Difference between revisions of "Rc.conf (Italiano)"
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{{Article summary text|Dettagli sul principale file di configurazione usato in Arch Linux.}} | {{Article summary text|Dettagli sul principale file di configurazione usato in Arch Linux.}} | ||
{{Article summary heading|Articoli relativi}} | {{Article summary heading|Articoli relativi}} | ||
− | {{Article summary wiki|Arch Boot Process}} | + | {{Article summary wiki|Arch Boot Process (Italiano)}} |
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− | + | {{out_of_date|Questa pagina è in fase di revisione e potrebbe non essere aggiornata. Seguite per ora le istruzioni della versione inglese.|Talk:ArchWiki Translation Team (Italiano)#Pagine Marcate come "out of date" e "Traslateme"}} | |
− | + | {{ic|/etc/rc.conf}} è il file di configurazione di sistema per le impostazioni specifiche di Arch. Al suo interno è possibile impostare alcuni dei settaggi più comuni come timezone, keymap, moduli del kernel e demoni da caricare all'avvio, etc. | |
==Introduzione== | ==Introduzione== | ||
− | Di seguito un esempio di come apparirà il file {{ | + | L'aspetto generale del file {{ic|rc.conf}} è molto cambiato nel corso di Gennaio 2012. Molti dei commenti sono stati rimossi e trasferiti in maniera più esplicativa all'interno della pagina di manuale relativa. |
+ | Di seguito un esempio di come apparirà il file {{ic|/etc/rc.conf}} su di un sistema aggiornato (([https://projects.archlinux.org/initscripts.git/tree/rc.conf versione corrente]): | ||
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# /etc/rc.conf - Main Configuration for Arch Linux | # /etc/rc.conf - Main Configuration for Arch Linux | ||
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# LOCALIZATION | # LOCALIZATION | ||
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HARDWARECLOCK="UTC" | HARDWARECLOCK="UTC" | ||
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KEYMAP="us" | KEYMAP="us" | ||
CONSOLEFONT= | CONSOLEFONT= | ||
CONSOLEMAP= | CONSOLEMAP= | ||
+ | LOCALE="it_IT.UTF-8" | ||
+ | DAEMON_LOCALE="yes" | ||
USECOLOR="yes" | USECOLOR="yes" | ||
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# NETWORKING | # NETWORKING | ||
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− | + | ; {{Ic|HARDWARECLOCK}} (OPZIONALE): specifica se l'orologio di sistema, che viene sincronizzato ad ogni avvio e spegnimento del sistema, utilizza il formato {{ic|UTC}} o {{ic|localtime}}. Se questa variabile non viene impostata, il sistema utilizzerà il valore memorizzato da {{ic|hwclock}} all'interno di {{ic|/var/lib/hwclock/adjtime}}. Consultare [[Time]] per ulteriori informazioni | |
− | + | :# {{ic|UTC}} semplifica di molto la gestione del fuso orario e del cambio ora solare/legale. Linux effettuerà questo scambio automaticamente, indipendentemente dall'orario in corso nel momento in cui è stato avviato. | |
− | + | :# {{ic|localtime}} è necessario se si utilizza in dual-boot un sistema operativo che gestisce l'orario solo in modalità {{ic|localtime}} (come windows). Linux non si occuperà di modificare l'orario, dando per scontato che sia presente su quella macchina un dual-boot, e che l'altro sistema oèerativo si occuperà di gestire il passaggio ora legale/solare. Se questo non dovesse avvenire, sarebbe necessario effettuare il cambiamento manualmente. | |
− | + | :# vuoto: viene impostato al valore presente in {{ic|/var/lib/hwclock/adjtime}}, che di default è quello di UTC. È raccomandato, in quanto altri utenti di hwclock potrebbero modificare il file adjtime e rendere quindi rc.conf ed adjtime non sincronizzati. | |
− | # | + | :# qualsiasi altro valore comporterà che l'orologio hardware venga lasciato inalterato. (utile per la virtualizzazione). |
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− | + | ; {{Ic|[[TIMEZONE]]}}: Specifica il proprio fuso orario. I possibili valori sono i percorsi relativi al proprio fuso orario all'interno della directory {{ic|/usr/share/zoneinfo}}. Il fuso orario standard italiano sarà quindi {{Ic|Europe/Rome}}, che fa riferimento al file {{ic|/usr/share/zoneinfo/Europe/Rome}}. | |
+ | {{Tip|Se questa variabile non viene impostata, la timezone viene lasciata così com'è, e può essere resettata modificando manualmente {{ic|/etc/localtime}}.}} | ||
+ | ; {{Ic|[[KEYMAP]]}}: Il layout di tastiera che si desidera utilizzare. Lo standard italiano è "it". I possibili valori sono consultabili in {{ic|/usr/share/kbd/keymaps}}. | ||
+ | {{Nota|Il settaggio di questo campo imposta la tastiera solo ed esclusivamente per la console, non è valido per il server grafico X.}} | ||
+ | ; {{Ic|[[Fonts#Console fonts|CONSOLEFONT]]}} Definisce il font che deve essere caricato all'avvio tramite il comando setfont per essere utilizzato nella console. I possibili valori sono consultabili in {{ic|/usr/share/kbd/consolefonts}}. Per maggiori informazioni cosultare: [[Fonts#Fonts_in_virtual_console|Fonts in console]] | ||
+ | ; {{Ic|[[Fonts#Console fonts|CONSOLEMAP]]}}: Definisce la mappa di console da caricare all'avvio con il comando setfont. Le possibili mappe sono consultabili in {{ic|/usr/share/kbd/consoletrans}}. E' consigliabile impostare una mappa compatibile con il proprio locale (8859-1 per Latin1, ad esempio). | ||
+ | {{Nota|Se normalmente utilizzate X11 non preoccupatevene, questa impostazione influenza solo ed esclusivamente la console.}} | ||
+ | ; {{Ic|[[LOCALE]]}}: Qui viene impostata la lingua di sistema, che verrà utilizzata da tutte le applicazioni i18n-compatibili. Potete avere un elenco completo di tutte le lingue disponibili eseguendo {{Ic|locale -a}} da linea di comando. All'inizio troverete l'impostazione per l'inglese US, per impostare l'italiano come lingua di sistema inserite "it_IT.utf8" (ricordatevi poi di decommentare la relativa linea nel file {{ic|/etc/locale.gen}} e di eseguire il comando {{Ic|locale-gen}} per rigenerare i file di sistema relativi alla lingua). La variabile {{ic|LANG}} all'interno di {{ic|[[locale.conf|/etc/locale.conf]]}}, se impostata ha la precedenza, e gli utenti di shell di login che non possono effettuare il source di {{ic|/etc/rc.conf}}, dovrebbero servirsi di quest'ultima. | ||
+ | ; {{ic|DAEMON_LOCALE}}: Se impostato su Yes, utilizza {{ic|$LOCALE}} come localizzazione durante l'avvio. Se impostato su No, verrà utilizzata la localizzazione '''C'''. Il valore di default è Yes. | ||
+ | ; {{Ic|USECOLOR}}: Abilita (o disabilita) i messaggi di stato colorati all'avvio. | ||
− | = | + | == Hardware == |
− | + | ; {{Ic|MODULES}}: In questa lista vanno elencati tutti i moduli che si vogliono caricare all'avvio in aggiunta a quelli caricati automaticamente. Per il blacklisting dei moduli, consultare [[Kernel modules (Italiano)#Blacklist]] | |
− | + | : {{Nota|{{ic|MOD_AUTOLOAD}} è deprecato a partire dalla versione 2011.06.1-1 del pacchetto initscripts e non ha effetto. È possibile utilizzare le regole di [[Udev (Italiano)|udev]] per ottenere le stesse funzionalità.}} | |
+ | : {{Tip| Non è detto che i moduli qui elencati, vengano effettivamente caricati nello stesso ordine, in quanto potrebbero anche venire caricati su richiesta da [[udev]]. Ad es., per essere certi che le interfacce di rete non cambino nome ad ogni riavvio, la cosa migliore è creare [[Udev (Italiano)#Ordinamento delle periferiche.2C schede di rete.2Faudio che cambiano ordine ad ogni avvio | una regola di udev apposita]].}} | ||
+ | ; {{ic|USEDMRAID}}: Controlla la presenza di volumi FakeRAID (dmraid) all'avvio (esegue {{ic|dmraid -i -ay}}). | ||
+ | ; {{ic|USEBTRFS}}: Controlla la presenza di volumi BTRFS all'avvio. . Esegue {{ic|btrfs device scan}} da {{ic|/etc/rc.sysinit}}. | ||
+ | ; {{Ic|USELVM}}: Scansiona i volumi [[LVM]] all'avvio, necessario se usate LVM. Se impostato a {{ic|YES}} effettua {{ic|vgchange --sysinit -a y}} (gestito dalla funzione activate_vgs()) durante il sysinit. | ||
− | + | == Gestione della rete == | |
+ | ; {{Ic|[[HOSTNAME]]}}: Imposta il nome dell'host, tralasciando il dominio. Può essere impostato arbitrariamente, utilizzando però solo caratteri tipo lettere, numeri e pochi altri come "-". Può essere impostato anche all'interno di {{ic|/etc/hosts}}. Il contenuto di {{ic|/etc/hosts}} (se non vuoto) ha la precedenza. | ||
− | + | * Sono disponibili due metodi per configurare la gestione della rete tramite {{ic|/etc/rc.conf}}. Il metodo "A Interfaccia Singola" (interface,address,netmask,gateway), ed il metodo {{ic|NETWORKS}}/[[netcfg (Italiano)| netcfg]]. La variabile {{ic|DAEMONS}} dovrebbe riflettere il metodo scelto. | |
− | + | === Interfaccia Singola === | |
− | + | ; {{ic|interface}}: nome del dispositivo (richiesto) | |
− | + | ; {{ic|address}}: indirizzo IP (lasciare vuoto per DHCP) | |
− | + | ; {{ic|netmask}}: maschera di sottorete (ignorata per DHCP) (opzionale, di defaults impostata a 255.255.255.0) | |
− | + | ; {{ic|broadcast}}: indirizzo di broadcast (ignorato per DHCP) (opzionale) | |
+ | ; {{ic|gateway}}: default route (ignorato per DHCP) | ||
− | = | + | {{hc|Static IP Example|<nowiki>interface=eth0 |
− | + | address=192.168.0.2 | |
− | + | netmask=255.255.255.0 | |
− | + | broadcast=192.168.0.255 | |
− | + | gateway=192.168.0.1</nowiki>}} | |
− | + | {{hc|DHCP example|<nowiki>interface=eth0 | |
− | + | address= | |
+ | netmask= | ||
+ | gateway=</nowiki>}} | ||
+ | {{Nota|Assicurarsi di aggiungere {{ic|network}} a {{ic|DAEMONS}} {{bc|<nowiki>DAEMONS=(... network sshd)</nowiki>}}}} | ||
− | = | + | === Interfacce Multiple === |
− | + | Il pacchetto [[Netcfg (Italiano)| netcfg]] è utilizzato per configurare interfacce multiple creando un profilo per ognuna di esse. | |
− | + | # Creare un profilo di rete {{ic|/etc/network.d/profilename}} per ogni interfaccia | |
− | + | ## Esempio statico: {{ic|/etc/network.d/eth0-static}} {{bc|<nowiki>CONNECTION='ethernet' | |
− | + | DESCRIPTION='Una connessione ethernet statica per l'interfaccia eth0' | |
+ | INTERFACE='eth0' | ||
+ | IP='static' | ||
+ | ADDR='192.168.1.24' | ||
+ | NETMASK='255.255.255.0' | ||
+ | BROADCAST='192.168.1.255' | ||
+ | GATEWAY='192.168.1.1'</nowiki>}} | ||
+ | ## Esempio DHCP: {{ic|/etc/network.d/eth1-dhcp}} {{bc|<nowiki>CONNECTION='ethernet' | ||
+ | DESCRIPTION='Una connessione dhcp di base su eth1' | ||
+ | INTERFACE='eth1' | ||
+ | IP='dhcp'</nowiki>}} | ||
+ | # Aggiungere ogni profilo di rete all'array {{ic|NETWORKS}}. {{bc|<nowiki>NETWORKS=(eth0-static eth1-dhcp)</nowiki>}} | ||
+ | # Aggiungere {{ic|net-profiles}} alla lista {{ic|DAEMONS}}. {{bc|<nowiki>DAEMONS=(... net-profiles sshd)</nowiki>}} | ||
− | + | === Network Persist === | |
+ | La variabile {{ic|NETWORK_PERSIST}} indica al sistema se impedire o meno lo spegnimento delle interfacce di rete. È indispensabile se la partizione di root è su un volume NFS. Di default è impostata su"no". | ||
+ | # default | ||
+ | NETWORK_PERSIST="no" | ||
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+ | # NFS-based root device | ||
+ | # NETWORK_PERSIST="yes" | ||
− | =Demoni= | + | == Demoni == |
− | + | ; {{ic|[[DAEMONS]]}}: Questo array è una semplice lista di nomi, corrispondenti ai nomi dei file contenuti in {{ic|/etc/rc.d/}}, utili all'avvio dei demoni desiderati durante il bootup del sistema. Di solito non è necessario modificare le impostazioni predefinite per ottenere un sistema funzionante, ma si dovrà modificare questa stringa ogni volta che si installa un qualche servizio di sistema, come ad esempio {{ic|sshd}}, e si vuole avviarlo automaticamente durante il boot. Questa è la modalità in cui Arch gestisce quello che normalmente le altre distribuzioni gestiscono tramite collegamenti simbolici ad una directory {{ic|init.d}}. Per ulteriori informazioni, consultare [[Writing rc.d scripts]] | |
− | {{Nota| L'ordine | + | :# Se il nome di un demone viene preceduto da un "!" il corrispettivo script non sarà avviato. |
+ | :# Se viene usato il prefisso "@" il demone verrà avviato in background, ovvero la sequenza di boot non attenderà il termine dell'esecuzione del relativo script per proseguire. | ||
+ | : Esempio: | ||
+ | : {{bc|<nowiki>DAEMONS=(@syslog-ng !network net-profiles crond sshd)</nowiki>}} | ||
+ | : {{Nota| L'ordine di comparsa all'interno dell'array è importante, in quanto si tratta dell'ordine esatto in cui i demoni verranno avviati.}} |
Revision as of 21:17, 12 November 2012
zh-CN:Rc.conf Template:Article summary start Template:Article summary text Template:Article summary heading Template:Article summary wiki Template:Article summary end
/etc/rc.conf
è il file di configurazione di sistema per le impostazioni specifiche di Arch. Al suo interno è possibile impostare alcuni dei settaggi più comuni come timezone, keymap, moduli del kernel e demoni da caricare all'avvio, etc.
Contents
Introduzione
L'aspetto generale del file rc.conf
è molto cambiato nel corso di Gennaio 2012. Molti dei commenti sono stati rimossi e trasferiti in maniera più esplicativa all'interno della pagina di manuale relativa.
Di seguito un esempio di come apparirà il file /etc/rc.conf
su di un sistema aggiornato ((versione corrente):
/etc/rc.conf
# # /etc/rc.conf - Main Configuration for Arch Linux # # See 'man 5 rc.conf' for more details # # LOCALIZATION # ------ HARDWARECLOCK="UTC" TIMEZONE="Europe/Rome" KEYMAP="us" CONSOLEFONT= CONSOLEMAP= LOCALE="it_IT.UTF-8" DAEMON_LOCALE="yes" USECOLOR="yes" # HARDWARE # ------- MODULES=() USEDMRAID="no" USEBTRFS="no" USELVM="no" # NETWORKING # -------- HOSTNAME="myhost" interface= address= netmask= broadcast= gateway= NETWORK_PERSIST="no" # DAEMONS # -------- # DAEMONS=(syslog-ng network crond)
Localizzazione
-
HARDWARECLOCK
(OPZIONALE) - specifica se l'orologio di sistema, che viene sincronizzato ad ogni avvio e spegnimento del sistema, utilizza il formato
UTC
olocaltime
. Se questa variabile non viene impostata, il sistema utilizzerà il valore memorizzato dahwclock
all'interno di/var/lib/hwclock/adjtime
. Consultare Time per ulteriori informazioni-
UTC
semplifica di molto la gestione del fuso orario e del cambio ora solare/legale. Linux effettuerà questo scambio automaticamente, indipendentemente dall'orario in corso nel momento in cui è stato avviato. -
localtime
è necessario se si utilizza in dual-boot un sistema operativo che gestisce l'orario solo in modalitàlocaltime
(come windows). Linux non si occuperà di modificare l'orario, dando per scontato che sia presente su quella macchina un dual-boot, e che l'altro sistema oèerativo si occuperà di gestire il passaggio ora legale/solare. Se questo non dovesse avvenire, sarebbe necessario effettuare il cambiamento manualmente. - vuoto: viene impostato al valore presente in
/var/lib/hwclock/adjtime
, che di default è quello di UTC. È raccomandato, in quanto altri utenti di hwclock potrebbero modificare il file adjtime e rendere quindi rc.conf ed adjtime non sincronizzati. - qualsiasi altro valore comporterà che l'orologio hardware venga lasciato inalterato. (utile per la virtualizzazione).
-
-
TIMEZONE
- Specifica il proprio fuso orario. I possibili valori sono i percorsi relativi al proprio fuso orario all'interno della directory
/usr/share/zoneinfo
. Il fuso orario standard italiano sarà quindiEurope/Rome
, che fa riferimento al file/usr/share/zoneinfo/Europe/Rome
.
/etc/localtime
.-
KEYMAP
- Il layout di tastiera che si desidera utilizzare. Lo standard italiano è "it". I possibili valori sono consultabili in
/usr/share/kbd/keymaps
.
-
CONSOLEFONT
Definisce il font che deve essere caricato all'avvio tramite il comando setfont per essere utilizzato nella console. I possibili valori sono consultabili in/usr/share/kbd/consolefonts
. Per maggiori informazioni cosultare - Fonts in console
-
CONSOLEMAP
- Definisce la mappa di console da caricare all'avvio con il comando setfont. Le possibili mappe sono consultabili in
/usr/share/kbd/consoletrans
. E' consigliabile impostare una mappa compatibile con il proprio locale (8859-1 per Latin1, ad esempio).
-
LOCALE
- Qui viene impostata la lingua di sistema, che verrà utilizzata da tutte le applicazioni i18n-compatibili. Potete avere un elenco completo di tutte le lingue disponibili eseguendo
locale -a
da linea di comando. All'inizio troverete l'impostazione per l'inglese US, per impostare l'italiano come lingua di sistema inserite "it_IT.utf8" (ricordatevi poi di decommentare la relativa linea nel file/etc/locale.gen
e di eseguire il comandolocale-gen
per rigenerare i file di sistema relativi alla lingua). La variabileLANG
all'interno di/etc/locale.conf
, se impostata ha la precedenza, e gli utenti di shell di login che non possono effettuare il source di/etc/rc.conf
, dovrebbero servirsi di quest'ultima. -
DAEMON_LOCALE
- Se impostato su Yes, utilizza
$LOCALE
come localizzazione durante l'avvio. Se impostato su No, verrà utilizzata la localizzazione C. Il valore di default è Yes. -
USECOLOR
- Abilita (o disabilita) i messaggi di stato colorati all'avvio.
Hardware
-
MODULES
- In questa lista vanno elencati tutti i moduli che si vogliono caricare all'avvio in aggiunta a quelli caricati automaticamente. Per il blacklisting dei moduli, consultare Kernel modules (Italiano)#Blacklist
- Nota:
MOD_AUTOLOAD
è deprecato a partire dalla versione 2011.06.1-1 del pacchetto initscripts e non ha effetto. È possibile utilizzare le regole di udev per ottenere le stesse funzionalità. - Tip: Non è detto che i moduli qui elencati, vengano effettivamente caricati nello stesso ordine, in quanto potrebbero anche venire caricati su richiesta da udev. Ad es., per essere certi che le interfacce di rete non cambino nome ad ogni riavvio, la cosa migliore è creare una regola di udev apposita.
-
USEDMRAID
- Controlla la presenza di volumi FakeRAID (dmraid) all'avvio (esegue
dmraid -i -ay
). -
USEBTRFS
- Controlla la presenza di volumi BTRFS all'avvio. . Esegue
btrfs device scan
da/etc/rc.sysinit
. -
USELVM
- Scansiona i volumi LVM all'avvio, necessario se usate LVM. Se impostato a
YES
effettuavgchange --sysinit -a y
(gestito dalla funzione activate_vgs()) durante il sysinit.
Gestione della rete
-
HOSTNAME
- Imposta il nome dell'host, tralasciando il dominio. Può essere impostato arbitrariamente, utilizzando però solo caratteri tipo lettere, numeri e pochi altri come "-". Può essere impostato anche all'interno di
/etc/hosts
. Il contenuto di/etc/hosts
(se non vuoto) ha la precedenza.
- Sono disponibili due metodi per configurare la gestione della rete tramite
/etc/rc.conf
. Il metodo "A Interfaccia Singola" (interface,address,netmask,gateway), ed il metodoNETWORKS
/ netcfg. La variabileDAEMONS
dovrebbe riflettere il metodo scelto.
Interfaccia Singola
-
interface
- nome del dispositivo (richiesto)
-
address
- indirizzo IP (lasciare vuoto per DHCP)
-
netmask
- maschera di sottorete (ignorata per DHCP) (opzionale, di defaults impostata a 255.255.255.0)
-
broadcast
- indirizzo di broadcast (ignorato per DHCP) (opzionale)
-
gateway
- default route (ignorato per DHCP)
Static IP Example
interface=eth0 address=192.168.0.2 netmask=255.255.255.0 broadcast=192.168.0.255 gateway=192.168.0.1
DHCP example
interface=eth0 address= netmask= gateway=
network
a DAEMONS
DAEMONS=(... network sshd)
Interfacce Multiple
Il pacchetto netcfg è utilizzato per configurare interfacce multiple creando un profilo per ognuna di esse.
- Creare un profilo di rete
/etc/network.d/profilename
per ogni interfaccia- Esempio statico:
/etc/network.d/eth0-static
CONNECTION='ethernet' DESCRIPTION='Una connessione ethernet statica per l'interfaccia eth0' INTERFACE='eth0' IP='static' ADDR='192.168.1.24' NETMASK='255.255.255.0' BROADCAST='192.168.1.255' GATEWAY='192.168.1.1'
- Esempio DHCP:
/etc/network.d/eth1-dhcp
CONNECTION='ethernet' DESCRIPTION='Una connessione dhcp di base su eth1' INTERFACE='eth1' IP='dhcp'
- Esempio statico:
- Aggiungere ogni profilo di rete all'array
NETWORKS
.NETWORKS=(eth0-static eth1-dhcp)
- Aggiungere
net-profiles
alla listaDAEMONS
.DAEMONS=(... net-profiles sshd)
Network Persist
La variabile NETWORK_PERSIST
indica al sistema se impedire o meno lo spegnimento delle interfacce di rete. È indispensabile se la partizione di root è su un volume NFS. Di default è impostata su"no".
# default NETWORK_PERSIST="no" # NFS-based root device # NETWORK_PERSIST="yes"
Demoni
-
DAEMONS
- Questo array è una semplice lista di nomi, corrispondenti ai nomi dei file contenuti in
/etc/rc.d/
, utili all'avvio dei demoni desiderati durante il bootup del sistema. Di solito non è necessario modificare le impostazioni predefinite per ottenere un sistema funzionante, ma si dovrà modificare questa stringa ogni volta che si installa un qualche servizio di sistema, come ad esempiosshd
, e si vuole avviarlo automaticamente durante il boot. Questa è la modalità in cui Arch gestisce quello che normalmente le altre distribuzioni gestiscono tramite collegamenti simbolici ad una directoryinit.d
. Per ulteriori informazioni, consultare Writing rc.d scripts- Se il nome di un demone viene preceduto da un "!" il corrispettivo script non sarà avviato.
- Se viene usato il prefisso "@" il demone verrà avviato in background, ovvero la sequenza di boot non attenderà il termine dell'esecuzione del relativo script per proseguire.
- Esempio:
-
DAEMONS=(@syslog-ng !network net-profiles crond sshd)
- Nota: L'ordine di comparsa all'interno dell'array è importante, in quanto si tratta dell'ordine esatto in cui i demoni verranno avviati.