GRUB (Italiano)
zh-CN:GRUB2 zh-TW:GRUB2 Template:Article summary start Template:Article summary text Template:Article summary heading Template:Article summary text Template:Article summary heading Template:Article summary wiki - Burg è un boot loader di nuova concezione basato su GRUB2. Può essere compilato su una vasta gamma di sistemi operativi e dispone di un sistema di menù altamente configurabili che funzionano sia in modalità grafica che testuale Template:Article summary wiki - La versione precedente, deprecata. Template:Article summary heading Template:Article summary wiki Template:Article summary link Template:Article summary end
GRUB2 è la nuova versione del GRand Unified Bootloader. GRUB2 deriva da PUPA, un progetto di ricerca mirato al miglioramento di GRUB: esso è stato infatti totalmente riscritto, ripulendo il codice assicurando al tempo stesso una maggior modularità e portabilità. [1]
In sintesi, il bootloader è il primo programma ad essere eseguito quando il computer si avvia. Ha il compito di caricare e trasferire il controllo al Kernel Linux, il quale, di contro, inizializza il resto del sistema operativo.
Contents
- 1 Prefazione
- 2 Installazione
- 2.1 Sistemi BIOS
- 2.2 Sistemi UEFI
- 3 Configurazione
- 4 Usare la shell
- 5 Tools grafici per la configurazione
- 6 parttool per hide/unhide
- 7 Usare la console di emergenza
- 8 Combinare UUID e scripting
- 9 Risoluzione dei problemi
- 10 Riferimenti
- 11 Link esterni
Prefazione
Prima di iniziare, ecco alcuni utili chiarimenti:
- Il nome GRUB si riferisce ufficialmente alla versione 2 del software (si veda [2]). Se si sta cercando l'articolo relativo alla versione Legacy, si veda GRUB Legacy.
- Dalla versione 1.99-6 in poi, è supportato l'uso del filesystem Btrfs per la root (eliminando quindi la necessità di una partizione /boot separata con un filesystem diverso). Sono inoltre supportati gli algoritmi di compressione zlib o LZO.
- Per ulteriori informazioni su GRUB2 UEFI, è consigliabile leggere le pagine UEFI, GPT e UEFI Bootloaders prima di leggere questa pagina.
Note per gli utenti di GRUB
- Aggiornare GRUB Legacy a GRUB(2) è un procedimento molto simile ad un installazione ex-novo di GRUB2, argomento trattato qui.
- Vi sono differenze nei comandi di GRUB e GRUB2. Si consiglia di familiarizzare con i comandi di GRUB2 prima di procedere. (ad esempio, "find" è stato rimpiazzato da "search").
- GRUB2 è ora modulare e non richiede più lo "stage 1.5". Di conseguenza, il bootloader dispone di capacità limitate e i moduli sono caricati dal disco rigido in caso di necessità (ad esempio, se si necessita del supporto LVM o RAID).
- La modalità di nomenclatura dei dispositivi è cambiata da GRUB a GRUB2: gli hard disk sono ancora numerati a partire da 0, mentre le partizioni partono da 1 e sono seguite dal nome del sistema di partizionamento usato. Ad esempio, a
/dev/sda1
corrisponde(hd0,msdos1)
(per sistemi che usano MBR) o(hd0,gpt1)
(per sistemi GPT).
Prerequisiti per GRUB2
Sistemi BIOS
Istruzioni specifiche per GUID Partition Table (GPT)
Nelle accoppiate BIOS-GPT, GRUB2 richiede una partizione di boot in cui posizionare il suo core.img
, a causa della mancanza del gap di 31KiB dopo il MBR nei sistemi che usano il metodo di partizionamento GPT (al suo posto si ha il GPT Primary Header e la Primary Partition Table).
Questa partizione è usata da GRUB2 solo nelle configurazioni BIOS-GPT, e non è necessaria se si usa il metodo di partizionamento classico (MBR) oppure si è su un sistema UEFI. Nemmeno grub-legacy o SYSLINUX la richiedono.
Per le configurazioni BIOS-GPT, si crei una partizione da circa 2MiB usando cgdisk o GNU Parted senza assegnarle un filesystem. La posizione della partizione non è importante, ma è consigliabile inserirla nei pressi dell'inizio del disco, e comunque prima della partizione di /boot
. Si assegni alla partizione il tipo EF02
se si sta usando cgdisk, mentre <BOOT_PART_NUM> bios_grub
se si usa GParted.
grub-install
o grub-setup
.gdisk
permetterà di creare la partizione in oggetto in modo da ridurre al minimo gli sprechi di spazio (settori 34-2047), dal momento che gdisk
allinea automaticamente le partizioni ai settori multipli di 2048.Istruzioni specifiche per Master Boot Record (MBR)
Solitamente, il gap dopo il MBR (dopo i 512 byte ad esso dedicati, e prima dell'inizio della prima partizione), è di 31 KiB, quando eventuali problemi di allineamento dei cilindri sono risolti nella tabella partizioni. Tuttavia, è consigliato mantenere un gap di circa 1 MiB per fornire sufficiente spazio al core.img
di GRUB2. (FS#24103). È consigliabile usare un tool di partizionamento che supporti l'allineamento partizioni di 1 MiB dopo l'MBR per ottenere lo spazio necessario, e risolvere di conseguenza altri problemi, comunque non relativi all'embedding di core.img
.
Se effettua il dual-boot con altri sistemi operativi Windows (fino a Windows 7) o con Haiku è consigliabile utilizzare il sistema di partizionamento MBR poichè su questi sistemi dispone di un supporto migliore rispetto a GPT.
È possibile convertire un disco MBR al sistema di partizionamento GPT se è disponibile un pò di spazio libero. Si veda a tal proposito GUID Partition Table#Convert from MBR to GPT
Sistemi UEFI
Prefazione
Creazione e montaggio della partizione UEFI di sistema
Si seguano le istruzioni di creazione in Creare una partizione UEFI di sistema. Si proceda quindi al montaggio della partizione in /boot/efi
. Se si è montata tale partizione in qualche altro punto di mount, si sostituisca di conseguenza /boot/efi
nei comandi sottostanti.
# mkdir -p /boot/efi # mount -t vfat <UEFISYS_PART_DEVICE> /boot/efi
Se non esiste, si crei inoltre <PARTIZIONE_EFI_DI_SISTEMA>/EFI
# mkdir -p /boot/efi/EFI
Installazione
Sistemi BIOS
Effetuare un backup dei dati importanti
In genere, l'installazione di grub dovrebbe andare a buon fine, ma è consigliabile conservare i files di GRUB-legacy prima di installare grub-bios.
mv /boot/grub /boot/grub-legay
Effettuare il backup del MBR che contiene il boot code e la tabella partizioni (Si sostituisca /dev/sdX
con l'identificativo del proprio disco):
# dd if=/dev/sdX of=/path/to/backup/mbr_backup bs=512 count=1
Solamente i primi 446 bytes del MBR contengono il boot code, mentre i restanti 64 sono dedicati alla tabella delle partizioni. Se non si desidera sovrascriverla durante un eventuale ripristino, è fortemente consigliato effettuare il backup del solo boot code:
# dd if=/dev/sdX of=/path/to/backup/bootcode_backup bs=446 count=1
Se non si è stati in grado di installare GRUB2 correttamente, si veda GRUB2 (Italiano)#Ripristinare GRUB Legacy
Installare il pacchetto grub-bios
GRUB2 può essere installato con pacman, e sostituirà grub, se installato. La sola installazione del pacchetto non aggiornerà il file /boot/grub/i386-pc/core.img
o i moduli di GRUB2 in /boot/grub
. È necessario aggiornare il core.img
e i moduli manualmente usando grub-install
, come spiegato sotto.
# pacman -S grub-bios
Installare i file di boot di grub2
Ci sono tre modi per installare i files di boot di GRUB2 su sistemi BIOS
- #Installazione nella partizione di boot BIOS con schema di partizionamento GPT
- #Installazione nella regione di 440 byte del MBR (consigliata)
- #Installazione su una partizione o su un disco partitionless (sconsigliata)
- #Generazione del solo core.img (metodo più sicuro, ma richiede un altro bootloader come grub-legacy o syslinux, che effettui il chainload di
/boot/grub/i386-pc/core.img
.
Installazione nella regione di 440 byte del MBR
Per installare grub-bios
nella regione di 440 byte relativa al boot code, chiamata anche Master Boot Record, popolare la directory /boot/grub
, generare il /boot/grub/i386-pc/core.img
, inserirlo nel gap di 31KiB (la dimensione varia a seconda dell'allineamento delle partizioni) post-MBR o nella partizione di boot del BIOS (GPT), si esegua:
# modprobe dm-mod # grub-install --target=i386-pc --boot-directory=/boot --recheck /dev/sda # grub-mkconfig -o /boot/grub/grub.cfg # mkdir -p /boot/grub/locale # cp /usr/share/locale/it/LC_MESSAGES/grub.mo /boot/grub/locale/it.mo
dove /dev/sda
è la partizione di destinazione (Nel caso di partizionamento MBR, si riferisce al primo disco SATA). Se si usa LVM per la partizione di /boot
, è possibile installare GRUB2 su tutti i dischi fisici.
--target
o --directory
, grub-install
non riuscirà a determinare il tipo di firmware sul quale GRUB2 verrà installato, mostrando perciò il seguente messaggio d'errore: source_dir doesn't exist. Please specify --target or --directory
. Si noti che il target --target=i386-pc
è valido anche per sistemi a 64bit..grub-install
, la directory /boot/grub/locale
potrebbe già essere stata creata, perciò eseguire # mkdir -p /boot/grub/locale
è da considerarsi inutile.--no-floppy
è stata rimossa da grub-install
nella versione 2.00-beta2, ed è stata sostituita con --allow-floppy
.Installazione nella partizione di boot BIOS con schema di partizionamento GPT
Il sistema di partizionamento GPT non prevede una "traccia di boot" riservata e sarà quindi necessario creare una Partizione di Boot BIOS (0xEF02) per contenere l'immagine di GRUB.
Utilizzando GNU Parted, è possibile assegnare tale tipo ad una partizione utilizzando un comando simile al seguente:
# parted /dev/disk set partition-number bios_grub on
Se si sta utilizzando gdisk
, assicurarsi di impostare il tipo della partizione ad OxEF02
. Quando si partiziona con programmi che richiedano l'impostazione diretta del GUID, quest'ultimo dovrà avere valore ‘21686148-6449-6e6f-744e656564454649’
(memorizzato su disco come "Hah!IdontNeedEFI"
se interpretato come ASCII).
Per installare grub-bios
in un disco partizionato in modalità GPT, popolare la directory /boot/grub
, generare il file /boot/grub/i386-pc/core.img
ed effettuarne l'embedding nella partizione di boot BIOS, eseguire:
- modprobe dm-mod
- grub-install --target=i386-pc --recheck --debug /dev/sda
- mkdir -p /boot/grub/locale
- cp /usr/share/locale/en\@quot/LC_MESSAGES/grub.mo /boot/grub/locale/en.mo
Dove /dev/sda
è il disco di destinazione.
Installazione su una partizione o su un disco partitionless
grub-bios
(qualsiasi versione, inclusa quella in sviluppo nel repository Bazaar) non incoraggia gli utenti ad effettuare l'installazione nel boot sector di una partizione o su un disco partitionless, al contrario di quanto fanno GRUB Legacy o syslinux. Questa opzione non è consigliata nemmeno dagli sviluppatori di Arch Linux.Per installare grub2 nel boot sector di una partizione o su un disco senza partizioni (es. superfloppy), si esegua (si assume che il dispositivo sia /dev/sdaX
e che corrisponda alla partizione di /boot
):
# chattr -i /boot/grub/i386-pc/core.img # grub-install --target=i386-pc --recheck --debug --force /dev/sdaX # mkdir -p /boot/grub/locale # cp /usr/share/locale/it/LC_MESSAGES/grub.mo /boot/grub/locale/it.mo # chattr +i /boot/grub/i386-pc/core.img
Sarà necessaria l'opzione --force
per consentire l'uso delle blocklists, mentre non si dovrà usare --grub-setup=/bin/true
, che equivale a generare il solo core.img
.
Si riceveranno dei messaggi d'avvertimento che servono a spiegare i rischi di questo approccio:
/sbin/grub-setup: warn: Attempting to install GRUB to a partitionless disk or to a partition. This is a BAD idea. /sbin/grub-setup: warn: Embedding is not possible. GRUB can only be installed in this setup by using blocklists. However, blocklists are UNRELIABLE and their use is discouraged.
Senza l'opzione --force
, si riceverà il esguente errore e grub-setup
non installerà il proprio codice nel MBR.
/sbin/grub-setup: error: will not proceed with blocklists
Specificando --force
, invece, si dovrebbe ottenere:
Installation finished. No error reported.
grub-setup
non effettua automaticamente questa operazione in caso di installazione del boot loader su una partizione, oppure su un disco partitionless, poichè lo stesso fa affidamento sulle embedded blocklists nel settore di boot della partizione per individuare il /boot/grub/i386-pc/core.img
e il percorso della directory /boot/grub
. I settori contenenti i files sopra menzionati potrebbero cambiare in caso di alterazione della partizione (in caso di copia o eliminazione di files, eccetera). Per ulteriori informazioni si veda https://bugzilla.redhat.com/show_bug.cgi?id=728742.
La soluzione proposta è quella di impostare il flag immutable al /boot/grub/i386-pc/core.img
, in modo che la posizione del core.img
sul disco non venga alterata. Tale flag deve essere impostata solo se grub-bios
viene installato su una partizione o su un disco partitionless, e NON in caso di semplice installazione nel MBR o di generazione del core.img
.
Generazione del solo core.img
Per popolare la directory /boot/grub
e generare un /boot/grub/i386-pc/core.img
SENZA installare GRUB2 nel MBR, si aggiunga --grub-setup=/bin/true
a grub-install
:
# modprobe dm-mod # grub-install --target=i386-pc --grub-setup=/bin/true --recheck --debug /dev/sda # mkdir -p /boot/grub/locale # cp /usr/share/locale/it/LC_MESSAGES/grub.mo /boot/grub/locale/it.mo
Sarà quindi possibile effettuare il chainload del core.img
di GRUB2 da GRUB Legacy o da syslinux.
Generare un file di configurazione per GRUB2 BIOS
Si generi quindi un file di configurazione per GRUB2 (è possibile trovare ulteriori informazioni nella sezione "Configurazione"):
# GRUB_PREFIX="/boot/grub" grub-mkconfig -o /boot/grub/grub.cfg
/boot/grub/grub.cfg
, NON /boot/grub/i386-pc/grub.cfg
.Se GRUB2 visualizza l'errore "no suitable mode found" durante il boot, si veda #Correggere l'errore di GRUB2 "no suitable mode found".
Se grub-mkconfig
non va a buon fine, si converta il proprio /boot/grub/menu.lst
in /boot/grub/grub.cfg
usando:
# grub-menulst2cfg /boot/grub/menu.lst /boot/grub/grub.cfg
Ad esempio:
/boot/grub/menu.lst
default=0 timeout=5 title Arch Linux Stock Kernel root (hd0,0) kernel /vmlinuz-linux root=/dev/sda2 ro initrd /initramfs-linux.img title Arch Linux Stock Kernel Fallback root (hd0,0) kernel /vmlinuz-linux root=/dev/sda2 ro initrd /initramfs-linux-fallback.img
/boot/grub/grub.cfg
set default='0'; if [ x"$default" = xsaved ]; then load_env; set default="$saved_entry"; fi set timeout=5 menuentry 'Arch Linux Stock Kernel' { set root='(hd0,1)'; set legacy_hdbias='0' legacy_kernel '/vmlinuz-linux' '/vmlinuz-linux' 'root=/dev/sda2' 'ro' legacy_initrd '/initramfs-linux.img' '/initramfs-linux.img' } menuentry 'Arch Linux Stock Kernel Fallback' { set root='(hd0,1)'; set legacy_hdbias='0' legacy_kernel '/vmlinuz-linux' '/vmlinuz-linux' 'root=/dev/sda2' 'ro' legacy_initrd '/initramfs-linux-fallback.img' '/initramfs-linux-fallback.img' }
Se si è riavviato il sistema, dimenticandosi di creare il /boot/grub/grub.cfg
si esegua il boot nella shell dei comandi di GRUB2 Command Shell e si scriva:
sh:grub> insmod legacycfg sh:grub> legacy_configfile ${prefix}/menu.lst
Si effettui il boot in Arch Linux e si ricrei il /boot/grub/grub.cfg
in maniera adeguata.
Multiboot per sistemi BIOS
Avviare Microsoft Windows su sistemi BIOS-MBR
bootmgr
e il chainload del settore di boot non è più richiesto per avviare Windows su configurazioni BIOS-MBR.Si individui l'UUID della partizione di sistema di windows, dove bootmgr e i suoi files risiedono. Per esempio, se bootmgr
si trova in /media/SYSTEM_RESERVED/bootmgr
:
Per Windows Vista/7/8:
# grub-probe --target=fs_uuid /media/SYSTEM_RESERVED/bootmgr 69B235F6749E84CE
# grub-probe --target=hints_string /media/SYSTEM_RESERVED/bootmgr --hint-bios=hd0,msdos1 --hint-efi=hd0,msdos1 --hint-baremetal=ahci0,msdos1
grub-probe
deve essere eseguito come utente root.bootmgr
con ntldr
nei comandi di cui sopra.Si aggiunga quindi il codice sotto riportato al file /etc/grub.d/40-custom
o /boot/grub/custom.cfg
e si rigeneri il grub.cfg
con grub-mkconfig
come spiegato sopra per effettuare il chainload di Windows (XP, Vista, 7 o 8) installato in modalità BIOS-MBR:
Per Windows Vista/7/8:
#!/bin/sh menuentry "Microsoft Windows Vista/7/8 BIOS-MBR" { insmod part_msdos insmod ntfs insmod search_fs_uuid insmod ntldr search --fs-uuid --set=root --hint-bios=hd0,msdos1 --hint-efi=hd0,msdos1 --hint-baremetal=ahci0,msdos1 69B235F6749E84CE ntldr /bootmgr }
Per Windows XP:
menuentry "Microsoft Windows XP" { insmod part_msdos insmod ntfs insmod search_fs_uuid insmod ntldr search --fs-uuid --set=root --hint-bios=hd0,msdos1 --hint-efi=hd0,msdos1 --hint-baremetal=ahci0,msdos1 69B235F6749E84CE ntldr /ntldr }
Il file /etc/grub.d/40_custom
può essere utilizzato come template per creare /etc/grub.d/nn_custom
, dove il numero nn
definisce l'ordine in cui gli script sono eseguiti, determinando di conseguenza il posizionamento delle voci nel menu di GRUB.
nn
dovrebbe avere un valore superiore a 06
affinchè gli script di sistema siano eseguiti per primi.Sistemi UEFI
Esempi UEFI per hardware specifico
È ben noto come i produttori di schede madri implementino UEFI in modo differente. Gli utenti che dovessero avere problemi a far funzionare GRUB/EFI sono incoraggiati a descrivere i passaggi compiuti durante l'installazione, qualora questi differiscano da quanto riportato sotto.
Poichè si sta cercando di manterere questo articolo il più chiaro possibile, consultare la pagina relativa agli esempi per GRUB EFI per ulteriori informazioni.
Installare il pacchetto grub-uefi
Il bootloader EFI per GRUB2 è disponibile in Arch solo dalla versione 1.99~rc1 in poi. Per installarlo, rilevare innanzitutto l'architettura del proprio firmware UEFI (i386 o x86_64).
Tenendo conto di questa informazione, si installi il pacchetto adeguato.
Per firmware UEFI a 64 bit:
# pacman -S grub-efi-x86_64
Per firmware UEFI a 32bit:
# pacman -S grub-efi-i386
core.efi
e il moduli di GRUB2 nella partizione di sistema UEFI. Sarà necessario aggiornarli manualmente usando grub-install
, come spiegato sotto.Installare i files di boot di grub-uefi
Installazione nella partizione UEFI di sistema
grub-install
visualizzerà degli errori.La partizione UEFI di sistema dovrà essere montata in /boot/efi
affinchè lo script di installazione di GRUB la riconosca:
# mkdir -p /boot/efi # mount -t vfat /dev/sdXY /boot/efi
Si installino quindi l'applicazione UEFI di GRUB e i relativi moduli in /boot/grub/x86_64-efi
(raccomandato) usando:
# grub-install --target=x86_64-efi --efi-directory=/boot/efi --bootloader-id=arch_grub --recheck --debug # mkdir -p /boot/grub/locale # cp /usr/share/locale/it/LC_MESSAGES/grub.mo /boot/grub/locale/it.mo
--target
o --directory
, grub-install
non riuscirà a determinare il tipo di firmware sul quale GRUB2 verrà installato, mostrando perciò il seguente messaggio d'errore: source_dir doesn't exist. Please specify --target or --directory
.Se si desidera installare i moduli di GRUB2 e il grub.cfg
nella directory /boot/efi/EFI/grub
e l'applicazione grubx64.efi
in /boot/efi/EFI/arch_grub
, si utilizzi:
# modprobe dm-mod # grub-install --target=x86_64-efi --efi-directory=/boot/efi --bootloader-id=arch_grub --boot-directory=/boot/efi/EFI --recheck --debug # mkdir -p /boot/efi/EFI/grub/locale # cp /usr/share/locale/en\@quot/LC_MESSAGES/grub.mo /boot/efi/EFI/grub/locale/en.mo
L'opzione --efi-directory
indica il punto di mount della partizione UEFI di sistema, --bootloader-id
indica il nome della directory dove verrà installata l'applicazione grubx64.efi
, e --boot-directory
contiente il percorso alla directory di installazione dei moduli (e sarà quindi la sede del file di configurazione grub.cfg
).
I path effettivi sono:
<efi-directory>/<efi o EFI>/<bootloader-id>/grubx64.efi <boot-directory>/grub/x86_64-efi/<tutti i moduli, grub.efi, core.efi, grub.cfg>
--bootloader-id
non cambia il percorso <boot-directory>/grub
. Ad esempio, non si potranno installare i moduli in <boot-directory>/<bootloader-id>
, in quanto il path è hardcoded a <boot-directory>/grub
.Se --efi-directory=/boot/efi --boot-directory=/boot/efi/EFI --bootloader-id=grub
<efi-directory>/<efi o EFI>/<bootloader-id> == <boot-directory>/grub == /boot/efi/EFI/grub
Se --efi-directory=/boot/efi --boot-directory=/boot/efi/EFI --bootloader-id=arch
<efi-directory>/<efi o EFI>/<bootloader-id> == /boot/efi/EFI/arch_grub <boot-directory>/grub == /boot/efi/EFI/grub
Se --efi-directory=/boot/efi --boot-directory=/boot --bootloader-id=arch
<efi-directory>/<efi o EFI>/<bootloader-id> == /boot/efi/EFI/arch_grub <boot-directory>/grub == /boot/grub
Se --efi-directory=/boot/efi --boot-directory=/boot --bootloader-id=grub
<efi-directory>/<efi o EFI>/<bootloader-id> == /boot/efi/EFI/grub <boot-directory>/grub == /boot/grub
Il file <efi-directory>/<efi or EFI>/<bootloader-id>/grubx64.efi
è una copia esatta di <boot-directory>/grub/x86_64-efi/core.efi
.
--efi-directory
di grub-install
sostituisce la vecchia --root-directory
, che è deprecata.--efi-directory
e --bootloader-id
sono specifiche di GRUB2 UEFI.In tutti i casi, la partizione UEFI di sistema dovrà essere montata affinchè grub-install
possa installarvi il grubx64.efi
, che sarà poi lanciato dal firmware (usando la voce creata con efibootmgr, su sistemi non Mac).
Se si controlla attentamente, si noterà l'assenza di un'opzione che specifichi il device su cui installare il bootloader (ad esempio /dev/sda
). Tali opzioni verranno ignorate dallo script di installazione, poichè i bootloaders UEFI non usano l'MBR delle partizioni.
Si sarà ora in grado di effettuare il boot tramite UEFI creando un grub.cfg
seguendo #Generare un file di configurazione per GRUB2 UEFI e copiando /boot/efi/EFI/grub/grubx64.efi
in /boot/efi/EFI/boot/bootx64.efi
.
Generare un file di configurazione per GRUB2 UEFI
Si generi un file di configurazione per GRUB2 usando il seguente comando:
# grub-mkconfig -o <boot-directory>/grub/grub.cfg
<boot-directory>/grub/grub.cfg
, NON <boot-directory>/grub/x86_64-efi/grub.cfg
.Se si è usato --boot-directory=/boot
:
# grub-mkconfig -o /boot/grub/grub.cfg
Se invece si è usato {ic|--boot-directory=/boot/efi/EFI}}:
# grub-mkconfig -o /boot/efi/EFI/grub/grub.cfg
I percorsi di cui sopra sono indipendenti dal valore dell'opzione --bootloader-id
.
Se grub-uefi mostra l'errore "no suitable mode found", si legga #Correggere l'errore di GRUB2 "no suitable mode found".
Generare un'applicazione UEFI standalone per GRUB2
È possibile creare una applicazione UEFI standalone (grubx64_standalone.efi) che comprende tutti i moduli necessari in un memdisk al suo interno, eliminando di fatto, la necessità di avere una directory separata contenente tutti i moduli UEFI di GRUB2 ed altri files ad essi relativi. Per raggiungere l'obiettivo, verrà utilizzato il comando grub-mkstandalone
, incluso in grub-common>=1:1.99-6.
Il modo più semplice per farlo, è attraverso il comando install menzionato sopra, avendo cura però di specificare i moduli da includere. Ad esempio:
# grub-mkstandalone --directory="/usr/lib/grub-x86_64-efi" --format="x86_64-efi" --compression="xz" --output="/boot/efi/EFI/arch_grub/grubx64_standalone.efi" <files aggiuntivi che si desiderano includere>
Il file grubx64_standalone.efi
assume che il grub.cfg
si trovi nel suo $prefix, ovvero (memdisk)/boot/grub
. Il memdisk verrà poi incluso nell'applicazione efi.
Lo script grub-mkstandalone permette di specificare i files da includere nel memdisk come argomenti dello script.
Se, ad esempio, il vostro grub.cfg
risiede in /home/utente/Desktop/grub.cfg
, si crei una directory temporanea /home/utente/Desktop/boot/grub
e si copi il file /home/utente/Desktop/grub.cfg
in /home/utente/Desktop/boot/grub/grub.cfg
; infine, ci si posizioni in /home/utente/Desktop/boot/grub
con il comando cd
e si esegua:
# grub-mkstandalone --directory="/usr/lib/grub-x86_64-efi" --format="x86_64-efi" --compression="xz" \
--output="/boot/efi/EFI/arch_grub/grubx64_standalone.efi" "boot/grub/grub.cfg"
Una piccola precisazione: ci si è posizionati in /home/utente/Desktop/boot/grub
e si è passato il path del grub.cfg come boot/grub/grub.cfg
(si noti l'assenza dello slash iniziale - boot/ vs. /boot/) poichè, ad esempio, un ipotetico file dir1/dir2/file
viene incluso come (memdisk)/dir1/dir2/file
dallo script grub-mkstandalone. Se si passa come argomento /home/utente/Desktop/boot/grub/grub.cfg
, il file verrà incluso come (memdisk)/home/utente/Desktop/boot/grub/grub.cfg
, con tutte le conseguenze del caso.
Sarà ora necessario creare un voce con efibootmgr
per {{ic|/boot/efi/EFI/arch_grub/grubx64_standalone.efi. È possibile usare grub.efi invece di sostituire l'immagine originale, oppure usare la shell UEFI per provare l'immagine prima di effettuare le modifiche. Si veda #Creare una voce per GRUB2 nel Firmware Boot Manager.
Multiboot su sistemi UEFI
Effettuare il chainload di Microsoft Windows su sistemi UEFI GPTx86_64
Si trovi l'UUID del filesystem FAT32 nella partizione UEFI di sistema, dove i files del Bootloader UEFI di Windows risiedono. Ad esempio, se il file bootmgfw.efi
si trova in /boot/efi/EFI/Microsoft/Boot/bootmgfw.efi
(Si ignorino le differenze tra lettere maiuscole e minuscole, poichè sono irrilevanti su un filesystem FAT), si esegua:
# grub-probe --target=fs_uuid /boot/efi/EFI/Microsoft/Boot/bootmgfw.efi 1ce5-7f28
# grub-probe --target=hints_string /boot/efi/EFI/Microsoft/Boot/bootmgfw.efi --hint-bios=hd0,gpt1 --hint-efi=hd0,gpt1 --hint-baremetal=ahci0,gpt1
grub-probe
deve essere eseguito come utente root.Si aggiunga quindi il codice seguente a /boot/efi/EFI/grub/grub.cfg
o /boot/efi/EFI/arch/grub.cfg
per effettuare il chainload di Windows su sistemi UEFI-GPT:
menuentry "Microsoft Windows x86_64 UEFI-GPT" { insmod part_gpt insmod fat insmod search_fs_uuid insmod chain search --fs-uuid --set=root --hint-bios=hd0,gpt1 --hint-efi=hd0,gpt1 --hint-baremetal=ahci0,gpt1 1ce5-7f28 chainloader (${root})/efi/Microsoft/Boot/bootmgfw.efi }
Configurazione
E' possibile generare il grub.cfg
in maniera automatica o modificarlo manualmente.
--boot-directory
attiva, il grub.cfg
dovrà essere posizionato nella stessa directory di grubx64.efi
. In caso contrario, il grub.cfg
andrà posizionato in /boot/grub
, come accade per la versione BIOS di GRUB2.Generazione automatica usando grub-mkconfig (Raccomandata)
L'equivalente del vecchio menu.lst
è rappresentato dai files /etc/default/grub
e /etc/grub.d/*
. Questi files sono generalmente usati da grub-mkconfig
per generare il /boot/grub/grub.cfg
. Per generare un grub.cfg
si usi il seguente comando:
# grub-mkconfig -o /boot/grub/grub.cfg
/etc/grub.d/10_linux
è impostato per l'aggiunta automatica di voci di menu per Arch linux che funzionano out-of-the-box, su qualsiasi configurazione. Altri sistemi operativi potrebbero dover essere aggiunti a /etc/grub.d/40_custom
o /boot/grub/custom.cfg
.
Argomenti aggiuntivi
Se si ha la necessità di passare dei parametri particolari all'immagine del kernel, è necessario inserirli nella variabile GRUB_CMDLINE_LINUX
contenuta nel file /etc/default/grub
.
Ad esempio, per abilitare il resume dopo l'ibernazione, si utilizzi GRUB_CMDLINE_LINUX="resume=/dev/sdaX"
dove sdaX
indica la propria partizione di swap.
E' anche possibile utilizzare GRUB_CMDLINE_LINUX="resume=/dev/disk/by-uuid/${swap_uuid}"
, dove ${swap_uuid
} si riferisce all'uuid della propria partizione di swap.
Se si ha la necessità di passare più di un parametro, lo si separi con uno spazio dal successivo: ad esempio, se si desidera utilizare la funzione di resume e systemd, si avrà:
GRUB_CMDLINE_LINUX="resume=/dev/sdaX init=/bin/systemd"
Si veda Kernel parameters per ulteriori informazioni.
Creazione manuale del grub.cfg
Un grub.cfg
di base contiene le seguenti opzioni:
-
(hdX,Y)
indica la partizione Y sul disco X. La numerazione delle partizioni parte da 1, mentre quella dei dischi da 0 -
set default=N
permette di scegliere quale entry avviare in modo predefinito -
set timeout=N
indica il limite di tempo in secondi prima che la scelta predefinita venga avviata -
menuentry "title" {opzioni
} è un'entry di nometitle
-
set root=(hdX,Y)
imposta la partizione di boot, ossia quella contenente il kernel e i moduli di GRUB (non è necessario disporre di una partizione separata:/boot
può essere contenuta all'interno della partizione di root).
Una configurazione d'esempio:
/boot/grub/grub.cfg
# Config file for GRUB2 - The GNU GRand Unified Bootloader # /boot/grub/grub.cfg # DEVICE NAME CONVERSIONS # # Linux Grub # ------------------------- # /dev/fd0 (fd0) # /dev/sda (hd0) # /dev/sdb2 (hd1,2) # /dev/sda3 (hd0,3) # # Timeout for menu set timeout=5 # Set default boot entry as Entry 0 set default=0 # (0) Arch Linux menuentry "Arch Linux" { set root=(hd0,1) linux /vmlinuz-linux root=/dev/sda3 ro initrd /initramfs-linux.img } ## (1) Windows #menuentry "Windows" { #set root=(hd0,3) #chainloader +1 #}
Dual Booting
Usando grub-mkconfig
Il modo migliore per aggiungere altre voci è modificare il file /etc/grub.d/40_custom
oppure /boot/grub/custom.cfg
, in modo che esse vengano automaticamente aggiunte al grub.cfg
quando si lancia grub-mkconfig
. Dopo aver effettuato le modifiche, si esegua:
# grub-mkconfig -o /boot/grub/grub.cfg
Per generare un grub.cfg
aggiornato.
Con GNU/Linux
Se l'altra distro è in /dev/sda2
:
menuentry "Other Linux" { set root=(hd0,2) linux /boot/vmlinuz (si aggiungano altre opzioni da passare al kernel, se richieste) initrd /boot/initrd.img (se il kernel lo richiede) }
Con FreeBSD
Richiede che FreeBSD sia installato su una singola partizione formattata come UFS. Se FreeBSD risiede su sda4
:
menuentry "FreeBSD" { set root=(hd0,4) chainloader +1 }
Con Windows
Se windows è installato in /dev/sda3
:
set root
e chainloader
alla partizione riservata di sistema, ossia quella che crea Windows durante l'installazione, e non alla partizione sulla quale risiede effettivamente Windows.
L'esempio trattato sotto funziona se la vostra partizione riservata è sda3
.# (2) Windows XP menuentry "Windows XP" { set root=(hd0,3) chainloader (hd0,3)+1 }
Se il bootloader di Windows è su un disco rigido differente da quello di GRUB, potrebbe essere necessario ingannare Windows per fargli credere di risiedere nel primo drive. Ciò era possibile utilizzando drivemap
. Assumendo che GRUB si trovi su hd0
e Windows su hd2
, sarà necessario aggiungere la seguente riga dopo set root
:
drivemap -s hd0 hd2
Con Windows usando EasyBCD e NeoGRUB
Poichè NeoGRUB non capisce il nuovo formato dei menu di GRUB2, sarà necessario effettuare il chainload di GRUB2, sostituendo il contenuto del vostro C:\NST\menu.lst
con:
default 0 timeout 1
title Chainload into GRUB v2 root (hd0,7) kernel /boot/grub/i386-pc/core.img
Configurazione dell'aspetto
In GRUB2 è possibile cambiare l'aspetto del menu.
Ci si assicuri di aver inizializzato il terminale grafico di grub2 (gfxterm), usando una modalità video appropriata (gfxmode). Ulteriori informazioni sono reperibili nella sezione #Correggere l'errore di GRUB2 "no suitable mode found". La modalità video impostata di seguito, verrà passata al kernel via gfxpayload
; di conseguenza, questa sarà richiesta affinchè ogni configurazione dell'aspetto abbia effetto.
Impostare la risoluzione del framebuffer
GRUB2 può impostare il framebuffer sia per sé stesso che per il kernel. Il vecchio parametro vga=
è deprecato. Il metodo consigliato è modificare /etc/default/grub
come segue:
GRUB_GFXMODE=1024x768x32 GRUB_GFXPAYLOAD_LINUX=keep
Per rendere effettivi i cambiamenti, si esegua:
grub-mkconfig -o /boot/grub/grub.cfg
L'opzione gfxpayload
si assicurerà che la risoluzione venga mantenuta e passata al kernel.
gfxmode="1024x768x32"
con vbemode="0x105"
.hwinfo --framebuffer
(hwinfo è disponibile in [community], mentre dal prompt di GRUB2 si usi vbeinfo
(è necessario caricare il modulo vbe prima).Se questo metodo non funziona, la vecchia opzione vga=
è ancora valida. Si aggiunga vga=
all'opzione GRUB_CMDLINE_LINUX_DEFAULT
in /etc/default/grub
. Ad esempio:
GRUB_CMDLINE_LINUX_DEFAULT="quiet splash vga=792"
imposterà una risoluzione di 1024x768.
È possibile scegliere tra le seguenti risoluzioni: 640×480
, 800×600
, 1024×768
, 1280×1024
, 1600×1200
, 1920x1200
.
Hack 915resolution
Se si stanno utilizzando schede grafiche Intel, può accadere che nè # hwinfo --framebuffer
nè vbeinfo
mostrino la risoluzione desiderata. In questo caso, è possibile utilizzare l'hack proposto, che modificherà temporaneamente il BIOS della scheda video aggiungendo la risoluzione richiesta. Si veda la home page di 915resolution.
Quanto segue è valido per il mio sistema: lo si adatti quindi al proprio.
Innanzitutto è necessario scegliere una modalità video da modificare più tardi. Si avvii quindi 915resolution
nella shell di GRUB:
915resolution -l
L'output sarà simile al seguente:
Intel 800/900 Series VBIOS Hack : version 0.5.3 ... Mode 30 : 640x480, 8 bits/pixel ...
L'obiettivo è quello di sovrascrivere la modalità 30 (naturalmente si può scegliere di modificare qualsiasi altra modalità). Nel file /etc/grub.d/00_header
, inserire la seguente riga prima di set gfxmode=${GRUB_GFXMODE
}:
915resolution 30 1440 900
Il comando appena inserito sovrascriverà la modalità 30
con la risoluzione di 1440x900
. Sarà ora necessario impostare il valore di GRUB_GFXMODE
, come spiegato in precedenza e rigenerare il file di configurazione di GRUB2:
# grub-mkconfig -o /boot/grub/grub.cfg # reboot
Immagine di sfondo e caratteri bitmap
GRUB2 supporta le immagini di sfondo e i caratteri bitmap nel formato pf2
. Il font unifont è incluso nel pacchetto grub-common con nome unicode.pf2
oppure, in soli caratteri ASCII con nome ascii.pf2
.
I formati di immagine supportati includono tga, png e jpeg, a patto che i rispettivi moduli siano caricati. La risoluzione massima applicabile dipende dall'hardware in uso.
Prima di procedere, seguire quanto indicato in #Impostare la risoluzione del framebuffer.
Si modifichi quindi il file /etc/default/grub
come segue:
GRUB_BACKGROUND="/boot/grub/miaimmagine" #GRUB_THEME="/path/to/gfxtheme" GRUB_FONT="/path/to/font.pf2"
/boot/grub/miaimmagine
diventa /grub/miaimmagine
.Per applicare le modifiche al grub.cfg
, si esegua:
grub-mkconfig -o /boot/grub/grub.cfg
Se l'inserimento dell'immagine è avvenuto con successo, dovrebbe essere visualizzato il messaggio Found background image...
, durante l'esecuzione del precedente comando. Se questo non accade, significa che l'immagine non è stata incorporata nel grub.cfg.
In tal caso, si controlli che:
- il percorso e il nome dell'immagine in
/etc/default/grub
siano corretti - l'immagine abbia dimensioni e formato adeguati (tga, png, png a 8 bit)
- l'immagine sia stata salvata in modalità RGB e non sia indicizzata
- la modalità console non sia stata abilitata in /etc/default/grub
- il comando
grub-mkconfig
sia stato eseguito per inserire le informazioni relative allo sfondo nell file/boot/grub/grub.cfg
.
Temi
Di seguito viene proposto un esempio per la configurazione di GRUB2 con il tema Starfield, incluso nel pacchetto fornito con Arch.
Si modifichi /etc/default/grub
:
GRUB_THEME="/usr/share/grub/themes/starfield/theme.txt"
Si applichino le modifiche:
grub-mkconfig -o /boot/grub/grub.cfg
Se il tema è stato applicato correttamente, apparirà a video il messaggio Found theme: /usr/share/grub/themes/starfield/theme.txt
.
Colori del Menù
In GRUB2 è possibile cambiare i colori del menù. L'elenco dei colori disponibili è reperibile qui. Di seguito, un esempio:
Si modifichi /etc/default/grub
come segue:
GRUB_COLOR_NORMAL="light-blue/black" GRUB_COLOR_HIGHLIGHT="light-cyan/blue"
Per rendere effettivi i cambiamenti si esegua:
grub-mkconfig -o /boot/grub/grub.cfg
Menù nascosto
Una delle caratteristiche proprie di GRUB2 è la possibilità di nascondere il menù e renderlo visibile attraverso la pressione del tasto Template:Keypress, se necessario. È anche possibile decidere se visualizzare o meno il countdown.
Si modifichi /etc/default/grub
. Nell'esempio che segue, il countdown è stato impostato a 5 secondi e reso visibile all'utente:
GRUB_HIDDEN_TIMEOUT=5 GRUB_HIDDEN_TIMEOUT_QUIET=false
Si esegua:
# grub-mkconfig -o /boot/grub/grub.cfg
Disabilitare il framebuffer
Se si usano i driver proprietari NVIDIA, potrebbe essere necessario disabilitare il framebuffer di GRUB2, poichè potrebbe interferire con il driver.
Per disabilitarlo, si modifichi /etc/default/grub
decommentando la seguente linea:
GRUB_TERMINAL_OUTPUT=console
Si esegua poi:
grub-mkconfig -o /boot/grub/grub.cfg
Altre opzioni
LVM
Se si usa LVM per la propria /boot
, si aggiunga la seguente linea prima delle varie voci:
insmod lvm
e si specifichi la propria root nella menuentry in questo modo:
set root=lvm/"nome_gruppo_lvm"-"nome_partizione_logica_di_boot_lvm"
Esempio:
# (0) Arch Linux menuentry "Arch Linux" { insmod lvm set root=lvm/VolumeGroup-lv_boot # you can only set following two lines linux /vmlinuz-linux root=/dev/mapper/VolumeGroup-root ro initrd /initramfs-linux.img }
RAID
GRUB2 permette di trattare i volumi in configurazione RAID in modo semplice. Si aggiunga insmod mdraid
al grub.cfg
che consentirà di riferirsi al volume in modo nativo. Ad esempio, /dev/md0
diventa:
set root=(md0)
mentre un volume RAID partizionato (es. /dev/md0p1
diventa:
set root=(md0,1)
Nomenclatura permanente dei dispositivi a blocchi
Un modo per identificare con una nomenclatura persistente i dispositivi a blocchi è quello di utilizzare degli UUID univoci per le partizioni, invece dei vecchi valori /dev/sd*
. I vantaggi sono spiegati nel link fornito sopra.
GRUB2 utilizza di default gli UUID dei filesystems per identificare in modo permanente i dispositivi a blocchi.
/boot/grub/grub.cfg
affinchè vengano aggiornati gli UUID ogni volta che una partizione viene ridimensionata o formattata. Si tenga a mente questo particolare ogni volta che si modificano le partizioni con un LiveCD.L'uso degli UUID è controllato da un'opzione in /etc/default/grub
:
# GRUB_DISABLE_LINUX_UUID=true
In ogni caso, ci si ricordi di applicare i cambiamenti:
# grub-mkconfig -o /boot/grub/grub.cfg
Usare le etichette
È possibile usare le etichette (stringhe che identificano le partizioni in una maniera leggibile dall'utente), usando l'opzione --label
del comando search
. Innanzitutto, si apponga un'etichetta alle proprie partizioni:
# tune2fs -L <ETICHETTA> <PARTIZIONE>
Poi si aggiunga una voce usando le etichette:
menuentry "Arch Linux, session texte" { search --label --set=root archroot linux /boot/vmlinuz-linux root=/dev/disk/by-label/archroot ro initrd /boot/initramfs-linux.img }
Richiamare l'ultimo sistema avviato
GRUB2 è in grado di ricordarsi l'ultimo sistema avviato ed usarlo come default la prossima volta che si eseguirà il boot. Questa funzionalità è utile se si dispone di kernel multipli (ad esempio il kernel corrente di Arch e il LTS come fallback) o più sistemi operativi. Si modifichi /etc/default/grub
e si cambi il valore di GRUB_DEFAULT
:
GRUB_DEFAULT=saved
Ciò consentirà a GRUB di avviare il sistema operativo salvato. Per abilibare il salvataggio, si aggiunga la linea seguente ad /etc/default/grub
:
GRUB_SAVEDEFAULT=true
/etc/grub.d/40_custom
o /boot/grub/custom.cfg
(ad esempio Windows), richiederanno l'opzione savedefault
.Ci si ricordi di rigenerare il file di configurazione di GRUB.
Sicurezza
Se si desidera rendere più sicuro GRUB2 e fare in modo che nessuno possa cambiare i parametri di boot od usare la riga di comando, è possibile aggiungere un nome utente e password ai files di configurazione di GRUB. A tal fine, si esegua grub-mkpasswd_pbkdf2
. Si inserisca una password e la si confermi. L'output assomiglierà a questo:
Your PBKDF2 is grub.pbkdf2.sha512.10000.C8ABD3E93C4DFC83138B0C7A3D719BC650E6234310DA069E6FDB0DD4156313DA3D0D9BFFC2846C21D5A2DDA515114CF6378F8A064C94198D0618E70D23717E82.509BFA8A4217EAD0B33C87432524C0B6B64B34FBAD22D3E6E6874D9B101996C5F98AB1746FE7C7199147ECF4ABD8661C222EEEDB7D14A843261FFF2C07B1269A
Si aggiungano le seguenti stringhe a /etc/grub.d/0_header
:
set superusers="username" password_pbkdf2 username <password>
Dove a <password> corrisponde la stringa generata con grub-mkpasswd_pbkdf2
.
Si rigeneri il file di configurazione. La riga di comando e i parametri di boot di GRUB2 sono ora protetti.
Le impostazioni di cui sopra possono essere rese meno restrittive e personalizzate aggiungendo più utenti, come spiegato nel capitolo "Security" del manuale di GRUB.
Cifratura della partizione root
Per far sì che GRUB2 passi automaticamente al kernel i parametri necessari per la cifratura della root, si aggiunga cryptdevice=/dev/device:etichetta
a GRUB_CMDLINE_LINUX
in /etc/default/grub
.
Un esempio con la root mappata su /dev/mapper/root
:
GRUB_CMDLINE_LINUX="cryptdevice=/dev/sda2:root"
Si disabiliti inoltre l'uso degli UUID per il file system di root:
GRUB_DISABLE_LINUX_UUID=true
Si rigeneri quindi il file di configurazione di grub.
Effettuare il boot di una voce non default per una sola volta
Il comando grub-reboot
è molto utile per avviare una voce diversa da quella di default. GRUB2 caricherà la voce specificata come primo argomento del comando e il sistema operativo corrispondente verrà avviato al prossimo avvio.
Si noti che GRUB2 effettuerà il boot della scelta di default per tutti i riavvii successivi a quello effettuato subito dopo l'esecuzione del comando.
Non è necessario modificare il file di configurazione di GRUB o scegliere una voce nel menù di avvio.
Avviare un'immagine ISO direttamente da GRUB2
Si modifichi /etc/grub.d/40_custom
o /boot/grub/custom.cfg
aggiungendo una voce per il boot dell'ISO che si desidera avviare. Una volta fatto, si aggiorni il menu di GRUB con il solito grub-mkconfig -o /boot/grub/grub.cfg
(dato da root).
ISO di Arch Linux
/archives
su hd0,6
. Sarà quindi necessario modificare tutti i riferimenti ad HDD e partizioni per adattarli al proprio sistema.Esempio con ISO x86_64
menuentry "Archlinux-2013.01.04-dual.iso" --class iso { set isofile="/archives/archlinux-2013.01.04-dual.iso" loopback loop (hd0,6)$isofile linux (loop)/arch/boot/x86_64/vmlinuz archisolabel=ARCH_201301 img_dev=/dev/sda6 img_loop=$isofile earlymodules=loop initrd (loop)/arch/boot/x86_64/archiso.img }
Esempio con ISO i686
menuentry "Archlinux-2013.01.04-dual.iso" --class iso { set isofile="/archives/archlinux-2013.01.04-dual.iso" loopback loop (hd0,6)$isofile linux (loop)/arch/boot/i686/vmlinuz archisolabel=ARCH_201301 img_dev=/dev/sda6 img_loop=$isofile earlymodules=loop initrd (loop)/arch/boot/i686/archiso.img }
ISO di Ubuntu
/archives
su hd0,6
. Sarà quindi necessario modificare tutti i riferimenti ad HDD e partizioni per adattarli al proprio sistema.menuentry "ubuntu-12.04-desktop-amd64.iso" { set isofile="/path/to/ubuntu-12.04-desktop-amd64.iso" loopback loop (hdX,Y)$isofile linux (loop)/casper/vmlinuz boot=casper iso-scan/filename=$isofile quiet noeject noprompt splash -- initrd (loop)/casper/initrd.lz }
Altre ISO
Altre configurazioni funzionanti sono reperibili a questo indirizzo.
Usare la shell
Poichè l'MBR è troppo piccolo per contenere tutti i moduli di GRUB2, solo il menù e i comandi fondamentali risiedono lì. La maggior parte delle funzionalità di GRUB2 è contenuta nei moduli in /boot/grub
, che sono caricati quando necessario. In caso di errori (ad esempio se viene alterata la tabella delle partizioni), GRUB2 potrebbe non riuscire ad effettuare il boot, ed avviare una shell al posto del menù classico.
GRUB2 offre diversi tipi di shell. Se vi sono problemi nella lettura del menu, ma il bootloader è comunque in grado di trovare il disco dove GRUB2 risiede, è probabile che si sarà lasciati nella shell "normale":
sh:grub>
In caso di problemi più seri (GRUB non riesce a trovare i files richiesti), potrebbe venir visualizzata la shell di emergenza:
grub rescue>
La shell di emergenza è una versione ridotta di quella normale, ed offre di conseguenza, un numero ridotto di funzionalità. Si provi a caricare il modulo normal
, e poi ad avviare la shell classica:
grub rescue> set prefix=(hdX,Y)/boot/grub grub rescue> insmod (hdX,Y)/boot/grub/normal.mod rescue:grub> normal
Supporto al Pager
GRUB2 supporta il pager per rendere agevole la lettura di output lunghi. Si noti che questa funzionalità è disponibile solamente nella shell normale, e non in quella d'emergenza. Per attivarla, si scriva:
sh:grub> set pager=1
Tools grafici per la configurazione
I seguenti pacchetti possono essere installati da AUR
- grub-customizerAUR (richiede gettext, gksu, gtkmm, hicolor-icon-theme, openssl)
- Utility per personalizzare il bootloader (GRUB2 o BURG)
- grub-editorAUR (richiede kdelibs)
- Un modulo KCM per KDE4 per configurare GRUB2.
- kcm-grub2AUR (richiede kdelibs python2-qt kdebindings-python)
- Questo modulo KCM gestisce le impostazioni più comuni di GRUB2.
- startupmanagerAUR (richiede gnome-python imagemagick yelp python2 xorg-xrandr)
- Una GUI per cambiare le impostazioni di GRUB, GRUB2, Usplash e Splashy.
parttool per hide/unhide
Se si hanno sistemi Windows 9x installati con dischi C:\ nascosti, GRUB dispone delle opzioni hide/unhide
attraverso parttool
. Ad esempio, per effettuare ilboot del terzo disco C di tre sistemi Windows 9x installati, si avvii la shell e:
parttool hd0,1 hidden+ boot- parttool hd0,2 hidden+ boot- parttool hd0,3 hidden- boot+ set root=hd0,3 chainloader +1 boot
Usare la console di emergenza
Si veda innanzitutto #Usare la shell. Se non si è in grado di avviare la shell standard, una possibile soluzione è quella di effettuare il boot tramite LiveCD o con qualche altro disco di ripristino per correggere gli errori di configurazione e reinstallare GRUB. Tuttavia, un disco di ripristino non è sempre disponibile (né tantomeno necessario), e la console di emergenza è sorprendentemente robusta.
I comandi disponibili in questa modalità includono insmod
, ls
, set
e unset
. Questo esempio usa set
ed insmod
. set
modifica il valore delle variabili, mentre insmod
aggiunge nuovi moduli per espandere le funzionalità di base.
Prima di iniziare, è necessario che l'utente sappia la posizione della propria partizione di /boot
(sia essa separata o una sottodirectory della partizione root):
grub rescue> set prefix=(hdX,Y)/boot/grub
Dove X è il numero relativo al drive ed Y quello della partizione.
Per espandere le funzionalità della console, si inserisca il modulo linux
.
grub rescue> insmod (hdX,Y)/boot/grub/linux.mod
/boot
dal percorso. (esempio: set prefix=(hdX,Y)/grub and insmod (hdX,Y)/grub/linux.mod
).Ciò rende disponibili i comandi linux
ed initrd
, che dovrebbero essere familiari (si veda #Configurazione).
Un esempio, avvio di Arch Linux:
set root=(hd0,5) linux /boot/vmlinuz-linux root=/dev/sda5 initrd /boot/initramfs-linux.img boot
Di nuovo, in caso di partizione di boot separata, si cambino i comandi di conseguenza:
set root=(hd0,5) linux /vmlinuz-linux root=/dev/sda6 initrd /initramfs-linux.img boot
Dopo aver avviato con successo l'installazione di Arch Linux, è possibile correggere grub.cfg
e procedere con la reinstallazione di GRUB2.
Per reinstallare GRUB2 nel MBR, cambiando /dev/sda
secondo le proprie esigenze. Si veda #Installazione del Bootloader per i dettagli.
Combinare UUID e scripting
Se si vogliono usare gli UUID per sopperire al mapping inaffidabile dei dispositivi effettuato dal BIOS, oppure si stanno avendo difficoltà con la sintassi di GRUB, ecco un esempio che usa gli UUID e un piccolo script per far puntare GRUB alle giuste partizioni. Tutto ciò che si dovrà fare, sarà sostituire gli UUID dell'esempio con quelli corretti per il proprio sistema (L'esempio si applica a sistemi con una partizione di boot separata e va modificato di conseguenza in caso di partizioni aggiuntive).
menuentry "Arch Linux 64" { # Si impostino gli UUID delle proprie partizioni di boot e root set the_boot_uuid=ece0448f-bb08-486d-9864-ac3271bd8d07 set the_root_uuid=c55da16f-e2af-4603-9e0b-03f5f565ec4a # (Nota: In caso non si disponga di una partizione di boot separata, i due UUID saranno uguali) # Otteniamo gli identificativi dei dispositivi contenenti le partizioni di boot/root e li impostiamo nelle variabili "grub_boot" e "root" search --fs-uuid --set=root $the_root_uuid search --fs-uuid --set=grub_boot $the_boot_uuid # Controllo per verificare che boot e root siano uguali # Se lo sono, allora aggiungo "/boot" a $grub_root, dal momento che $grub_root è effettivamente la partizione di root if [ $the_boot_uuid == $the_root_uuid] ; then set grub_boot=$grub_boot/boot fi # $grub_boot indica ora il dispositivo corretto e i seguenti comandi saranno in grado di trovare il kernel e l'immagine initrd senza problemi linux ($grub_boot)/vmlinuz-linux root=/dev/disk/by-uuid/$uuid_os_root ro initrd ($grub_boot)/initramfs-linux.img }
Risoluzione dei problemi
Abilitare i messaggi di debug in GRUB2
Si aggiunga:
set pager=1 set debug=all
Al grub.cfg
.
Correggere l'errore di GRUB2 "no suitable mode found"
Se si ottiene questo errore alla scelta di un'opzione di boot:
error: no suitable mode found Booting however
Allora sarà necessario inizializzare il terminale grafico di GRUB2 (gfxterm), usando una modalità video appropriata (gfxmode). Quest'ultima viene passata da GRUB2 al kernel linux usando l'opzione gfxpayload
.
Sui sistemi UEFI, se la modalità video di GRUB2 non viene inizializzata, non verranno visualizzati i messaggi di boot del kernel (almeno fino all'attivazione del KMS).
Si copi /usr/share/grub/unicode.pf2
in ${GRUB2_PREFIX_DIR
} (/boot/grub
su sistemi BIOS e UEFI. Se GRUB2 UEFI è stato installato con l'opzione --boot-directory
abilitata, allora il percorso è /boot/efi/EFI/grub
).
# cp /usr/share/grub/unicode.pf2 ${GRUB2_PREFIX_DIR}
Se il file /usr/share/grub/unicode.pf2
non esiste, si installi il pacchetto bdf-unifont e si proceda alla creazione e copia dello stesso in ${GRUB2_PREFIX_DIR
}.
# grub-mkfont -o unicode.pf2 /usr/share/fonts/misc/unifont.bdf
Nel file grub.cfg
, si aggiungano le seguenti linee per consentire a GRUB2 di passare correttamente la modalità video al kernel, altrimenti si otterrà uno schermo nero, benchè il boot sia effettuato regolarmente senza che il sistema si blocchi:
Sistemi BIOS
insmod vbe
Sistemi UEFI
insmod efi_gop insmod efi_uga
Si aggiunga poi il seguente codice (comune a sistemi BIOS e UEFI)
insmod font
if loadfont ${prefix}/fonts/unicode.pf2 then insmod gfxterm set gfxmode=auto set gfxpayload=keep terminal_output gfxterm fi
Come si può notare, affinchè gfxterm
funzioni correttamente, il font unicode.pf2
deve esistere in ${GRUB2_PREFIX_DIR
}.
messaggio d'errore msdos-style
grub-setup: warn: This msdos-style partition label has no post-MBR gap; embedding won't be possible! grub-setup: warn: Embedding is not possible. GRUB can only be installed in this setup by using blocklists. However, blocklists are UNRELIABLE and its use is discouraged. grub-setup: error: If you really want blocklists, use --force.
Questo problema si verifica quando si tenta di installare GRUB2 in VMWare. Ulteriori informazioni qui. Si spera in un fix in tempi brevi.
Può anche verificarsi quando la partizione inizia subito dopo l'MBR (blocco 63), senza lasciare uno spazio di circa 1MB (2048 blocchi) prima dell'inizio della prima partizione. Si veda GRUB2 (Italiano)#Istruzioni specifiche per Master Boot Record (MBR)
GRUB2 UEFI torna alla shell
Se GRUB viene caricato, ma torna alla shell di ripristino senza errori, il grub.cfg
potrebbe trovarsi in una posizione sbagliata o non esistere del tutto. Questo problema potrebbe verificarsi se GRUB2 UEFI è stato installato con l'opzione --boot-directory
abilitata, e il file grub.cfg
non esiste, OPPURE se il numero identificativo della partizione di boot è cambiato (tale valore è infatti "hardcoded" nel file grubx64.efi
).
GRUB2 UEFI non viene caricato
In alcuni casi, EFI potrebbe non avviare correttamente GRUB. Assumendo che tutto sia stato installato nel modo giusto, l'output di:
efibootmgr -v
assomiglierà a questo:
BootCurrent: 0000 Timeout: 3 seconds BootOrder: 0000,0001,0002 Boot0000* Grub HD(1,800,32000,23532fbb-1bfa-4e46-851a-b494bfe9478c)File(\efi\grub\grub.efi) Boot0001* Shell HD(1,800,32000,23532fbb-1bfa-4e46-851a-b494bfe9478c)File(\EfiShell.efi) Boot0002* Festplatte BIOS(2,0,00)P0: SAMSUNG HD204UI
EFI dovrebbe ora caricare GRUB correttamente. Se lo schermo diveta nero per qualche secondo e GRUB passa alla prossima opzione di boot, come scritto in questo post, spostare GRUB sulla partizione di root potrebbe aiutare.
L'opzione di boot deve essere eliminata e ricreata dopo l'operazione. Il campo relativo a grub dovrebbe ora essere simile a questo:
Boot0000* Grub HD(1,800,32000,23532fbb-1bfa-4e46-851a-b494bfe9478c)File(\grub.efi)
Invalid signature
Se si riceve l'errore "invalid signature" cercando di avviare Windows, ad esempio dopo aver alterato la tabella partizioni o aver aggiunto altri hard disks, si provi a rimuovere la configurazione dei dispositivi di GRUB e lasciare che lo stesso la rigeneri:
# mv /boot/grub/device.map /boot/grub/device.map-old # grub-mkconfig -o /boot/grub/grub.cfg
grub-mkconfig
dovrebbe ora mostrare tutte le opzioni di boot, incluso Windows. Se il problema è risolto, si rimuova /boot/grub/device.map-old
.
Freeze al boot
Se il boot si blocca senza errori dopo che GRUB2 carica il kernel e l'eventuale ramdisk, si provi a rimuovere il parametro del kernel add_efi_memmap
.
Ripristinare GRUB Legacy
- Spostare i files di GRUB Legacy o GRUB2:
# mv /boot/grub /boot/grub.nonfunctional
- Ripristinare il backup di GRUB Legacy in
/boot
:
# cp -a /path/to/backup/grub /boot/
- Ripristinare il MBR e i 62 settori successivi del disco sda (PERICOLOSO):
# dd if=/path/to/backup/first-sectors of=/dev/sdX bs=512 count=1
Una soluzione più sicura è il ripristino del solo MBR:
# dd if=/path/to/backup/mbr-boot-code of=/dev/sdX bs=446 count=1
Riferimenti
- Manuale ufficiale di GRUB2 - http://www.gnu.org/software/grub/manual/grub.html
- Pagina del wiki di Ubuntu su GRUB2 - https://help.ubuntu.com/community/Grub2
- Pagina del wiki di GRUB2 che spiega come compilarlo per sistemi UEFI - http://help.ubuntu.com/community/UEFIBooting
- La pagina di Wikipedia relativa alla partizione di Boot del BIOS.