma da sorgenti ogni volta in poco tempo, Arch è più adatta. Se vuoi avere un sistema pronto all'uso velocemente e non vuoi giocherellare con le impostazioni del sistema, Ubuntu è più adatta. In generale, gli sviluppatori e gli smanettoni preferiranno Arch ad Ubuntu.<br />
<br />
==Arch vs RPM-based Distros==<br />
I paccehtti RPM si trovano in molti, molti posti, ma i pacchetti di terze parti hanno spesso problemi di dipendenze, come ad esempio richiedere una vecchia versione di una libreria. C'è anche confusione tra pacchetti RMP per Red Hat e pacchetti RPM per Mandrake. (Questi sono problemi che ho avuto come newbie Linux con Mandrake 8.2, e potrebbero non rispecchiare la situazione attuale). Pacman è molto piu potente ed affidabile di RPM.<br />
<br />
==Arch vs Fedora==<br />
Fedora è una costola della distribuzione Red Hat ed è stata nel tempo una delle distribuzioni piu note. Pertanto, c'è una enorme comunità, molti pacchetti precompilati e supporto disponibile. Come tutte le distribuzioni basate su RPM, la gestione dei pacchetti è un problema. Fedora include Yum come interfaccia per l'acquisizione di RPMs e la gestione di dipendenze. Il sistema manca di un'integrazione solida con Yum. Fedora innova ed ha recendemente guadagnato kudos per l'integrazione di SELinux e l'inclusione dei pacchetti compilati di GCJ per togliere la necessità della JRE di Sun. Fedora notoriamente non prova ad includere il supporto al formato mp3 a causa di problemi percepiti di brevetti.<br />
<br />
*nota: Up2Date è stato rimosso da Fedora Core 5. Ora c'è un'integrazione di yum più solida.<br />
<br />
==Arch vs Mandriva==<br />
Mandriva (precedentemente Mandrake), famosa per il suo installer, è una distro molto limitante, che può annoiare dopo un po' di tempo. Un altro problema è che si tratta di una distro basata su RPM come discusso in precedenza. Arch consente molta più libertà e meno limitazioni. Arch permette effettivamente di imparare a usare Linux.<br />
<br />
==Arch vs SUSE==<br />
SUSE is centered around its well-regarded Yast configuration tool which is a one-stop shop for most users' configuration needs. Arch doesn't offer such a facility as it goes against [[TheArchWay]]. SUSE, therefore, is seen as more appropriate to less-experienced users, or those who want a simpler life with expected functionality working out of the box. SUSE doesn't offer mp3 support immediately after installation, but that can easily be added later through Yast.<br />
<br />
==Arch vs Frugalware==<br />
Arch is text based and command-line oriented (user should be willing to learn).<br />
Frugalware is a Slackware-based system. Frugalware provides better multi-lingual support. Frugalware also provides more local documentation. Frugalware claims to be faster than Arch.<br />
Both use pacman. Their packages are not really very compatible.</div>
Zmax
https://wiki.archlinux.org/index.php?title=Arch_e_le_altre_distribuzioni&diff=37323
Arch e le altre distribuzioni
2008-02-18T19:27:48Z
<p>Zmax: </p>
<hr />
<div>{{translateme}}<br />
[[Category:About Arch (Italiano)]]<br />
[[Category:General (Italiano)]]<br />
{{i18n_links_start}}<br />
{{i18n_entry|Deutsch|Arch im Vergleich mit anderen Distributionen}}<br />
{{i18n_entry|English|Arch Compared To Other Distros}}<br />
{{i18n_entry|Español|Arch Comparada con Otras Distribuciones}}<br />
{{i18n_entry|Français|Arch Comparée Aux Autres Distros}}<br />
{{i18n_entry|Italiano|Arch e le altre distribuzioni}}<br />
{{i18n_entry|Nederlands|Arch in vergelijking met andere distributies}}<br />
{{i18n_entry|Português do Brasil|Arch_x_Outras(Português_do_Brasil)}}<br />
{{i18n_entry|Slovensky|Arch vs Ostatné distribúcie}}<br />
{{i18n_entry|Polski|Porownanie Archa z innymi dystrybucjami}}<br />
{{i18n_entry|Česky|Arch_vs_ostatní_linuxové_distribuce (Česky)}}<br />
{{i18n_entry|简体中文|Arch 与其他发行版的比较}}<br />
{{i18n_entry|Русский|Arch и другие}}<br />
{{i18n_entry|ไทย|ข้อแตกต่างระหว่าง Arch กับ Distro อื่นๆ}}<br />
{{i18n_links_end}}<br />
Questa pagina raccoglie alcune delle somiglianze e delle differenze tra Arch e le altre distribuzioni. Questa è una discussione che torna periodicamente e sarebbe bello avere una risposta definitiva. Nota: il modo migliore per confrontare Arch con le altre distribuzioni è quello di installarla e provarla in prima persona. Arch ha una magnifica comunità di utenti sempre pronta ad aiutare i nuovi utenti. Le informazioni qui sotto sono intese per aiutarti a decidere se Arch è giusta per te.<br />
<br />
==Arch vs Gentoo==<br />
Siccome Arch distribuisce pacchetti binari, richiede molto meno tempo rispetto a Gentoo. Gentoo dispone di più pacchetti e permette di scegliere l'esatta versione da installare di un software. Arch permette sia la distribuzione binaria che quella dei sorgenti. Inoltre installare un software non presente nelle repository è molto più semplice che scrivere un ebuild.<br />
I PKGBUILD sono più facili da creare che gli ebuild. Gentoo è più portabile dal momento che i pacchetti saranno compilati per la specifica architettura, mentre Arch è sviluppata per processori i686 (anche se esistono progetti gestiti da utenti per rendere disponibili versioni per i586 e x86_64).<br />
Non c'è nessuna prova documentata che Gentoo sia più veloce di Arch.<br />
<br />
==Arch vs Crux==<br />
Arch Linux deriva (impropriamente) da Crux. Judd (il creatore di Arch, N.d.T.) ha riassunto le differenze:<br />
:&quot;Usavo Crux prima di iniziare Arch. Arch inizio come Crux, più o meno. Poi ho scritto pacman e makepkg per sostituire i miei script bash per gestire i pacchetti (ho costruito Arch come un sistema LFS per iniziare). Dunque le due distribuzioni sono completamente separate, ma tecnicamente sono molto simili. Noi abbiamo ufficialmente il supporto alle dipendenze, ad esempio, anche se Crux ha una comunità che offre altre caratteristiche. Il prt-get di CLC esegue un rudimentale controllo logico sulle dipendenze. Crux inoltre evita molti dei problemi che abbiamo, poichè ha un set di pacchetti molto ridotto, costituito da ciò che usa Per e nient'altro.&quot;<br />
<br />
Guarda [http://bbs.archlinux.org/viewtopic.php?t=3608&start=270#133721 questo post del forum inglese] per delle impressioni degli utenti riguardo entrambe le distribuzioni.<br />
<br />
==Arch vs Sorcerer/Lunar-linux/Sourcemage==<br />
Sorcerer/Lunar-linux/Sourcemage (SLS) sono tutte distro basate su sorgenti, proprio come gentoo, ma sono collegate originariamente ad un'altra. <br />
La distro SLS usa un insieme di script piuttosto semplici da utilizzare per creare pacchetti e descrizioni, e usa un file di configurazione globale per configurare il processo di compilazione, in modo molto simile al sistema ABS di Arch. I tool di SLS garantiscono un pieno controllo delle dipendenze (compresa la gestione di caratteristiche opzionali), e il monitoraggio dei pacchetti (e disinstallazione/aggiornamento). Non ci sono pacchetti binari per una qualsiasi distro appartenente alla famiglia SLS, anche se tutti possono facilmente effettuare un rollback a pacchetti installati precedentemente.<br />
<br />
L'installazione implica l'installazione di un sistema di base (un po' come Arch: ottimizzazione i686, CLI e menu ncurses, solo strumenti essenziali), quindi successivamente una ricompilazione del sistema di base (opzionale). Non c'è ovviamente uno &quot;standard&quot; WM/DE/DM e non installano un server X durante l'installazione di base, ma permettono di installare in modo semplice una delle diverse alternative disponibili per un server X (xorg 6.8 oppure 7, xfree86).<br />
<br />
SLS ha una storia davvero complicata. Il migliore articolo che ne parla lo si puo' trovare qui: http://wiki.sourcemage.org/Our_History<br />
<br />
Lunar Linux: http://lunar-linux.org/<br />
SourceMage: http://www.sourcemage.org/<br />
Sorcerer: http://sorcerer.berlios.de/<br />
<br />
==Arch vs Rock==<br />
???<br />
<br />
==Arch vs T2==<br />
???<br />
<br />
==Arch vs Graphical Distros==<br />
Le distro grafiche hanno molte similitudini, ed Arch è molto differente da tutte loro. Arch è basata su file di testo ed orientata alla riga di comando. Arch è una distro migliore se vuoi veramente imparare Linux. Le distro grafiche tendono ad includere installer grafici (come Anaconda di Fedora) e tool di configurazione grafici (come Yast di SuSE). Differenze specifiche fra le distro sono spiegate piu sotto.<br />
albert frikie<br />
<br />
==Arch vs Slackware==<br />
Slackware e Arch sono entrambe distribuzioni 'semplici'. Entrambe usano script di inizializzazione in stile BSD. Arch fornisce un sistema di gestione dei pacchetti molto più robusto (pacman) il quale, a differenza degli strumenti standard di Slackware, permette aggiornamenti di sistema semplici e automatici. Slackware è considerato più conservatore nel suo ciclo di release, preferendo pacchetti stabili e testati. Arch è molto più 'bleeding edge' in in questo senso. Arch è progettata per funzionare solo su processori i686 mentre Slackware può funzionare anche su sistemi i486. Arch è un sistema molto indicato per gli utenti Slack che vogliono un sistema di gestione dei pacchetti più robusto o pacchetti più aggiornati.<br />
<br />
==Arch vs Debian==<br />
Arch è più semplice di Debian e ha meno pacchetti. Dispone di un migliore supporto per l'autobuild dei pacchetti che Debian non da. Arch è più indulgente riguardo ai programmi 'non-free' definiti da GNU. Arch è ottimizzata per i686 ed è più veloce di Debian (anche se non è ducumentato con certezza). I pacchetti di Arch sono più sperimentali di quelli Debian (Arch current è spesso più aggiornata di Debian unstable!)<br />
<br />
==Arch vs Ubuntu==<br />
Arch ha una struttura piu semplice di Ubuntu. Se ti piace compilare kernel a mano, provare progetti molto innovativi da CVS, o compilare un programma da sorgenti ogni volta in poco tempo, Arch è più adatta. Se vuoi avere un sistema pronto all'uso velocemente e non vuoi giocherellare con le impostazioni del sistema, Ubuntu è più adatta. In generale, gli sviluppatori e gli smanettoni preferiranno Arch ad Ubuntu.<br />
<br />
==Arch vs RPM-based Distros==<br />
I paccehtti RPM si trovano in molti, molti posti, ma i pacchetti di terze parti hanno spesso problemi di dipendenze, come ad esempio richiedere una vecchia versione di una libreria. C'è anche confusione tra pacchetti RMP per Red Hat e pacchetti RPM per Mandrake. (Questi sono problemi che ho avuto come newbie Linux con Mandrake 8.2, e potrebbero non rispecchiare la situazione attuale). Pacman è molto piu potente ed affidabile di RPM.<br />
<br />
==Arch vs Fedora==<br />
Fedora è una costola della distribuzione Red Hat ed è stata nel tempo una delle distribuzioni piu note. Pertanto, c'è una enorme comunità, molti pacchetti precompilati e supporto disponibile. Come tutte le distribuzioni basate su RPM, la gestione dei pacchetti è un problema. Fedora include Yum come interfaccia per l'acquisizione di RPMs e la gestione di dipendenze. Il sistema manca di un'integrazione solida con Yum. Fedora innova ed ha recendemente guadagnato kudos per l'integrazione di SELinux e l'inclusione dei pacchetti compilati di GCJ per togliere la necessità della JRE di Sun. Fedora notoriamente non prova ad includere il supporto al formato mp3 a causa di problemi percepiti di brevetti.<br />
<br />
*nota: Up2Date è stato rimosso da Fedora Core 5. Ora c'è un'integrazione di yum più solida.<br />
<br />
==Arch vs Mandriva==<br />
Mandriva (precedentemente Mandrake), famoso per il suo installer, è una distro molto limitante, che può annoiare dopo un po 'di tempo. Un altro problema è che si tratta di una distro basata su RPM come discusso in precedenza. Arch consente molta più libertà e meno limitazioni. Permette di imparare a usare Linux.<br />
<br />
==Arch vs SUSE==<br />
SUSE is centered around its well-regarded Yast configuration tool which is a one-stop shop for most users' configuration needs. Arch doesn't offer such a facility as it goes against [[TheArchWay]]. SUSE, therefore, is seen as more appropriate to less-experienced users, or those who want a simpler life with expected functionality working out of the box. SUSE doesn't offer mp3 support immediately after installation, but that can easily be added later through Yast.<br />
<br />
==Arch vs Frugalware==<br />
Arch is text based and command-line oriented (user should be willing to learn).<br />
Frugalware is a Slackware-based system. Frugalware provides better multi-lingual support. Frugalware also provides more local documentation. Frugalware claims to be faster than Arch.<br />
Both use pacman. Their packages are not really very compatible.</div>
Zmax
https://wiki.archlinux.org/index.php?title=Arch_e_le_altre_distribuzioni&diff=37322
Arch e le altre distribuzioni
2008-02-18T18:48:30Z
<p>Zmax: </p>
<hr />
<div>{{translateme}}<br />
[[Category:About Arch (Italiano)]]<br />
[[Category:General (Italiano)]]<br />
{{i18n_links_start}}<br />
{{i18n_entry|Deutsch|Arch im Vergleich mit anderen Distributionen}}<br />
{{i18n_entry|English|Arch Compared To Other Distros}}<br />
{{i18n_entry|Español|Arch Comparada con Otras Distribuciones}}<br />
{{i18n_entry|Français|Arch Comparée Aux Autres Distros}}<br />
{{i18n_entry|Italiano|Arch e le altre distribuzioni}}<br />
{{i18n_entry|Nederlands|Arch in vergelijking met andere distributies}}<br />
{{i18n_entry|Português do Brasil|Arch_x_Outras(Português_do_Brasil)}}<br />
{{i18n_entry|Slovensky|Arch vs Ostatné distribúcie}}<br />
{{i18n_entry|Polski|Porownanie Archa z innymi dystrybucjami}}<br />
{{i18n_entry|Česky|Arch_vs_ostatní_linuxové_distribuce (Česky)}}<br />
{{i18n_entry|简体中文|Arch 与其他发行版的比较}}<br />
{{i18n_entry|Русский|Arch и другие}}<br />
{{i18n_entry|ไทย|ข้อแตกต่างระหว่าง Arch กับ Distro อื่นๆ}}<br />
{{i18n_links_end}}<br />
Questa pagina raccoglie alcune delle somiglianze e delle differenze tra Arch e le altre distribuzioni. Questa è una discussione che torna periodicamente e sarebbe bello avere una risposta definitiva. Nota: il modo migliore per confrontare Arch con le altre distribuzioni è quello di installarla e provarla in prima persona. Arch ha una magnifica comunità di utenti sempre pronta ad aiutare i nuovi utenti. Le informazioni qui sotto sono intese per aiutarti a decidere se Arch è giusta per te.<br />
<br />
==Arch vs Gentoo==<br />
Siccome Arch distribuisce pacchetti binari, richiede molto meno tempo rispetto a Gentoo. Gentoo dispone di più pacchetti e permette di scegliere l'esatta versione da installare di un software. Arch permette sia la distribuzione binaria che quella dei sorgenti. Inoltre installare un software non presente nelle repository è molto più semplice che scrivere un ebuild.<br />
I PKGBUILD sono più facili da creare che gli ebuild. Gentoo è più portabile dal momento che i pacchetti saranno compilati per la specifica architettura, mentre Arch è sviluppata per processori i686 (anche se esistono progetti gestiti da utenti per rendere disponibili versioni per i586 e x86_64).<br />
Non c'è nessuna prova documentata che Gentoo sia più veloce di Arch.<br />
<br />
==Arch vs Crux==<br />
Arch Linux deriva (impropriamente) da Crux. Judd (il creatore di Arch, N.d.T.) ha riassunto le differenze:<br />
:&quot;Usavo Crux prima di iniziare Arch. Arch inizio come Crux, più o meno. Poi ho scritto pacman e makepkg per sostituire i miei script bash per gestire i pacchetti (ho costruito Arch come un sistema LFS per iniziare). Dunque le due distribuzioni sono completamente separate, ma tecnicamente sono molto simili. Noi abbiamo ufficialmente il supporto alle dipendenze, ad esempio, anche se Crux ha una comunità che offre altre caratteristiche. Il prt-get di CLC esegue un rudimentale controllo logico sulle dipendenze. Crux inoltre evita molti dei problemi che abbiamo, poichè ha un set di pacchetti molto ridotto, costituito da ciò che usa Per e nient'altro.&quot;<br />
<br />
Guarda [http://bbs.archlinux.org/viewtopic.php?t=3608&start=270#133721 questo post del forum inglese] per delle impressioni degli utenti riguardo entrambe le distribuzioni.<br />
<br />
==Arch vs Sorcerer/Lunar-linux/Sourcemage==<br />
Sorcerer/Lunar-linux/Sourcemage (SLS) sono tutte distro basate su sorgenti, proprio come gentoo, ma sono collegate originariamente ad un'altra. <br />
La distro SLS usa un insieme di script piuttosto semplici da utilizzare per creare pacchetti e descrizioni, e usa un file di configurazione globale per configurare il processo di compilazione, in modo molto simile al sistema ABS di Arch. I tool di SLS garantiscono un pieno controllo delle dipendenze (compresa la gestione di caratteristiche opzionali), e il monitoraggio dei pacchetti (e disinstallazione/aggiornamento). Non ci sono pacchetti binari per una qualsiasi distro appartenente alla famiglia SLS, anche se tutti possono facilmente effettuare un rollback a pacchetti installati precedentemente.<br />
<br />
L'installazione implica l'installazione di un sistema di base (un po' come Arch: ottimizzazione i686, CLI e menu ncurses, solo strumenti essenziali), quindi successivamente una ricompilazione del sistema di base (opzionale). Non c'è ovviamente uno &quot;standard&quot; WM/DE/DM e non installano un server X durante l'installazione di base, ma permettono di installare in modo semplice una delle diverse alternative disponibili per un server X (xorg 6.8 oppure 7, xfree86).<br />
<br />
SLS ha una storia davvero complicata. Il migliore articolo che ne parla lo si puo' trovare qui: http://wiki.sourcemage.org/Our_History<br />
<br />
Lunar Linux: http://lunar-linux.org/<br />
SourceMage: http://www.sourcemage.org/<br />
Sorcerer: http://sorcerer.berlios.de/<br />
<br />
==Arch vs Rock==<br />
???<br />
<br />
==Arch vs T2==<br />
???<br />
<br />
==Arch vs Graphical Distros==<br />
Le distro grafiche hanno molte similitudini, ed Arch è molto differente da tutte loro. Arch è basata su file di testo ed orientata alla riga di comando. Arch è una distro migliore se vuoi veramente imparare Linux. Le distro grafiche tendono ad includere installer grafici (come Anaconda di Fedora) e tool di configurazione grafici (come Yast di SuSE). Differenze specifiche fra le distro sono spiegate piu sotto.<br />
albert frikie<br />
<br />
==Arch vs Slackware==<br />
Slackware e Arch sono entrambe distribuzioni 'semplici'. Entrambe usano script di inizializzazione in stile BSD. Arch fornisce un sistema di gestione dei pacchetti molto più robusto (pacman) il quale, a differenza degli strumenti standard di Slackware, permette aggiornamenti di sistema semplici e automatici. Slackware è considerato più conservatore nel suo ciclo di release, preferendo pacchetti stabili e testati. Arch è molto più 'bleeding edge' in in questo senso. Arch è progettata per funzionare solo su processori i686 mentre Slackware può funzionare anche su sistemi i486. Arch è un sistema molto indicato per gli utenti Slack che vogliono un sistema di gestione dei pacchetti più robusto o pacchetti più aggiornati.<br />
<br />
==Arch vs Debian==<br />
Arch è più semplice di Debian e ha meno pacchetti. Dispone di un migliore supporto per l'autobuild dei pacchetti che Debian non da. Arch è più indulgente riguardo ai programmi 'non-free' definiti da GNU. Arch è ottimizzata per i686 ed è più veloce di Debian (anche se non è ducumentato con certezza). I pacchetti di Arch sono più sperimentali di quelli Debian (Arch current è spesso più aggiornata di Debian unstable!)<br />
<br />
==Arch vs Ubuntu==<br />
Arch ha una struttura piu semplice di Ubuntu. Se ti piace compilare kernel a mano, provare progetti molto innovativi da CVS, o compilare un programma da sorgenti ogni volta in poco tempo, Arch è più adatta. Se vuoi avere un sistema pronto all'uso velocemente e non vuoi giocherellare con le impostazioni del sistema, Ubuntu è più adatta. In generale, gli sviluppatori e gli smanettoni preferiranno Arch ad Ubuntu.<br />
<br />
==Arch vs RPM-based Distros==<br />
I paccehtti RPM si trovano in molti, molti posti, ma i pacchetti di terze parti hanno spesso problemi di dipendenze, come ad esempio richiedere una vecchia versione di una libreria. C'è anche confusione tra pacchetti RMP per Red Hat e pacchetti RPM per Mandrake. (Questi sono problemi che ho avuto come newbie Linux con Mandrake 8.2, e potrebbero non rispecchiare la situazione attuale). Pacman è molto piu potente ed affidabile di RPM.<br />
<br />
==Arch vs Fedora==<br />
Fedora è una costola della distribuzione Red Hat ed è stata nel tempo una delle distribuzioni piu note. Pertanto, c'è una enorme comunità, molti pacchetti precompilati e supporto disponibile. Come tutte le distribuzioni basate su RPM, la gestione dei pacchetti è un problema. Fedora include Yum come interfaccia per l'acquisizione di RPMs e la gestione di dipendenze. Il sistema manca di un'integrazione solida con Yum. Fedora innova ed ha recendemente guadagnato kudos per l'integrazione di SELinux e l'inclusione dei pacchetti compilati di GCJ per togliere la necessità della JRE di Sun. Fedora notoriamente non prova ad includere il supporto al formato mp3 a causa di problemi percepiti di brevetti.<br />
<br />
*nota: Up2Date è stato rimosso da Fedora Core 5. Ora c'è un'integrazione di yum più solida.<br />
<br />
==Arch vs Mandriva==<br />
Mandriva (precedentemente Mandrake), famoso per la sua installazione, è molto handholding distribuzione, che possono avere fastidiosi dopo un po 'di tempo. Un altro problema è che si tratta di una distro basata su RPM come discusso in precedenza. Arch consente molta più libertà e meno mano libera. Effettivamente imparare a usare Linux.<br />
though famed for its installer, is a very handholding distro which can get annoying after some time. Another problem is that it is an RPM-based distro as discussed above. Arch allows much more freedom and less hand-holding. You actually learn to use Linux.<br />
<br />
==Arch vs SUSE==<br />
SUSE is centered around its well-regarded Yast configuration tool which is a one-stop shop for most users' configuration needs. Arch doesn't offer such a facility as it goes against [[TheArchWay]]. SUSE, therefore, is seen as more appropriate to less-experienced users, or those who want a simpler life with expected functionality working out of the box. SUSE doesn't offer mp3 support immediately after installation, but that can easily be added later through Yast.<br />
<br />
==Arch vs Frugalware==<br />
Arch is text based and command-line oriented (user should be willing to learn).<br />
Frugalware is a Slackware-based system. Frugalware provides better multi-lingual support. Frugalware also provides more local documentation. Frugalware claims to be faster than Arch.<br />
Both use pacman. Their packages are not really very compatible.</div>
Zmax
https://wiki.archlinux.org/index.php?title=Kernel_Panics&diff=37321
Kernel Panics
2008-02-18T18:28:59Z
<p>Zmax: </p>
<hr />
<div>[[Category: System recovery (English)]]<br />
[[Category:HOWTOs (English)]]<br />
<br />
{{i18n_links_start}}<br />
{{i18n_entry|English|:Kernel Panics}}<br />
{{i18n_entry|Español|:Kernel Panics (Español)}}<br />
{{i18n_entry|Italiano|:Kernel Panics (Italiano)}}<br />
{{i18n_entry|简体中文|:Kernel Panics (简体中文)}}<br />
{{i18n_links_end}}<br />
<br />
<!-- Dutch is my native language, so probably there are some spelling mistakes in this text. Please, feel free to edit them :) (Edited spelling and grammar by Archuser. :))--><br />
<br />
This page describes how to fall back to a previously installed kernel version if the current one fails.<br />
<br />
==Start from the installation CD==<br />
The first step is booting the installation CD. When started, type arch, like you would when installing arch.<br />
# arch<br />
<br />
==Chroot to your normal root==<br />
When booted, you have a small but working mini-Linux environment with some basic tools.<br />
Now, you have to mount your normal root disk to /mnt.<br />
# mount /dev/hdXY /mnt<br />
If you use a boot partition, don't forget to mount it<br />
# mount /dev/hdaXY /mnt/boot<br />
<br />
Newer kernels use an initial ramdisk to set up the kernel environment. When you reinstall a kernel, that initial ramdisk will be regenerated with mkinitcpio. One of mkinitcpio's features is that it does autodetection to find out what kernel modules are required for starting up your computer. For this autodetection to work, /dev, /sys and /proc need to mounted in your chroot:<br />
<br />
# mount -t proc none /mnt/proc<br />
# mount -t sysfs none /mnt/sys<br />
# mount --bind /dev /mnt/dev<br />
<br />
Now, we will chroot to this disk, so you can use it like you booted your computer "normal". Of course, a lot will not work.<br />
# chroot /mnt<br />
<br />
==Roll back to previous kernel version==<br />
If you keep your downloaded pacman packages, you now can easily roll back. If you didn't keep them, you have to find a way to get a previous kernel version on your system now.<br />
<br />
Let's suppose you keep the previous versions. We will now install the last working one.<br />
# pacman -U /var/cache/pacman/pkg/kernel26-2.6.16.13-1.pkg.tar.gz<br />
<br />
Maybe you'll have to change the version numbers to the version that last worked for you, but it won't make a big difference.<br />
<br />
==Reboot==<br />
Now the working kernel is reinstalled, you can safely reboot your PC, and boot your computer as usual.<br />
Don't forget to check the arch-newspage to check what went wrong with the kernel build.</div>
Zmax
https://wiki.archlinux.org/index.php?title=Kernel_Panics_(Italiano)&diff=37320
Kernel Panics (Italiano)
2008-02-18T18:28:20Z
<p>Zmax: </p>
<hr />
<div>[[Category: System recovery (Italiano)]]<br />
[[Category:HOWTOs (Italiano)]]<br />
<br />
{{i18n_links_start}}<br />
{{i18n_entry|English|:Kernel Panics}}<br />
{{i18n_entry|Español|:Kernel Panics (Español)}}<br />
{{i18n_entry|Italiano|:Kernel Panics (Italiano)}}<br />
{{i18n_entry|简体中文|:Kernel Panics (简体中文)}}<br />
{{i18n_links_end}}<br />
<br />
In questa pagina si descrive come ritornare ad una versione precedente del kernel, nel caso in cui quella corrente abbia avuto qualche problema.<br />
<br />
==Avvio dal CD di installazione==<br />
Il primo passo è l'avvio del CD di installazione. Una volta lanciato, digitare "arch", come se si volesse installare Arch Linux per la prima volta. <br />
# arch<br />
<br />
==Chroot nel proprio disco di root==<br />
Una volta avviato, avrete un ambiente Linux ridotto, ma perfettamente funzionale, completo di alcuni strumenti di base.<br />
Ora, bisogna montare il disco di root in /mnt.<br />
# mount /dev/hdXY /mnt<br />
Se si utilizza una partizione di boot, non dimenticare di montarla<br />
# mount /dev/hdaXY /mnt/boot<br />
<br />
I kernel più nuovi utilizzano una ramdisk iniziale per impostare l'ambiente del kernel. Quando si reinstalla un kernel, quella ramdisk iniziale va rigenerata con mkinitcpio. Una delle caratteristiche di mkinitcpio è l'autorilevamento dei moduli del kernel che sono necessari per avviare il proprio computer. Per far funzionare questo autorilevamento, è necessario che /dev, /sys e /proc siano montati nel proprio ambiente chroot:<br />
<br />
# mount -t proc none /mnt/proc<br />
# mount -t sysfs none /mnt/sys<br />
# mount --bind /dev /mnt/dev<br />
<br />
Ora, si dovrà eseguire un chroot in questo disco, in modo da poterlo utilizzare come si avesse avviato il proprio computer "normalmente". Molte funzionalità non saranno comunque disponibili.<br />
# chroot /mnt<br />
<br />
==Ritornare ad una versione precedente del kernel (rollback)==<br />
Se si mantengono i pacchetti scaricati con pacman nella sua cache, allora si può facilmente eseguire il rollback. Se invece non si è scelto di mantenerli, bisogna trovare un modo per ottenere una versione precedente del kernel nel proprio sistema.<br />
<br />
Supponiamo che si è scelto di mantenere le precedenti versioni dei pacchetti. Si dovrà quindi installare l'ultima versione funzionante, per esempio con il seguente comando:<br />
# pacman -U /var/cache/pacman/pkg/kernel26-2.6.16.13-1.pkg.tar.gz<br />
<br />
Probabilmente si dovrà cambiare il numero di versione riportato appena sopra con quello dell'ultima versione funzionante.<br />
<br />
==Reboot==<br />
A questo punto, se si è reinstallato il kernel funzionante, si può riavviare il proprio computer ed eseguire il boot come si fa usualmente.<br />
Non dimenticare di controllare la pagina delle news di Arch Linux, per capire che cosa è andato storto con l'ultima versione del kernel.</div>
Zmax
https://wiki.archlinux.org/index.php?title=Kernel_Panics_(Italiano)&diff=37319
Kernel Panics (Italiano)
2008-02-18T18:24:19Z
<p>Zmax: </p>
<hr />
<div>[[Category: System recovery (Italiano)]]<br />
[[Category:HOWTOs (Italiano)]]<br />
<br />
{{i18n_links_start}}<br />
{{i18n_entry|English|:Kernel Panics}}<br />
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{{i18n_links_end}}<br />
<br />
<!-- Dutch is my native language, so probably there are some spelling mistakes in this text. Please, feel free to edit them :) (Edited spelling and grammar by Archuser. :))--><br />
<br />
In questa pagina si descrive come ritornare ad una versione precedente del kernel, nel caso in cui quella corrente abbia qualche problema.<br />
<br />
==Avvio dal CD di installazione==<br />
Il primo passo è l'avvio del CD di installazione. Una volta lanciato, digitare "arch", come se si volesse installare Arch per la prima volta. <br />
# arch<br />
<br />
==Chroot nel proprio root normale==<br />
Una volta avviato, avrete un piccolo ambiente Linux, ma perfettamente funzionale, completo di alcuni strumenti di base.<br />
Ora, bisogna montare il disco di root in /mnt.<br />
# mount /dev/hdXY /mnt<br />
Se si utilizza una partizione di boot, non dimenticare di montarlo<br />
# mount /dev/hdaXY /mnt/boot<br />
<br />
I kernel più nuovi utilizzano una ramdisk iniziale per impostare l'ambiente del kernel. Quando si reinstalla un kernel, quella ramdisk iniziale va rigenerata con mkinitcpio. Una delle caratteristiche di mkinitcpio è l'autorilevamento dei moduli del kernel che sono necessari per avviare il proprio computer. Per far funzionare questo autorilevamento, è necessario che /dev, /sys e /proc siano montati nel proprio ambiente chroot:<br />
<br />
# mount -t proc none /mnt/proc<br />
# mount -t sysfs none /mnt/sys<br />
# mount --bind /dev /mnt/dev<br />
<br />
Ora, eseguiremo un chroot in questo disco, in modo da poterlo utilizzare come si avesse avviato il proprio computer "normalmente". Molte funzionalità non saranno comunque disponibili.<br />
# chroot /mnt<br />
<br />
==Ritornare ad una versione precedente del kernel (rollback)==<br />
Se si mantengono i pacchetti scaricati con pacman nella sua cache, allora si può facilmente eseguire il rollback. Se invece non si è scelto di mantenerli, bisogna trovare un modo per ottenere una versione precedente del kernel nel proprio sistema.<br />
<br />
Supponiamo che si è scelto di mantenere le precedenti versioni dei pacchetti. Si dovrà quindi installare l'ultima versione funzionante, per esempio con il seguente comando:<br />
# pacman -U /var/cache/pacman/pkg/kernel26-2.6.16.13-1.pkg.tar.gz<br />
<br />
Probabilmente si dovrà cambiare il numero di versione riportato appena sopra con quello dell'ultima versione funzionante.<br />
<br />
==Reboot==<br />
A questo punto, se si è reinstallato il kernel funzionante, si può riavviare il proprio PC ed eseguire il boot come si fa usualmente.<br />
Non dimenticare di controllare la pagina delle news di Arch Linux, per capire che cosa è andato storto durante l'aggiornamento.</div>
Zmax
https://wiki.archlinux.org/index.php?title=Kernel_Panics_(Italiano)&diff=37318
Kernel Panics (Italiano)
2008-02-18T18:15:18Z
<p>Zmax: </p>
<hr />
<div>[[Category: System recovery (Italiano)]]<br />
[[Category:HOWTOs (Italiano)]]<br />
<br />
{{i18n_links_start}}<br />
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<br />
<!-- Dutch is my native language, so probably there are some spelling mistakes in this text. Please, feel free to edit them :) (Edited spelling and grammar by Archuser. :))--><br />
<br />
In questa pagina si descrive come ritornare ad una versione precedente del kernel, nel caso in cui quella corrente abbia qualche problema.<br />
<br />
==Avvio dal CD di installazione==<br />
Il primo passo è l'avvio del CD di installazione. Una volta lanciato, digitare "arch", come se si volesse installare Arch per la prima volta. <br />
# arch<br />
<br />
==Chroot nel proprio root normale==<br />
Una volta avviato, avrete un ambiente Linux piccolo, ma perfettamente funzionale, completo di alcuni strumenti di base.<br />
Ora, bisogna montare il disco di root in /mnt.<br />
# mount /dev/hdXY /mnt<br />
Se si utilizza una partizione di boot, non dimenticare di montarlo<br />
# mount /dev/hdaXY /mnt/boot<br />
<br />
I kernel più nuovi utilizzano una ramdisk iniziale per impostare l'ambiente del kernel. Quando si reinstalla un kernel, quella ramdisk iniziale va rigenerata con mkinitcpio. Una delle caratteristiche di mkinitcpio è l'autorilevamento dei moduli del kernel che sono necessari per avviare il proprio computer. Per far funzionare questo autorilevamento, è necessario che /dev, /sys e /proc siano montati nel proprio ambiente chroot:<br />
<br />
# mount -t proc none /mnt/proc<br />
# mount -t sysfs none /mnt/sys<br />
# mount --bind /dev /mnt/dev<br />
<br />
Ora, eseguiremo un chroot in questo disco, in modo da poterlo utilizzare come si avesse avviato il proprio computer "normalmente". Molte funzionalità non saranno comunque disponibili.<br />
# chroot /mnt<br />
<br />
==Ritornare ad una versione precedente del kernel==<br />
If you keep your downloaded pacman packages, you now can easily roll back. If you didn't keep them, you have to find a way to get a previous kernel version on your system now.<br />
<br />
Let's suppose you keep the previous versions. We will now install the last working one.<br />
# pacman -U /var/cache/pacman/pkg/kernel26-2.6.16.13-1.pkg.tar.gz<br />
<br />
Maybe you'll have to change the version numbers to the version that last worked for you, but it won't make a big difference.<br />
<br />
==Reboot==<br />
Now the working kernel is reinstalled, you can safely reboot your PC, and boot your computer as usual.<br />
Don't forget to check the arch-newspage to check what went wrong with the kernel build.</div>
Zmax
https://wiki.archlinux.org/index.php?title=Kernel_Panics_(Italiano)&diff=37315
Kernel Panics (Italiano)
2008-02-18T17:54:42Z
<p>Zmax: New page: Category: System recovery (English) Category:HOWTOs (English) {{i18n_links_start}} {{i18n_entry|English|:Kernel Panics}} {{i18n_entry|Español|:Kernel Panics (Español)}} {{i18n_e...</p>
<hr />
<div>[[Category: System recovery (English)]]<br />
[[Category:HOWTOs (English)]]<br />
<br />
{{i18n_links_start}}<br />
{{i18n_entry|English|:Kernel Panics}}<br />
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{{i18n_entry|简体中文|:Kernel Panics (简体中文)}}<br />
{{i18n_links_end}}<br />
<br />
<!-- Dutch is my native language, so probably there are some spelling mistakes in this text. Please, feel free to edit them :) (Edited spelling and grammar by Archuser. :))--><br />
<br />
This page describes how to fall back to a previously installed kernel version if the current one fails.<br />
<br />
==Start from the installation CD==<br />
The first step is booting the installation CD. When started, type arch, like you would when installing arch.<br />
# arch<br />
<br />
==Chroot to your normal root==<br />
When booted, you have a small but working mini-Linux environment with some basic tools.<br />
Now, you have to mount your normal root disk to /mnt.<br />
# mount /dev/hdXY /mnt<br />
If you use a boot partition, don't forget to mount it<br />
# mount /dev/hdaXY /mnt/boot<br />
<br />
Newer kernels use an initial ramdisk to set up the kernel environment. When you reinstall a kernel, that initial ramdisk will be regenerated with mkinitcpio. One of mkinitcpio's features is that it does autodetection to find out what kernel modules are required for starting up your computer. For this autodetection to work, /dev, /sys and /proc need to mounted in your chroot:<br />
<br />
# mount -t proc none /mnt/proc<br />
# mount -t sysfs none /mnt/sys<br />
# mount --bind /dev /mnt/dev<br />
<br />
Now, we will chroot to this disk, so you can use it like you booted your computer "normal". Of course, a lot will not work.<br />
# chroot /mnt<br />
<br />
==Roll back to previous kernel version==<br />
If you keep your downloaded pacman packages, you now can easily roll back. If you didn't keep them, you have to find a way to get a previous kernel version on your system now.<br />
<br />
Let's suppose you keep the previous versions. We will now install the last working one.<br />
# pacman -U /var/cache/pacman/pkg/kernel26-2.6.16.13-1.pkg.tar.gz<br />
<br />
Maybe you'll have to change the version numbers to the version that last worked for you, but it won't make a big difference.<br />
<br />
==Reboot==<br />
Now the working kernel is reinstalled, you can safely reboot your PC, and boot your computer as usual.<br />
Don't forget to check the arch-newspage to check what went wrong with the kernel build.</div>
Zmax
https://wiki.archlinux.org/index.php?title=Sudo_(Italiano)&diff=37276
Sudo (Italiano)
2008-02-18T00:03:20Z
<p>Zmax: </p>
<hr />
<div>[[Category:Security (Italiano)]]<br />
[[Category:HOWTOs (Italiano)]]<br />
{{i18n_links_start}}<br />
{{i18n_entry|English|Sudo}}<br />
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{{i18n_entry|Italiano|Sudo (Italiano)}}<br />
{{i18n_entry|Русский|Sudo (Russian)}}<br />
{{i18n_links_end}}<br />
<br />
== Installazione ==<br />
<br />
Per installare Sudo:<br />
pacman -S sudo<br />
<br />
----<br />
<br />
== Abilitare sudo per gli utenti ==<br />
<br />
Per far sì che un utente sia un utente sudo (un "sudoer"), digitare "visudo" da root. Questo comando aprirà il file /etc/sudoers in una speciale sessione di vi. (Non editare /etc/sudoers direttamente con un editor). Per dare all'utente pieni privilegi quando lui o lei digitano "sudo" prima di un comando, aggiungere la riga seguente:<br />
USER_NAME ALL=(ALL) ALL<br />
<br />
dove USER_NAME è il nome utente dell'individuo.<br />
<br />
----<br />
<br />
== Abilitare il completamento con TAB per gli utenti sudo ==<br />
<br />
Il completamento con TAB, di default, non funzionerà quando un utente è stato aggiunto inizialmente al file dei sudoers. Ad esempio, normalmente, Marco deve soltanto digitare:<br />
fir<TAB><br />
<br />
e la shell completerà il comando come segue:<br />
firefox<br />
<br />
<br />
Se, comunque, Marco fosse aggiunto al file dei sudoers e digitasse:<br />
sudo fir<TAB><br />
<br />
la shell non farebbe niente.<br />
<br />
<br />
----<br />
<br />
Se si utilizza il completamento programmabile della bash, si devono decommentare le seguenti righe nel file /etc/bash_completion:<br />
<br />
# user commands see only users<br />
complete -u su usermod userdel passwd chage write chfn groups slay w<br />
<br />
# group commands see only groups<br />
[ -n "$bash205" ] && complete -g groupmod groupdel newgrp 2>/dev/null<br />
<br />
<br />
Altrimenti aggiungere la seguente riga al proprio ~/.bashrc (solo se non si è modificato il file bash_completion perché sovrascrive le impostazioni per sudo):<br />
<br />
complete -cf sudo<br />
<br />
----<br />
<br />
== Sommario ==<br />
<br />
Per sintetizzare, le seguenti impostazioni soddisfano la maggior parte delle esigenze, dove USER_NAME è il nome utente dell'individuo:<br />
1. pacman -S sudo<br />
2. aggiungere "USER_NAME ALL=(ALL) ALL" al file /etc/sudoers utilizzando il comando "visudo"<br />
3. aggiungere "complete -cf sudo" al file /home/USER_NAME/.bashrc<br />
<br />
----<br />
<br />
== Vedi anche ==<br />
* [[Disable root password and gain su sudo with no password]]</div>
Zmax
https://wiki.archlinux.org/index.php?title=Sudo_(Italiano)&diff=37275
Sudo (Italiano)
2008-02-17T22:47:18Z
<p>Zmax: </p>
<hr />
<div>[[Category:Security (Italiano)]]<br />
[[Category:HOWTOs (Italiano)]]<br />
{{i18n_links_start}}<br />
{{i18n_entry|English|Sudo}}<br />
{{i18n_entry|Français|Sudo (Français)}}<br />
{{i18n_entry|Italiano|Sudo (Italiano)}}<br />
{{i18n_entry|Русский|Sudo (Russian)}}<br />
{{i18n_links_end}}<br />
<br />
== Installazione ==<br />
<br />
Per installare Sudo:<br />
pacman -S sudo<br />
<br />
----<br />
<br />
== Abilitare sudo per gli utenti ==<br />
<br />
Per far sì che un utente sia un utente sudo (un "sudoer"), digitare "visudo" da root. Questo comando aprirà il file /etc/sudoers in una speciale sessione di vi. (Non editare /etc/sudoers direttamente con un editor). Per dare all'utente pieni privilegi quando lui o lei digitano "sudo" prima di un comando, aggiungere la riga seguente:<br />
USER_NAME ALL=(ALL) ALL<br />
<br />
dove USER_NAME è il nome utente dell'individuo.<br />
<br />
----<br />
<br />
== Abilitare il completamento con TAB per gli utenti sudo ==<br />
<br />
Il completamento con TAB, di default, non funzionerà quando un utente è stato aggiunto inizialmente al file dei sudoers. Ad esempio, normalmente, Marco deve soltanto digitare:<br />
fir<TAB><br />
<br />
e la shell completerà il comando come segue:<br />
firefox<br />
<br />
<br />
Se, comunque, Marco fosse aggiunto al file dei sudoers e digitasse:<br />
sudo fir<TAB><br />
<br />
la shell non farebbe niente.<br />
<br />
<br />
----<br />
<br />
Se si utilizza il completamento programmabile della bash, si deve decommentare le seguenti righe nel file /etc/bash_completion:<br />
<br />
# user commands see only users<br />
complete -u su usermod userdel passwd chage write chfn groups slay w<br />
<br />
# group commands see only groups<br />
[ -n "$bash205" ] && complete -g groupmod groupdel newgrp 2>/dev/null<br />
<br />
<br />
Altrimenti aggiungere la seguente riga al proprio ~/.bashrc (solo se non si è modificato il file bash_completion perché sovrascrive le impostazioni per sudo):<br />
<br />
complete -cf sudo<br />
<br />
----<br />
<br />
== Sommario ==<br />
<br />
Per sintetizzare, le seguenti impostazioni soddisfano la maggior parte delle esigenze, dove USER_NAME è il nome utente dell'individuo:<br />
1. pacman -S sudo<br />
2. aggiungere "USER_NAME ALL=(ALL) ALL" al file /etc/sudoers utilizzando il comando "visudo"<br />
3. aggiungere "complete -cf sudo" al file /home/USER_NAME/.bashrc<br />
<br />
----<br />
<br />
== Vedi anche ==<br />
* [[Disable root password and gain su sudo with no password]]</div>
Zmax
https://wiki.archlinux.org/index.php?title=Sudo&diff=37274
Sudo
2008-02-17T22:46:32Z
<p>Zmax: </p>
<hr />
<div>[[Category:Security (English)]]<br />
[[Category:HOWTOs (English)]]<br />
{{i18n_links_start}}<br />
{{i18n_entry|English|Sudo}}<br />
{{i18n_entry|Français|Sudo (Français)}}<br />
{{i18n_entry|Italiano|Sudo (Italiano)}}<br />
{{i18n_entry|Русский|Sudo (Russian)}}<br />
{{i18n_links_end}}<br />
<br />
== Installation ==<br />
<br />
<br />
To install Sudo:<br />
pacman -S sudo<br />
<br />
----<br />
<br />
== Enabling sudo for Users ==<br />
<br />
To add a user as a sudo user (a "sudoer"), type "visudo" as root. This will open the file /etc/sudoers in a special session of vi. (Do not edit /etc/sudoers directly with an editor). To give the user full root privileges when he/she precedes a command with "sudo", add the following line:<br />
USER_NAME ALL=(ALL) ALL<br />
<br />
where USER_NAME is the username of the individual.<br />
<br />
----<br />
<br />
== Enabling Tab-Completion for sudo Users ==<br />
<br />
Tab-completion, by default, will not work when a user is initially added to the sudoers file. For example, normally johndoe only has to type:<br />
fir<TAB><br />
<br />
and the shell will complete out the command for him as:<br />
firefox<br />
<br />
<br />
If, however, johndoe is added to the sudoers file and he types:<br />
sudo fir<TAB><br />
<br />
the shell will do nothing.<br />
<br />
<br />
----<br />
<br />
If you use programmable completion for bash you should comment out the following lines in /etc/bash_completion:<br />
<br />
# user commands see only users<br />
complete -u su usermod userdel passwd chage write chfn groups slay w<br />
<br />
# group commands see only groups<br />
[ -n "$bash205" ] && complete -g groupmod groupdel newgrp 2>/dev/null<br />
<br />
<br />
Otherwise add the following to your ~/.bashrc (only if you did not modify bash_completion as it overwrites the settings for sudo):<br />
<br />
complete -cf sudo<br />
<br />
----<br />
<br />
== Summary ==<br />
<br />
To summarize, the following setup will satisfy most individuals, where USER_NAME is the individual's username:<br />
1. pacman -S sudo<br />
2. add "USER_NAME ALL=(ALL) ALL" to /etc/sudoers<br />
3. add "complete -cf sudo" to /home/USER_NAME/.bashrc<br />
<br />
----<br />
<br />
== See also ==<br />
* [[Disable root password and gain su sudo with no password]]</div>
Zmax
https://wiki.archlinux.org/index.php?title=Sudo_(Italiano)&diff=37272
Sudo (Italiano)
2008-02-17T22:28:00Z
<p>Zmax: New page: Category:Security (Italiano) Category:HOWTOs (Italiano) {{i18n_links_start}} {{i18n_entry|English|Sudo}} {{i18n_entry|Français|Sudo (Français)}} {{i18n_entry|Русский|Sudo ...</p>
<hr />
<div>[[Category:Security (Italiano)]]<br />
[[Category:HOWTOs (Italiano)]]<br />
{{i18n_links_start}}<br />
{{i18n_entry|English|Sudo}}<br />
{{i18n_entry|Français|Sudo (Français)}}<br />
{{i18n_entry|Русский|Sudo (Russian)}}<br />
{{i18n_entry|Italiano|Sudo (Italiano)}}<br />
{{i18n_links_end}}<br />
<br />
== Installazione ==<br />
<br />
Per installare Sudo:<br />
pacman -S sudo<br />
<br />
----<br />
<br />
== Abilitare sudo per gli utenti ==<br />
<br />
Per far sì che un utente sia un utente sudo (un "sudoer"), digitare "visudo" da root. Questo comando aprirà il file /etc/sudoers in una speciale sessione di vi. (Non editare /etc/sudoers direttamente con un editor). Per dare all'utente pieni privilegi quando lui o lei digitano "sudo" prima di un comando, aggiungere la riga seguente:<br />
USER_NAME ALL=(ALL) ALL<br />
<br />
dove USER_NAME è il nome utente dell'individuo.<br />
<br />
----<br />
<br />
== Abilitare il completamento con TAB per gli utenti sudo ==<br />
<br />
Il completamento con TAB, di default, non funzionerà quando un utente è stato aggiunto inizialmente al file dei sudoers. Ad esempio, normalmente, Marco deve soltanto digitare:<br />
fir<TAB><br />
<br />
e la shell completerà il comando come segue:<br />
firefox<br />
<br />
<br />
Se, comunque, Marco fosse aggiunto al file dei sudoers e digitasse:<br />
sudo fir<TAB><br />
<br />
la shell non farebbe niente.<br />
<br />
<br />
----<br />
<br />
Se si utilizza il completamento programmabile della bash, si deve decommentare le seguenti righe nel file /etc/bash_completion:<br />
<br />
# user commands see only users<br />
complete -u su usermod userdel passwd chage write chfn groups slay w<br />
<br />
# group commands see only groups<br />
[ -n "$bash205" ] && complete -g groupmod groupdel newgrp 2>/dev/null<br />
<br />
<br />
Altrimenti aggiungere la seguente riga al proprio ~/.bashrc (solo se non si è modificato il file bash_completion perché sovrascrive le impostazioni per sudo):<br />
<br />
complete -cf sudo<br />
<br />
----<br />
<br />
== Sommario ==<br />
<br />
Per sintetizzare, le seguenti impostazioni soddisfano la maggior parte delle esigenze, dove USER_NAME è il nome utente dell'individuo:<br />
1. pacman -S sudo<br />
2. aggiungere "USER_NAME ALL=(ALL) ALL" al file /etc/sudoers utilizzando il comando "visudo"<br />
3. aggiungere "complete -cf sudo" al file /home/USER_NAME/.bashrc<br />
<br />
----<br />
<br />
== Vedi anche ==<br />
* [[Disable root password and gain su sudo with no password]]</div>
Zmax
https://wiki.archlinux.org/index.php?title=Sudo&diff=37271
Sudo
2008-02-17T22:27:51Z
<p>Zmax: </p>
<hr />
<div>[[Category:Security (Italiano)]]<br />
[[Category:HOWTOs (Italiano)]]<br />
{{i18n_links_start}}<br />
{{i18n_entry|English|Sudo}}<br />
{{i18n_entry|Français|Sudo (Français)}}<br />
{{i18n_entry|Русский|Sudo (Russian)}}<br />
{{i18n_entry|Italiano|Sudo (Italiano)}}<br />
{{i18n_links_end}}<br />
<br />
== Installazione ==<br />
<br />
Per installare Sudo:<br />
pacman -S sudo<br />
<br />
----<br />
<br />
== Abilitare sudo per gli utenti ==<br />
<br />
Per far sì che un utente sia un utente sudo (un "sudoer"), digitare "visudo" da root. Questo comando aprirà il file /etc/sudoers in una speciale sessione di vi. (Non editare /etc/sudoers direttamente con un editor). Per dare all'utente pieni privilegi quando lui o lei digitano "sudo" prima di un comando, aggiungere la riga seguente:<br />
USER_NAME ALL=(ALL) ALL<br />
<br />
dove USER_NAME è il nome utente dell'individuo.<br />
<br />
----<br />
<br />
== Abilitare il completamento con TAB per gli utenti sudo ==<br />
<br />
Il completamento con TAB, di default, non funzionerà quando un utente è stato aggiunto inizialmente al file dei sudoers. Ad esempio, normalmente, Marco deve soltanto digitare:<br />
fir<TAB><br />
<br />
e la shell completerà il comando come segue:<br />
firefox<br />
<br />
<br />
Se, comunque, Marco fosse aggiunto al file dei sudoers e digitasse:<br />
sudo fir<TAB><br />
<br />
la shell non farebbe niente.<br />
<br />
<br />
----<br />
<br />
Se si utilizza il completamento programmabile della bash, si deve decommentare le seguenti righe nel file /etc/bash_completion:<br />
<br />
# user commands see only users<br />
complete -u su usermod userdel passwd chage write chfn groups slay w<br />
<br />
# group commands see only groups<br />
[ -n "$bash205" ] && complete -g groupmod groupdel newgrp 2>/dev/null<br />
<br />
<br />
Altrimenti aggiungere la seguente riga al proprio ~/.bashrc (solo se non si è modificato il file bash_completion perché sovrascrive le impostazioni per sudo):<br />
<br />
complete -cf sudo<br />
<br />
----<br />
<br />
== Sommario ==<br />
<br />
Per sintetizzare, le seguenti impostazioni soddisfano la maggior parte delle esigenze, dove USER_NAME è il nome utente dell'individuo:<br />
1. pacman -S sudo<br />
2. aggiungere "USER_NAME ALL=(ALL) ALL" al file /etc/sudoers utilizzando il comando "visudo"<br />
3. aggiungere "complete -cf sudo" al file /home/USER_NAME/.bashrc<br />
<br />
----<br />
<br />
== Vedi anche ==<br />
* [[Disable root password and gain su sudo with no password]]</div>
Zmax
https://wiki.archlinux.org/index.php?title=Sudo&diff=37270
Sudo
2008-02-17T22:26:25Z
<p>Zmax: </p>
<hr />
<div>[[Category:Security (Italiano)]]<br />
[[Category:HOWTOs (Italiano)]]<br />
{{i18n_links_start}}<br />
{{i18n_entry|Italiano|Sudo (Italiano)}}<br />
{{i18n_entry|Français|Sudo (Français)}}<br />
{{i18n_entry|Русский|Sudo (Russian)}}<br />
{{i18n_links_end}}<br />
<br />
== Installazione ==<br />
<br />
Per installare Sudo:<br />
pacman -S sudo<br />
<br />
----<br />
<br />
== Abilitare sudo per gli utenti ==<br />
<br />
Per far sì che un utente sia un utente sudo (un "sudoer"), digitare "visudo" da root. Questo comando aprirà il file /etc/sudoers in una speciale sessione di vi. (Non editare /etc/sudoers direttamente con un editor). Per dare all'utente pieni privilegi quando lui o lei digitano "sudo" prima di un comando, aggiungere la riga seguente:<br />
USER_NAME ALL=(ALL) ALL<br />
<br />
dove USER_NAME è il nome utente dell'individuo.<br />
<br />
----<br />
<br />
== Abilitare il completamento con TAB per gli utenti sudo ==<br />
<br />
Il completamento con TAB, di default, non funzionerà quando un utente è stato aggiunto inizialmente al file dei sudoers. Ad esempio, normalmente, Marco deve soltanto digitare:<br />
fir<TAB><br />
<br />
e la shell completerà il comando come segue:<br />
firefox<br />
<br />
<br />
Se, comunque, Marco fosse aggiunto al file dei sudoers e digitasse:<br />
sudo fir<TAB><br />
<br />
la shell non farebbe niente.<br />
<br />
<br />
----<br />
<br />
Se si utilizza il completamento programmabile della bash, si deve decommentare le seguenti righe nel file /etc/bash_completion:<br />
<br />
# user commands see only users<br />
complete -u su usermod userdel passwd chage write chfn groups slay w<br />
<br />
# group commands see only groups<br />
[ -n "$bash205" ] && complete -g groupmod groupdel newgrp 2>/dev/null<br />
<br />
<br />
Altrimenti aggiungere la seguente riga al proprio ~/.bashrc (solo se non si è modificato il file bash_completion perché sovrascrive le impostazioni per sudo):<br />
<br />
complete -cf sudo<br />
<br />
----<br />
<br />
== Sommario ==<br />
<br />
Per sintetizzare, le seguenti impostazioni soddisfano la maggior parte delle esigenze, dove USER_NAME è il nome utente dell'individuo:<br />
1. pacman -S sudo<br />
2. aggiungere "USER_NAME ALL=(ALL) ALL" al file /etc/sudoers utilizzando il comando "visudo"<br />
3. aggiungere "complete -cf sudo" al file /home/USER_NAME/.bashrc<br />
<br />
----<br />
<br />
== Vedi anche ==<br />
* [[Disable root password and gain su sudo with no password]]</div>
Zmax
https://wiki.archlinux.org/index.php?title=Sudo&diff=37268
Sudo
2008-02-17T22:25:35Z
<p>Zmax: </p>
<hr />
<div>[[Category:Security (Italiano)]]<br />
[[Category:HOWTOs (Italiano)]]<br />
{{i18n_links_start}}<br />
{{i18n_entry|English|Sudo}}<br />
{{i18n_entry|Français|Sudo (Français)}}<br />
{{i18n_entry|Русский|Sudo (Russian)}}<br />
{{i18n_entry|Italiano|Sudo}}<br />
{{i18n_links_end}}<br />
<br />
== Installazione ==<br />
<br />
Per installare Sudo:<br />
pacman -S sudo<br />
<br />
----<br />
<br />
== Abilitare sudo per gli utenti ==<br />
<br />
Per far sì che un utente sia un utente sudo (un "sudoer"), digitare "visudo" da root. Questo comando aprirà il file /etc/sudoers in una speciale sessione di vi. (Non editare /etc/sudoers direttamente con un editor). Per dare all'utente pieni privilegi quando lui o lei digitano "sudo" prima di un comando, aggiungere la riga seguente:<br />
USER_NAME ALL=(ALL) ALL<br />
<br />
dove USER_NAME è il nome utente dell'individuo.<br />
<br />
----<br />
<br />
== Abilitare il completamento con TAB per gli utenti sudo ==<br />
<br />
Il completamento con TAB, di default, non funzionerà quando un utente è stato aggiunto inizialmente al file dei sudoers. Ad esempio, normalmente, Marco deve soltanto digitare:<br />
fir<TAB><br />
<br />
e la shell completerà il comando come segue:<br />
firefox<br />
<br />
<br />
Se, comunque, Marco fosse aggiunto al file dei sudoers e digitasse:<br />
sudo fir<TAB><br />
<br />
la shell non farebbe niente.<br />
<br />
<br />
----<br />
<br />
Se si utilizza il completamento programmabile della bash, si deve decommentare le seguenti righe nel file /etc/bash_completion:<br />
<br />
# user commands see only users<br />
complete -u su usermod userdel passwd chage write chfn groups slay w<br />
<br />
# group commands see only groups<br />
[ -n "$bash205" ] && complete -g groupmod groupdel newgrp 2>/dev/null<br />
<br />
<br />
Altrimenti aggiungere la seguente riga al proprio ~/.bashrc (solo se non si è modificato il file bash_completion perché sovrascrive le impostazioni per sudo):<br />
<br />
complete -cf sudo<br />
<br />
----<br />
<br />
== Sommario ==<br />
<br />
Per sintetizzare, le seguenti impostazioni soddisfano la maggior parte delle esigenze, dove USER_NAME è il nome utente dell'individuo:<br />
1. pacman -S sudo<br />
2. aggiungere "USER_NAME ALL=(ALL) ALL" al file /etc/sudoers utilizzando il comando "visudo"<br />
3. aggiungere "complete -cf sudo" al file /home/USER_NAME/.bashrc<br />
<br />
----<br />
<br />
== Vedi anche ==<br />
* [[Disable root password and gain su sudo with no password]]</div>
Zmax
https://wiki.archlinux.org/index.php?title=Sudo&diff=37264
Sudo
2008-02-17T22:19:14Z
<p>Zmax: </p>
<hr />
<div>[[Category:Security (English)]]<br />
[[Category:HOWTOs (English)]]<br />
{{i18n_links_start}}<br />
{{i18n_entry|English|Sudo}}<br />
{{i18n_entry|Français|Sudo (Français)}}<br />
{{i18n_entry|Русский|Sudo (Russian)}}<br />
{{i18n_links_end}}<br />
<br />
== Installazione ==<br />
<br />
Per installare Sudo:<br />
pacman -S sudo<br />
<br />
----<br />
<br />
== Abilitare sudo per gli utenti ==<br />
<br />
Per far sì che un utente sia un utente sudo (un "sudoer"), digitare "visudo" da root. Questo comando aprirà il file /etc/sudoers in una speciale sessione di vi. (Non editare /etc/sudoers direttamente con un editor). Per dare all'utente pieni privilegi quando lui o lei digitano "sudo" prima di un comando, aggiungere la riga seguente:<br />
USER_NAME ALL=(ALL) ALL<br />
<br />
dove USER_NAME è il nome utente dell'individuo.<br />
<br />
----<br />
<br />
== Abilitare il completamento con TAB per gli utenti sudo ==<br />
<br />
Il completamento con TAB, di default, non funzionerà quando un utente è stato aggiunto inizialmente al file dei sudoers. Ad esempio, normalmente, Marco deve soltanto digitare:<br />
fir<TAB><br />
<br />
e la shell completerà il comando come segue:<br />
firefox<br />
<br />
<br />
Se, comunque, Marco fosse aggiunto al file dei sudoers e digitasse:<br />
sudo fir<TAB><br />
<br />
la shell non farebbe niente.<br />
<br />
<br />
----<br />
<br />
Se si utilizza il completamento programmabile della bash, si dovrebbero decommentare le seguenti righe nel file /etc/bash_completion:<br />
<br />
# user commands see only users<br />
complete -u su usermod userdel passwd chage write chfn groups slay w<br />
<br />
# group commands see only groups<br />
[ -n "$bash205" ] && complete -g groupmod groupdel newgrp 2>/dev/null<br />
<br />
<br />
Altrimenti aggiungere la seguente riga al proprio ~/.bashrc (solo se non si è modificato il file bash_completion as it overwrites the settings for sudo):<br />
<br />
complete -cf sudo<br />
<br />
----<br />
<br />
== Sommario ==<br />
<br />
Per sintetizzare, le seguenti impostazioni soddisfano la maggior parte delle esigenze, dove USER_NAME è il nome utente dell'individuo:<br />
1. pacman -S sudo<br />
2. aggiungere "USER_NAME ALL=(ALL) ALL" al file /etc/sudoers utilizzando il comando "visudo"<br />
3. aggiungere "complete -cf sudo" al file /home/USER_NAME/.bashrc<br />
<br />
----<br />
<br />
== Vedi anche ==<br />
* [[Disable root password and gain su sudo with no password]]</div>
Zmax
https://wiki.archlinux.org/index.php?title=Sudo&diff=37263
Sudo
2008-02-17T22:19:09Z
<p>Zmax: </p>
<hr />
<div>[[Category:Security (English)]]<br />
[[Category:HOWTOs (English)]]<br />
{{i18n_links_start}}<br />
{{i18n_entry|English|Sudo}}<br />
{{i18n_entry|Français|Sudo (Français)}}<br />
{{i18n_entry|Русский|Sudo (Russian)}}<br />
{{i18n_links_end}}<br />
<br />
== Installazione ==<br />
<br />
Per installare Sudo:<br />
pacman -S sudo<br />
<br />
----<br />
<br />
== Abilitare sudo per gli utenti ==<br />
<br />
Per far sì che un utente sia un utente sudo (un "sudoer"), digitare "visudo" da root. Questo comando aprirà il file /etc/sudoers in una speciale sessione di vi. (Non editare /etc/sudoers direttamente con un editor). Per dare all'utente pieni privilegi quando lui o lei digitano "sudo" prima di un comando, aggiungere la riga seguente:<br />
USER_NAME ALL=(ALL) ALL<br />
<br />
dove USER_NAME è il nome utente dell'individuo.<br />
<br />
----<br />
<br />
== Abilitare il completamento con TAB per gli utenti sudo ==<br />
<br />
Il completamento con TAB, di default, non funzionerà quando un utente è stato aggiunto inizialmente al file dei sudoers. Ad esempio, normalmente, Marco deve soltanto digitare:<br />
fir<TAB><br />
<br />
e la shell completerà il comando come segue:<br />
firefox<br />
<br />
<br />
Se, comunque, Marco fosse aggiunto al file dei sudoers e digitasse:<br />
sudo fir<TAB><br />
<br />
la shell non farebbe niente.<br />
<br />
<br />
----<br />
<br />
Se si utilizza il completamento programmabile della bash, si dovrebbero decommentare le seguenti righe nel file /etc/bash_completion:<br />
<br />
# user commands see only users<br />
complete -u su usermod userdel passwd chage write chfn groups slay w<br />
<br />
# group commands see only groups<br />
[ -n "$bash205" ] && complete -g groupmod groupdel newgrp 2>/dev/null<br />
<br />
<br />
Altrimenti aggiungere la seguente riga al proprio ~/.bashrc (solo se non si è modificato il file bash_completion as it overwrites the settings for sudo):<br />
<br />
complete -cf sudo<br />
<br />
----<br />
<br />
== Sommario ==<br />
<br />
Per sintetizzare, le seguenti impostazioni soddisfano la maggior parte delle esigenze, dove USER_NAME è il nome utente dell'individuo:<br />
1. pacman -S sudo<br />
2. aggiungere "USER_NAME ALL=(ALL) ALL" al file /etc/sudoers utilizzando il comando "visudo"<br />
3. aggiungere "complete -cf sudo" al file /home/USER_NAME/.bashrc<br />
<br />
----<br />
<br />
== Aedi anche ==<br />
* [[Disable root password and gain su sudo with no password]]</div>
Zmax